flyanto
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mercoledì 7 giugno 2017
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se queste sono le generazioni future....
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Spunta nel mondo del cinema un nuovo regista, Andrea De Sica, figlio di Manuel e nipote del grande Vittorio, con la sua prima opera cinematografica "I Figli della Notte". Il film è ambientato in un esclusivo collegio in montagna dove vengono internati a studiare e a dedicarsi a svariate discipline sportive i rampolli delle ricche famiglie al fine di venire preparati alla vita e ad essere i futuri manager nelle aziende di famiglia. Tra questi vi sono due ragazzi che, entrambi alquanto sofferenti alla rigida disciplina dell'istituto, diventano amici e trascorrono insieme tutti i giorni e soprattutto le notti frequentando uno squallido locale di striptease.
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Spunta nel mondo del cinema un nuovo regista, Andrea De Sica, figlio di Manuel e nipote del grande Vittorio, con la sua prima opera cinematografica "I Figli della Notte". Il film è ambientato in un esclusivo collegio in montagna dove vengono internati a studiare e a dedicarsi a svariate discipline sportive i rampolli delle ricche famiglie al fine di venire preparati alla vita e ad essere i futuri manager nelle aziende di famiglia. Tra questi vi sono due ragazzi che, entrambi alquanto sofferenti alla rigida disciplina dell'istituto, diventano amici e trascorrono insieme tutti i giorni e soprattutto le notti frequentando uno squallido locale di striptease. Col passare del tempo l'insofferenza per il collegio aumenta a dismisura fino al precipitare della situazione......
"I Figli della Notte" si presenta quasi come un thriller psicologico iniziando con un'atmosfera ed un'ambientazione misteriose e sinistre per terminare in tragedia e in una maniera cinica ed alquanto disincantata. Quello che fa più "orrore" è come viene presentato il collegio in generale: una fabbrica con leggi rigide che vuole plasmare, per non dire creare, futuri individui come dei robot o, meglio, come delle perfette macchine, senza sentimento alcuno, per governare il mondo. I due personaggi principali, più sensibili cercano in tutti i modi di ribellarsi, anche affidandosi a quei sentimenti che tanto vengono banditi dal collegio, ma purtroppo invano.
In generale la storia è avvincente e ben girata dal nuovo De Sica, però egli non è riuscito a delineare meglio ed approfondire l'intera materia, sia a livello di tematiche che di psicologia dei personaggi, e pertanto il film risulta un buon esercizio di stile, un poco ambizioso, che più però non dà.
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laetitia95
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mercoledì 7 giugno 2017
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con il fiato sospeso...
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Grandissima sorpresa per l'esordio di Andrea De Sica alla regia!
Un luogo quasi surreale e isolato da qualsiasi contatto con la realtà è l'ambientazione per questo nuovo entusiasmante prodotto cinematografico, coinvolgente, trascinante e ansiogreno al punto giusto. Vicenda ricca di rivelazioni continue e colpi di scena, ti lascia incollato alla sedia per 90 minuti.
Congratulazioni ai due giovanissimi protagonisti Vincenzo Crea e, in particolare, al promettente Ludovico Succio!
Cinque stelle pienissime alla scena della fuga di Giulio, la più bella di tutte
Ps: piccolissima nota, avrei gradito un maggior approfondimento psicologico degli altri giovani protagonisti e di Mattias, interpretato da Fabrizio Rongione.
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Grandissima sorpresa per l'esordio di Andrea De Sica alla regia!
Un luogo quasi surreale e isolato da qualsiasi contatto con la realtà è l'ambientazione per questo nuovo entusiasmante prodotto cinematografico, coinvolgente, trascinante e ansiogreno al punto giusto. Vicenda ricca di rivelazioni continue e colpi di scena, ti lascia incollato alla sedia per 90 minuti.
Congratulazioni ai due giovanissimi protagonisti Vincenzo Crea e, in particolare, al promettente Ludovico Succio!
Cinque stelle pienissime alla scena della fuga di Giulio, la più bella di tutte
Ps: piccolissima nota, avrei gradito un maggior approfondimento psicologico degli altri giovani protagonisti e di Mattias, interpretato da Fabrizio Rongione.
Non vedo l'ora di poter gustare altri lavori del giovane De Sica
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gio24
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lunedì 5 giugno 2017
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senza dubbio da vedere!
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Un film i cui giovani protagonisti sorprendono per realismo ed interpretazione: Vincenzo dal carattere acerbo ed incline alle manipolazioni, Edoardo forte e fragile allo stesso tempo. Una trama inusuale, perlomeno nel panorama italiano la cui scelta premia il regista e la sua sperimentazione. Originale le musiche adottate e suggestiva l'ambientazione. Unico neo: l'assenza di fluidità fra le scene.
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alex2044
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lunedì 5 giugno 2017
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esordio più che promettente .
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Ho visto questo film al TFF ed è stata una delle migliori sorprese .Sono, quindi , contento che esca nelle sale perchè merita di essere visto da una platea più vasta di quella di un festival . Questo erede di uno dei giganti del cinema mondiale esordisce in modo molto promettente e non si fa schiacciare dal paragone con suo nonno scegliendo uno stile ed argomenti completamente diversi .Forse l'unico punto di contatto è un'attenzione molto forte verso alcune devianze della nostra società . Nella quale in nome del potere si accettano troppi compromessi e si chiudono troppo spesso gli occhi davanti ad evidenti tentativi di prevaricazione .
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Ho visto questo film al TFF ed è stata una delle migliori sorprese .Sono, quindi , contento che esca nelle sale perchè merita di essere visto da una platea più vasta di quella di un festival . Questo erede di uno dei giganti del cinema mondiale esordisce in modo molto promettente e non si fa schiacciare dal paragone con suo nonno scegliendo uno stile ed argomenti completamente diversi .Forse l'unico punto di contatto è un'attenzione molto forte verso alcune devianze della nostra società . Nella quale in nome del potere si accettano troppi compromessi e si chiudono troppo spesso gli occhi davanti ad evidenti tentativi di prevaricazione . .La sua esperienza di aiuto regista gli ha consetito di girare tecnicamente in modo impeccabile . La mano è ferma , la scelta degli attori azzeccata , gli ambienti intriganti , le atmosfere coinvolgenti , le musiche molto evocative , da apprezzare le citazioni colte ma non saccenti , segno di ammirazione di alcuni grandi registi . Chi ammette di ispirarsi a chi è più grande di lui è sempre da ammirare . Insomma , nulla a che vedere con un cinema nostrano qualche volta troppo autoreferenziale e spesso troppo angusto al limite della claustrofobia . Adesso inizia la parte più difficile , confemarsi. Ma se Andrea De Sica proseguirà sulla strada del rifiuto della banalità e nella ricerca della diversità anche estetica penso che ci riuscirà , per il momento complimenti ed alla prossima .
PS mezzo voto in più di incoraggiamento !
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sil3
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sabato 3 giugno 2017
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che piacevole sorpresa!
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Questo film ha saputo coinvolgermi fin dall'inizio e tenermi con il fiato sospeso per tutta la sua durata, grazie ad un susseguirsi di eventi in un climax crescente di tensione, in certi momenti palpabile in sala.
Molto abili ed espressivi i giovani attori, che, seppur alle prime armi, hanno saputo interpretare magnificamente i loro personaggi. Impossibile quindi non immedesimarsi in Giulio e vivere con lui le paure iniziali e l'infelicità data dalla separazione da una famiglia assente, che lo costringe in un collegio severo, ingiusto e spersonalizzante.
Salvifico il rapporto con Edoardo, un amico leale di Giulio ma non solo, per certi aspetti suo maestro di vita.
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Questo film ha saputo coinvolgermi fin dall'inizio e tenermi con il fiato sospeso per tutta la sua durata, grazie ad un susseguirsi di eventi in un climax crescente di tensione, in certi momenti palpabile in sala.
Molto abili ed espressivi i giovani attori, che, seppur alle prime armi, hanno saputo interpretare magnificamente i loro personaggi. Impossibile quindi non immedesimarsi in Giulio e vivere con lui le paure iniziali e l'infelicità data dalla separazione da una famiglia assente, che lo costringe in un collegio severo, ingiusto e spersonalizzante.
Salvifico il rapporto con Edoardo, un amico leale di Giulio ma non solo, per certi aspetti suo maestro di vita. Di quest'ultimo personaggio mi ha colpito la profondità: apparentemente sicuro, strafottente e ribelle, rappresenta in realtà la purezza e la bellezza di un giovane che crede nei suoi ideali e si ritrova solo, contro una classe dirigente senza scrupoli, il cui unico obiettivo è fare soldi senza guardare in faccia a nessuno.
Sarebbe interessante analizzare dal punto di vista psicologico le due personalità così diverse e complementari, che impariamo a conoscere progressivamente nel corso del film e che si rivelano alla fine in una maniera del tutto inaspettata.
Il finale, per nulla banale, offre sicuramente spunti di riflessione interessanti, su cui ragionare anche dopo i 90 minuti della visione. Ecco perché considero "I figli della notte" un film che arricchisce!!!
CONSIGLIATISSIMO!
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steve.m
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sabato 3 giugno 2017
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grande potenziale.
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Il film mi è sembrato sin dall'inizio ricco di grande potenziale, sia in quanto a temi trattati, sia per i personaggi. Di questi ultimi mi sarebbe piacuto che fossero state approfondite le storie personali e i legami che li univano. Di fatti, molti rapporti tra i personaggi rimangono non sviluppati se non addirittura ambigui, come quello tra Giulio ed Edoardo, che ho percepito come un rapporto di amicizia ma con una evidente vena omosessuale; percezione che è rimasta sospesa, senza né una smentita né una conferma. Un altro elemento che può suscitare perplessità e disorientamento nel pubblico credo sia l'apparente inconsistenza della trama, a tratti poco chiara e intangibile nel messaggio che essa vuole comunicare, ma questo a parer mio può non rappresentare qualcosa di negativo, in quanto lascia lo spettatore a mille possibili interpretazioni, poiché gli vengono comunque dati elementi sufficienti per proporle.
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Il film mi è sembrato sin dall'inizio ricco di grande potenziale, sia in quanto a temi trattati, sia per i personaggi. Di questi ultimi mi sarebbe piacuto che fossero state approfondite le storie personali e i legami che li univano. Di fatti, molti rapporti tra i personaggi rimangono non sviluppati se non addirittura ambigui, come quello tra Giulio ed Edoardo, che ho percepito come un rapporto di amicizia ma con una evidente vena omosessuale; percezione che è rimasta sospesa, senza né una smentita né una conferma. Un altro elemento che può suscitare perplessità e disorientamento nel pubblico credo sia l'apparente inconsistenza della trama, a tratti poco chiara e intangibile nel messaggio che essa vuole comunicare, ma questo a parer mio può non rappresentare qualcosa di negativo, in quanto lascia lo spettatore a mille possibili interpretazioni, poiché gli vengono comunque dati elementi sufficienti per proporle.
In conclusione è un film che consiglio e che vale la pena vedere, con una grande carica tensiva, e se non altro per le grandi capacità degli attori.
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lulli9
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sabato 3 giugno 2017
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da vedere, da vedere!
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“I figli della Notte” che piacevole e fantastica scoperta! Un film appassionante e coinvolgente che tiene lo spettatore con il fiato sospeso dall’inizio alla fine! Il cast è giovane, fresco e veramente promettente… l’interpretazione dei due protagonisti Vincenzo Crea e Ludovico Succio è infatti davvero magistrale! Il tutto è unito ad una colonna sonora veramente eccezionale ed ad una ambientazione altrettanto suggestiva, che creano un film carico di emozioni, tematiche importanti ed interessanti con ottimi spunti di riflessione!
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flaw54
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sabato 3 giugno 2017
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non capisco l'entusiasmo
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Film banale, ma costruito in modo estetizzante alla ricerca di riprese e immagini da film d'autore. Citazionista in modo esplicito ( Shining, La grande fuga, L' attimo fuggente ) non aggiunge niente di nuovi al nostro panorama cinematografico. Il regista, anche consriderando il suo nome, dovrebbe abbandonare certi voli pindarici che appaioni vuoti e talvolta stucchevoli. Non si può nascere e volare.
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(di eles)
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alex8
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giovedì 1 giugno 2017
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da non vedere da soli
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Mi ha emozionato tantissimo: musiche agghiaccianti, personaggi che nascondono demoni inimmaginabili, atmosfere dell'orrore. In sala ci sono state parecchie grida di spavento. E pur essendo stato circondato da varie persone ho avuto paura in vari momenti del film. Bello quando il cinema riesce a comunicarti queste emozioni!!!!
I due protagonisti da Oscar: opposti nei caratteri, si conciliano perfettamente nel loro rapporto di amicizia intima. Ho invidiato la gioia che ognuno traeva dall'altro. La sceneggiatura è piena di perle, l'interprete di Edoardo mi ha colpito per la sua profondità, quello di Giulio per la sua apparente genuinità...
CONSIGLIATISSIMO!!!!
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alex8
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giovedì 1 giugno 2017
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eccezionale (e non aspettatevi una catarsi)
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La tensione del film si mantiene costante per tutto il tempo, non c'è un momento di respiro: è raro che un film del nostro millennio riesca a produrre questo effetto nello spettatore, e ancora più raro che la sensazione di angoscia si mantenga anche minuti dopo la fine del film.
Il rapporto di amicizia tra i due protagonisti è espresso magnificamente e a tratti sfiora un sentimento superiore... Ho amato lo sguardo luminoso del protagonista Vincenzo Crea, così come sono rimasta trafitta dal cambiamento repentino che subisce il personaggio interpretato da Ludovico Succio a circa metà del film. Attori giovani e promettenti.
Un film da vedere e rivedere per apprezzarne sempre meglio i dettagli e la precisione narrativa.
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La tensione del film si mantiene costante per tutto il tempo, non c'è un momento di respiro: è raro che un film del nostro millennio riesca a produrre questo effetto nello spettatore, e ancora più raro che la sensazione di angoscia si mantenga anche minuti dopo la fine del film.
Il rapporto di amicizia tra i due protagonisti è espresso magnificamente e a tratti sfiora un sentimento superiore... Ho amato lo sguardo luminoso del protagonista Vincenzo Crea, così come sono rimasta trafitta dal cambiamento repentino che subisce il personaggio interpretato da Ludovico Succio a circa metà del film. Attori giovani e promettenti.
Un film da vedere e rivedere per apprezzarne sempre meglio i dettagli e la precisione narrativa. Complimenti De Sica!
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