francesca
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domenica 10 giugno 2018
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un film che parla della genesi del narcisismo
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Un film che racconta più di quello che è un rapporto tormentato fra un uomo e una donna. Al centro della storia non vi è solo il rapporto di coppia fra i due protagonisti, ma anche la storia di un rapporto genitoriale. Il figlio: interpretato da Alessandro Tiberi e il padre-fantasma Rocco Papaleo. Il film lascia trapelare un riferimento alla tematica del narcisismo. Angelo non riesce infatti a liberarsi di quello che è il 'fantasma del padre', il quale proietta alte aspettative su di lui. Lo incita a licenziarsi, sostenendo che il figlio 'meritava molto di più', critica il piatto di pasta da lui cucinato sostenendo che 'avrebbe dovuto trovarsi una ragazza'.
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Un film che racconta più di quello che è un rapporto tormentato fra un uomo e una donna. Al centro della storia non vi è solo il rapporto di coppia fra i due protagonisti, ma anche la storia di un rapporto genitoriale. Il figlio: interpretato da Alessandro Tiberi e il padre-fantasma Rocco Papaleo. Il film lascia trapelare un riferimento alla tematica del narcisismo. Angelo non riesce infatti a liberarsi di quello che è il 'fantasma del padre', il quale proietta alte aspettative su di lui. Lo incita a licenziarsi, sostenendo che il figlio 'meritava molto di più', critica il piatto di pasta da lui cucinato sostenendo che 'avrebbe dovuto trovarsi una ragazza'. Le aspettative del padre vanno automaticamente ad intaccare il rapporto di coppia. Angelo non è capace ad amare in quanto ha ricevuto affetto solo nella misura in cui è stato in grado di soddisfare le esigenze del padre. Da qui la sua mania del controllo, controllo che manifesta in ogni aspetto della vita: il modo in cui fa il caffè e anche il fatto che nel film 'segua' la donna per poterla incolpare di adulterio. La fine del film da una chiara idea del fatto che alla base di questa storia tormentata via sia appunto il rapporto irrisolto del protagonista con il padre. Il finale risulta tutta quasi 'sospeso': il protagonista non si dispera per la perdita della donna ma è allarmato dal fatto che la stessa possa non voler tornare da lui, come ad essere 'una sua estensione'. C'è poca enfasi su quella che è la figura della donna, personaggio che, a mio avviso, avrebbe potuto essere articolato maggiormente.
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emhil
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giovedì 16 febbraio 2012
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tra i film piu' deludenti che abbia mai visto
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Lento, apatico, incapace di creare un contatto con il pubblico o suscitare vero disappunto, sostanzialmente scialbo e noioso. Bravi gli attori, ottime alcune interpretazioni ma sprecate. Il tema di fondo, che si manifesta in un unico ed isolato micro dialogo tra una madre ed una figlia rese come due perfette sconosciute, è apprezzabile e meritava certo ben altra considerazione; ma forse il vero colpevole è il titolo, reo di far travisare il contenuto dell'opera e certamente legato esclusivamente a motivi commerciali più che ad esigente artistiche o di sintesi comunicativa. Belle alcune inquadrature ed anche l'espressività di viottoli, scalinate e scorci di paesaggio cittadino, che spesso parlano e comunicano più dei personaggi ma non sono comunque sufficienti a riempire il vuoto narrativo.
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Lento, apatico, incapace di creare un contatto con il pubblico o suscitare vero disappunto, sostanzialmente scialbo e noioso. Bravi gli attori, ottime alcune interpretazioni ma sprecate. Il tema di fondo, che si manifesta in un unico ed isolato micro dialogo tra una madre ed una figlia rese come due perfette sconosciute, è apprezzabile e meritava certo ben altra considerazione; ma forse il vero colpevole è il titolo, reo di far travisare il contenuto dell'opera e certamente legato esclusivamente a motivi commerciali più che ad esigente artistiche o di sintesi comunicativa. Belle alcune inquadrature ed anche l'espressività di viottoli, scalinate e scorci di paesaggio cittadino, che spesso parlano e comunicano più dei personaggi ma non sono comunque sufficienti a riempire il vuoto narrativo. Al di la dell'apprezzabile sforzo degli interpreti principali che cercano di colmare il vuoto di una trama troppo disarticolata e confusa, se non anche superficiale, approssimativa ed a tratti tronca, si ha l'impressione che gli attori secondari semplicemente non siano attori ma volenterosi passanti invitati a recitare. I dialoghi, ma forse sarebbe più corretto dire le singole battute, che riescono a risvegliare l'attenzione (e forse lo stesso pubblico) si contano sulla punta delle dita in un infinito mare di mediocrità e suscitano infinite perplessità. Il film non riesce a stabilire un dialogo con il pubblico, svilisce le potenzialità dei bravi attori e delude profondamente le pur non eccelse aspettative di chi s'illude di trascorrere una piacevole visione. In estrema sintesi: Un film da evitare accuratamente... e che mai avrei sentito il rimpianto di non aver visto.
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robbi
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giovedì 21 maggio 2009
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l'amore non basta: non basta no!!
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Dunque il mio parere su questo film è molto negativo, o meglio, vista la bravura e la notorietà del cast mi aspettavo davvero molto di più. Il film mi è parso lungo e noioso. Non mi aspettavo certo una commedia brillante ma la trama ed i dialoghi non mi sono sembrati un gran che. L'atmosfera di provincia, i silenzi o i dialoghi dei protagonisti, che mantengono sempre un'alone di incompatibilità comunicativa si alternano a scene che dovrebbero avere chissa quale contenuto espressivo, vedi quando i due protagonisti si mettono a ballare simultaneamente ma individualmente. In questa scena il phatos dovrebbe essere a mille ma ci viene comunicato e trasmesso assai poco, forse anche per l'errata conlonna sonora che risulta sempre statica e non permette alla narrazione visiva di raggiungere picchi di intensità.
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Dunque il mio parere su questo film è molto negativo, o meglio, vista la bravura e la notorietà del cast mi aspettavo davvero molto di più. Il film mi è parso lungo e noioso. Non mi aspettavo certo una commedia brillante ma la trama ed i dialoghi non mi sono sembrati un gran che. L'atmosfera di provincia, i silenzi o i dialoghi dei protagonisti, che mantengono sempre un'alone di incompatibilità comunicativa si alternano a scene che dovrebbero avere chissa quale contenuto espressivo, vedi quando i due protagonisti si mettono a ballare simultaneamente ma individualmente. In questa scena il phatos dovrebbe essere a mille ma ci viene comunicato e trasmesso assai poco, forse anche per l'errata conlonna sonora che risulta sempre statica e non permette alla narrazione visiva di raggiungere picchi di intensità. Insomma il film segue lo stesso binario dall'inizio alla fine. La storia raccontata non è così degna di essere raccontata ma ad aggravare il tutto è proprio il finale. Il film non finisce, o meglio, la storia rimane aperta...la giustificazione? Una bella citazione di italo calvino piazzata appena prima dei titoli di coda...ma non basta. Come spesso accade nei film italiani ci troviamo sempre davanti ad un finale impalpabile e privo di inventiva. Il film risulta semplicemente noioso e vuoto...insignificante
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martika
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martedì 12 maggio 2009
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bello
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Ho visto il film su sky in questi giorni. Bello, interessante nell'affrontare emozioni e dinamiche molto attuali. E poi ha una grande leggerezza e originlaità. Ci sono dei momenti emozionantissimi, vedi il ballo mancato. Avrebbe meritato più attenzione ma oggi vanno avanti fil tipo ex! MAh... Comunque vedetelo, ne vale la pena.
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martika
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martedì 12 maggio 2009
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visto e piaciuto
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sta passando su sky in questi giorni. Anche se la qualità della visione non era proprio ottimale, devo dire che ho trovato il film interessante. Mi sembra sopratutto fedele rispetto a tante emozioni e comportamenti attuali, e poi l'ho trovato estremamente originale nel raccontare una storia d'amore in maniera diversa e leggera. Ci sono dei momenti bellissimi, per esempio il ballo mancato. Insomma avrebbe meritato più spazio.
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lucario
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giovedì 16 aprile 2009
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che vogliamo lanciare????
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IL FILM è ORRIBILE. NON SA DI NIENTE. NON SI CAPISCE NIENTE FINO ALL'ULTIMA PAROLA CHE LASCIA PERPLESSI. MAI VISTO UN FILM PIU' OSCENO E PRIVO DI SIGNIFICATO. IL REGISTA POTEVA NON RIMANDARLO ALLA SUA VITA, PERCHè RITENIAMO SIA DA SPIEGARE E CAPIRE IN ANTICIPO. CI SCUSIAMO, MA è IL NOSTRO PENSIERO. LE CRITICHE SERVONO ANCHE PER QUESTO E CREDONO SIANO COSTRUTTIVE.
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martica
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giovedì 2 aprile 2009
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da vedere
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come dicevo, secondo me è un film da vedere. inizialmente lascia interdetti ma poi sale, è un film a lento rilascio. mi è capitato di vederlo a budapest. cercatelo perchè è molto interessante.
Martica
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jordan
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venerdì 23 maggio 2008
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un film forzato,noioso e senza alcun messaggio
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E' noisissimo, non ha una trama, non vuole comunicare nulla(o almeno non ci riesce) Mi sorprende che un'attrice come la Mezzoggiorno si sia abbassata a lavorare per un film di così baso livello. Lo scopo credo sia soltanto entusiasmare gli abitanti aquilani che vedono la loro città per la prima volta come sfondo principale di un film. Pessimo davvero!
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bonomelli
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mercoledì 30 aprile 2008
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un flop meritato
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Forse, come dice Mastronardo, fuori dall'Italia farà il tutto esaurito (ne dubito, non sono mica fessi).
Intanto qui da noi è stato un fiasco, che nemmeno la presenza della Mezzogiorno è riuscita ad evitare.
E per una volta non prendiamocela con la distribuzione, che ha fatto il suo dovere in stampa delle copie, lancio pubblicitario, trailer.
Mi dispiace per gli estimatori del genio Chiantini, ma Il flop è assolutamente meritato.
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kalibardo
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martedì 29 aprile 2008
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la mezzogiorno non basta
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Per fare un film la Mezzogiorno non basta.
Ma senza di lei questa operina pretenziosa probabilmente non avrebbe nemmeno trovato una distribuzione.
Un film scritto piuttosto male, con Papaleo che diventa progressivamente una macchietta, girato in maniera approssimativa, con qualche velleità autoriale mal riposta.
Giustamente ignorato dal pubblico, nonostante la massiccia campagna su tutti i siti internet dei pochi accaniti fan.
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