Il muto di Gallura |
|||||||||||
Un film di Matteo Fresi.
Con Andrea Arcangeli, Marco Bullitta, Giovanni Carroni, Syama Rayner.
continua»
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 103 min.
- Italia 2021.
- Fandango
uscita giovedì 31 marzo 2022.
MYMONETRO
Il muto di Gallura
valutazione media:
2,84
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
|
|||||||||||
|
|||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Le regole non scrittedi u.leddaFeedback: 200 | altri commenti e recensioni di u.ledda |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
domenica 12 dicembre 2021 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Il muto di Gallura è uno di quei film difficili da guardare stando composti sulla poltrona del cinema: presto ci si sente inquieti, le gambe vorrebbero scappare e correre nei boschi, tra la vegetazione spinosa e le rocce maltrattate dal vento della Sardegna, possibilmente armati, spinti da un’inquietudine, un desiderio di vendetta e di giustizia che sono quelli del protagonista e al tempo spesso un po’ nostri.
È un effetto che a volte fanno i film di viaggio e i western, e del western Il muto di Gallura ha qualcosa: una dolorosa epica della violenza e le musiche, che quest’epica la sottolineano conferendole un velo di malinconia. Anche la storia è archetipica come quelle dei western: semplice e netta, quasi austera, in bilico tra la realtà storica e le leggende che ne sono germinate. C’è la faida ottocentesca che nella Gallura di metà Ottocento uccise settanta persone, c’è un sicario sordomuto cresciuto nella diffidenza e nell’odio, che forse per questo (o forse no) è diventato più abile a uccidere di chiunque altro. C’è una spirale di violenza, ineluttabile, e la speranza di un amore che potrebbe dare un senso a un’esistenza altrimenti condannata.
Ma Il muto di Gallura non è un western, o comunque non solo: perché il western racconta l’esaltazione e l’orrore della libertà in una terra priva di regole, nuova e tutta da colonizzare. Qui accade il contrario: il film di Fresi racconta una terra antichissima e stipata di regole non scritte, di codici inflessibili contro cui gli individui non possono far nulla. Bastiano Tansu, il protagonista, è muto: dunque è senza dubbio un demonio. Ogni cosa è un dovere: non ci si vendica per l’istinto di vendicarsi, ma perché la vendetta è prevista e non compierla nel modo corretto distruggerebbe il nome della famiglia. Il mondo del Muto è una matassa di codici secolari che incatenano i personaggi al loro posto: che spesso diventa una bara. Perfino i paesaggi sono claustrofobici e opprimenti: i boschi e le rocce della Gallura diventano una sorta di coro, una seconda colonna sonora che dà ulteriore concretezza all’inevitabilità della tragedia. Il muto di Gallura è un film feroce proprio perché, paradossalmente, non è la catarsi della violenza a suscitare nello spettatore l’istinto della corsa, la voglia di cieli e rocce e vento: è piuttosto il desiderio di fuggire dalle regole non scritte che in ogni tempo decretano chi siamo e qual è il nostro ruolo nella storia.
[+] lascia un commento a u.ledda »
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ultimi commenti e recensioni di u.ledda:
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||