eugen
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mercoledì 22 marzo 2023
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notevole, considerando l''epoca
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QUesto"Ivanhoe", terzo dei film ispirati al romanzo storico di Walter Scott, riproduce, conformemente all'epoca, il peirplo dell'eroe sassone che voleva la pacificazione tra Sassoni e Normanni, che pur avendo partecipato alla Crociata, voleva la riconcilazione con gli Ebrei(bellissimo, nel film di Throrpe, la denuncia di come, per bassi motivi di interesse, i crsitani"post.crociate"dannassero gli Ebrei con l solite accuse di"uccisiori di Cristo"idenficandoli con stregoni e streghe-cfr.il peronsaggio di Rebacca, resa benissimo dalla Taylor)), ricorrrendo al sotterfugi piu'vili, alla corruzione poiu0bieca(e la corruzione lo e'sempre, di per se'), .
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QUesto"Ivanhoe", terzo dei film ispirati al romanzo storico di Walter Scott, riproduce, conformemente all'epoca, il peirplo dell'eroe sassone che voleva la pacificazione tra Sassoni e Normanni, che pur avendo partecipato alla Crociata, voleva la riconcilazione con gli Ebrei(bellissimo, nel film di Throrpe, la denuncia di come, per bassi motivi di interesse, i crsitani"post.crociate"dannassero gli Ebrei con l solite accuse di"uccisiori di Cristo"idenficandoli con stregoni e streghe-cfr.il peronsaggio di Rebacca, resa benissimo dalla Taylor)), ricorrrendo al sotterfugi piu'vili, alla corruzione poiu0bieca(e la corruzione lo e'sempre, di per se'), . Veramente notevole, considerando li mezzi tecnici a dispoizione dle cinema 70 anni fa(ol fil e 'del 1952)e le difficolta'probabilmente incontrate da questo film realizzato gi'a durante "the cool war", per evitare facili quanto improponibili attualizzazioni di tipo poilitico... Strepitosa Taylor, meno il suo onomino Robert Taloor, protagonista. forse volutamente un po'scailba nellla parte di Lady Rowena, amata di Ivanhoe. Decisamente un film in cui, pero',rilsatano le mamchevolezze del doppiaggio mady in Italy/#non leggo l'austriaco ", doce INvahoe all'inizio dle fik-nnn credo che sia frutto degli scneggiatri anglosassoni, temo invece che sia colpa del doppiaggio)e certe stereotipie recitative... Eugen
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paolp78
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sabato 29 maggio 2021
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old but gold
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Pellicola dei primi anni ’50 che trasferisce sullo schermo il celebre romanzo di Sir Walter Scott ambientato nel medioevo cavalleresco.
La produzione molto ricca, mise a disposizione mezzi importanti per gli standard del tempo; il film ne beneficiò risultando perfettamente ben riuscito, tanto da essere ricordato ancora oggi come uno dei migliori e di maggiore successo del filone cavalleresco.
La sceneggiatura molto fedele al romanzo, viene messa in scena in modo lineare, molto semplice e con ottima resa.
La regia è affidata allo statunitense Richard Thorpe, esperto del genere. La pellicola è sicuramente ben diretta, seppur senza particolari virtuosismi; molto buone le scene d’azione tra cui si ricordano l’assedio con assalto al castello, la giostra cavalleresca e soprattutto il riuscitissimo duello finale davvero molto spettacolare ed emozionante.
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Pellicola dei primi anni ’50 che trasferisce sullo schermo il celebre romanzo di Sir Walter Scott ambientato nel medioevo cavalleresco.
La produzione molto ricca, mise a disposizione mezzi importanti per gli standard del tempo; il film ne beneficiò risultando perfettamente ben riuscito, tanto da essere ricordato ancora oggi come uno dei migliori e di maggiore successo del filone cavalleresco.
La sceneggiatura molto fedele al romanzo, viene messa in scena in modo lineare, molto semplice e con ottima resa.
La regia è affidata allo statunitense Richard Thorpe, esperto del genere. La pellicola è sicuramente ben diretta, seppur senza particolari virtuosismi; molto buone le scene d’azione tra cui si ricordano l’assedio con assalto al castello, la giostra cavalleresca e soprattutto il riuscitissimo duello finale davvero molto spettacolare ed emozionante.
Il cast è eccezionale: il ruolo del protagonista è ricoperto da Robert Taylor che risulta così adatto e convincente da essere riutilizzato dallo stesso Thorpe nel successivo “I cavalieri della Tavola Rotonda” nella parte di Lancillotto; altrettanto convincente George Sanders nella parte dell’antagonista. Le parti femminili sono affidate a due delle più talentuose star hollywoodiane: Elizabeth Taylor, qui ancora molto giovane ma già bravissima, e Joan Fontaine; le due attrici, che nel copione vengono messe in competizione per ottenere l’amore del protagonista, fanno a gara nel superarsi con due prove di alta intensità espressiva. Tra gli altri interpreti si ricordano anche Finlay Currie nella parte del burbero padre di Ivanhoe, il vecchio Felix Aylmer e Guy Rolfe molto convincente nei panni dell’infido e malvagio Principe Giovanni.
Buone musiche, molto adatte alla pellicola.
Ottimi costumi.
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elgatoloco
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lunedì 12 agosto 2019
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comunque un film degnissimo
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AL di là di alcuni svarioni storici(armature posteriori, mentre qui l'ambientazione è del 12°secolo), l'eroe Ivanhoe, qui ripresto nella pellicola appunto intitolata cos^(1952, Richard Thorp, remake di due film entrambi curiosamente realizzati 39 anni prima), il film in questione , tratto dal grnade romanzo storico di Walter Scott, modello "inimitabile" di Victor Hugo come di Alessandro Manzoni, ripropone l'eroe senza macchia e senza paura, in un tempo nel qtuale ormai da molto vige invece l'accaparramento da parte del più furbo, del più"dritto".... Ivahoe, eroe costretto all'esilio e poi catturato dai Normanni)non si fa intimidire e, riscoprendo il legame con il padre Cedric, lotta per salvare la bella Rowena(Joan Fontaine) e la bella Rebecca(Elizabeth Taylor), pur se poi sceglie comunque Rowena- restituendo l'Inghilterra ai Sassoni, pur se essa diverrà comuque una sintesi tra Normanni e Sassoni, ma anche con altre influenze.
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AL di là di alcuni svarioni storici(armature posteriori, mentre qui l'ambientazione è del 12°secolo), l'eroe Ivanhoe, qui ripresto nella pellicola appunto intitolata cos^(1952, Richard Thorp, remake di due film entrambi curiosamente realizzati 39 anni prima), il film in questione , tratto dal grnade romanzo storico di Walter Scott, modello "inimitabile" di Victor Hugo come di Alessandro Manzoni, ripropone l'eroe senza macchia e senza paura, in un tempo nel qtuale ormai da molto vige invece l'accaparramento da parte del più furbo, del più"dritto".... Ivahoe, eroe costretto all'esilio e poi catturato dai Normanni)non si fa intimidire e, riscoprendo il legame con il padre Cedric, lotta per salvare la bella Rowena(Joan Fontaine) e la bella Rebecca(Elizabeth Taylor), pur se poi sceglie comunque Rowena- restituendo l'Inghilterra ai Sassoni, pur se essa diverrà comuque una sintesi tra Normanni e Sassoni, ma anche con altre influenze. Decisamente da riscoprire come film storico, anche apripista per la serie TV parimenti ispirata all'eroe medievale, seire che molti tra spettatrici e spettatori hanno probabilmente visto appunto in TV, mentre il film, per ovv motivi anagrafici, era qualcosa di irraggiungibile, se non nella riproposizione posteriore in TV. Grande merito del film non è tanto nelle serie di duelli, battaglie, ordalie, ponti levatoi etc. quando nella riproposizione totale del dialogo interreligioso, che aveva grande funzione positiva nel Medioevo(il mito cristiano delle Crociate, dei papi che le benedicevano...., antisemitismo di fondo, con il mito dell'Ebreo deicidia...), ma l'aveva anche nel Secondo DOpoguerra quando la costitutzione dlelo Stato d'Israele era avvenuta da poco, come anche oggi, quando l'antisemitismo alligna purtroppo dappertutto, spinto dai vari fanatismi. Inteessante anche la cornice teatrale di varie scene, in specie dove si evidenziano elementi rituali. Bravo Robert Taylor, interessante ll duello sentimentale-fisico(i volti e poco i corpi, la censura dell'epoca non permetteva)tra JOan Fontaine e una bellissima quando giovane Liz Taylor. Anche altri ruoli sono, però, degnamente ricoperti. El Gato
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elgatoloco
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lunedì 21 maggio 2018
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grande epopea medievale
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"Ivanhoe"(Richardo Thorpe, 1952) è il remake di due film precedenti , uno americano e uno britannico, entrambi del 1913, ma guarda soprattutto all'opera letteraria da cui è tratto, "Ivanhoe"del grande scrittore romantico britannico, ma soprattutto scozzese(come David Hume, Oscar Wilde e tanti altri, come anche Sean Connery, si parva licet componere magnis, ma"magnus"Connery lo è comunque di per sé)Walter Scott. In questo film, che vede la "confrontatio" tra Lady Rowena(Joan Fontaine)e la strepitosa, allora Elisabeth Taylor, che invece interpreta Rebecca, è l'esaltazione dello spirito britannico, alla fine del 12° secolo, con Giovanni Senza Terra usurpatore del trono spettante al fratello Riccardo Cuor di Leone, fatto prigioniero da Leopoldo d'Austria al ritorno dalla Terra Santa(terza Crociata).
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"Ivanhoe"(Richardo Thorpe, 1952) è il remake di due film precedenti , uno americano e uno britannico, entrambi del 1913, ma guarda soprattutto all'opera letteraria da cui è tratto, "Ivanhoe"del grande scrittore romantico britannico, ma soprattutto scozzese(come David Hume, Oscar Wilde e tanti altri, come anche Sean Connery, si parva licet componere magnis, ma"magnus"Connery lo è comunque di per sé)Walter Scott. In questo film, che vede la "confrontatio" tra Lady Rowena(Joan Fontaine)e la strepitosa, allora Elisabeth Taylor, che invece interpreta Rebecca, è l'esaltazione dello spirito britannico, alla fine del 12° secolo, con Giovanni Senza Terra usurpatore del trono spettante al fratello Riccardo Cuor di Leone, fatto prigioniero da Leopoldo d'Austria al ritorno dalla Terra Santa(terza Crociata). Ivanhoe-Robert Taylor è l'eroe britannico par excellence, sassone, ma disposto a riconciliarsi con i Sassoni e per nulla antisemita(il film ha il merito di essere totalmente filo-ebraico, nonché in genere un appello al riconoscimento dei diritti di ogni persona, oltre ogni dubbio e ogni pregiudizio, oltre ogni etnia e appartenenza religiosa o altra, contro il pregiudizio"stregonesco"e altro). A colori, anzi in uno sfolgorante technicolor MGM, rende bene anche le scene del torneo, dell'ordalia, della battaglie, invitando però sempre n ogni modo alla tolleranza e alla pace. Coproduzione britannica(e apologia dello spirito britannico nato dalla riconciliazione storica) e statunitense, "Invahoe" è spettacolare ma anche"intimistico", efficace nelle scene di massa come nei primi piani. Meglio, decisamente, della serie TV a suo tempo realizzata dalla BBC nel 1958 e vista in Italia qualche anno dopo. El Gato
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capitanmiki
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domenica 5 novembre 2017
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film avventura-storico
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Semplicemente meraviglioso ed unico nel suo genere
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leprotto
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giovedì 10 giugno 2010
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nota linguistica per i morandini
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Cari Morandini, vi ho sempre definiti braccia rubate all'agricoltura perché secondo me di cinema non ne capite un fico secco. Però almeno apprezzavo il vostro modo di scrivere, e ora cosa mi ritrovo scritto? "[...] un bel attacco [...]" Sono senza parole! Mi sento buono e vi dò la versione corretta: si scrive "bell'attacco" ;)
Addio!
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renato c.
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sabato 13 febbraio 2010
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un bel film d'avventure
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In genere col Farinotti mitrovi d'accordo quasi al 100% però in questo film le 5 stelle mi sembrano un po' esagerate, specialmente paragonandolo al Robin Hood con Errol Flynn. E' comunque un bel film d'avventura, ben interpretato da Robert Taylor e da una bellissima Elizabeth Taylor, diventata già una bellissima donna nove anni più tardi dall'intrpretazione della bambina di "Torna a casa Lassie". Non mi è invece piaciuta la voce con cui Liz Taylor è stata doppiata, mentre aveva una voce particolarmente adatta Joan Fontaine. La trama comunque è sempre quella del principe Giovanni che vuole rubare il trono al fratello Riccardo e gli eroi protagonisti che glielo vogliono impedire.
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In genere col Farinotti mitrovi d'accordo quasi al 100% però in questo film le 5 stelle mi sembrano un po' esagerate, specialmente paragonandolo al Robin Hood con Errol Flynn. E' comunque un bel film d'avventura, ben interpretato da Robert Taylor e da una bellissima Elizabeth Taylor, diventata già una bellissima donna nove anni più tardi dall'intrpretazione della bambina di "Torna a casa Lassie". Non mi è invece piaciuta la voce con cui Liz Taylor è stata doppiata, mentre aveva una voce particolarmente adatta Joan Fontaine. La trama comunque è sempre quella del principe Giovanni che vuole rubare il trono al fratello Riccardo e gli eroi protagonisti che glielo vogliono impedire. Nel film c'è anche un rozzo Robin Hood che però viene sempre chiamato Locksley (il suo vero nome) forse per lasciare più al centro della storia il protagonista Sir Ivanhoe! Particolarità di questo film d'avventure è anche il far vedere come anche a quell'epoca era difficile il rapporto con gli Ebrei, vedi come c'è mancato poco che la bella Rebecca finisse sul rogo!
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(di leprotto)
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