vincenzoambriola
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giovedì 23 febbraio 2017
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poco onore alla cinematografia cinese
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La muraglia cinese è un'opera colossale che difende la Cina dagli invasori. Ma se il nemico è un'armata di alieni allora diventa inutile, nonostante la sua imponenza. COn queste premesse ci accingiamo a vedere un film difficile da classificare: fiction, guerra, fantascienza? Purtroppo il risultato è un polpettone indigeribile, composto da realtà virtuale tridimensionale (io l'ho visto in 2D), eserciti di comparse vestite con improbabii uniformi sgargianti, armate di armi assai fantasiose. Matt Damon imperversa, fisicamente ma, soprattutto, eroicamente. Forse a qualcuno questo argomento piacerà, in un momento storico in cui i muri vanno di moda, in Europa e negli Stati Uniti.
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La muraglia cinese è un'opera colossale che difende la Cina dagli invasori. Ma se il nemico è un'armata di alieni allora diventa inutile, nonostante la sua imponenza. COn queste premesse ci accingiamo a vedere un film difficile da classificare: fiction, guerra, fantascienza? Purtroppo il risultato è un polpettone indigeribile, composto da realtà virtuale tridimensionale (io l'ho visto in 2D), eserciti di comparse vestite con improbabii uniformi sgargianti, armate di armi assai fantasiose. Matt Damon imperversa, fisicamente ma, soprattutto, eroicamente. Forse a qualcuno questo argomento piacerà, in un momento storico in cui i muri vanno di moda, in Europa e negli Stati Uniti. Di certo è un film che non fa onore alla grande tradizione cinematografica cinese, spesso esagerata e metaforica ma mai così sopra le righe.
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[+] un fantasy diverso dal solito
(di antoniomontefalcone)
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gustibus
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sabato 29 aprile 2017
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zhang yimou molto americano!
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Molti delusi e lo noto anche dalle recensioni sul nostro mymovies...Sicuramente non e'Lanterne rosse!!....D'altronde il film ce'stato confezionato per il pubblico American-europeo prima che di quello asiatico.Film che se il regista non era Zhang YIMOU poteva apparire discreto/buono...si proprio fantasy..i "tai pei..lucertoloni alieni con dentoni di un metro che ormai erano a due passi dall'imperatore cinese..Qua non ha avuto un enorme successo..ma se non c'era Matt damon credo che il tutto passava quasi innoservato.Fatemi dire un ultima cosa..mi hanno fatto ridere le scenografie della muraglia e delle montagne che la circondavano...vero e proprio cartonato scenico!e come si notava!!!.
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Molti delusi e lo noto anche dalle recensioni sul nostro mymovies...Sicuramente non e'Lanterne rosse!!....D'altronde il film ce'stato confezionato per il pubblico American-europeo prima che di quello asiatico.Film che se il regista non era Zhang YIMOU poteva apparire discreto/buono...si proprio fantasy..i "tai pei..lucertoloni alieni con dentoni di un metro che ormai erano a due passi dall'imperatore cinese..Qua non ha avuto un enorme successo..ma se non c'era Matt damon credo che il tutto passava quasi innoservato.Fatemi dire un ultima cosa..mi hanno fatto ridere le scenografie della muraglia e delle montagne che la circondavano...vero e proprio cartonato scenico!e come si notava!!!...ma non fate caso a queste sciocchezze?!
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pocci96
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venerdì 30 giugno 2017
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idea carina ma sviluppata malissimo
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Su the great wall avevo poche aspettative, prima di vederlo lo avevo etichettato come un film Spazzaturae dopo averlo visto la mia idea di questo film non è cambiata di molto. Il film è molto confuso, gli effetti speciali sono fatti malissimo (non si può usare così male il Green screen)Willem Dafoe recita malissimo e Matt Damon come nella maggior parte dei suoi film usa una sola espressione per tutto il tempo, le scene d azione sono girate male e ho la sensazione che sia stato fatto tutto di fretta. L'idea del film è interessante e salvo anche i costumi che mi sono piaciuti molto
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elgatoloco
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venerdì 26 novembre 2021
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zhang yimou più"comm erciale"ma sempre valido
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"THe Great Wall"(Zhang Yimou, soggetto-storia di Max Brooks, Edward Zwick e Mashall Herskovitz, screenplay di Carlo Beranrd, Doug Miro e Marshall Herkovitz, 2016)racconta, in termini leggendari, come due mercenari europei siano penetrati in Cina, attaverso tthe Great Wall, per trvoare la"polvere nera", antesignana della polvere da sparo, venendo catturati dall'esercito imperiale cinese, poi rilasciati in quanto ritenuti capaci di sconfiggere i terribili mostri, i"Taotie"che, come grandi draghi, minacciano l'umanità ogni sessant'anni, ciclicamente. Posto di fronte al dilemma se salavare l'amico considerato(a giusta ragione)un puro mercenario o portare con sè la polvere nera(ma nel"Wall"c'è anche il magnere), l'eroico europeo"salvatore della stiuazione", opta generosamente per la prima alternativa.
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"THe Great Wall"(Zhang Yimou, soggetto-storia di Max Brooks, Edward Zwick e Mashall Herskovitz, screenplay di Carlo Beranrd, Doug Miro e Marshall Herkovitz, 2016)racconta, in termini leggendari, come due mercenari europei siano penetrati in Cina, attaverso tthe Great Wall, per trvoare la"polvere nera", antesignana della polvere da sparo, venendo catturati dall'esercito imperiale cinese, poi rilasciati in quanto ritenuti capaci di sconfiggere i terribili mostri, i"Taotie"che, come grandi draghi, minacciano l'umanità ogni sessant'anni, ciclicamente. Posto di fronte al dilemma se salavare l'amico considerato(a giusta ragione)un puro mercenario o portare con sè la polvere nera(ma nel"Wall"c'è anche il magnere), l'eroico europeo"salvatore della stiuazione", opta generosamente per la prima alternativa. Da"SOrgo Rosso"(1987)in poi(era il suo primo lungometraggio conosciuto fuori dai confini cinesi), il cinema di Zhan yimou è internazionalmente famoso, a buona ragione, avendo sempre coltivato l'autore la dimensione mitica(o meglio situata tra mito e storia)della cultrua cinese. Qui, però, più che in altre sue opere precedenti, torviamo la contrminazione tra mito, leggenda, storia(l ruttto si svolge in epoca indetemrinata, "astorica", presumibilmente in quelloc he noi Occidetali chiamiamo"Media Aetas", Medioevo, concetto inesistente in Asia e dunque anche in CIna), action movie con scene di combatimento e grandi fraghi volanti quanto terribili che minacciano il mondo(la tecnologia è"gringa", certo e John Myhre è autore della scenografia), in una coproduzione USA.Cina che fino a un decennio fa sarebbe stata impossibile, nonostante che le riforme di Deng.Xiaoping siano di ormai trent'anni fa. Diciamo che qui il protagonista è Matt Damon, un"gringo", Jing Tian , cinese, sia la bella comandante Lin dell'esercito imperiale dell'"Impero di Mezzo"o"Celeste Impero",, mentre Pedro Pascal, cileno di nascita, che interpreta il mercenario"losco"sia un attore naturalizzato USA. Volendo, il film si può leggere come inno alla pace universale, dove USA e Repubblica Popolare Cinese(formalmente si chiama ancora così, nonsotante il fatto che marxismo.leninismo-pensiero di Mao siano orami stampelle ideologiche ancora conclamate, ma non attuate nella prassi), ma pià intelligentemente converrà limitarsi ad apprezzare la"contaminatio"tra i diversi generi cinematografici che Zhang Yimou ha realizzato, gli effetti speciali notevolissimi del film, il come il regista-.autore sappia lavorare con la macchina da presa, anche proprio attorno al mitico"Great Wall", da sempre(se vogliamo, almeno da Marco Polo in poi)sorgente di tanti interrogrativi e di tanti miti propriamente per noi "Occidentali": El Gato
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[+] gran muralla y pelicula
(di eugen )
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lorenzoferraro
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domenica 5 marzo 2017
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effetti speciali grandiosi, dettagli che lasciano a desiderare
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Andando al cinema per vedere questo film, speravo vivamente di essere rapito dagli effetti speciali. E così è stato. La maestosità e la grandiosità di questi è sorprendente e vale la pena del prezzo del biglietto. Ma il film non è tutto rose e fiori. L'ho trovato mancante nei momenti di non-azione, di dialogo e ciò mi ha un po' deluso. Anche perchè da un regista molto più che competente come Zhang Yimou ci si aspetta sempre che il livello sia molto alto in tutti i momenti e in particolar modo nei dettagli. Detto ciò il film merita. Punti a favore sono (oltre gli effetti speciali): le coreografie, l'uso dei tamburi (maestosi; ecco dov'è il regista della cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Pechino), i giochi di colore nel finale.
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elpiezo
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martedì 28 marzo 2017
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un prodotto sfarzoso!!!
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Il prestigio della muraglia cinese al centro di di una leggenda che oscilla tra contenuti fantasy e circostanze storiche; un blockbuster da 135 milioni di dollari per un lusso coreografico fuori dal comune, un vortice di costosi effetti speciali dove Matt Damon funge da improvviso eroe tra le file di uno esercito orientale dal quale emergono le solite virtù di lealtà e coesione.
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silvanobersani
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lunedì 6 marzo 2017
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zhang yimou non c'è più
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Un bel blockbuster ostentazione di muscolare potenza della produzione cino-americana. Regia del visionario Zhang Yimou che aveva incantato il pubblico di Cannes con le sue Lanterne Rosse e con i drappeggi svolazzanti al vento della Città Proibita. Peccato, perchè in questo film Zhang Yimou non c'è più.
C'è un po' di computer grafica, ma neppure così originale, e i due cast di attori cinesi e americani che sembra che stiano recitando in due film diversi.
Spero per lui che almeno l'abbiano pagato bene.
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alberto
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lunedì 24 aprile 2017
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fantasy d'autore
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Un blockbuster molto efficace e spettacolare. Una leggenda interressante e ben congegnata che non può non accontentare chi cerca intrattenimento e leggerezza, data sia dalla mancanza di sangue, fuorché verde, nonostante le molteplici scene d'azione fantasy, sia dall'ironia della coppia di mercenari formata dal "sopravvissuto" Matt Damon e da Pedro Pascal (Il trono di spade), senza ideali e avidi di leggendari guadagni, questa volta una polvere nera che possiede la stessa facoltà di un lanciafiamme. Il riuscito intreccio della pellicola li conduce per caso davanti a questo ammasso di chilometri il cui nome è nel titolo, costruito per difendersi da delle bestie col colore della speranza e affamate di quasiasi cosa gli capiti.
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Un blockbuster molto efficace e spettacolare. Una leggenda interressante e ben congegnata che non può non accontentare chi cerca intrattenimento e leggerezza, data sia dalla mancanza di sangue, fuorché verde, nonostante le molteplici scene d'azione fantasy, sia dall'ironia della coppia di mercenari formata dal "sopravvissuto" Matt Damon e da Pedro Pascal (Il trono di spade), senza ideali e avidi di leggendari guadagni, questa volta una polvere nera che possiede la stessa facoltà di un lanciafiamme. Il riuscito intreccio della pellicola li conduce per caso davanti a questo ammasso di chilometri il cui nome è nel titolo, costruito per difendersi da delle bestie col colore della speranza e affamate di quasiasi cosa gli capiti. Mentre loro sono bloccati dato il loro stato di prigioneri si ritrovano in quella tensione che sente soprattutto lo spettatore per l'attesa di qualcosa di abominevole, e in effetti il design dei mostri non è niente male e vogliono rappresentare una specie di punizione divina. Se all'atmosfera aggiungi una scenografia (di Myhre) densa di colori che fa rimanere a bocca aperta, un rullo continuo di tamburi, lame a metà dell'altezza del muro, guerriere che si lanciano con le corde e palle di fuoco in 3D, la ricetta per lo spettacolo è servita. Urge sottolineare che il film è stato da una parte un successo al botteghino, dall'altra una stroncatura continua dalla critica. Di certo non è perfetto e non può piacere a tutti, ma non è per niente da buttare, anzi a mio parere un esercizio di stile e di regia molto ispirato e originale, opera di Zhang Yimou, considerato tra i migliori registi cinesi e fautore di opere come "Hero" e "Lettere di uno sconosciuto", ma anche di altri lungometraggi epici, tra gli altri "La foresta dei pugnali volanti" .La produzione cinese più costosa di sempre ( 135 milioni).
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no_data
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giovedì 9 marzo 2017
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bene bravo matt
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Il film rende sicuramente tutto il suo fascino e tutta la sua spettacolarità visto in versione 3D , ottime coreografie, ottimi effetti speciali , attori manco a dirlo perfetti in ogni interpretazione, dai generali ai comandanti al protagonista Matt Damon e compagnia guerreggiante. I soliti commenti denigratori dei geni del cinema già letti e riletti su queste pagine mi danno solo la nausea, consiglio vivamente visione del film in 3D ma non credo sia negativo anche vederlo in 2D , i momenti più coinvolgenti e in assoluto fantastici del film sono i rulli dei tamburi che segnano ogni tipo di comunicazione di pericolo nella Grande Muraglia.
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(di silvanobersani)
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andreagiostra
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martedì 21 marzo 2017
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la grande muraglia etica e morale!
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Imperdibile, direbbero certamente i critici-cinematografici-professionisti!
“The Great Wall” è un film fantastico, d’azione, d’avventura, eroico, di guerra, storico-leggendario, epico, mitologico, sentimentale, amoroso … amore che alla fine rimarrà inespresso e platonico!
Far ri-conoscere in un Film – indubbiamente bellissimo! – tutti questi generi, sarà stata ardua impresa per il regista, Zhang Yimou, e per gli scenografi Marshall Herskovitz, Edward Zwick, Doung Miro, Carlo Bernard, Tony Gilroy. La fotografia di Stuart Dryburgh, e gli effetti speciali sono di altissimo livello.
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Imperdibile, direbbero certamente i critici-cinematografici-professionisti!
“The Great Wall” è un film fantastico, d’azione, d’avventura, eroico, di guerra, storico-leggendario, epico, mitologico, sentimentale, amoroso … amore che alla fine rimarrà inespresso e platonico!
Far ri-conoscere in un Film – indubbiamente bellissimo! – tutti questi generi, sarà stata ardua impresa per il regista, Zhang Yimou, e per gli scenografi Marshall Herskovitz, Edward Zwick, Doung Miro, Carlo Bernard, Tony Gilroy. La fotografia di Stuart Dryburgh, e gli effetti speciali sono di altissimo livello. Le musiche originali di Ramin Djawadi, incorniciano magnificamente l’eccellente narrazione filmica di questa grande Opera cinematografica cino-hollywoodiana. La scelta di attori Big Star del firmamento hollywoodiano da un lato, e cinese dall’altro, non fanno altro che dare un’importante spinta di marketing alla distribuzione internazionale e alla curiosità dello spettatore cinefilo: Matt Damon, Tian Jing, Zhang Hanyu, Pedro Pascal, Willem Dafoe, Eddie Peng, Lu Han, Andy Lau, tra i tanti che hanno contribuito a realizzare un vero e proprio Colossal! Non sottovalutando le migliaia di comparse che arricchiscono il Film in maniera mastodontica!
Matt Damon e Pedro Pascal, rispettivamente William e Tovar nel film, vestono i panni di due guerrieri-mercenari in possesso di straordinarie abilità di compatimento corpo a corpo, e di grande intelligenza strategica di battaglia. Il loro obiettivo è recarsi in Cina per “rubare” la famosa “polvere nera”, che sarebbe stata un’arma straordinaria, insuperabile e non-convenzionale in qualsiasi battaglia occidentale, in grado di sbaragliare ed annientare qualsiasi nemico in pochi minuti! Ma nel loro viaggiare per arrivare in Cina, si imbattono in invisibili e spietate creature, che riescono miracolosamente a far fuggire tagliando ad una delle “bestie” un arto che porteranno con loro. Verranno catturati, da lì a poco, dal potente esercito cinese dei “senza nome” che vede al comando il Grande Generale Shao, interpretato dal bravissimo Zhang Hanyu, del quale, a seguito di una sanguinosa battaglia, prenderà il posto la bellissima ed intelligentissima Tian Jing.
Dopo la cattura, William Garin e Pero Tovar scopriranno che la grande muraglia è stata innalzata e costruita proprio per difendere l’immenso territorio cinese dalle “bestie” che hanno incontrato nel loro cammino verso la Cina, e che i guerrieri dell’imperatore chiamano Taotie. Taotie che più passano i decenni, più diventano intelligenti e con sempre più efficaci abilità con le quali riescono a superare e a contrastare le sofisticate strategie difensive e le innovative armi del nobile esercito dei “senza nome”.
Ma qual è il messaggio che la produzione vuole lanciare allo spettatore con questo brillante film fantastico, che rappresenta ad oggi il più costoso delle co-produzioni cinematografiche della Cina?
La potenza e la forza dei guerrieri cinesi, addestrati fin dall’infanzia alla guerra, sta in un’etica e in una morale che vede prima di tutto l’impero e la sua gente come priorità: «Noi non siamo uguali – dirà ad un certo punto Tian Jing a Matt Demon nel Film –perché noi siamo preparati a dare la vita per il nostro impero e per il nostro popolo. Voi no!».
Forse è veramente questo, per noi occidentali, il messaggio più forte e devastante del Film, che fa del popolo cinese … oggi più che mai! … un popolo vincente su tutti i fronti, anche in quello economico-finanziario globale, nonché nella cultura solidaristica rispetto a quella del mondo occidentale contemporaneo: egocentrica, solipsistica, “panellara” (come direbbero a Palermo), e oramai con una vision limitata alla lunghezza del proprio naso!
Il Film sembra sottolineare come noi occidentali abbiamo perso le nostre millenarie radici etiche e morali che migliaia di anni fa ci hanno fatto conquistare il mondo intero!
Radici di lealtà e di fedeltà alla Patria e alla gente della quale facciamo parte, che nel Film Matt Demon recupera, contro la volontà dei suoi compagni di viaggio, e che lo porterà alla grande vittoria e alla luminosa gloria terrena! Quello che oramai a noi occidentali manca dall’ultima Grande Guerra in poi!
È questo il meta-messaggio del Film di Zhang Yimou? È questa la svolta culturale-sociale che dominerà il mondo nei prossimi duecento anni ed oltre? Saremo noi occidentali ad essere succubi di questa devastante forza etica e morale che oramai la nostra alta classe dirigente e la nostra classe politica non possiede più da oltre settant’anni?
L’approccio al Film può essere multi-dimensionale, ed anche per questo è da vedere. Chi ha orecchi per sentire e occhi per vedere quelli che sono i meta-messaggi del Film, scoprirà concetti molto interessanti. Chi invece lo gusterà in superficie, godrà di uno spettacolo cinematografico magnifico e grandioso, e comunque veramente imperdibile.
ANDREA GIOSTRA.
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