alexei
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mercoledì 22 marzo 2023
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penoso
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Spiace vedere un attore come John Travolta risucchiato in un prodotto di livello così basso. Sconsigliato persino agli amanti del genere. Due ore buttate
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luigi
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venerdì 19 novembre 2021
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ridicolo
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Ridicolo tutto, regia, attori, sceneggiatura e doppiaggio.
[+] insulso
(di lorenzo santerini)
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samanta
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lunedì 15 febbraio 2021
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non uccidere mai un cane!
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E' un western abbastanza recente uscito nel 2016, siamo in un territorio del West vicino al Messico (Arizona, New Mexico) pochi anni dopo la fine della guerra civile, Paul (Ethan Hawke discreto attore americano: Training, Identità violata, Getaway-via di fuga) che ha continuato dopo a combattere contro i pellirosse, ma che ormai è stanco della violenza diserta e cerca di passare il confine con il Messico. E' un uomo solo, tormentato da sensi di colpa per avere abbandonato molti anni prima moglie e figlio, solo con la compagnia della sua cagna a cui è affezionatissimo. Capita in un paese sperduto tra le montagne vessato dallo sceriffo (John Travolta) un uomo storpio e prepotente, aiutato come vice sceriffi dal figlio psicopatico Gilly (James Ransone, caratterista: Broken City, Sinister) e da altri 3 compari.
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E' un western abbastanza recente uscito nel 2016, siamo in un territorio del West vicino al Messico (Arizona, New Mexico) pochi anni dopo la fine della guerra civile, Paul (Ethan Hawke discreto attore americano: Training, Identità violata, Getaway-via di fuga) che ha continuato dopo a combattere contro i pellirosse, ma che ormai è stanco della violenza diserta e cerca di passare il confine con il Messico. E' un uomo solo, tormentato da sensi di colpa per avere abbandonato molti anni prima moglie e figlio, solo con la compagnia della sua cagna a cui è affezionatissimo. Capita in un paese sperduto tra le montagne vessato dallo sceriffo (John Travolta) un uomo storpio e prepotente, aiutato come vice sceriffi dal figlio psicopatico Gilly (James Ransone, caratterista: Broken City, Sinister) e da altri 3 compari. Gilly stupidamente attacca briga con Paul che con tutta facilità lo butta a terra tramortendolo e rendendolo ridicolo davanti ai presenti tra cui Mary Anne (Taissa Farmiga) che gestisce un albergo e che simpatizza con lui anche se Gilly è il fidanzato della sorella Ellen (Karen Gillan brava attrice scozzese: The Circle, Avengers, I Guardiani della Galassia). Interviene lo sceriffo che lo caccia dalla città e lui si allontana, nella notte si accampa tra i monti, ma Gilly e i suoi 3 compari lo inseguono malgrado il divieto del padre e dopo averlo picchiato lo gettano in un burrone, convinti di averlo ucciso, prima davanti ai suoi occhi gli avevano ucciso la cagna e si allontanano dopo avergli preso il cavallo i suoi vestiti e i suoi averi. Ma Paul è vivo e decide un'implacabile vendetta, aiutato da Mary Anne che gli da i vestiti e un cavallo, la pistola l'aveva presa ad un predicatore vagabondo che aveva incontrato tra i monti. Uno dopo l'altro uccide i tre vicesceriffi, Glyde lo supplica di smettere ma interviene il figlio che sparando uccide il padre e a sua volta è ammazzato da Mary Anne che salva Paul che ferito stava per essere ucciso da Gilly, Paul si allontana dalla città ma con Mary Anne.
Il film è un western americano che ha subito l'influenza dei western italiani, le riprese che si soffermano sui particolari, la violenza, ha anche assorbito alcune modalità di espressione come ad esempio l'evidenziare il comportamento istrionico di alcuni personaggi: il crudele a astuto sceriffo o il paranoico e ridicolo Gilly, da sottolineare una certa lentezza delle scene a discapito della velocità che ricorda un pò Sergio Leone. Il regista e sceneggiatore è Ti West regista TV che ha un modesto curriculum cinematografica specie di film horror, appare più attratto a descrivere scene di violenza che a cercare di approfondire la psicologia dei personaggi che sono rappresentati banalmente. Ethan Hawke recita sufficientemente, anche se un pò di più di espressività non guasterebbe, John Travolta digrigna i denti, guarda torvo e non si spreca a recitare, brave le due ragazze specie Karen Gillan.
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(di maxs.)
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elgatoloco
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mercoledì 27 gennaio 2021
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efficace"new western"
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Parodia ma al tempo stesso rappresentazione di una post-saga western dove prevale nettamente la solitudine di lande desolate, dove se c'è qualcosa è gestita male e con una mentalità familistico-mafiosa, "IN a Valley of Violence"(Tim West, anche autore della sceneggiatura e del montaggio, 2016)ci mostra un ex-soldato, disertore(era la guerra contro i Nativi Americani) e nemico della violenza che viene sfidato (e ne avrà ragione)dal figlio del locale sceriffo e poi, successivamente, brutalmente aggredito dallo stesso insieme con qualche amico, che gli uccidono l'amata cagnetta, torna sul posto(scartando la decisioe iniziale di recarsi, anzi di trasferirsi definitivamente in Mexico, dopo aver perso moglie e figlia)e si vendica, anche con l'aiuto di una ragazza, che lo ama, anche perché ha dimostrato di resistere alle profferte violente dello sfidante dell'uomo(ossia del figlio dlelo sceriffo)e del suo"clan": Decisamente un film che, efficace sul paino registico, del montaggio(che contempla anche il sogno allucinato, il flash.
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Parodia ma al tempo stesso rappresentazione di una post-saga western dove prevale nettamente la solitudine di lande desolate, dove se c'è qualcosa è gestita male e con una mentalità familistico-mafiosa, "IN a Valley of Violence"(Tim West, anche autore della sceneggiatura e del montaggio, 2016)ci mostra un ex-soldato, disertore(era la guerra contro i Nativi Americani) e nemico della violenza che viene sfidato (e ne avrà ragione)dal figlio del locale sceriffo e poi, successivamente, brutalmente aggredito dallo stesso insieme con qualche amico, che gli uccidono l'amata cagnetta, torna sul posto(scartando la decisioe iniziale di recarsi, anzi di trasferirsi definitivamente in Mexico, dopo aver perso moglie e figlia)e si vendica, anche con l'aiuto di una ragazza, che lo ama, anche perché ha dimostrato di resistere alle profferte violente dello sfidante dell'uomo(ossia del figlio dlelo sceriffo)e del suo"clan": Decisamente un film che, efficace sul paino registico, del montaggio(che contempla anche il sogno allucinato, il flash.back non esibito retoricamente, la capacità di unire i dversi"piani del reale", che con una colonna sonora ispirata ma certo non"copiata"da Ennio Morricone, opera di Jeff Grace, con una fotografia-di Eric Robbins-che rende i diversi piani narrativi, accentuando il carattere brullo e solitario della natura, decisamente ostile per il "profugo indesiderato"in quanto sa sottrarsi al cliché west del ciclo whisky-sesso-sparatoria .violenza gratuita, si può considerare una rilettura di quel mitico americnao che, già arrugginito negli anni Sixties-Seventies, anche sulla spita critica di Sergio Leone e delgi"Spaghetti-western", .rischiava di precitipare in una melassa indistinta di"buoni sentimenti"e di rimpianti di un presunto"buon tempo antico"o invece di una mera destrutturazione demolente, si avvale di ottimi intepreti, da Ethan Hawke, l'antieroe protagonsita alla bella Tassia Farmiga come"oggetto d'amore", efficace giovanissima(ma già saposata e abbandonata dal marito)anti.eroina, a James Ransone, il vilain, a John Travolta, sceriffo padre del vilain, una volta tanto in un "ruolo di mera partecipazione"che però rende con una certa efficacia, dopo prove da"spaccone"che hanno caratterizzato molte prove anche recenti, agli altri, comprimari comunque efficacmente funzionali alla produzione di senso di un film mai scontato e mai meramente prono a logiche predeterminate a priori. El Gato
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brunopepi
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martedì 22 settembre 2020
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solo per amanti del genere
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Se non siete amanti di questo genere, state lontani da questo film, vi deluderà. Dopo una discreta prima parte, degna del western classico, la seconda scema in un epilogo scontato, in un'insulsa sceneggiatura, in un montaggio che lascia a desiderare, sfociando in una banale regia. Nei titoli d'apertura si riecheggia alla grafica di "Per un pugno di dollari" accompagnata da una colonna sonora di netto richiamo con quella di Morricone, con risultato finale non eclatante, poiché la mano di rifacimento non è nemmeno quella dell'abile Tarantino.
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Se non siete amanti di questo genere, state lontani da questo film, vi deluderà. Dopo una discreta prima parte, degna del western classico, la seconda scema in un epilogo scontato, in un'insulsa sceneggiatura, in un montaggio che lascia a desiderare, sfociando in una banale regia. Nei titoli d'apertura si riecheggia alla grafica di "Per un pugno di dollari" accompagnata da una colonna sonora di netto richiamo con quella di Morricone, con risultato finale non eclatante, poiché la mano di rifacimento non è nemmeno quella dell'abile Tarantino. Inoltre il film si insinua in una particolare ilarità dei dialoghi togliendo quella solennità consone al western classico. Cast di buon rilievo dove è da notare come il protagonista Ethan Hawke si sia misurato nello stesso anno in due ruoli western con il riuscito remake "I magnifici sette". Quindi, come detto sopra, per gli appassionati del genere film da vedere, anche se armandosi di una certa generosità nel giudizio, inoltrandoci in una trama ricalcata e rivissuta in altri film della stessa parentela. Esigua sufficienza grazie a un buon primo tempo, ad alcuni spunti interessanti e per il coraggio di riproporre un antidiluviano genere.
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[+] amanti del genere? quale genere?
(di lorenzo santerini)
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felicity
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lunedì 13 luglio 2020
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sagace parodia del western classico
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Visivamente elegante e curato, girato in 35mm, il film ci racconta un mondo testardo come le persone che lo popolano, quello del vecchio West, in cui basta poco per scatenare un’ondata di violenza senza fine e quasi grottesca, visto da dove proviene.
Non manca il passato, sempre presente a segnare le colpe e le angosce dei capitani di ventura e sventura che popolano questa terra arida e senza futuro, in cui nessuno è un brav’uomo e allora, alla fine di questa assurda violenza, potrebbe esserci veramente spazio per un predicatore, perché di assoluzioni ne avranno bisogno in parecchi, nella valle della violenza.
Gli archetipi e le dinamiche narrative classiche ci sono tutte, con tanto di rapporto fra un padre sceriffo spietato, ma a suo modo abile e il figlio totalmente idiota, avventato e arrogante.
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Visivamente elegante e curato, girato in 35mm, il film ci racconta un mondo testardo come le persone che lo popolano, quello del vecchio West, in cui basta poco per scatenare un’ondata di violenza senza fine e quasi grottesca, visto da dove proviene.
Non manca il passato, sempre presente a segnare le colpe e le angosce dei capitani di ventura e sventura che popolano questa terra arida e senza futuro, in cui nessuno è un brav’uomo e allora, alla fine di questa assurda violenza, potrebbe esserci veramente spazio per un predicatore, perché di assoluzioni ne avranno bisogno in parecchi, nella valle della violenza.
Gli archetipi e le dinamiche narrative classiche ci sono tutte, con tanto di rapporto fra un padre sceriffo spietato, ma a suo modo abile e il figlio totalmente idiota, avventato e arrogante.
Quello che lo rende diverso dal western classico è una certa ibridazione con i prodotti più ironici, diciamo pure con gli spaghetti western, sempre che questa definizione sia ancora concessa. La violenza ha una funzione spesso divertente ed eccessiva, così come alcuni personaggi buoni per rompere la tensione e dare respiro alla storia.
Divertente, ma anche denso d’azione e sparatorie, con un tocco di gore, Nella valle della violenza intrattiene il suo pubblico con leggerezza, strizzando l’occhio alla tradizione.
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liuk!
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giovedì 26 gennaio 2017
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buono
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Confermo la recensione precedente, western atipico. Aggiungo che, nonostante il cast eccellente, la realizzazione ed il budget sono da film TV non da grande produzione.
Consigliato.
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liuk!
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giovedì 26 gennaio 2017
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buono
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Confermo la recensione precedente, western atipico. Aggiungo che, nonostante il cast eccellente, la realizzazione ed il budget sono da film TV non da grande produzione.
Consigliato.
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g_andrini
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domenica 8 gennaio 2017
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atipico
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E' un buon film con risvolti psicologici interessanti. Il protagonista come gli altri personaggi rappresentano vari aspetti negativi della società umana. Consigliato, ma non aspettatevi il tipico western.
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