Zone 414 evidenzia contraddizioni etiche e sfide morali in cui si trova immersa la società alle prese con il progresso tecnologico.
Precisamente, il film sembra essere particolarmente orientato sulle dinamiche più perverse innescate dall’interazione fra essere umano e androide.
La connotazione dissoluta ed inquietante di Zone 414 è la disinvoltura con cui si confondono, fino quasi a scomparire, le distinzioni fra donna in carne ed ossa e ginoide – definizione odierna del robot umanoide femminile. Tale compenetrazione avviene a doppio senso.
Da un lato il “tecnologico fiocco di neve, bello ed unico”: Jane, dotata di empatia ed ambizione di essere umana.
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Zone 414 evidenzia contraddizioni etiche e sfide morali in cui si trova immersa la società alle prese con il progresso tecnologico.
Precisamente, il film sembra essere particolarmente orientato sulle dinamiche più perverse innescate dall’interazione fra essere umano e androide.
La connotazione dissoluta ed inquietante di Zone 414 è la disinvoltura con cui si confondono, fino quasi a scomparire, le distinzioni fra donna in carne ed ossa e ginoide – definizione odierna del robot umanoide femminile. Tale compenetrazione avviene a doppio senso.
Da un lato il “tecnologico fiocco di neve, bello ed unico”: Jane, dotata di empatia ed ambizione di essere umana. Allʼopposto, Melissa Veidt, ossessionata dall’idea di poter diventare come Jane. Il fulcro attorno al quale ruota l’intera vicenda è proprio la distorta rappresentazione di questa convergenza.
L’esteriorità indistinguibile dall’essere umano di una I.A., unita allʼillusione comune, a quali estreme conseguenze può portare?
L’investigatore privato David Carmichael (Guy Pearce) si occuperà di condurre l’indagine, immergendosi a proprio rischio nella zona dov’è stato annullato ogni confine.
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