sara
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domenica 21 maggio 2017
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tra lacrime e sorrisi
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Il trailer mi affascina ...sarà quel grande sorriso del protagonista maschile , saranno gli irresistibili capelli della bambina ....ah! ecco un film per trascorrere due ore in allegria e serenità! Poi ti ritrovi in un vortice di emozioni che crescono piano piano, e torni a casa riflettendo su tematiche importanti...sicuramente gia affrontate sotto tanti aspetti e angolature...ma in questa pellicola c'e' il cuore e si sente !!! eccome se si sente ...Padre non è chi biologicamente ti mette al mondo, ma chi si PRENDE CURA DI TE, chi fa sacrifici per la tua felicità, chi ama trascorrere del tempo per trasmetterti la passione per la vita. Chi va oltre un'apparente bugia e si inventa tutta una storia , per non farti sentire abbandonata e non voluta da colei che dovrebbe Amarti sopra ogni cosa :la mamma! Ho adorato l'idea della sirena che annunciava una mail dell'affascinante figura materna /agente segreto in giro per il mondo! Il gioco come calda coperta, al freddo gelido che una persona umana puo' provare nell'essere rifiutato! Bugia che verrà poi rivelata e perdonata , perche' l'Amore vero tutto perdona .
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Il trailer mi affascina ...sarà quel grande sorriso del protagonista maschile , saranno gli irresistibili capelli della bambina ....ah! ecco un film per trascorrere due ore in allegria e serenità! Poi ti ritrovi in un vortice di emozioni che crescono piano piano, e torni a casa riflettendo su tematiche importanti...sicuramente gia affrontate sotto tanti aspetti e angolature...ma in questa pellicola c'e' il cuore e si sente !!! eccome se si sente ...Padre non è chi biologicamente ti mette al mondo, ma chi si PRENDE CURA DI TE, chi fa sacrifici per la tua felicità, chi ama trascorrere del tempo per trasmetterti la passione per la vita. Chi va oltre un'apparente bugia e si inventa tutta una storia , per non farti sentire abbandonata e non voluta da colei che dovrebbe Amarti sopra ogni cosa :la mamma! Ho adorato l'idea della sirena che annunciava una mail dell'affascinante figura materna /agente segreto in giro per il mondo! Il gioco come calda coperta, al freddo gelido che una persona umana puo' provare nell'essere rifiutato! Bugia che verrà poi rivelata e perdonata , perche' l'Amore vero tutto perdona ... Il ritorno di Lei...ancora una volta un pò troppo egoista nel voler riprendersi totalmente ciò o meglio CHI , oramai, ha creato un rapporto simbiotico con la figura paterna ! e anche se il giudice si schiererà da questa parte, un freddo test di paternità sceglie apparentemente il destino di Gloria ! Ma lei , nel suo cuore di bambina , sa bene con chi vuol trascorrere il resto di un 'inaspettata prematura breve vita...ci pensa questa " SENTENZA MEDICA" A RIMETTERE IN ORDINE il cuore...la scena più bella, pur in una apparente scontatezza, è il realizzarsi del sogno di Gloria: TRASCORRERE DEL TEMPO CON IL PADRE , LA MADRE E LA DELIZIOSA FIGURA DELLO ZIO ACQUISITO!!! Si mettono da parte gli egoismi per permetterle di assaporare fino in fondo il Calore dell'Amore Familiare...e il sorriso del Padre nel ricordare la figlia, ci trasmette , oltre il dolore, la Pace di chi ha dato tutto se stesso ed è illuminato dalla certezza che c'è VITA oltre la MORTE!
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no_data
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giovedì 18 maggio 2017
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penoso
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A tratti divertente all'inizio, ma nell'insieme penoso e totalmente inconsistente. Non vedrete l'ora che finisca. Risparmiate i vostri soldi e il vostro tempo soprattutto.
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alberto
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martedì 16 maggio 2017
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la noia supera le risate e la commozione finale
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Era proprio necessario allungare così tanto il brodo? Delle 2 ore di durata si salva solo la prima mezz'oretta, molto spassosa e tenera, e gli ultimi minuti, commoventi e contenenti il verso senso della storia (e anche una dolce e molto ottimista teoria sul senso della vita). Il resto di questa pellicola francese è pesante, noioso e inutile, dato che è ricolmo di dialoghi già sentiti e parla del solito caso giudiziario in cui ci vanno di mezzo, per le colpe dei genitori, i poveri figli: in questo caso troviamo Samuel, un giovane uomo di colore scherzoso e rimasto bambino, che alle 5 balla ancora ed è a caccia di prede dell'altro sesso.
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Era proprio necessario allungare così tanto il brodo? Delle 2 ore di durata si salva solo la prima mezz'oretta, molto spassosa e tenera, e gli ultimi minuti, commoventi e contenenti il verso senso della storia (e anche una dolce e molto ottimista teoria sul senso della vita). Il resto di questa pellicola francese è pesante, noioso e inutile, dato che è ricolmo di dialoghi già sentiti e parla del solito caso giudiziario in cui ci vanno di mezzo, per le colpe dei genitori, i poveri figli: in questo caso troviamo Samuel, un giovane uomo di colore scherzoso e rimasto bambino, che alle 5 balla ancora ed è a caccia di prede dell'altro sesso. Dopo una notte di passione una donna si presenta alla sua barca con una neonata, Gloria, sostiene che dall'unica avventura passata insieme sia nata quest'ultima e con la scusa di pagare il taxi la affida a lui, che tutto si aspettava quel giorno tranne di diventare padre, proprio lui. I due saranno costretti, dopo un vano inseguimento della madre, a convivere a Londra, poiché rimasti senza soldi, ospitati da un produttore omosessuale che ha anche offerto il lavoro di stuntman. Gloria cresce e con il papà instaura un rapporto fatto di divertimento e di fiducia reciproca, tra cinema, circhi e parchi di divertimento. Tuttavia dopo 8 anni la genitrice si ripresenta e, dopo aver dato, vuole togliergliela e portarla a New York. Samuel sa che c'è un motivo per la sua grande dedizione nel rendere uno spasso la vita della piccina...Un vero peccato il risultato finale, anche se era difficile realizzare un film degno di nota, considerando che è il remake del messicano "Instructions not included" di Eugenio Derbez, e il protagonista Omar Sy ("Quasi Amici") rimane la cosa migliore del film: spontaneo e in grado di trasmettere allo spettatore sia le risate, soprattutto all'inizio, come con la stralunata reazione dell'esistenza di una figlia e con la frettolosa discesa dalle scale mobili, ma anche un paio di lacrime alla fine, visto che riesce a comunicare tutta l'amarezza per lo svolgersi della vicenda. Purtroppo la sceneggiatura, scritta anche dal regista Hugo Gélin, si perde nella solita questione "aut pater aut mater" e concentra nei due lassi di tempo sopracitati le sequenze migliori, toccando un pò la commedia e un pò il dramma in maniera discontinua. Tra gli attori c'è nel ruolo di Gloria un'altra Gloria (Colston), in quello di Kristin, la madre, Clemence Poesy, alias Fleur Delacour nella saga di "Harry Potter", e infine Antoine Bertrand interpreta Bernie, simpatico produttore che fa occhietti a tutti gli uomini che incontra e cerca di vagliare il loro orientamento sessuale. Il messaggio dell'ingiustizia della vita, che non regala mai niente, colmato dalla fiducia nel "carpe diem" è molto esplicito e rimane impresso, ma non riesco a dire che il film non mi abbia fatto annoiare per più di un'ora e che le risate iniziali si siano rivelate molto effimere. Campione d'incassi in Francia, e anche in Italia è stata una sorpresa per gli esercenti.
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ocipuk
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sabato 13 maggio 2017
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sul ciglio di un equilbrio di emozioni
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La regola numero 1 per fare una pellicola che racconti la vita, è ovviamente farla come la vita stessa: mai banale, ma non necessariamente esagerata, allegra, ma anche triste, a tratti veloce, a tratti lenta; proprio come la vita, queste pellicola deve sapere ingannare lo spettatore con sincerità, e nel contempo, restare sincera, nonostante le tante bugie.
Di bugie ne dice tante, Samuel l’inaspettato papà protagonista della vicenda raccontata dal film, le dice alla piccola Gloria che finirà per cambiare la sua vita, probabilmente svelandogli la parte più sincera del proprio essere, fino ad allora ben celata, tra un cocktail ed una notte brava. E ne dice qualcuna anche Hugo Gélin allo spettatore, instradandolo su un binario che, dopo lo “scambio”, porterà il treno della storia verso un’altra stazione, e lo spettatore stesso, a riesaminare l’emozionante viaggio di “Famiglia all’improvviso”.
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La regola numero 1 per fare una pellicola che racconti la vita, è ovviamente farla come la vita stessa: mai banale, ma non necessariamente esagerata, allegra, ma anche triste, a tratti veloce, a tratti lenta; proprio come la vita, queste pellicola deve sapere ingannare lo spettatore con sincerità, e nel contempo, restare sincera, nonostante le tante bugie.
Di bugie ne dice tante, Samuel l’inaspettato papà protagonista della vicenda raccontata dal film, le dice alla piccola Gloria che finirà per cambiare la sua vita, probabilmente svelandogli la parte più sincera del proprio essere, fino ad allora ben celata, tra un cocktail ed una notte brava. E ne dice qualcuna anche Hugo Gélin allo spettatore, instradandolo su un binario che, dopo lo “scambio”, porterà il treno della storia verso un’altra stazione, e lo spettatore stesso, a riesaminare l’emozionante viaggio di “Famiglia all’improvviso”.
Il Film narra proprio l’evoluzione di vita del giovane Samuel, impeccabilmente interpretato da un sempre più convincente Omar Sy, chiamato ad effettuare quel “salto dallo scoglio” in cui da bimbo, era stato chiamato a cimentarsi dal padre, come prova di maturità. In realtà la vita, molto spesso, ci chiama davvero a delle prove simili, a volte senza neppure avvisarci, ma non sempre queste si presentano sotto forma di dirupi da saltare, o fiumi da guadare...può “bastare” anche un pannolino da cambiare, a stravolgere il mondo di un uomo.
Samuel si ritroverà ben presto a passare dai pomeriggi in barca sulle coste del sud della Francia, ad una Londra grigia e frenetica, dove per mantenere la sua nuova famiglia, svolgerà un lavoro come stuntman, dove sarà chiamato a simulare, fingere, per appunto concretizzare con il sudore delle sue estreme peripezie e dei suoi incredibili salti, uno dei ruoli più normali e veri del mondo: quello di padre.
Il film riesce ad incantare mettendo al centro di tutto proprio il rapporto tra Samuel e Gloria, che troverà da subito un equilibrio solido, tanto da rimanere sempre intatto nonostante, appunto, le continue prove della vita, ed anche l’inaspettato ritorno di una figura materna, che ovviamente scompaginerà la sceneggiatura, assolutamente ben scritta, e sospesa tra forti emozioni e velate e comunque mai forzate ironie.
Sta proprio nell’equilibrio la forza di “Famiglia all’Improvviso”, perché con storie come questa, si rischia spesso di cadere da una parte sola, ed invece, un po' come accade nella vita, commedia e tragedia, qui cammineranno pari passo, e ci capiterà pertanto di ritrovare Samuel, nella scena finale, seduto proprio sullo stesso ciglio del dirupo della sua infanzia, pronto a pronunciare quel titolo originale che ben racchiude l’essenza e la filosofia del film stesso: “domani tutto comincia”.
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themoon
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sabato 6 maggio 2017
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no
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Film banale con dialoghi forzati e una storia ripresa da altre pellicole,la prima parte è davvero sempliciotta e imbarazzante,il proseguio sembra fatto da un 'altro regista che per salvare lo sfacelo iniziale cerca di rendere il tutto drammatico oltre il drammatico con un lacrimaio finale che commuoverebbe anche un coccodrillo.Mi spiace ma avrei preferito che le istruzioni per evitarlo ci fossero state.............
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alessiocodi
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mercoledì 3 maggio 2017
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un film che arriva dritto al cuore e poi esplode!
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Già dal trailer avevamo capito che sarebbe stato un film bellissimo ed emozionante, una canzone fantastica su delle immagini che toccavano l'anima.
Primi dieci minuti del film di assestamento e di introduzione alla storia che verrà, un uomo che si alterna tra lavoro e vita mondana, tra donne e divertimento, fino a quando "un salto nel vuoto" gli cambierà la vita, arriva ciò che non si aspetta, una figlia! Inizia così una lunga corsa alla ricerca della madre e in una stramba avventura per Londra, il protagonista con un fagottino bellissimo sul petto incontrerà una persona che sarà fondamentale per la sua vita.
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Già dal trailer avevamo capito che sarebbe stato un film bellissimo ed emozionante, una canzone fantastica su delle immagini che toccavano l'anima.
Primi dieci minuti del film di assestamento e di introduzione alla storia che verrà, un uomo che si alterna tra lavoro e vita mondana, tra donne e divertimento, fino a quando "un salto nel vuoto" gli cambierà la vita, arriva ciò che non si aspetta, una figlia! Inizia così una lunga corsa alla ricerca della madre e in una stramba avventura per Londra, il protagonista con un fagottino bellissimo sul petto incontrerà una persona che sarà fondamentale per la sua vita.
La storia fa qualche piccolo passo in avanti e il piccolo fagottino, cioè Gloria è una bellissima bambina ormai cresciuta (8 anni) e che vive insieme al papà Samuel a Londra. Ci vengono mostrate delle scene di una quotidianità normale tra padre e figlia ma anche di una dolcezza e di una purezza senza confini. L'uno non riesce a fare a meno dell'altra. Si colmano a vicenda, si divertono, sono l'emblema dell'amore famigliare che riesce con le loro risate e i loro sorrisi a far sorridere ed emozionarsi davanti allo schermo.
È la storia di un padre che farà di tutto per sua figlia e che vi trasporterà nelle sue decine di avventure emozionali, in tutto il suo percorso di padre fatto di alti e bassi. Ci saranno dei momenti dove riderete, dei momenti dove vi arrabbierete, dove vi emozionerete, ma ci sarà un grande momento clou dove avrete veramente i brividi, non vi anticipo nulla, ma vi dico solamente che lui sarà davanti al computer quando succederà.
È un film che merita di essere visto, è un film con un testo e una sceneggiatura senza precedenti in film di questo tipo.
Nel viaggio verso casa, penserete e ripenserete alla fine del film quasi come se fosse una storia vera, come se una parte di voi fosse rimasta dentro la sala del cinema. È un film che arriva dritto al cuore e che emoziona, emoziona tantissimo!
Sappiate cogliere l'essenza di questo film, il messaggio che vuole dare, godetevi le scene che sono bellissime, i sorrisi, gli abbracci e ogni singola parola. Non lo dimenticherete facilmente.
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gioggi.88
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venerdì 28 aprile 2017
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un po' banalotto
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L'idea è simpatica, il cast super promettente.... la sceneggiatura un po' debole a parer mio. I primi 20 minuti divertenti, funzionano alla grande... poi diventa pieno di luoghi comuni, passa dei messaggi che sono a parer mio sbagliatissimi (uno tra tutti: mentire ai bambini sui loro genitori è sbagliatissimo.. le bugie a fin di bene su cose così importanti come la genitorialità puófare più danni della grandine, e i figli non ti sorridono, come nel film, dopo un quarto d'ora) e diventa semi-serio con pretese meló che non c'entrano nulla! Anche la lotta finale in tribunale per l'affido della figlia è veramente populista e demagogica, dimenticando che a un figlio servono ENTRAMBI i genitori, a dispetto di quanto siano stati assenti o sbagliati, perché sono i suoi.
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L'idea è simpatica, il cast super promettente.... la sceneggiatura un po' debole a parer mio. I primi 20 minuti divertenti, funzionano alla grande... poi diventa pieno di luoghi comuni, passa dei messaggi che sono a parer mio sbagliatissimi (uno tra tutti: mentire ai bambini sui loro genitori è sbagliatissimo.. le bugie a fin di bene su cose così importanti come la genitorialità puófare più danni della grandine, e i figli non ti sorridono, come nel film, dopo un quarto d'ora) e diventa semi-serio con pretese meló che non c'entrano nulla! Anche la lotta finale in tribunale per l'affido della figlia è veramente populista e demagogica, dimenticando che a un figlio servono ENTRAMBI i genitori, a dispetto di quanto siano stati assenti o sbagliati, perché sono i suoi. Peccato, poteva restare quello che prometteva, una commedia divertente senza pretendere di toccare temi così importanti (senza svilupparli) restando nella superficie con "già visti" e "già detti" ....
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enzo70
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giovedì 27 aprile 2017
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film da gustare scena per scena come bevendo un gran vino
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Hugo Gèlin è un regista giovanissimo e con questo film rinnova la tradizione di grande qualità del miglior cinema francese. Raccontare una storia drammatica con il disincanto che si trova in questo film è un omaggio all’ottava arte. Samuel, un perfetto Omar Sy, è un giovane che vive al mare e di mare; in Costa Azzurra tra belle ragazze e molta spensieratezza. Ma una di queste ragazze rimarrà incinta e, letteralmente, gli mollerà Gloria. E l’uomo irresponsabile diventa il principe azzurro per questa bellissima bambina, l’unica sua preoccupazione sarà renderla felice, in ogni istante della sua vita. E come per Samuel non c’è un bugiardino per le istruzioni, così il racconto del film si deve fermare qui.
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Hugo Gèlin è un regista giovanissimo e con questo film rinnova la tradizione di grande qualità del miglior cinema francese. Raccontare una storia drammatica con il disincanto che si trova in questo film è un omaggio all’ottava arte. Samuel, un perfetto Omar Sy, è un giovane che vive al mare e di mare; in Costa Azzurra tra belle ragazze e molta spensieratezza. Ma una di queste ragazze rimarrà incinta e, letteralmente, gli mollerà Gloria. E l’uomo irresponsabile diventa il principe azzurro per questa bellissima bambina, l’unica sua preoccupazione sarà renderla felice, in ogni istante della sua vita. E come per Samuel non c’è un bugiardino per le istruzioni, così il racconto del film si deve fermare qui. Perché questa storia è da gustare, come un gran vino d’annata, quello che i francesi sanno produrre, come qualche gran film: come questo. Da vedere assolutamente.
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flyanto
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giovedì 27 aprile 2017
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cosa significa diventare improvvisamente genitore
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Cosa succede quando improvvisamente ad una persona viene consegnato un neonato con la motivazione che la suddetta persona ne è il genitore biologico? E' quello che esattamente capita al protagonista (Omar Sy) di "Famiglia all'Improvviso - Istruzioni non Incluse" a cui una giovane donna dà in braccio una bimba di circa tre mesi, nata dopo una notte di sesso insieme avvenuta mesi addietro. L'uomo, ovviamente, non crede che la bimba in questione possa essere realmente sua figlia e soprattutto, conducendo una vita all'insegna del divertimento e senza responsabilità alcuna in una località turistica, non vuole avere legami di nessun tipo.
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Cosa succede quando improvvisamente ad una persona viene consegnato un neonato con la motivazione che la suddetta persona ne è il genitore biologico? E' quello che esattamente capita al protagonista (Omar Sy) di "Famiglia all'Improvviso - Istruzioni non Incluse" a cui una giovane donna dà in braccio una bimba di circa tre mesi, nata dopo una notte di sesso insieme avvenuta mesi addietro. L'uomo, ovviamente, non crede che la bimba in questione possa essere realmente sua figlia e soprattutto, conducendo una vita all'insegna del divertimento e senza responsabilità alcuna in una località turistica, non vuole avere legami di nessun tipo. Ma poichè la donna se ne parte all'improvviso, egli cerca di rintracciarla a Londra, dove quest'ultima abita, nella speranza di riconsegnarle la bambina. Dal momento che il neo-papà non riesce a rintracciare la mamma da questo momento in poi sarà obbligato a tenerla e a mantenerla e, spostatasi la vicenda all'epoca di esattamente 8 anni dopo, si assisterà al perfetto rapporto instaurato tra i due ed a numerosi eventi che succederanno da questo momento in poi.
Un film che parte come una commedia esilarante, divertente e spensierata e che però in seguito, dopo alcuni colpi di scena inaspettati, acquista una connotazione drammatica e più profonda. Non è bene svelarne l'intera trama ma, così impostata, la pellicola ha il pretesto per, innanzitutto differenziarsi da altre precedenti trattanti la stessa tematica (si ricordi "Tre Uomini e una Culla", per citarne una), ed avere poi così la possibilità di affrontare argomenti delicati attuali e quanto mai reali, quali l'importanza o meno della paternità/maternità biologica.
Diretto dal regista Hugo Gélin con un equilibrio perfetto, senza scendere mai nel melodramma eccessivo quando in esso subentra la parte drammatica, intelligentemente ironico, il film acquista maggiore valore anche grazie all'ottima ed efficace interpretazione di Omar Sy e della piccola Gloria Colston nella parte della bimba.
Insomma, un film altamente consigliabile sia come divertissement che come spunto per svariate riflessioni.
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scavadentro65
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giovedì 27 aprile 2017
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"chapeau" monsieur omar fy
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E' mio costume (forse eccessivamente pontificando) sostenere la superorità etica della filmografia europea rispetto a quella statunitense. Questo lungometraggio porta acqua al mio mulino: nella commedia francese non si cerca la spettacolarizzazione dei sentimenti, ma un realismo spesso crudo e tragico che dipinge la realtà oggettiva sia nella gioia che nel dolore. Il mercato americano non reggerebbe una storia come questa, con una morale che non sfocia assolutamente nel lieto fine, ma che tocca le corde più profonde dell'anima, inducendoci ad apprezzare la magia della vita, bene prezioso che va vissuta sino in fondo senza lasciarsi abbattere. Lo spunto parte con la trasformazione umana del donnaiolo sregolato Samuel (un Omar Fy ispirato nel ruolo) che si trova improvvisamente padre suo malgrado, con una figlia neonata abbandonata dalla madre e frutto di una notte di sesso come tante altre.
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E' mio costume (forse eccessivamente pontificando) sostenere la superorità etica della filmografia europea rispetto a quella statunitense. Questo lungometraggio porta acqua al mio mulino: nella commedia francese non si cerca la spettacolarizzazione dei sentimenti, ma un realismo spesso crudo e tragico che dipinge la realtà oggettiva sia nella gioia che nel dolore. Il mercato americano non reggerebbe una storia come questa, con una morale che non sfocia assolutamente nel lieto fine, ma che tocca le corde più profonde dell'anima, inducendoci ad apprezzare la magia della vita, bene prezioso che va vissuta sino in fondo senza lasciarsi abbattere. Lo spunto parte con la trasformazione umana del donnaiolo sregolato Samuel (un Omar Fy ispirato nel ruolo) che si trova improvvisamente padre suo malgrado, con una figlia neonata abbandonata dalla madre e frutto di una notte di sesso come tante altre. Egli viene catapultato nella realtà londinese totalmente estranea a se. Qui assistiamo alla sua crescita umana, a partire dall'incontro con un Antoine Bertrand perfetto nel ruolo del gay integrato che presto diverrà un salvifico "zio" della bimba che cresce protetta da uno sconfinato amore. E' un piacere vedere l'evoluzione sentimentale del rapporto padre figlia con un uomo che sacrifica tutto se stesso iniziando la carriera da stuntmen e che si adopera nel creare un mondo da favola per una bimba che viene posta al centro della sua esistenza. Il passo successivo è il ritorno della madre, che Samuel, sempre per non turbare la figlia, ha negli otto anni di assenza trasformato in una figura mitica di mamma agente segreto. Qui la sgradevole evoluzione di una lotta genitoriale che ci pone quesiti etici pesanti , su chi è padre naturale ed effettivo, su ciò che dice la legge e ciò che impone il cuore. Nel tragico finale ci si tuffa nel mare e nel sole, per apprendere l'ulitma lezione che ci regala questa storia che non può non commuovere e smuovere. Unico neo la sinceramente slavata madre pentita, algida e inconsistente se confrontata col protagonista maschile. Un film da vedere non solo con gli occhi, con quella caratteristica verista che indicavo in apertura e che ci fa amare le belle e amare vicende della vita.
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