astrea
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domenica 1 giugno 2025
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molto svizzero
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Ribadisco: film molto svizzero.
Incombe una diga enorme, su un bacino ugualmente gelido e immenso. C'è un albergo che sembra un ospedale con camere squallide col lavandino in camera. Una musica martellante rende più tetro quel che di per sé è già abbastanza tetro. Presumibilmente anni ottanta, si fuma nei locali. Una donna con una passata bellezza che sceglie un passatempo bizzarro: scopare con sconosciuti una volta la settimana, cosa che per un'altra donna sarebbe una specie di inferno. Il regista vorrebbe muoverci ad empatia con costei? Non vedo proprio come. Tutto risulta freddo, scostante, quasi ripugnante. Nello spettatore cresce un disagio che si fa più grande man mano il film procede.
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Ribadisco: film molto svizzero.
Incombe una diga enorme, su un bacino ugualmente gelido e immenso. C'è un albergo che sembra un ospedale con camere squallide col lavandino in camera. Una musica martellante rende più tetro quel che di per sé è già abbastanza tetro. Presumibilmente anni ottanta, si fuma nei locali. Una donna con una passata bellezza che sceglie un passatempo bizzarro: scopare con sconosciuti una volta la settimana, cosa che per un'altra donna sarebbe una specie di inferno. Il regista vorrebbe muoverci ad empatia con costei? Non vedo proprio come. Tutto risulta freddo, scostante, quasi ripugnante. Nello spettatore cresce un disagio che si fa più grande man mano il film procede. Mi chiedo quale sia lo scopo di tutto ciò. Narrare una vita disperata e disperante? Farci calare, con modi sgradevoli, nella psicologia di una donna sola alle prese con le difficoltà della vita? Boh.
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cardclau
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mercoledì 18 dicembre 2024
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su l''immaginario femminile
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Ci troviamo intensamente immersi nella storia di una donna non più così giovane, Claudine, (una splendida Jeanne Balibar) che dalla sua storia passata, di cui veniamo a conoscere solo qualche frammento, non riesce a permettersi una solida storia d’amore. Con un uomo, anche lui non più un ragazzo, un virile ma delicato Michaël (Thomas Serbacher), che non solo l’ama e la desidera davvero, come persona, ma sembra conoscere e comprendere le luci e le ombre dell’immaginario femminile. Quindi non solo capace di aspettare, sebbene non all’infinito, di essere accettato, ma anche di poter svolgere un ruolo di paziente timoniere di fronte alle burrasche.
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Ci troviamo intensamente immersi nella storia di una donna non più così giovane, Claudine, (una splendida Jeanne Balibar) che dalla sua storia passata, di cui veniamo a conoscere solo qualche frammento, non riesce a permettersi una solida storia d’amore. Con un uomo, anche lui non più un ragazzo, un virile ma delicato Michaël (Thomas Serbacher), che non solo l’ama e la desidera davvero, come persona, ma sembra conoscere e comprendere le luci e le ombre dell’immaginario femminile. Quindi non solo capace di aspettare, sebbene non all’infinito, di essere accettato, ma anche di poter svolgere un ruolo di paziente timoniere di fronte alle burrasche. Il tutto avvolto da una colonna sonora splendida che col solo piano è in grado di accompagnare e sottolineare la vicenda. Si tratta di un film che ci suggerisce di non arrivare troppo spesso e troppo presto, a fallaci conclusioni, e di non considerare come poco significativo se non come fuoco di paglia, gioco di seduzione, o peggio, il desiderio sessuale femminile.
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alceste perrone
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venerdì 13 dicembre 2024
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da vedere
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bellissimo film su un tema delicato che non cade mai nello stereotipo.
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