Era il 1975 quando uscì il film "Qualcuno volò sul nido del cuculo" capolavoro assoluto nella storia del cinema. Oggi su Netflix possiamo seguire la prima stagione di questa serie che è stata scaltramente presentata come il prequel dello splendido film di Forman ma con una trama che può stare a se stante, senza cercare di collegarne i due lavori, ma pur senza nulla togliere alla serie.
Da non perdere anche perché la trama è intrigante quanto piacevole riuscendo a decollare non subito ma verso il terzo o quarto episodio. Se per molti la protagonista Sarah Paulson risultasse sconosciuta o di secondo piano, con questa serie raggiunge una fama mondiale interpretando un ruolo difficile di una donna da tanti risvolti d'animo dove non riusciamo a identificare la sua vera personalità avvolta tra malvagità e bontà, odio e amore, frustrazioni ed elogi, donna ambigua, sibillina e astuta, astrusa ed ermetica. Ancora altre definizioni si potrebbero elargire, tanto interessante risulta personaggio ma a voi aggiungerne qualcuna.
La serie inizia nel 1947 in una clinica psichiatrica nonché carcere presso un'incantevole scogliera della California. Una trama semplice ma avvincente, di facile comprensione, la quale ha forse la pecca di scivolare in una coinvolgente ed ornata telenovella nei capitoli finali ma non per ciò da ridimensionare poiché non entra in sabbie mobili o polpettoni da ingoiare.
Il cast si presenta ricco di noti artisti che non messi a svolgere ruoli di comparse o cameo ma in puntuali personaggi fondamentali della storia. L'ambientazione d'epoca è frugale ma briosa, lasciando il punto di forza ai personaggi con le loro rispettive valide interpretazioni tra il drammatico e il farsesco.
Una musica hitchcockiana accompagna la maggior parte delle sequenze vestendole di quell'atmosfera del thriller e del noir che non dispiace, forse non avvertibile fra i giovanissimi.
[-]
twitter
diventa fan
