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fra
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martedì 24 aprile 2018
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non mi ha convinto
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C'è qualcosa che non mi ha convinto in questo film. Non svelo niente della trama, ma ci sono delle cose che non tornano. Confesso che il trailer mi aveva incuriosito, però in sala le aspettative non sono state ripagate, ma è ovviamente una mia opinione personale.
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elpiezo
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sabato 21 aprile 2018
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bizzarro ed angosciante!!!
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PIZZI MOVIE RECENSIONI: “GHOST STORIES”.
L’usuale diatriba tra occulto e raziocinio narrata attraverso le meticolose ricerche di uno scettico professore di psicologia davanti a tre insoluti casi di attività paranormali.
Un drammatico percorso di macabre ossessioni abilmente coese in un epilogo tanto diabolico quanto bizzarro; liberamente tratto da una piéce teatrale dal successo assoluto, Ghost stories si annovera di diritto tra gli horror più inquietanti e sorprendenti dell’ultimo periodo.
ANGOSCIANTE!!!!
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tmpsvita
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giovedì 12 aprile 2018
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un inusuale, bizzarro e ironico horror
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Ho avuto la grande fortuna di vederlo all'anteprima italiana seguita da un incontro con lo stesso Martin Freeman, perciò diciamo che è stata un'esperienza piuttosto emozionante e che dimenticherò difficilmente.
"Ghost Stories" si presenta all'inizio come un horror sul soprannaturale molto, troppo, classico e, per questo, banale ma fin dai primi minuti, nonostante la trama sembri molto poco originale e stimolante, si percepisce una certa ricerca di un'identità ben precisa e, allo stesso tempo originale.
Nonostante questo tentativo, la parte iniziale l'ho trovata molto debole e sicuramente poco spaventosa.
È, finalmente, nella parte centrale (il film è diviso in maniera molto chiara e netta tramite racconti sottoforma di casi, differenti) che questo film comincia davvero a contraddistinguersi dal panorama horror attuale, comincia ad apparire come qualcosa di molto diverso ed estremamente interessante rispetto all'inizio poco convincente.
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Ho avuto la grande fortuna di vederlo all'anteprima italiana seguita da un incontro con lo stesso Martin Freeman, perciò diciamo che è stata un'esperienza piuttosto emozionante e che dimenticherò difficilmente.
"Ghost Stories" si presenta all'inizio come un horror sul soprannaturale molto, troppo, classico e, per questo, banale ma fin dai primi minuti, nonostante la trama sembri molto poco originale e stimolante, si percepisce una certa ricerca di un'identità ben precisa e, allo stesso tempo originale.
Nonostante questo tentativo, la parte iniziale l'ho trovata molto debole e sicuramente poco spaventosa.
È, finalmente, nella parte centrale (il film è diviso in maniera molto chiara e netta tramite racconti sottoforma di casi, differenti) che questo film comincia davvero a contraddistinguersi dal panorama horror attuale, comincia ad apparire come qualcosa di molto diverso ed estremamente interessante rispetto all'inizio poco convincente.
Cambia l'atmosfera che si fa sempre più bizzarra e fuori dal normale, grazie ad un umorismo molto particolare, un mix funzionale di umorismo nero e quello demenziale quasi da parodia, e ciò che stupisce di più è che funziona benissimo, soprattutto grazie alla straordinaria interpretazione di Alex Lawther, giovane attore che, come penso molte persone, ho conosciuto con la serie Netflix di cui è protagonista, ovvero "The End of the F***ing World"; e che qui riesce ad essere credibile in ognuna delle innumerevoli espressioni che compaiono sul viso del suo personaggio.
E quando sembra che si sia raggiunto l'apice della stranezza del film, arriva la terza parte, e il tutto si fa ancora più bizzarro e ancora più interessante, un susseguirsi di brillanti colpi di scena davvero ben congeniati e perfettamente inseriti in un puzzle di tessere una più curiosa, bizzarra, assurda e originale dell'altra.
La regia mi ha davvero colpito in alcuni momenti con delle inquadrature inusuali e davvero ben studiate, ottimo poi il lavoro svolto dal cast, primo tra tutti il suddetto Lawther, molto bravo anche il protagonista Andy Nyman, che entra perfettamente in nel suo ruolo e risulta molto credibile, impossibile, poi, non elogiare Martin Freeman che qui svela un nuovo lato di sé interpretando in maniera davvero gratificante un ruolo particolarmente insolito per lui ma che ha saputo gestire perfettamente.
Peccato per una conclusione troppo chiusa per un film così aperto e ricco d immaginazione, che impedisce al film di trovare un'identità totalmente chiara e definita, nonché definitiva.
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