emilia0089
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giovedì 31 ottobre 2024
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curato in ogni dettaglio
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Il film si presenta curato in ogni minima parte lasciando ampio spazio al dettaglio e allo sviluppo della trama. Ottima recitazione da parte degli attori con la capacità di immedesimarsi ad ogni singola situazione ma sopratutto il film si presenta bello da vedere. Nonostante l’assenza quasi totale di suoni , il film riesce a mantenere attiva l’attenzione dello spettatore senza stancare . Spero in un proseguimento
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steffa
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giovedì 11 gennaio 2024
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troppo incongruente
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film inguardabile per le troppe incongruenze, chiunque sarebbe andato a vivere vicino alla cascata tanto per iniziare, etc etc, sarebbe bastato gettare un esca sonora come anche l'aeroplanino legato a un palo e poi fucilare i mostri da 2 metri di distanza, questo per l'esercito fin dall'inizio per l'esercito sarebbe stato un gioco da ragazzi senza arrivare a finali apocalittici
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giovanni
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sabato 3 settembre 2022
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qualche inverosimiglianza?
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Tra tanti (troppi?) elogi, forse si poteva sottolineare che il film presenza molte assurdità e inverosimiglianze. Tanto per dirne una, che ci fanno quei bei campi di mais che circondano l'abitazione dei protagonisti? Chi ha potuto arare per seminarli, visto che bisognava rispettare l'assoluto silenzio?
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padovan giuseppe
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sabato 23 luglio 2022
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non fare figli
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Bella l'idea, ma la moglie incinta è la figlia sordomuta sono lì apposta, si poteva fare di meglio.
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dracarys79
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giovedì 26 maggio 2022
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improponibile finale
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SPOILER
Ma davvero, per tutto il film ti presentano sti mostri come "indistruttibili" e il finale basta un ultrasuono ed un colpo di fucile per farne fuori uno?
Io mi chiedo come si faccia a scrivere certe sceneggiautre, ma a quanto pare ormai la gente non ha più senso del bello perchè sto film ha avuto pure successo.
Ok la sospensione dell'incredulità, ma come fa basare un film sulla teoria che questi "mostri" abbiano conquistato il Pianeta Terra e devastato l'umanità, quando bastavano degli ultra suoni sparati con degli speaker per metterli K.O.? cioè prima dell'invasione di questi mostri c'è stato un virus che ha colpito tutti gli scienziati e ingegneri della Terra, lasciando vivi solo dei contadini bifolchi? Questa potrebbe essere l'unica spiegazione sensata per cui nessuno è arrivato a capire che bastava , dato che ci sentivano così bene, mandargli degli ultrasuoni amplificati (cosa che per altro è noto anche ai bambini delle elementari come infastidisca qualsiasi animale).
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SPOILER
Ma davvero, per tutto il film ti presentano sti mostri come "indistruttibili" e il finale basta un ultrasuono ed un colpo di fucile per farne fuori uno?
Io mi chiedo come si faccia a scrivere certe sceneggiautre, ma a quanto pare ormai la gente non ha più senso del bello perchè sto film ha avuto pure successo.
Ok la sospensione dell'incredulità, ma come fa basare un film sulla teoria che questi "mostri" abbiano conquistato il Pianeta Terra e devastato l'umanità, quando bastavano degli ultra suoni sparati con degli speaker per metterli K.O.? cioè prima dell'invasione di questi mostri c'è stato un virus che ha colpito tutti gli scienziati e ingegneri della Terra, lasciando vivi solo dei contadini bifolchi? Questa potrebbe essere l'unica spiegazione sensata per cui nessuno è arrivato a capire che bastava , dato che ci sentivano così bene, mandargli degli ultrasuoni amplificati (cosa che per altro è noto anche ai bambini delle elementari come infastidisca qualsiasi animale).
Una ca***ata pazzesca di film davvero.
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f.vassia 81
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martedì 17 maggio 2022
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il rumore uccide
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Lo spunto di partenza è geniale ai fini non solo della tensione, ma anche per alimentare l'animo in fondo poetico di questo particolarissimo horror, in cui il mondo è costretto a riscoprire il silenzio e le cose essenziali della vita. Sceneggiatura piena d'idee intelligenti, attori intensi a dispetto di un uso limitato della parola ( diretti benissimo, fra l'altro, i bambini ) e regia giustamente camaleontica, delicata per buona parte del film per poi diventare terribilmente ficcante nei momenti più orrorifici; si pensi, a tal proposito, all'uso delle luci diegetiche, che virano su un rosso sangue all'arrivo del terrore. La lunga sequenza del parto è di un'indescrivibile suspense, orchestrata con talento indiscutibile.
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fernando ferrandino
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sabato 27 novembre 2021
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il silenzio nella vita
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La condizione umana ridotta al silenzio da un evento fantascientifico, interpretazione da parte degli attori superba soprattutto dei più piccolini, in attesa della seconda parte, è un film assolutamente da vedere.
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elgatoloco
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sabato 6 novembre 2021
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valido anche proprio iconograficamente
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"A Quiet Place"(Jon Kirasinski, autore anche della sceneggiatura insieme con gli autori dlela storia, ossia del soggetto, Scott Beck e Bryan Woods, 2018)vede una famiglia composta da padre, madre e due figli preadolescenti(la figlia è sorda)ma poi anche dall'arrivo di un neonato, in un mondo dominato da presenze aliene cieche ma dotate di un'accentuata sensibilità acustica, per cui tutti i membri dlela famiglia evitano ogni forma di rumore, andando scalzi e evitando ogni trasmisisone acustica, salvo(ma è un"incidente"un modellino di shuttle che il ragazzino ha con sè), vivendo in una zona particoalrmente silenziosa, lontana non solo da ogni"inquinamento acustico"ma da quanto potrebbe dar adito a produzione e trasmisisone di ogni forma di rumore.
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"A Quiet Place"(Jon Kirasinski, autore anche della sceneggiatura insieme con gli autori dlela storia, ossia del soggetto, Scott Beck e Bryan Woods, 2018)vede una famiglia composta da padre, madre e due figli preadolescenti(la figlia è sorda)ma poi anche dall'arrivo di un neonato, in un mondo dominato da presenze aliene cieche ma dotate di un'accentuata sensibilità acustica, per cui tutti i membri dlela famiglia evitano ogni forma di rumore, andando scalzi e evitando ogni trasmisisone acustica, salvo(ma è un"incidente"un modellino di shuttle che il ragazzino ha con sè), vivendo in una zona particoalrmente silenziosa, lontana non solo da ogni"inquinamento acustico"ma da quanto potrebbe dar adito a produzione e trasmisisone di ogni forma di rumore. Certo, poi, non tutto va bene, ma in complesso, salvo il sacrificio dle padre, la situazione è "sotto controllo", dal punto di vista della famiglia rispetto al"Mondo esterno minaccioso". Nella condizione di minaccia apocalitticamente ma intelligentemente accentuata rispetto alla science .fiction che conosciamo, dove Krasinski sfugge in modo assoluto ad ogni fascinazione corriva e banalemnte effettivsitca, è particolamrente originale la scelta di dotare le creature"UFO"di iperacusia in progreggiosne geometrica e di contrapporre una realtà da microcosmo familiare chiuso, ripiegato su se stesso sia per ovvie misure prudenziali sia per la condizione particolare della figlia(che è condizione opposta, appunto, a quella delle creature aliene)dove ogni scelta visiva ma anche acustica(l"parlato"è molto scarso e si realizza solo nell'ultima parte dle film, sostanzialmente)si limita a cenni, allusioni, sequenze ellitiche dotate però di una particolare pregnanza. Rispetto alla continua interazione-combinazione di vista e udito, con"A QUiet Place"siamo ai livelli più notevoli di sinestesia realizzata, per quanto possibile, al cinema(in termini di gusto e olfatto, di tatto, la cosa è più difficile, dove tentativi come quelli di Ferreri e di Bunuel e di qualche altro autore rimangono , diremmo, solo"allusivi" quanto isolati). Ciò che colpisce da un punto di vista di descirzione sociologica è la sceta dell'aseità-esclusivismo familiare, con in più la scelta di un'utteriore gravidanza in una condizione apocalittica se non ormai post-apocalittica, dove però non sorge il sospetto di una volontà di appartenenza settaria di tipo religioso integralista. Emily Blunt e Karsinski sono interpreti efficaci, come anche Noha Jupe e la bravisisma Millicent Simmons. El Gato
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venerdì 5 novembre 2021
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credevo meglio
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la prima parte del film sviluppata bene. La seconda parte cade in un horror scontato. Bravi gli interpreti
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carloalberto
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mercoledì 18 agosto 2021
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la paura ancestrale dell''invasore cattivo
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Thriller fantascientifico post apocalittico basato sulla contrapposizione drammatica tra la crudeltà dei nuovi mostri, che popolano il mondo, ormai desertificato, occupando il tempo a perseguitare gli uomini ed il desiderio di sopravvivenza dei pochi superstiti rimasti sulla faccia della terra che, nonostante tutto, non vogliono rinunciare alla loro umanità.
A questo filone appartengono, entrambi bellissimi, almeno per gli appassionati del genere, Io sono leggenda e The road, ma la lista è lunga ed inizia negli anni ’60 con film a basso costo di produzione come Il giorno dopo la fine del mondo o L’ultimo uomo sulla terra, per arrivare sino ai colossal odierni come La guerra dei mondi di Spielberg.
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Thriller fantascientifico post apocalittico basato sulla contrapposizione drammatica tra la crudeltà dei nuovi mostri, che popolano il mondo, ormai desertificato, occupando il tempo a perseguitare gli uomini ed il desiderio di sopravvivenza dei pochi superstiti rimasti sulla faccia della terra che, nonostante tutto, non vogliono rinunciare alla loro umanità.
A questo filone appartengono, entrambi bellissimi, almeno per gli appassionati del genere, Io sono leggenda e The road, ma la lista è lunga ed inizia negli anni ’60 con film a basso costo di produzione come Il giorno dopo la fine del mondo o L’ultimo uomo sulla terra, per arrivare sino ai colossal odierni come La guerra dei mondi di Spielberg.
Escluse le pur possibili analisi psico sociologiche sui significati allegorici di queste storie, che probabilmente nascono da archetipi che affondano le loro radici nella notte dei tempi, quando il terrore ancestrale per l’invasione dello straniero era il frutto di una realtà vissuta, la pellicola ha dei pregi innegabili che non possono essere sottovalutati. La trovata della regola del silenzio, che la famigliola superstite si autoimpone per sfuggire agli alieni cattivi, appare tanto infantile e banale, richiamandosi ad un gioco di bimbi, quanto originale, il cast offre nel complesso un’interpretazione convincente e quella della versatile Emily Blunt è sicuramente degna di nota, la suspense non manca e regge per buona parte del film ed infine non guasta la valorizzazione della diversità, rappresentata dalla ragazzina sordomuta, che nella normalità della vita di prima era considerata un handicap e nella straordinarietà della situazione in cui si trovano si trasforma magicamente in una risorsa, l’arma segreta e sorprendente contro gli invasori.
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