ponan68
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mercoledì 5 gennaio 2022
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meglio non risorgesse!
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Questo film è il peggiore della saga. Totalmente inutile. La storia non sta in piedi. Inizia decentemente e finisce oscenamente. Hanno distrutto un mito banalizzando la storia e i personaggi. Un vero peccato
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blowup
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martedì 4 gennaio 2022
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il tocco non è neo che lo ha perso...
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Premesso che la recensione introduttiva è assolutamente fedele a ciò che il film mostra (per cui è corretto il giudizio negativo su combattimenti e banali spiegoni, non mi ripeterò), quello che più dispiace di questo Matrix è che mentre il primo era avanti rispetto ai tempi, questo è decisamente indietro. Ripropone quasi tutti identici gli stessi schemi sociali dei precedenti, tranne qualche apparente "colpo di scena", tipo le macchine che passano dalla parte dell'umanità. Ma è davvero troppo poco e si capisce che allude molto di più al transgenderismo della (ex del) regista che al mondo in cui il rapporto tra uomini e macchine si fa sempre più problematico.
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Premesso che la recensione introduttiva è assolutamente fedele a ciò che il film mostra (per cui è corretto il giudizio negativo su combattimenti e banali spiegoni, non mi ripeterò), quello che più dispiace di questo Matrix è che mentre il primo era avanti rispetto ai tempi, questo è decisamente indietro. Ripropone quasi tutti identici gli stessi schemi sociali dei precedenti, tranne qualche apparente "colpo di scena", tipo le macchine che passano dalla parte dell'umanità. Ma è davvero troppo poco e si capisce che allude molto di più al transgenderismo della (ex del) regista che al mondo in cui il rapporto tra uomini e macchine si fa sempre più problematico.
Se 20 anni fa si poteva ancora capire una visione ottimistica in cui gli uomini, se liberati dalle macchine, trovano tutta intera la loro umanità, integra, intatta, adesso questo sa di consolatorio. Tutti noi stiamo vedendo quanto il mondo, le nostre identità, il nostro modo di vivere e di pensare siano plasmati dall'invadenza della tecnologia e delle comunicazioni istantanee, e fa tenerezza vedere ancora nel film questa umanità che, uscita dalle capsule, veste con maglioni infeltriti come fosse vergine da ogni contaminazione della società dell'immagine. Quell'umanità non c'è più e non tornerà più. E' ingenuo e fuorviante descrivere ancora una condizione umana che non faccia i conti con quanto sia stata plagiata dalla macchina. Mi fa davvero specie vedere che un regista che sembrava così avanti non se ne renda conto.
Durante il film tutti si chiedono se Neo abbia perso il tocco.... ma non credo proprio che sia lui ad averlo perso!
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gustibus
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lunedì 27 dicembre 2021
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vero gioco o realta''?
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Sequel o prequel?Mega gioco cybernetico iniziato piu'di 20anni fa che tenta di fondersi con il mondo reale.Questo Matrix 2021 tanto atteso parte complicato per potersi collegare ai 3 famosi precedenti capitoli dei quali il primo a lasciato il segno di cinema tecnologico a 5 stelle.Qui ce'un parziale collegamento col la storia di Neo(K.Reeves)che deve salvare Trinity(C.A.Moss)sicuramente con qualche anno in più..e si nota.Non sara'un film semplice per tutti..ti obbliga quasi a vedere la storia passata dei films precedenti...Ce'qualche ripetizione,qualche lungaggine di troppo nella durata di137 minuti più"'15 di titoli di coda con alla fine 15secondi di clip da vedere!.
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Sequel o prequel?Mega gioco cybernetico iniziato piu'di 20anni fa che tenta di fondersi con il mondo reale.Questo Matrix 2021 tanto atteso parte complicato per potersi collegare ai 3 famosi precedenti capitoli dei quali il primo a lasciato il segno di cinema tecnologico a 5 stelle.Qui ce'un parziale collegamento col la storia di Neo(K.Reeves)che deve salvare Trinity(C.A.Moss)sicuramente con qualche anno in più..e si nota.Non sara'un film semplice per tutti..ti obbliga quasi a vedere la storia passata dei films precedenti...Ce'qualche ripetizione,qualche lungaggine di troppo nella durata di137 minuti più"'15 di titoli di coda con alla fine 15secondi di clip da vedere!...Le 3 stelle sono per l'abilita'tecnica che risalta il vedere cinema di serie A...e siamo ancora in pandemia!.alcuni usciranno delusi,altri soddisfatti di una visione eccellente
Da noi esce il 1gennaio..e'da non perdere.In fondo Spiderman sta spopolando..anche qui ci sono supereroi...virtuali..ma ci sono!
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storyteller
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venerdì 24 dicembre 2021
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quando procedere a ritroso è una scelta coraggiosa
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Ѐ difficile immaginare in quale forma si sarebbe concretizzato questo film con entrambe le sorelle Wachoswki al timone, ma sin dai primi minuti “Matrix Resurrections” esprime chiaramente un’aspirazione che va oltre il mero auto-citazionismo metareferenziale: mai come in questo universo fittizio la decisione di decostruire l’eredità consolidata nel corso delle iterazioni precedenti appare sensata e perfettamente in linea con lo spirito del capostipite.
La trilogia originale era una cosa, il quarto capitolo è ben altro – questo sembrano voler sottolineare i numerosi callback alle sequenze iconiche di "Reloaded" e "Resurrections".
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Ѐ difficile immaginare in quale forma si sarebbe concretizzato questo film con entrambe le sorelle Wachoswki al timone, ma sin dai primi minuti “Matrix Resurrections” esprime chiaramente un’aspirazione che va oltre il mero auto-citazionismo metareferenziale: mai come in questo universo fittizio la decisione di decostruire l’eredità consolidata nel corso delle iterazioni precedenti appare sensata e perfettamente in linea con lo spirito del capostipite.
La trilogia originale era una cosa, il quarto capitolo è ben altro – questo sembrano voler sottolineare i numerosi callback alle sequenze iconiche di "Reloaded" e "Resurrections".
Solo apparentemente nostalgica, provocatoriamente (e fintamente) passatista, la pellicola di Lana Wachowski è ben consapevole di aver trovato terreno fertile in un’epoca dove i grandi franchise sopravvivono traendo linfa vitale dalle spoglie dei propri antenati defunti – un po’ come accadeva agli infanti “coltivati” nei Campi delle Macchine –, un’epoca che spesso punisce le intuizioni creative (scommesse rischiose e spesso fallaci ma, ancorché imperfette, dotate di un’anima indipendente), un’epoca fatta di brand “resuscitati”, rimasticati, riproposti… e tuttavia, rifiuta in modo categorico di adeguarsi al corso dei tempi.
Il “nuovo” Matrix è, a conti fatti, un modello esplorativo sull’evoluzione dei rapporti umani – o piuttosto, sulla loro involuzione –, un teorema (un’equazione?) che tenta continuamente di definirsi (di bilanciare sé stessa?) rinunciando, per paradosso, ad assumere un’identità riconoscibile.
Tematicamente, e non senza accezioni positive, lo riassumeremmo in un ossimoro: un passo indietro, ma nella direzione giusta.
Laddove, infatti, la trilogia classica denunciava i pericoli futuri di una tecnologia troppo invasiva, uno spauracchio pericolosamente credibile ma offuscato dal muro divisorio del tempo, Resurrections si rivolge agli spettatori del presente, a chi vive nel Qui e nell’Ora, attuando una denuncia nemmeno troppo paternalistica (anzi, addirittura autoironica) delle app e dei social network.
Poco importa se le scene d’azione si rivelano competenti ma lontane dall’essere rivoluzionarie – pur potendo contare sulla dignitosa prestazione atletica, tra gli altri, del cinquasettenne Keanu Reeves – perché il fulcro dell’opera è, ancora una volta, il suo sottotesto filosofico (o meglio, antropologico): come anche l’anziana Niobe si ritrova costretta ad ammettere, quale significato può avere liberare una mente dal suo torpore digitale, se nessuna mente è più disponibile ad essere “salvata”?
Ciò che impedisce al film di tramutarsi in un glossario sovradimensionato, freddo e concettuoso, un artifizio puramente meccanico (alla "Tenet", per intenderci), è l’interpretazione degli attori principali, mai così autentici ed espressivi, quasi più calati in sé stessi che nella parte.
Certo, nemmeno un Matrix in salsa autarchica sfugge del tutto alla trappola della serialità, come ci conferma l’enigmatico finale, e l’inedita caratterizzazione dei vecchi protagonisti finisce per sottrarre minuti preziosi ai nuovi comprimari – alcuni dei quali appena abbozzati –, senza contare la presenza puramente simbolica del redivivo Morpheus… ma alla fine, il verdetto determinante non spetta ai critici specializzati né agli spettatori occasionali, bensì ai fan di vecchia data, quelli tanto propensi a rievocare con nostalgia "i bei tempi andati" quanto inclini a sacrificare l'onestà intellettuale per attribuire voti spropositati: un quinto Matrix sarebbe davvero giustificabile?
Nel dubbio, noi propendiamo per il sì.
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