neverhood
|
venerdì 6 novembre 2020
|
summa condensazione degli stereotipi sui gay
|
|
|
|
Intento mirabile con molte potenzialità interessanti, ma confezionato in una realizzazione penosa quasi imbarazzante.
Gli attori sono tutti, nessuno escluso, delle macchiette circensi, con dialoghi stereotipati da "manuale dei diritti gay delle giovani marmotte", con una regia molto vicina alle "fiction Rai" e un susseguirsi interminabile (155 minuti non sono pochi) di tutti gli stereotipi più "popolari" sui gay e sul mondo lgbt.
Ne risulta un visone complessivamente e involontariamente fastidiosa, purtroppo non per il tema trattato.
|
|
[+] lascia un commento a neverhood »
[ - ] lascia un commento a neverhood »
|
|
d'accordo? |
|
marco o
|
mercoledì 21 ottobre 2020
|
occasione persa
|
|
|
|
Le 2 stelle sono più che altro per i costumi (molto belli) e per la fotografia. L'idea sarebbe stata molto interessante ma lo svolgimento è stato piuttosto penoso con pessime prove attoriali e di scrittura. a metà film pensavo di essere in sala da circa un pomeriggio intero.
La recitazione è il più delle volte maccheittistica, davvero fastidiosa. Sicuramente a causa di un budget non cospiquo, alcune scene appaiono proprio "povere". Povere di comparse, povere di idee, povere di tutto.
Davvero peccato perchè credo potrebbe esseree una storia da raccontare molto interessante e con molti risvolti sia sociali che intimistici.
Spero altri si cimenteranno su questo soggetto.
|
|
[+] lascia un commento a marco o »
[ - ] lascia un commento a marco o »
|
|
d'accordo? |
|
goldy
|
domenica 12 luglio 2020
|
il valore della trasgressività
|
|
|
|
Il film esalta e affronta il concetto di "LIMITE" che Mario Mieli intese superare in modo estremo, Era nella condizione di farlo , grazie alla sua condizione sociale di estremo privilegio che lo sgravava da qualsiasi assunzione di responsabilità per la sua sopravvivenza. Un lusso riservato a pochissimi. Per assurdo si perviene invece a invocare la necessità di norme e limiti senza l quali la difficoltà di vivere diventa insopportabile,
La narrazione non è sempre chiara, Difficilke comprendere la funzione di una zia silente che osserva. La responsabilità del padre nell'impedire la pubblicazione di quello che avrebbe dovuto essere il suo secondo libro non è granchè esplicitata.
[+]
Il film esalta e affronta il concetto di "LIMITE" che Mario Mieli intese superare in modo estremo, Era nella condizione di farlo , grazie alla sua condizione sociale di estremo privilegio che lo sgravava da qualsiasi assunzione di responsabilità per la sua sopravvivenza. Un lusso riservato a pochissimi. Per assurdo si perviene invece a invocare la necessità di norme e limiti senza l quali la difficoltà di vivere diventa insopportabile,
La narrazione non è sempre chiara, Difficilke comprendere la funzione di una zia silente che osserva. La responsabilità del padre nell'impedire la pubblicazione di quello che avrebbe dovuto essere il suo secondo libro non è granchè esplicitata. Cos' come troppo poco esplicite ì le motivazioni che lo portano al suicio. Troppo sottovalutata l'importanza del suo primo libro "Eleneti di critica omosessuale " che oggi viene studiato in corsi Universitari europei. Ne esce un personaggio che sembra esaltare quasi esclusivamente l'insiene degli aspetti maggiormente criticati sull'omosessualità: la promiscuità, l'eccentricità, l'apparenza, l'attenzione spasmodica su di sè, il desiderio di stupire in nome della presunzione di essere più "veri" dei " falsi " comportamenti della cossidddetta normalità.
Trasgredire sempre e comunque non mi pare granchè attraente e complessivamente il film non mi pare offra un contributo efficace alla sacrosanta causa dell'affermazio dei diritti gay,
[-]
|
|
[+] lascia un commento a goldy »
[ - ] lascia un commento a goldy »
|
|
d'accordo? |
|
|