bigzee
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giovedì 19 marzo 2020
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new horror dal finale spiazzante
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Un horror senz'altro atipico, per i canoni italiani, attendo altri lavori del regista con interesse.
Mi è piaciuta molto la fotografia e le ambientazioni, hanno saputo dare l'atmosfera giusta alla narrazione.
Finale inaspettato che dà pieno significato alle scelte dei personaggi durante tutto il film.
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elgatoloco
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venerdì 13 marzo 2020
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roberto de feo e l'"inconoscibile"
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Questo esordio registico di Roberto De Feo, con"THe Nest"(2019, non solo regia,anche soggetto e scneggiatura con pochissimi apporti da parte di altri)è senz'altro conivincente; tra l'altro, rinnova la tradizione di un horrorfantastico italiano che, dopo la scomparsa di Mario Bava e l'allontanamento di Dario Argento d aqueste tematiche, langue un po': La teamtica, volendo, non è nuovissima(penso a"THe Others"(2001, Alejandro Amenàbar), con il ragazzo malato(in sedie a rotelle, qui)chiuso in una casa-comunità protetta, solo che l'esito qui è totalmente diverso: c'è la tematica della"setta"(almeno all'inizio ma anche nella parte centrale è il tema portante del film, anzi la chiave per intenderlo; c'è anche il tema dell'iniziazione, la dialettica interno/esterno.
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Questo esordio registico di Roberto De Feo, con"THe Nest"(2019, non solo regia,anche soggetto e scneggiatura con pochissimi apporti da parte di altri)è senz'altro conivincente; tra l'altro, rinnova la tradizione di un horrorfantastico italiano che, dopo la scomparsa di Mario Bava e l'allontanamento di Dario Argento d aqueste tematiche, langue un po': La teamtica, volendo, non è nuovissima(penso a"THe Others"(2001, Alejandro Amenàbar), con il ragazzo malato(in sedie a rotelle, qui)chiuso in una casa-comunità protetta, solo che l'esito qui è totalmente diverso: c'è la tematica della"setta"(almeno all'inizio ma anche nella parte centrale è il tema portante del film, anzi la chiave per intenderlo; c'è anche il tema dell'iniziazione, la dialettica interno/esterno. Volendo la"razionalizzazione"finale può deludere o almeno relativizzare molte attese/speranze, ma, anche qui, a ben vedere, potremmo ipotizzare altri scenari, altre possivilità, che non si esuariscono nella spiegazione della"contaminazione"(quando scrivo, per contingenze esterne, tale ipotesi sarà naturalmente preferita da molti/e persone)del mondo esterno da cui"l'interno"si vuole proteggere. Ma, a ben vedere, la cosa più interessante sono: la dinamica dei personaggi, con un medico che sembra la caricatura grottesca del dr.Mengele, che forse è l'amante della madre del famoso Samuel, il ragazzino(ogni riferimento biblico è"casuale"?Fprse sì, ma non è detto...), le scenografie lugubri, ma anche la dominanza delle figure femminili(Ginevra Francesconi, la ragazzina"tentatrice-iniziante Samuel")e Francesca Cavallo(La madre), tutto in un quadro che riconduce decisamente al "gotico"cinematografico, dove però , appunto, le razionalizzazioni-spiegazioni sarebbero da limitare, per non dire da escludere-forcludere.Efficaci tutti/e gli/le interpreti, in un film che probabilmente darà ancora adito a interpretazioni ulteriori, a chiarimenti, a polemiche, provocando anche feconde altre opere da parte dell'ancora giovane regista. El Gato
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kronos
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mercoledì 29 gennaio 2020
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gotico rivisitato
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L'esordio nel lungometraggio di De Feo è un gotico vecchia maniera che si apre nel finale a uno dei filoni più amati dell'horror contemporaneo.
Bucano lo schermo sia l'impianto visivo, di grande forza e ricercatezza, che la qualità delle interpretazioni, decisamente sopra la media del genere in questione.
Ma a differenza di tante altre pellicole lodeli nella confezione ma improvvisate nella struttura, "The Nest" è soprattutto un film di scrittura, nato da una sceneggiatura sviluppata con precisione geometrica, la cui intenzione è costringere lo spettatore a riconsiderare dopo i titoli di coda tutto quanto visto in precedenza.
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L'esordio nel lungometraggio di De Feo è un gotico vecchia maniera che si apre nel finale a uno dei filoni più amati dell'horror contemporaneo.
Bucano lo schermo sia l'impianto visivo, di grande forza e ricercatezza, che la qualità delle interpretazioni, decisamente sopra la media del genere in questione.
Ma a differenza di tante altre pellicole lodeli nella confezione ma improvvisate nella struttura, "The Nest" è soprattutto un film di scrittura, nato da una sceneggiatura sviluppata con precisione geometrica, la cui intenzione è costringere lo spettatore a riconsiderare dopo i titoli di coda tutto quanto visto in precedenza.
Ma come in tutti i films tanto costruiti dal punto di vista narrativo, il rischio è che il pubblico cammin facendo finisca per stancarsi, il che potrebbe essere un difetto di non poco conto per un Thriller...
Ma il cinema non si divide solo in capolavori assoluti e schifezze, e quest'opera prima pur con le sue titubanze è da promuovere senza esitazioni.
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lufrillo
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sabato 11 gennaio 2020
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che noioso pasticcio!
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E' mai possibile che fare un film al limite del noioso,prevedibile e con intenti intellettualoidi voglia dire CORAGGIO???NO!Il cinema Italiano è affetto da gravi turbe fatte di sintomi maniaco depressivi e BASTA!Qualunquismo inaccettabile e da una sempiterna superficiale messa in scena mascherata da film profondo!Io di profondo ci vedo solo un notevole quantitativo di noia ad libitum!Recitazione???Ma neanche...La simil Oriella Dorella che fà la psicotica al femminilissimo esempio di MADRE(O Padrona-Padrina)recita al solito registro del "Dunque siate monocordi!"Espressivi come le roccie e convincenti come una truffa mal orchestrata!!!Possibile?Sì!Truffati e delusi siam!!Ossequi.
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E' mai possibile che fare un film al limite del noioso,prevedibile e con intenti intellettualoidi voglia dire CORAGGIO???NO!Il cinema Italiano è affetto da gravi turbe fatte di sintomi maniaco depressivi e BASTA!Qualunquismo inaccettabile e da una sempiterna superficiale messa in scena mascherata da film profondo!Io di profondo ci vedo solo un notevole quantitativo di noia ad libitum!Recitazione???Ma neanche...La simil Oriella Dorella che fà la psicotica al femminilissimo esempio di MADRE(O Padrona-Padrina)recita al solito registro del "Dunque siate monocordi!"Espressivi come le roccie e convincenti come una truffa mal orchestrata!!!Possibile?Sì!Truffati e delusi siam!!Ossequi.
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epifanio
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martedì 7 gennaio 2020
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inizio promettente per americanata di quart'ordine
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Si sperava che la bella collocazione e la buona fotografia, e i curiosi personaggi, portassero a qualcosa di meglio che non fosse la cretineria degli zombies delle ultime scene
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resio
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lunedì 23 dicembre 2019
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non male ma....
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Al giorno d'oggi, qualunque tentativo, più o meno riuscito, del cinema italiano di uscire dagli schemi è da elogiare. Questo film ci riesce abbastanza bene, peccato che si perda in certe scelte discutibili: ciò che ho trovato veramente irritante è l'eccessiva ricerca del lugubre, espressa nelle atmosfere esageratamente gotiche, nell'abuso delle inquadrature in tralice e del controluce, nello stile dei personaggi, che interagiscono tra di loro in maniera meccanica, nelle scenografie Hopperiane, nelle improbabili carte da parati a fare da sfondo ovunque... il tutto vorrebbe forse esaltare l'ansia che permea tutta la narrazione, ma finisce per risultare troppo artefatto e quindi patetico.
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Al giorno d'oggi, qualunque tentativo, più o meno riuscito, del cinema italiano di uscire dagli schemi è da elogiare. Questo film ci riesce abbastanza bene, peccato che si perda in certe scelte discutibili: ciò che ho trovato veramente irritante è l'eccessiva ricerca del lugubre, espressa nelle atmosfere esageratamente gotiche, nell'abuso delle inquadrature in tralice e del controluce, nello stile dei personaggi, che interagiscono tra di loro in maniera meccanica, nelle scenografie Hopperiane, nelle improbabili carte da parati a fare da sfondo ovunque... il tutto vorrebbe forse esaltare l'ansia che permea tutta la narrazione, ma finisce per risultare troppo artefatto e quindi patetico.
Comunque sia, la trama regge se pur lenta e nonostante una certa monotonia, c'è abbastanza suspence da non annoiare lo spettatore fino al finale a sorpresa che induce a rivalutare le sensazioni provate nei confronti dei personaggi per quasi due ore.
Il suddetto finale, purtroppo, ci fa ribiombare in un cliché del cinema degli ultimi anni... dopo le due ore trascorse speravamo in qualcosa di più geniale.
Comunque, tutto sommato buono.
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stramonio70
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domenica 8 settembre 2019
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thriller-gotico abbastanza buono
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Quando un film è diretto bene, recitato bene, fotografato bene e con una giusta location si parte già da un'ottima base di partenza. Se questo poi accade per una pellicola tutta italiana allora è davvero grasso che cola. Questo piccolo film italiano è stato per me una piacevole sorpresa. Non sarà forse un capolavoro del genere ma riesce a non annoiare e a tenere desto l'interesse fino alla fine e questo non è poco. Secondo qualcuno la sceneggiatura necessitava di qualche scena paurosa in più ma io non sono d'accordo, d'altronde questa è una pellicola che di horror ha solo il finale (in pratica gli ultimi due minuti) mentre per il resto è un discreto thriller-gotico-psicologico ed è sotto quest'ottica che deve essere visto e giudicato per essere apprezzato veramente.
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Quando un film è diretto bene, recitato bene, fotografato bene e con una giusta location si parte già da un'ottima base di partenza. Se questo poi accade per una pellicola tutta italiana allora è davvero grasso che cola. Questo piccolo film italiano è stato per me una piacevole sorpresa. Non sarà forse un capolavoro del genere ma riesce a non annoiare e a tenere desto l'interesse fino alla fine e questo non è poco. Secondo qualcuno la sceneggiatura necessitava di qualche scena paurosa in più ma io non sono d'accordo, d'altronde questa è una pellicola che di horror ha solo il finale (in pratica gli ultimi due minuti) mentre per il resto è un discreto thriller-gotico-psicologico ed è sotto quest'ottica che deve essere visto e giudicato per essere apprezzato veramente. Voto: 7
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bealuc
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sabato 17 agosto 2019
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film senza anima
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A parte la bella fotografia, e la bella location, il film non coinvolge, manca di forza e di pathos, per non parlare del finale davvero banale. Tre stelle? Spesso le stelle abbondano per film di registi italiani, e questo non fa eccezione. Per fare un buon film non sono sufficienti la suggestione del luogo con una buona fotografia in un ambiente elegante con musica classica e tempi di ripresa lenti e ripetitivi, sarebbe opportuno avere delle buone idee, soprattutto chiare per ciò che si vuole trasmettere. Film senza anima!
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venerdì 16 agosto 2019
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classica vs. rock? storia vecchia e superata
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Non ho visto il film, ma il tuo commento induce a pensare seriamente alla musica classica sia foriera di chiusura borghese. La musica, ritengo (sempre dal tuo commento), sia parte essenziale del plot. Ma che il rock sia liberatorio dalle pastoie della borghesia è una fanfaluca vecchia (buona per gli anni 80?) e ormai, fortunatamente tramontata. Scusami ma ho l'impressione che: musica classica = borghesia, musica rock = liberazione, sia un sillogismo la cui terza parte è ignoranza. Non mi piacciono gli Horror, ma con queste premesse questo film non lo vedrò assolutamente.
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venerdì 16 agosto 2019
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villa dei laghi
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Mi scusi ma come fa a dire che Villa Dei Laghi è caduta parzialmente in rovina e che la troupe ha risistemato? Le faccio sapere che Villa Dei Laghi non è "caduta in rovina" ma vengono fatti dei lavori di manutenzione ordinaria e ci sono progetti che la riguardano. La troupe non ha risistemato proprio nulla ma ha solo sistemato scenografie ecc... al fine delle riprese. terminate le riprese le scenografie e tutto ciò che non faceva parte della Villa è stato portato via. Le ho scritto perchè mi sembra giusto essere corretti dato che c'è fin troppa disinformazione su tutto... A.S.
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