Ci vuole coraggio per inquadrare "Kafka a Teheran"
di Federico Pontiggia Il Fatto Quotidiano
L'oppressione psicologica scientemente perpetrata dal regime iraniano resa attraverso tableaux vivants di vita quotidiana. È Terrestrial Verses, che non mutua il titolo da altri celebri versetti, quelli satanici di Salman Rushdie, bensì da una composizione della poetessa e filmmaker femminista persiana, Forugh Farrokhzad: nelle nostre sale con Academy Two, la regia a quattro mani di Ali Asgari e Alireza Khatami è rinominata Kafka a Teheran, e invero ci sta, data la surrealtà del dispositivo di controllo governativo. [...]
di Federico Pontiggia, articolo completo (3285 caratteri spazi inclusi) su Il Fatto Quotidiano 7 ottobre 2023