andrea giostra
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martedì 24 febbraio 2015
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vita agreste o vita metropolitana?
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Quello che viene spontaneo pensare subito dopo aver visto il film di animazione è: bellissimo! Ma poi ci rifletti un po’ su e cominci a pensare che il film dei bravissimi Mark Burton e Richard Starzack è veramente un gran bel lavoro, costruito con grande intelligenza narrativa, che stimola efficacemente la riflessione e il senso della vita dei giorni nostri. A quel punto vengono in mente due domande: meglio la routine di campagna vissuta serenamente in una fattoria con tanti fedeli animali domestici, ottimi cibi genuini, aria pulita e natura agreste che dà serenità, benessere fisico e interiore, e sicurezza? Oppure è da preferire la vita caotica e incerta della grande città dove regnano la frenesia, lo stress, l’incertezza, la paura, la gloria e la fortuna, il successo e il danaro, le regole ferree e rigide, l’intolleranza per la diversità, la solitudine spesso deprimente seppur vivendo insieme a migliaia di altri esseri viventi? Il tema trattato dai due geniali registi e sceneggiatori di quest’ottimo film di animazione – che azzarda con successo l’uso di dialoghi non parlati! - sembra essere proprio questo: il tema centrale che assilla i cittadini delle grandi e piccole città sopraffatti quotidianamente da ritmi intollerabili ed insostenibili tanto da portarli spesso a pensare di abbandonare tutto e andare a vivere su un’isola deserta, ovvero sul pizzo di una montagna in una fattoria ricca di animali da allevare e con i quali vivere serenamente!
La narrazione è scorrevole, piacevole e divertente.
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Quello che viene spontaneo pensare subito dopo aver visto il film di animazione è: bellissimo! Ma poi ci rifletti un po’ su e cominci a pensare che il film dei bravissimi Mark Burton e Richard Starzack è veramente un gran bel lavoro, costruito con grande intelligenza narrativa, che stimola efficacemente la riflessione e il senso della vita dei giorni nostri. A quel punto vengono in mente due domande: meglio la routine di campagna vissuta serenamente in una fattoria con tanti fedeli animali domestici, ottimi cibi genuini, aria pulita e natura agreste che dà serenità, benessere fisico e interiore, e sicurezza? Oppure è da preferire la vita caotica e incerta della grande città dove regnano la frenesia, lo stress, l’incertezza, la paura, la gloria e la fortuna, il successo e il danaro, le regole ferree e rigide, l’intolleranza per la diversità, la solitudine spesso deprimente seppur vivendo insieme a migliaia di altri esseri viventi? Il tema trattato dai due geniali registi e sceneggiatori di quest’ottimo film di animazione – che azzarda con successo l’uso di dialoghi non parlati! - sembra essere proprio questo: il tema centrale che assilla i cittadini delle grandi e piccole città sopraffatti quotidianamente da ritmi intollerabili ed insostenibili tanto da portarli spesso a pensare di abbandonare tutto e andare a vivere su un’isola deserta, ovvero sul pizzo di una montagna in una fattoria ricca di animali da allevare e con i quali vivere serenamente!
La narrazione è scorrevole, piacevole e divertente. Il protagonista, Shaun, la pecora prediletta dal Fattore, per rompere la noiosa routine quotidiana decide di prendersi un giorno di vacanza addormentando con uno stratagemma da pecora il Fattore. Ma quando Bitzer, il cane pastore, si accorge del piano di Shaun, interviene immediatamente dando il là ad un susseguirsi di accadimenti divertenti, imprevedibili e pericolosi, che alla fine si concluderanno con un bel lieto fine: il ritorno alla routine agreste e rassicurante della fattoria di campagna.
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astromelia
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domenica 21 giugno 2015
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stupendo
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decisamente all'altezza delle aspettative,ho visto shaun in tv negli sketch proposti anni fa e mi aspettavo qualcosa di godibilissimo,non solo per bambini,un'ora e venti di sana allegria e spensieratezza a seguire le vicende di questa pecora di plastilina e il suo contorno,perfetto in ogni senso senza finzioni o allegorie,vita agreste e ora vita cittadina vista dalla parte degli animali,cos'altro dire? chissà come faranno i creatori di questa meraviglia a mettere tutto in moto in maniera così mirabile....resterà un mistero!
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axe80
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sabato 24 febbraio 2018
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deludente
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Per me il film è stato una delusione.
Sicuramente non è facile creare una storia di un'ora e mezza quando gli episodi delle serie durano 7 minuti, specie se non ci sono neanche dialoghi. Operazione
Operazione riuscita per metà.
Aspetti critici: le pecore per buona parte del film sono camuffate quindi si perde proprio la loro presenza scenica che è uno degli aspetti più divertenti della serie. Inoltre la loro capacità di svolgere operazioni umane si spinge troppo oltre il reale.
Ma l'aspetto che più mi ha deluso e dato un po'fastidio è il personaggio dell'antagonista: l'accalappiacani.
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Per me il film è stato una delusione.
Sicuramente non è facile creare una storia di un'ora e mezza quando gli episodi delle serie durano 7 minuti, specie se non ci sono neanche dialoghi. Operazione
Operazione riuscita per metà.
Aspetti critici: le pecore per buona parte del film sono camuffate quindi si perde proprio la loro presenza scenica che è uno degli aspetti più divertenti della serie. Inoltre la loro capacità di svolgere operazioni umane si spinge troppo oltre il reale.
Ma l'aspetto che più mi ha deluso e dato un po'fastidio è il personaggio dell'antagonista: l'accalappiacani. Questo personaggio ha introdotto una forte caratterizzazione di violenza, totalmente assente nella serie, specie nella scena finale dove con gli occhi iniettati di sangue tenta di uccidere tutti. No, questo significa sconvolgere l'anima stessa del cartone. Mentre la serie è davvero adatta a tutte le età, questa dose di violenza e aggressività rende il film sconsigliato ai bambini.
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