emasbt
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giovedì 1 maggio 2025
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magistrale interpretazione di stefano accorsi.
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Bellissimo film di Ivano De Matteo. Mi sono commosso più volte durante il film, e la recitazione di Stefano Accorsi ha saputo trasmettere tutta la drammaticità della situazione ed il suo dolore tanto da rimanere angosciati. Non meno sorprendente è la parte di Sofia (Ginevra Francesconi) la figlia, data la giovane età. Anche lei nella scena del battibecco con la compagna di Pietro (StefanoAccorsi) mi ha fatto rivivere appieno i dialoghi spigolosi che spesso si hanno con i figli..
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Bellissimo film di Ivano De Matteo. Mi sono commosso più volte durante il film, e la recitazione di Stefano Accorsi ha saputo trasmettere tutta la drammaticità della situazione ed il suo dolore tanto da rimanere angosciati. Non meno sorprendente è la parte di Sofia (Ginevra Francesconi) la figlia, data la giovane età. Anche lei nella scena del battibecco con la compagna di Pietro (StefanoAccorsi) mi ha fatto rivivere appieno i dialoghi spigolosi che spesso si hanno con i figli...
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marco sciandrone
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martedì 29 aprile 2025
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una figlia, altra perla di ivano de matteo
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E' un film che percorre un sentiero di montagna molto stretto, da cui si potrebbe scivolare nel burrone dell'ovvio, del prevedibile, della morbosit?. Ma non sarebbe un film di Ivano De Matteo, autentico maestro per questo tipo di narrazioni cinematografiche, rivolte a vicende umane che sono realistiche, dure, devastanti.
L'opera ? avvolgente, nel senso che fotogramma dopo fotogramma coinvolge totalmente lo spettatore, chiamato a gran voce a districarsi tra dolore, rabbia, affetto, amore, solitudine, umanit?, speranza, commozione.
Il film entra in uno dei drammi familiari che la cronaca quotidiana non ci risparmia, e sui quali si ? portati a esprimere, con distacco da "salotto", facili giudizi dicotomici e definitivi sui protagonisti di vicende umane dolorosissime.
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E' un film che percorre un sentiero di montagna molto stretto, da cui si potrebbe scivolare nel burrone dell'ovvio, del prevedibile, della morbosit?. Ma non sarebbe un film di Ivano De Matteo, autentico maestro per questo tipo di narrazioni cinematografiche, rivolte a vicende umane che sono realistiche, dure, devastanti.
L'opera ? avvolgente, nel senso che fotogramma dopo fotogramma coinvolge totalmente lo spettatore, chiamato a gran voce a districarsi tra dolore, rabbia, affetto, amore, solitudine, umanit?, speranza, commozione.
Il film entra in uno dei drammi familiari che la cronaca quotidiana non ci risparmia, e sui quali si ? portati a esprimere, con distacco da "salotto", facili giudizi dicotomici e definitivi sui protagonisti di vicende umane dolorosissime.
Ivano De Matteo scandaglia gli abissi umani da abile ed esperto regista, mettendo in rilievo molteplici aspetti che esulano dalla cronaca e lasciando allo spettatore la facolt? di non esprimere giudizi di condanna.
Le inquadrature uniche, alla "De Matteo", vibrano in maniera forte e danno vigore alla narrazione, che ha un epilogo finale imprevedibile e assolutamente convincente.
Il cast ? formidabile, con uno Stefano Accorsi straordinario nel difficile ruolo di padre trafitto e dilaniato, e con una giovanissima e bravissima Ginevra Francesconi, autentica rivelazione.
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mauridal
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lunedì 28 aprile 2025
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figlia, padre amore, odio
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Quando un film come Una figlia entra nel merito di alcune dinamiche umane e personali, come il rapporto tra padre e figli e lo fa in maniera indiretta, adottando una storia molto vicina alle cronache giudiziarie, allora dobbiamo risalire alle intenzioni reali del regista per interpretare le scelte narrative.
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Quando un film come Una figlia entra nel merito di alcune dinamiche umane e personali, come il rapporto tra padre e figli e lo fa in maniera indiretta, adottando una storia molto vicina alle cronache giudiziarie, allora dobbiamo risalire alle intenzioni reali del regista per interpretare le scelte narrative. Il tema iniziale è quello di Sofia, una ragazza adolescente, orfana di madre, che convive con il padre vedovo e la sua nuova compagna, conducendo una difficile quotidianità, segnata da rapporti complicati con la nuova famiglia creata dal padre, al quale è comunque legata da un forte affetto. Sofia nutre un rifiuto profondo nei confronti di Chiara, la nuova compagna del padre, che non accetta e con cui si scontra a ogni occasione, in un crescendo di polemiche, incomprensioni e screzi. La storia svolta rapidamente verso un fatto drammatico: Sofia, ingenua e dolce ragazza di buona famiglia, colta da collera e disagio psicologico, in un momento di particolare tensione con Chiara, la trafigge con una sola coltellata, uccidendola. Il fatto avviene in casa, mentre le due erano sole, e mentre Pietro, il padre di Sofia, stava rientrando dal lavoro. Da questo evento delittuoso prende avvio il resto della narrazione, che non si sviluppa come un crime o un thriller, ma come un dramma umano e psicologico, incentrato su una ragazza adolescente e su un padre che, non avendo saputo affrontare i conflitti familiari, si trova ora di fronte al gesto estremo della figlia, subito scoperta e arrestata. Il racconto si concentra sulla figura di Sofia, affranta e distrutta sia psicologicamente che fisicamente una volta incarcerata con l'accusa di omicidio. La storia è tratta da un romanzo, dove forse i personaggi trovano una rappresentazione ancora più articolata. Nel film, tuttavia, Sofia è ben delineata, con tutte le sue debolezze e fragilità: inizialmente, cerca disperatamente il contatto con il padre, chiedendogli aiuto, ma lui si rifiuta di vederla, condannandola per l'omicidio della sua compagna e, indirettamente, anche per il tradimento nei suoi confronti. Sofia, incapace di sopportare il rifiuto paterno, tenta il suicidio in carcere. Il film assume così un molteplice livello interpretativo: da un lato, la condizione di Sofia, colpevole e costretta ad affrontare due prospettive terribili — la detenzione e la perdita di ogni affetto; dall’altro, la figura di Pietro, padre irrisolto, incapace di perdonare, travolto anch’egli da una tempesta psicologica. La sceneggiatura presenta alcuni punti deboli: l'omicidio iniziale risulta poco realistico; il repentino rifiuto di Pietro verso la figlia, subito dopo il fatto, appare affrettato; inoltre, alcune scene ambientate nel carcere minorile e femminile, e i personaggi delle funzionarie e delle assistenti psicologiche, risultano poco approfonditi. Con il procedere della narrazione, l’aspetto drammatico si diluisce in una vena melodrammatica da romanzo rosa: Sofia, infatti, scopre di essere incinta e trova in questa nuova vita un motivo per resistere, diventando più forte e diversa.
Questo cambiamento permette anche a Pietro di rivedere la sua posizione e di riavvicinarsi a lei, accettando di ricomporre un legame familiare intorno alla nuova nascita. Questi sviluppi finali appaiono funzionali a giustificare una risoluzione positiva di un dramma apparentemente irrisolvibile. Da spettatori, possiamo essere grati al regista per aver cercato una soluzione umana alla tragedia, nella speranza che anche la realtà contemporanea possa offrire meno morti, meno violenze su donne, figli e genitori, e possa far spazio a una società più pacifica. Ottima l’interpretazione di Stefano Accorsi e della giovane rivelazione Ginevra Francesconi. (Mauridal)
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cardclau
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sabato 26 aprile 2025
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quando l''amore assoluto si tramuta in odio
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Dopo il film La fossa delle Marianne (Marianengraben) di Eileen Byrne, arriva sul grande schermo il film Una figlia di Ivano de Matteo, che cerca di districarsi in un tema ancora più difficile, e similmente irrisolvibile, a cui non è permessa una elaborazione pacificatrice. Ci troviamo dentro una famiglia con una figlia unica, Sofia (Ginevra Francesconi), che non manca di nulla, ma con una personalità narcisistica, incapace ad affrontare la frustrazione, annientata per la morte della madre, che sviluppa un attaccamento morboso col genitore di sesso opposto, Pietro (Stefano Accorsi). Tale da non accettare che il padre, tempo al tempo, possa ricostruirsi una nuova speranza di vita, e di affetti significativi, con una donna a lui uguale, Chiara (Thony).
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Dopo il film La fossa delle Marianne (Marianengraben) di Eileen Byrne, arriva sul grande schermo il film Una figlia di Ivano de Matteo, che cerca di districarsi in un tema ancora più difficile, e similmente irrisolvibile, a cui non è permessa una elaborazione pacificatrice. Ci troviamo dentro una famiglia con una figlia unica, Sofia (Ginevra Francesconi), che non manca di nulla, ma con una personalità narcisistica, incapace ad affrontare la frustrazione, annientata per la morte della madre, che sviluppa un attaccamento morboso col genitore di sesso opposto, Pietro (Stefano Accorsi). Tale da non accettare che il padre, tempo al tempo, possa ricostruirsi una nuova speranza di vita, e di affetti significativi, con una donna a lui uguale, Chiara (Thony). Lasciando la relazione asimmetrica con la figlia al suo corretto destino (che entrambi abbiano il diritto di farsi/rifarsi una vita). Malgrado Chiara cerchi di essere con Sofia amorevole (naturale per lei perché ama veramente Pietro), nel difficilissimo ruolo di “matrigna”, Sofia nutre per lei un assoluto risentimento. Ad un certo momento la rabbia di Sofia da un mondo fantastico diventa un agito. Da quel momento non ci sono più vincitori e vinti, ma solo una distruzione, a diverso titolo dei personaggi. Col risultato che per massacrare il padre, massacra anche se stessa, e la sua capacità di scegliere la vita, anziché la morte, entrata per sempre dentro di lei, contentini a parte.
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fabriziog
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venerdì 25 aprile 2025
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drammatico e splendido
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“Una figlia” di Ivan De Matteo è un film ad altissima e permanente carica drammatica e di una bellezza seducente come non si vedeva da molo tempo nel cinema italiano. Stefano Accorsi interpreta magistralmente il padre e credo vada incontro al Premio David di Donatello come Miglior Attore Protagonista. Coinvolgente è l’arpeggio recitativo della figlia, la giovanissima Ginevra Francesconi, dotata di una notevole mimica e una peculiare espressione degli occhi che modula a seconda delle diverse ambientazioni narrative.
La trama è piastrellata da una attenta osservazione dello sviluppo e della maturazione psicologica ed interiore di ogni singolo personaggio che vive, ognuno da un angolo prospettico diverso, immani tragedie personali.
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“Una figlia” di Ivan De Matteo è un film ad altissima e permanente carica drammatica e di una bellezza seducente come non si vedeva da molo tempo nel cinema italiano. Stefano Accorsi interpreta magistralmente il padre e credo vada incontro al Premio David di Donatello come Miglior Attore Protagonista. Coinvolgente è l’arpeggio recitativo della figlia, la giovanissima Ginevra Francesconi, dotata di una notevole mimica e una peculiare espressione degli occhi che modula a seconda delle diverse ambientazioni narrative.
La trama è piastrellata da una attenta osservazione dello sviluppo e della maturazione psicologica ed interiore di ogni singolo personaggio che vive, ognuno da un angolo prospettico diverso, immani tragedie personali. Si è sempre soli nella sofferenza e più la sofferenza è grande e più si è soli. La ricerca introspettiva è circostanziata e densa e porta a scavare dentro all’intimità più profonda e nascosta dell’animo umano.
Quattro blocchi scenici come in un complesso statuario: uno è il padre, vittima di un crimine terribile; l’altro è la figlia, autrice del crimine; l’altro è, di sottofondo, la famiglia dell’assassinata; ultimo è la dimensione penitenziaria minorile, dal centro di prima accoglienza, all’istituto carcerario sino al collocamento in comunità, con la loro umanità e rassegnazione.
È la vita, in realtà, che riscatta le esistenze interrotte e rotte. È una nuova vita che fa rinascere la propria vita. Una nuova vita può essere il sentiero del riscatto, la vera nostalgia del futuro.
Un film privo di pregiudizi ma pregno di giudizi. Un film maieutico. Un film vero.
Fabrizio Giulimondi
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debora galluzzi
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venerdì 25 aprile 2025
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l?ho amato come molti film suoi
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Come tutti i suoi film,il pugno allo stomaco lo prendi subito! All'inzio ti concentri sugli eventi negativi che accadono,ma poi diventa sempre piu intenso e realistico. Conoscendo la maestria nel raccontare quello che,di tragico, potrebbe accadere ad ognuno mi sono sorpresa nel finale!
grazie sempre dei vostri grandi lavori diretti che colpiscono intimamente a tutte le eta.
Poi dopo cine è venuta fuori un bellissima serata con mia figlia che ha apprezzato molto amche lei il film
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robert james hanrahan
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giovedì 24 aprile 2025
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una figlia, capolavoro nel cinema italiano
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Ivano De Matteo grazie di cuore per il film “Una figlia”. Avevo comprato due biglietti ieri pomeriggio, mi ero dimenticato che oggi, giovedì, mia figlia era ancora con noi per poi tornare dalla mamma venerdì. Oggi ho comprato un biglietto anche per lei e sono contento che era presente anche lei in sala. Mi sono commosso ed emozionato molto nel corso del film. Per un padre, capire il legame con una figlia, essere sempre presente in ogni momento. Io ho scelto di essere presente nella vita di mia figlia, ho cambiato stile di vita e lavoro per poter spendere più tempo insieme a lei e alla mia compagna.
Stefano Accorsi è stato formidabile nella parte del padre.
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Ivano De Matteo grazie di cuore per il film “Una figlia”. Avevo comprato due biglietti ieri pomeriggio, mi ero dimenticato che oggi, giovedì, mia figlia era ancora con noi per poi tornare dalla mamma venerdì. Oggi ho comprato un biglietto anche per lei e sono contento che era presente anche lei in sala. Mi sono commosso ed emozionato molto nel corso del film. Per un padre, capire il legame con una figlia, essere sempre presente in ogni momento. Io ho scelto di essere presente nella vita di mia figlia, ho cambiato stile di vita e lavoro per poter spendere più tempo insieme a lei e alla mia compagna.
Stefano Accorsi è stato formidabile nella parte del padre. Accettare il gesto della figlia non è stato facile. Il perdono e la compassione sono doni che possiamo ottenere quando diventiamo consapevoli della vita. L’esperienza è l’unica amica che ci fa comprendere la vita e gli altri, specialmente chi ci sta vicino.
Questo film mi ha emozionato e sono contento che Ivano ha realizzato questo piccolo miracolo nel cinema italiano. Inoltre,l’amore è la potenza delle donne all’interno del carcere e della comunità ci fanno capire quanto l’empatia che loro hanno, può guarire ed accogliere ognuno di noi.
Prevedo un premio 🏆 meritato al 100%
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[+] sono uscito prima
(di paolo filippucci)
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robert james hanrahan
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giovedì 24 aprile 2025
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una figlia,capolavoro nel cinema italiano
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Ivano De Matteo grazie di cuore per il film “Una figlia”. Avevo comprato due biglietti ieri pomeriggio, mi ero dimenticato che oggi, giovedì, mia figlia era ancora con noi per poi tornare dalla mamma venerdì. Oggi ho comprato un biglietto anche per lei e sono contento che era presente anche lei in sala. Mi sono commosso ed emozionato molto nel corso del film. Per un padre, capire il legame con una figlia, essere sempre presente in ogni momento. Io ho scelto di essere presente nella vita di mia figlia, ho cambiato stile di vita e lavoro per poter spendere più tempo insieme a lei e alla mia compagna.
Stefano Accorsi è stato formidabile nella parte del padre.
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Ivano De Matteo grazie di cuore per il film “Una figlia”. Avevo comprato due biglietti ieri pomeriggio, mi ero dimenticato che oggi, giovedì, mia figlia era ancora con noi per poi tornare dalla mamma venerdì. Oggi ho comprato un biglietto anche per lei e sono contento che era presente anche lei in sala. Mi sono commosso ed emozionato molto nel corso del film. Per un padre, capire il legame con una figlia, essere sempre presente in ogni momento. Io ho scelto di essere presente nella vita di mia figlia, ho cambiato stile di vita e lavoro per poter spendere più tempo insieme a lei e alla mia compagna.
Stefano Accorsi è stato formidabile nella parte del padre. Accettare il gesto della figlia non è stato facile. Il perdono e la compassione sono doni che possiamo ottenere quando diventiamo consapevoli della vita. L’esperienza è l’unica amica che ci fa comprendere la vita e gli altri, specialmente chi ci sta vicino.
Questo film mi ha emozionato e sono contento che Ivano ha realizzato questo piccolo miracolo nel cinema italiano. Inoltre,l’amore è la potenza delle donne all’interno del carcere e della comunità ci fanno capire quanto l’empatia che loro hanno, può guarire ed accogliere ognuno di noi.
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robert james hanrahan
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giovedì 24 aprile 2025
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?una figlia? capolavoro nel cinema italiano
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Ivano De Matteo grazie di cuore per il film “Una figlia”. Avevo comprato due biglietti ieri pomeriggio, mi ero dimenticato che oggi, giovedì, mia figlia era ancora con noi per poi tornare dalla mamma venerdì. Oggi ho comprato un biglietto anche per lei e sono contento che era presente anche lei in sala. Mi sono commosso ed emozionato molto nel corso del film. Per un padre, capire il legame con una figlia, essere sempre presente in ogni momento. Io ho scelto di essere presente nella vita di mia figlia, ho cambiato stile di vita e lavoro per poter spendere più tempo insieme a lei e alla mia compagna.
Stefano Accorsi è stato formidabile nella parte del padre.
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Ivano De Matteo grazie di cuore per il film “Una figlia”. Avevo comprato due biglietti ieri pomeriggio, mi ero dimenticato che oggi, giovedì, mia figlia era ancora con noi per poi tornare dalla mamma venerdì. Oggi ho comprato un biglietto anche per lei e sono contento che era presente anche lei in sala. Mi sono commosso ed emozionato molto nel corso del film. Per un padre, capire il legame con una figlia, essere sempre presente in ogni momento. Io ho scelto di essere presente nella vita di mia figlia, ho cambiato stile di vita e lavoro per poter spendere più tempo insieme a lei e alla mia compagna.
Stefano Accorsi è stato formidabile nella parte del padre. Accettare il gesto della figlia non è stato facile. Il perdono e la compassione sono doni che possiamo ottenere quando diventiamo consapevoli della vita. L’esperienza è l’unica amica che ci fa comprendere la vita e gli altri, specialmente chi ci sta vicino.
Questo film mi ha emozionato e sono contento che Ivano ha realizzato questo piccolo miracolo nel cinema italiano. Inoltre,l’amore è la potenza delle donne all’interno del carcere e della comunità ci fanno capire quanto l’empatia che loro hanno, può guarire ed accogliere ognuno di noi.
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maddy
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giovedì 24 aprile 2025
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imparare ad essere padre
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Un film che parla di noi figli genitori che affrontano la vita e ne riportano cicatrici terribili.Mentre le scene scorrevano sullo schermo e la commozione appannava gli occhi ho pensato che era tutto reale .De Matteo sa colpire al cuore con storie che ci appartengono e lo fa con profondità e realismo .Bravissime la protagonista Ginevra Francesconi e l'avvocato Michela Cescon .Complimenti anche a Stefano Accorsi non era facile vestire i panni di un padre e di un uomo che deve imparare a guardare oltre l' indicibile .
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