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gabrielebaldin
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domenica 3 aprile 2016
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un bacio ... un'amicizia
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bellissimo film sull'accettazione delle diversità, sull'Amicizia, quella vera, forte, inossidabile.
questo film apre gli occhi e il cuore del pubblico che non può far altro che affezionarsi ai protagonisti (bravissimi) e alla fine viene coinvolto da mille emozioni, si ritrova a ballare tra loro, con abiti vecchi ... anzi vintage, su musiche scelte alla perfezione .... io dico dopo che uno ha visto questo film come può pensare che ci sia qualcosa di sbagliato in Lorenzo e nella sua "diversità" ? il fatto che sia (dichiaratamente) gay lo deve far emarginare dalla società, devi provare una sorta si disgusto nei suoi confronti ? perchè ? cosa fa di male ? NIENTE !!! è un ragazzo simpaticissimo allegro colorato bravissimo a scuola (è sicuramente il personaggio che emerge di più nel film) dunque chi se ne frega di che orientamento sessuale una persona è .
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bellissimo film sull'accettazione delle diversità, sull'Amicizia, quella vera, forte, inossidabile.
questo film apre gli occhi e il cuore del pubblico che non può far altro che affezionarsi ai protagonisti (bravissimi) e alla fine viene coinvolto da mille emozioni, si ritrova a ballare tra loro, con abiti vecchi ... anzi vintage, su musiche scelte alla perfezione .... io dico dopo che uno ha visto questo film come può pensare che ci sia qualcosa di sbagliato in Lorenzo e nella sua "diversità" ? il fatto che sia (dichiaratamente) gay lo deve far emarginare dalla società, devi provare una sorta si disgusto nei suoi confronti ? perchè ? cosa fa di male ? NIENTE !!! è un ragazzo simpaticissimo allegro colorato bravissimo a scuola (è sicuramente il personaggio che emerge di più nel film) dunque chi se ne frega di che orientamento sessuale una persona è ... una persona è una persona indipendentemente da ci gli piace e spero che questo film possa far aprire le ancora troppe menti ottuse della gente omofoba (e non solo, perchè in questo film si parla dell'accettazione di tutte le diversità)
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santiago1
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domenica 3 aprile 2016
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certe volte funziona
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Sono un insegnante e ho visto il film già due volte, prima con i miei studenti, poi il giorno della prima. Le reazioni dei giovani sono state molto diverse, ma alla fine il soggetto e la tipologia della narrazione sono stati apprezzati. Segno che la storia è arrivata dritta al cuore. Personalmente mi sono commosso. Ho apprezzato la grande forza e convinzione del regista Cotroneo, che è anche sceneggiatore insieme alla Rametta, che ha saputo caratterizzare molto bene i personaggi e ha scelto giovanissimi che hanno creduto in quello che hanno fatto. Il risultato è un film che coinvolge perchè è fatto con capacità e sentimento.
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micio micio
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domenica 3 aprile 2016
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finalmente un bel film
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Bellissimo film. Ottima sceneggiatura, attori bravissimi. Lo consiglio ,non vi pentirete.
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fabriziog
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sabato 2 aprile 2016
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altamente consigliato
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“Un bacio” è un film molto bello diretto dal regista e sceneggiatore di successo Ivan Cotroneo. Si inserisce nel ricchissimo filone cinematografico italiano giovanilistico ma con una nota onirica, un sapore amaro e non pochi momenti drammatici.
Due ragazzi ed una ragazza. Tutti e tre sedicenni. Tutti e tre nella stessa classe e tutti e tre gli “sfigati” della scuola. Antonio ha un fratello morto in un incidente; Lorenzo è un omosessuale (e qui c’è una punta, anche se non eccessiva, di ideologismo omosessualista); Blue è considerata una “troia”, è molto abile nello scrivere (a differenze della madre) e si indirizza molte lettere, a mo’ di amica di penna.
Tutti e tre sono soli e tutti e tre hanno come collante l’unico solo e vero sentimento che può salvare la loro adolescenza: l’amicizia.
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“Un bacio” è un film molto bello diretto dal regista e sceneggiatore di successo Ivan Cotroneo. Si inserisce nel ricchissimo filone cinematografico italiano giovanilistico ma con una nota onirica, un sapore amaro e non pochi momenti drammatici.
Due ragazzi ed una ragazza. Tutti e tre sedicenni. Tutti e tre nella stessa classe e tutti e tre gli “sfigati” della scuola. Antonio ha un fratello morto in un incidente; Lorenzo è un omosessuale (e qui c’è una punta, anche se non eccessiva, di ideologismo omosessualista); Blue è considerata una “troia”, è molto abile nello scrivere (a differenze della madre) e si indirizza molte lettere, a mo’ di amica di penna.
Tutti e tre sono soli e tutti e tre hanno come collante l’unico solo e vero sentimento che può salvare la loro adolescenza: l’amicizia.
Immaginarsi di vivere altro rispetto a quello che in realtà vivono quotidianamente, sognare che le cose sono differenti da quelle che stanno provando o stanno per provare, per soffrire meno, per rifuggire meglio da una vita che non si riesce a comprendere: qui il tocco “magico” di Cotroneo fa acquistare alla pellicola un sentore fantastico che rende il lavoro affascinante, conquistando sin dalle prime battute lo spettatore, rapito anche da una colonna sonora da “10 e lode”.
Fabrizio Giulimondi
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fabriziog
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sabato 2 aprile 2016
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altamente consigliato
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“Un bacio” è un film molto bello diretto dal regista e sceneggiatore di successo Ivan Cotroneo. Si inserisce nel ricchissimo filone cinematografico italiano giovanilistico ma con una nota onirica, un sapore amaro e non pochi momenti drammatici.
Due ragazzi ed una ragazza. Tutti e tre sedicenni. Tutti e tre nella stessa classe e tutti e tre gli “sfigati” della scuola. Antonio ha un fratello morto in un incidente; Lorenzo è un omosessuale (e qui c’è una punta, anche se non eccessiva, di ideologismo omosessualista); Blue è considerata una “troia”, è molto abile nello scrivere (a differenze della madre) e si indirizza molte lettere, a mo’ di amica di penna.
Tutti e tre sono soli e tutti e tre hanno come collante l’unico solo e vero sentimento che può salvare la loro adolescenza: l’amicizia.
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“Un bacio” è un film molto bello diretto dal regista e sceneggiatore di successo Ivan Cotroneo. Si inserisce nel ricchissimo filone cinematografico italiano giovanilistico ma con una nota onirica, un sapore amaro e non pochi momenti drammatici.
Due ragazzi ed una ragazza. Tutti e tre sedicenni. Tutti e tre nella stessa classe e tutti e tre gli “sfigati” della scuola. Antonio ha un fratello morto in un incidente; Lorenzo è un omosessuale (e qui c’è una punta, anche se non eccessiva, di ideologismo omosessualista); Blue è considerata una “troia”, è molto abile nello scrivere (a differenze della madre) e si indirizza molte lettere, a mo’ di amica di penna.
Tutti e tre sono soli e tutti e tre hanno come collante l’unico solo e vero sentimento che può salvare la loro adolescenza: l’amicizia.
Immaginarsi di vivere altro rispetto a quello che in realtà vivono quotidianamente, sognare che le cose sono differenti da quelle che stanno provando o stanno per provare, per soffrire meno, per rifuggire meglio da una vita che non si riesce a comprendere: qui il tocco “magico” di Cotroneo fa acquistare alla pellicola un sentore fantastico che rende il lavoro affascinante, conquistando sin dalle prime battute lo spettatore, rapito anche da una colonna sonora da “10 e lode”.
Fabrizio Giulimo
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mammut
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venerdì 1 aprile 2016
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da vedere
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Film difficile, basato sulle problematiche di adolescenti emarginati. Film che fa pensare, e' un'età' difficile l'adolescenza
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natoacittè
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giovedì 31 marzo 2016
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non sembra ottimo però ottime caratterizzaz. ok.
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solito tema che divide i cuori dove si contrappone alla liberta femminile anche,
i gay's macho a radunarsi e a picchiare le consorti, delle quali i media non
parlano e forse meglio così, e neanche quall'amore e voglia
loro di rimediare col desiderare quell'amore, che tutte le volte
tassano con grettezza al limite del fantomatico, per incapacità di sentimento, le
salviette si sprecano e l'argomento liso, ardui e appannati il resto, anche
se non diventa un film inguardabile, le sbizzarie non si divulgano come
si penserebbe e omofobici bla bla bla non ne fanno un capolavoro degno di nota,
necessario quanto le infinite peripezie congregule per
poi vedersi paganti di altrettante belle cose per fortuna risolvendo quei
falsi clichè proseguendo con prequa abbondanza di metodica,
le copie fatte bene danno frutti, quelle a perdere non ricordano
niente e pagano per essersi fatti per due o tre lire neanche più
scalare il teschio, non paragonabile a films action di holliwwood, anche
se non è semplice non essere d'accordo con tali opinioni altrettanto.
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(di il conformista)
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danielaaa
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mercoledì 30 marzo 2016
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uno straordinario bacio per diventare più “forti”
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Ho avuto la fortuna di vedere il film in anteprima, in anticipo quindi da critiche, giudizi, commenti e parole che potessero condizionare la mia “esperienza”. Perché di questo si è trattato di un’esperienza, emotiva, di passione e di riflessione. Dico subito, perché ho l’urgenza di farlo, che il film l’ho trovato bellissimo, importante e, assolutamente senza retorica, necessario.
Altra combinazione fortunata è stata quella di averlo potuto vedere insieme a mio figlio quindicenne. Chi è genitore di un’adolescente, sa perfettamente quali sono i confini da rispettare nella comunicazione sia verbale che non verbale col proprio figlio, o se per caso non li hai chiari o li dimentichi anche un solo attimo, ecco che lui è pronto e solerte a ridefinirli con prontezza.
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Ho avuto la fortuna di vedere il film in anteprima, in anticipo quindi da critiche, giudizi, commenti e parole che potessero condizionare la mia “esperienza”. Perché di questo si è trattato di un’esperienza, emotiva, di passione e di riflessione. Dico subito, perché ho l’urgenza di farlo, che il film l’ho trovato bellissimo, importante e, assolutamente senza retorica, necessario.
Altra combinazione fortunata è stata quella di averlo potuto vedere insieme a mio figlio quindicenne. Chi è genitore di un’adolescente, sa perfettamente quali sono i confini da rispettare nella comunicazione sia verbale che non verbale col proprio figlio, o se per caso non li hai chiari o li dimentichi anche un solo attimo, ecco che lui è pronto e solerte a ridefinirli con prontezza. Questo film ha compiuto il miracolo. Ci ha straordinariamente permesso di incontraci in un terreno emozionale vicino, condiviso, ho sentito e lui mi ha permesso di interpretarla, la sua identificazione con la gioia e il male di vivere di Lorenzo, di Antonio, di Blu (i tre meravigliosi protagonisti), gli ho asciugata quella lacrima che ormai non mi permette più di cogliere, quel sorriso e quel dolore che ormai sempre con più difficoltà posso condividere. E poi soprattutto mi ha parlato. Mi ha raccontato che quel film lo ha travolto e attraversato perché ha rappresentato e messo in fila in un’ora e mezza, tanto del suo mondo interiore e visibile, ha esplicitato in modo facile e diretto la sua fragilità e la sua onnipotenza, e soprattutto, ha detto, ha sancito una differenza “la nostra adolescenza è così meravigliosa, è così drammatica, è così facile, è così difficile, è così diversa dalla vostra”. Ma su questa differenza ho molti dubbi.
Come anticipavo, il film mi è piaciuto molto. Molto. Bravi gli sceneggiatori e bravo il regista, che sul filo di lana hanno fronteggiato e sfidato temi così complessi che lo stereotipo e la banalizzazione quotidiana di cui ci nutrono nostro malgrado, li rendono quasi inavvicinabili… l’adolescenza, il bullismo, la “diversità”, la genitorialità… come poterli raccontare senza il rischio di essere frainteso, di cadere nel luogo comune? Sono stati arditi, hanno osato è hanno vinto la scommessa. E così, mi sono ritrovata vicino ad ognuno di quei personaggi: di quei tre ragazzi, degli insegnanti degni e indegni, dei loro genitori (tutte brave persone, come siamo noi probabilmente che cercano di comprendere, di proteggere, di accompagnare fino dove è possibile e se è possibili). E ora, a distanza di qualche giorno dalla visione, le corse pazze, gli amori infranti, le risate, le lacrime, i sogni, le delusioni, le notti gioiose e quelle dolorose, le brutture, il peso delle parole, i colpi di fucile, i batticuori, un leprotto che scappa, la leggerezza dei pugni, quei fiori nel frigorifero, le apprensioni, quel bacio, ancora risuonano perché questo è un film importante che permane, che deve essere visto dai ragazzi (perché a loro piacerà e si identificheranno e potrà aiutarli a capirsi e a diventare “forti”), deve essere visto dai genitori (perché a loro piacerà, e vorranno identificarsi e trovare il modo di diventare più capaci e più “forti”), deve essere visto dagli insegnanti (perché anche a loro piacerà e se non piacerà dovranno chiedersi il perché se vorranno diventare educatori “forti”) e deve essere visto da chi ama il cinema e soprattutto questo cinema che è un po’commedia, o melodramma, o forse dramma… ma che probabilmente è un po’ di tutto questo, come è la vita.
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[+] toccante
(di willywillywilly)
[ - ] toccante
[+] bravissima danielaaa
(di alberto58)
[ - ] bravissima danielaaa
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.h.122
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lunedì 21 marzo 2016
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sterile imitazione
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Se ci fosse stata la possibilità avrei anche messo meno un stella. Mi chiedo... è possibile che non ce la fanno proprio a spremere il loro piccoli cervelli per creare qualcosa di nuovo e discretamente bello? Abbiamo davvero bisogno di una copia di un blockbuster americano? Questo film è la trasposizione per così dire italiana di "noi siamo infinito", non è stato cambiato nulla se non il titolo, anche in questo caso pessimo. Non sprecate i vostri soldi.
[+] non è del tutto vero
(di davisca)
[ - ] non è del tutto vero
[+] hai ragione...
(di maggie69)
[ - ] hai ragione...
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