La linea gialla |
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Un film di Francesco Conversano, Nene Grignaffini.
Con Valentina Lodovini, Ivano Marescotti, Bob Messini, Olga Durano, Rolando Ravello.
continua»
Drammatico,
durata 75 min.
- Italia 2015.
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Il dovere della memoriadi jackiechan90Feedback: 7144 | altri commenti e recensioni di jackiechan90 |
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sabato 8 agosto 2015 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ci sono molti modi per narrare una storia come quella della strage di Bologna del 2 agosto 1980 e in molti lo hanno fatto in questi 35 anni. Questo però è il primo tentativo di narrare un fatto storico con gli occhi di una vittima di quella strage: la piccola Angela Fresu, una bambina di soli 3 anni che perse la vita in quella fatidica mattina. Il regista e gli sceneggiatori immaginano di vederla scendere da un treno in stazione, ormai adulta (con le fattezze di Valentina Ludovini, in una delle sue interpretazioni più intense e meglio riuscite). La vediamo aggirarsi per la città di Bologna, una città viva, pulsante, energica, con tante storie dentro di essa. Una città dove ci stai “o mezzora o tutta la vita”. Ma anche una città che nasconde dentro di sé una ferita profonda, un lutto che non ha ancora assimilato del tutto. Come una presenza angelica Angela cammina, vola, danza sopra i tetti della città e le persone si confidano a lei come in una sorta di confessionale, descrivendo le loro storie di fronte alla telecamera. Diventiamo così noi stessi (gli spettatori) Angela, è a noi in realtà che si rivolgono i personaggi della storia. Tra il documentario e la fiction, tra la vita e la morte, tra la rabbia per quello che è successo e la voglia rabbiosa di vivere che pulsa nelle vene degli abitanti. Nene Griffagnini e Francesco Conversano firmano un film che si pone esattamente a metà tra queste due realtà, separate da una sottile linea gialla, come quella che dà il titolo all’opera. Una linea, tuttavia, che si può (che si deve) per una volta avere il coraggio di valicare. Se volessimo sintetizzare in poche parole questa pellicola, infatti, potremmo dire "dovere della memoria", vero e proprio leitmotiv, ripetuto sia durante il film, nelle parole del personaggio di Angela e nella sua non casuale amnesia, sia nelle parole degli stessi registi e attori nella sezione "extra" del dvd del film (uscito in allegato a "la Repubblica" di cui consiglio la visione per chi volesse approfondire ulteriormente il tema). Una memoria che rischia di perdersi e che è necessario invece non dimenticare.
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