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venerdì 3 febbraio 2023
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scrivere è meglio ad occhi aperti...
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"...il verso che apre "Strawberry Fields Forever" ('Life is easy with eyes closed')..." è in realtà "Living is easy with eyes closed", come tradotto correttamente in spagnolo, e comunque non apre la canzone che inizia con "No one I think is in my tree...". Forse era meglio controllare... Saluti, Massimiliano Bono
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riccardo tavani
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venerdì 25 novembre 2016
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il quinto beatles è un prof andaluso
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In Spagna il film ha fatto incetta di Premi Goya, l’equivalente di quelli che sono i David di Donatello per il cinema italiano. Ben sei: dal miglior film alla colonna sonora. Ambientata sotto la dittatura franchista, la vicenda è tratta dalla storia vera di Juan Carrión, un insegnante di inglese che nel 1966 incontra John Lennon sul set del film Come ho vinto la guerra di Richard Lester. Lo incontra per convincerlo a inserire i testi delle canzoni nei dischi, cosa che i cosiddetti Fab Four, i favolosi quattro caschetti di Liverpool, da quel momento iniziano a fare. Il titolo è preso dal verso che apre la canzone Strawberry Fields Forever ('Life is easy with eyes closed').
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In Spagna il film ha fatto incetta di Premi Goya, l’equivalente di quelli che sono i David di Donatello per il cinema italiano. Ben sei: dal miglior film alla colonna sonora. Ambientata sotto la dittatura franchista, la vicenda è tratta dalla storia vera di Juan Carrión, un insegnante di inglese che nel 1966 incontra John Lennon sul set del film Come ho vinto la guerra di Richard Lester. Lo incontra per convincerlo a inserire i testi delle canzoni nei dischi, cosa che i cosiddetti Fab Four, i favolosi quattro caschetti di Liverpool, da quel momento iniziano a fare. Il titolo è preso dal verso che apre la canzone Strawberry Fields Forever ('Life is easy with eyes closed'). Gli occhi chiusi qui sono quelli della Spagna sotto la lunga dittatura del generale Francisco Franco, durata dal 1939 al 1975.
Nel film l’insegnante prende il nome di Antonio. Si sposta su una Fiat 850 di un verde squillante. Nel suo viaggio verso l’Almeria, dove è il set cinematografico di Lennon, si imbatte prima in una ragazza, Belem, poi nel sedicenne Juanjo. Sono entrambi, per vicende diverse, in difficoltà. Il prof lo intuisce e li prende a bordo con sé. Conosce a memoria il testo della canzone dei Beatles Help!, e sa che in Spagna, al tempo del franchismo, le difficoltà tipiche dei ragazzi di quell’età sono accentuate dal pesante clima reazionario che grava sulla società, sulle famiglie, la morale e la cultura.
Help! You know I need somebody, Help! – attaccano e poi proseguono i quattro nel loro pezzo –Aiutami se puoi, mi sento triste/ E apprezzo molto che tu sia qui in giro/ Aiutami a tornare con i piedi per terra/ Non vuoi, per favore, per favore, aiutarmi? Così canta quel vecchio successo scritto da Lennon, la pop star che tutti e tre insieme vanno ora a incontrare. Si sa, però, che nei viaggi è l’andare in sé che conta molto più della meta.
Per Belem e Juanjo, saranno pochi ma decisivi giorni per la formazione del loro carattere, quelli trascorsi con questo strano, a volte buffo prof che, in una sperduta scuola cattolica di paese, insegna inglese attraverso i testi dei quattro Beatles e che invita i ragazzi che ne hanno bisogno a gridare forte Help!, Aiuto!
Non è però dell'epoca franchista che si parla in questo film, ma di come la nostra di epoca somigli sempre più a quella, per l'aiuto di cui ha bisogno una generazione pluri-istruita e però anche pluri-sfruttata, cui sono stati sottratti reddito e diritti, speranze e possibilità. Ci dice di come oggi monti un tono generale reazionario nei loro confronti, mentre dovrebbe essere ogni adulto un prezioso Quinto Beatles nel raccoglierli sulla linea del precipizio, della sfiducia, della perdita definitiva di autostima e di chiusura verso il futuro. Help! deve essere gridato, insegnato a cantare, agito, per aprirli gli occhi, non sul passato, ma sull’oggi, sul domani di chi si trova isolato, schiacciato nell’atto stesso di aprirsi verso essi.
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alba73
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venerdì 23 settembre 2016
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romanti bello emozionante
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Mi è il film mi è piaciuto molto. Semplice efficace e dai bei sentimenti
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lbavassano
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mercoledì 6 aprile 2016
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l'arte difficile della commedia pensante
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La capacità di raccontare con leggerezza storie che a ben vedere così leggere non sono, senza banalizzarle, è arte difficile, così come il saper coniugare il riso all’amara presa d’atto di una realtà in cui c’è in apparenza assai poco da ridere, senza negare l’asprezza di tale realtà. Il saper utilizzare le forme della commedia per far riflettere, un’arte di cui un tempo siamo stati maestri, prima che il becerismo comico dilagasse. E’ citata spesso l’Italia nel film di David Trueba. Anni sessanta: un’epoca in cui mentalità, e modi di vivere, e finanche regimi oppressivi hanno stimolato la capacità di sognare un mondo migliore, ad occhi aperti, contrariamente al titolo di film e canzone, anni in cui musica e “canzonette” hanno saputo interpretare tale aspirazione al di là delle barriere linguistiche.
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La capacità di raccontare con leggerezza storie che a ben vedere così leggere non sono, senza banalizzarle, è arte difficile, così come il saper coniugare il riso all’amara presa d’atto di una realtà in cui c’è in apparenza assai poco da ridere, senza negare l’asprezza di tale realtà. Il saper utilizzare le forme della commedia per far riflettere, un’arte di cui un tempo siamo stati maestri, prima che il becerismo comico dilagasse. E’ citata spesso l’Italia nel film di David Trueba. Anni sessanta: un’epoca in cui mentalità, e modi di vivere, e finanche regimi oppressivi hanno stimolato la capacità di sognare un mondo migliore, ad occhi aperti, contrariamente al titolo di film e canzone, anni in cui musica e “canzonette” hanno saputo interpretare tale aspirazione al di là delle barriere linguistiche. Un’epoca in cui la strada era vissuta, o quantomeno rappresentata, come luogo di possibilità ed incontri, e non di paure e di agguati, il mondo, e non il proprio paesello, era visto come la propria autentica casa. Di tutto ciò ci parla questo bel film, tramite bei personaggi, una bella storia e begli esterni mai banalmente pittoreschi, tutto ciò ci fa ricordare, e in parte, molta parte a dire il vero, rimpiangere.
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stefano capasso
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lunedì 28 marzo 2016
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la necessità di realizzare i propri sogni
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Siamo nel 1966 nella Spagna Franchista. Antonio insegna inglese in una scuola di religiosi, ed usa le canzoni dei Beatles per aiutare i ragazzi a comprendere meglio. Venuto a sapere che John Lennon si trova ad Almeria per girare un film, decide di andare a parlargli per chiedere aiutoi sulle traduzioni, che lui fa ascoltando le canzoni dalla radio.
Allo stesso momento Juanjo, un ragazzo adolescente decide di scappare di casa per non sottostare più alle imposizioni violente del padre che vuole che lui si tagli ci capelli. E altrove Belen, una giovane ragazza incinta, fugge dall’istituto dove è stata rinchiusa.
Un bel film leggero e con una vena poetica questo di David Trueba che parla della necessità di inseguire i propri sogni, di tre anime che vivono con disagio la vita di oppressione che il paese impone, e che vogliono fare della propria vita qualcosa di diverso da quello a cui sembrano destinati
È affrontando i pericoli che questa sfida propone che diventa possibile ottenere quei risultati che rendono possibile il ritorno alla quotidianeità con nuovi occhi e nuovi prospettive.
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Siamo nel 1966 nella Spagna Franchista. Antonio insegna inglese in una scuola di religiosi, ed usa le canzoni dei Beatles per aiutare i ragazzi a comprendere meglio. Venuto a sapere che John Lennon si trova ad Almeria per girare un film, decide di andare a parlargli per chiedere aiutoi sulle traduzioni, che lui fa ascoltando le canzoni dalla radio.
Allo stesso momento Juanjo, un ragazzo adolescente decide di scappare di casa per non sottostare più alle imposizioni violente del padre che vuole che lui si tagli ci capelli. E altrove Belen, una giovane ragazza incinta, fugge dall’istituto dove è stata rinchiusa.
Un bel film leggero e con una vena poetica questo di David Trueba che parla della necessità di inseguire i propri sogni, di tre anime che vivono con disagio la vita di oppressione che il paese impone, e che vogliono fare della propria vita qualcosa di diverso da quello a cui sembrano destinati
È affrontando i pericoli che questa sfida propone che diventa possibile ottenere quei risultati che rendono possibile il ritorno alla quotidianeità con nuovi occhi e nuovi prospettive.
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liuk!
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sabato 12 marzo 2016
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splendido
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Eccellente affresco della Spagna anni 60 visto attraverso tre personaggi uniti da un viaggio verso Almeria alla ricerca di John Lennon.
Grande lezione di cinema spagnolo in una commedia tenera e divertente.
Da non perdere assolutamente.
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rampante
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sabato 30 gennaio 2016
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una storia
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Una storia simpatica, a occhi chiusi cercando John Lennon e la libertà
Il prof Antonio, un uomo di mezza età, insegna inglese attraverso le canzoni dei Beatles nella Spagna franchista a metà anni sessanta.
Il professore è convinto che la lingua s'impara dai testi e utilizza le canzoni per insegnarla ai suoi alunni ma non sempre i testi sono chiari
Ossessionato dai Beatles, adora in particolare John Lennon e poichè ha saputo che Lennon sta girando un film nella provincia andalusa
di Almeria si mette in testa di incontrarlo per farsi aiutare a completare alcune trascrizioni lacunose.
In viaggio raccoglie un ragazzo scappato di casa e una ragazza in fuga.
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Una storia simpatica, a occhi chiusi cercando John Lennon e la libertà
Il prof Antonio, un uomo di mezza età, insegna inglese attraverso le canzoni dei Beatles nella Spagna franchista a metà anni sessanta.
Il professore è convinto che la lingua s'impara dai testi e utilizza le canzoni per insegnarla ai suoi alunni ma non sempre i testi sono chiari
Ossessionato dai Beatles, adora in particolare John Lennon e poichè ha saputo che Lennon sta girando un film nella provincia andalusa
di Almeria si mette in testa di incontrarlo per farsi aiutare a completare alcune trascrizioni lacunose.
In viaggio raccoglie un ragazzo scappato di casa e una ragazza in fuga.
E' una storia vera, come è vero che durante il soggiorno Lennon compose la canzone "Strawberry fields forever"
Il regista racconta tre solitudini sotto la cappa del franchismo, un paese arretrato che tira su i bambini a ceffoni.
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pier delmonte
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mercoledì 13 gennaio 2016
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una goduria
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Semplicemente fantastico, praticamente perfetti i 3 interpreti e le atmosfere, una goduria rivivere certi momenti storici, da consigliare ai settantenni ma anche ai sessantenni ai cinquantenni (come me!) ai quarantenni e giu’ discorrendo. nel suo genere capolavoro
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mauridal
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lunedì 14 dicembre 2015
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alla ricerca della libertà
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Non sempre la ricerca della libertà trova strade lineari ,percorsi precisi , di lotta al dominio o di abbattimento di poteri assoluti, A volte il percorso è indiretto. Qui in questo film delicato e leggero, il percorso è la figura di John Lennon ,irragiungibile mito per un semplice ma poetico prof. d'inglese di un liceo della spagna franchista. Ambientato negli anni sessanta, tutte le immagini, i personaggi, i volti, i luoghi hanno un sapore vintage, e riportano alla mente le esperienze di quegli anni. La incipiente voglia di libertà giovanile si esprimeva nei dettagli,i capelli lunghi o le gonne corte, il bisogno di fuggire, ancora di più dalla Spagna del dittatore Franco.
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Non sempre la ricerca della libertà trova strade lineari ,percorsi precisi , di lotta al dominio o di abbattimento di poteri assoluti, A volte il percorso è indiretto. Qui in questo film delicato e leggero, il percorso è la figura di John Lennon ,irragiungibile mito per un semplice ma poetico prof. d'inglese di un liceo della spagna franchista. Ambientato negli anni sessanta, tutte le immagini, i personaggi, i volti, i luoghi hanno un sapore vintage, e riportano alla mente le esperienze di quegli anni. La incipiente voglia di libertà giovanile si esprimeva nei dettagli,i capelli lunghi o le gonne corte, il bisogno di fuggire, ancora di più dalla Spagna del dittatore Franco. Il piccolo professore si inventa un viaggio alla ricerca di Jhon Lennon che gira un film nel deserto spagnolo, un film antimilitarista. Questa storia permette al film di staccarsi dalla realtà per diventare un sogno ad occhi aperti, a dispetto del titolo.Tuttavia durante il viaggio si incontrano personaggi e situazioni del tutto realistici e soprattutto si esprimono buoni sentimenti e ingenuità i che li investono appieno, la ragazza incinta fuggita da casa così come il ragazzo maltratto dal padre, trovano una libertà relativa in quel viaggio e in quel professore che insieme li accoglie per una meta non definita. Il pregio del film è proprio l'indefinitezza degli intenti, poichè il lraggiungere da parte del prof un mitico Jhon Lennon che alla fine troverà e gli concederà una visita dopo un lungo appostamento, non cambierà la realtà certamente, ma lascia un segno profondo nell'animo dei personaggi che torneranno in città appagati e più felici e nel viaggio di ritorno ascolteranno cantando una imrovvisata registrazione su cassetta di strowberryfields che Jhon suona alla chitarra. tutto questo consentirà ai protagonisti del film ma anche a tutti gli spettatori di risollevare lo spirito e di sperare che la vita possa essere vissuta più facilmente anche ad occhi chiusi cantando una canzone così come dice in un verso Jhon . Finalmente così sui titoli potremo ascoltare tutta la canzone dei Beatles quasi come un film musicarello degli anni sessanta ma con intenti più libertari e ribelli.
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flyanto
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venerdì 30 ottobre 2015
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un bellissimo ritratto di tre solitudini
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Film spagnolo di non grande richiamo e passato quasi inosservato nelle sale cinematografiche, "La Vita é Facile ad Occhi Chiusi" è invece da tenere presente in quanto ben girato e con bravi ed efficaci attori.
Siamo ìn Spagna negli anni '60, avendo un professore d'inglese di un istituto religioso appreso che il suo cantante idolo John Lennon si appresta a girare un film in Almeria, decide di partire con la sua Due Cavalli e recarsi di persona sul set al fine d' incontrarlo e parlargli. Nel corso del viaggio egli incontra e dà un passaggio a due giovani poco più che adolescenti che sono scappati dalla propria casa: il ragazzo in quanto in disaccordo col padre a causa di un non avvenuto taglio di capelli, la ragazza poichè incinta di un ragazzo che si è puntualmente defilato.
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Film spagnolo di non grande richiamo e passato quasi inosservato nelle sale cinematografiche, "La Vita é Facile ad Occhi Chiusi" è invece da tenere presente in quanto ben girato e con bravi ed efficaci attori.
Siamo ìn Spagna negli anni '60, avendo un professore d'inglese di un istituto religioso appreso che il suo cantante idolo John Lennon si appresta a girare un film in Almeria, decide di partire con la sua Due Cavalli e recarsi di persona sul set al fine d' incontrarlo e parlargli. Nel corso del viaggio egli incontra e dà un passaggio a due giovani poco più che adolescenti che sono scappati dalla propria casa: il ragazzo in quanto in disaccordo col padre a causa di un non avvenuto taglio di capelli, la ragazza poichè incinta di un ragazzo che si è puntualmente defilato. Nel corso del viaggio e del tempo che essi trascorreranno insieme in un paesino collocato vicino al set cinematografico, essi impareranno a conoscersi cementando l'affetto e la comprensione reciproca che piano piano si instaura. Il professore, dopo essersi molto adoperato, riuscirà anche ad incontrare l'idolo John Lennon ed alla fine di questa breve "vacanza" ognuno ritornerà alle proprie città e case, non senza però essere cambiato dentro ed avere instaurato un rapporto affettivo veramente sincero e profondo gli uni con gli altri. Insomma, un bel ricordo ed una bella esperienza da portarsi dietro che avrà segnato loro l'intera esistenza.
La trama di per sè è banale o, per lo meno, non del tutto originale e comunque romanzata rispetto all'episodio realmente vissuto da un professore spagnolo che all'epoca incontrò sul set John Lennon. Anche il tema del viaggio risulta un poco scontato finalizzato al proprio cambiamento personale. Ma ciò che rende particolare la pellicola di David Trueba (fratello del più famoso Fernando) è la rappresentazione del rapporto affettivo che si instaura tra i tre protagonisti, un rapporto che si evolve sempre di più e che unisce tre personaggi che fondamentalmente sono soli in quanto non compresi ed un poco rifiutati dal proprio ambiente. La delicatezza con cui Trueba descrive i sentimenti e le storie dei ciascuno dei tre protagonisti colpisce e commuove nello stesso tempo lo spettatore ed il film, se all'inizio appare un poco lento e noioso, piano piano diventa invece sempre più interessante proprio grazie all' evolversi del rapporto dei suddetti tre individui.
L'atmosfera, poi, quasi "magica" e comunque fremente di quegli anni '60 in cui un paese dominato dal regime franchista respirava la libertà solo ascoltando le canzoni dei Beatles in voga al momento, viene perfettamente descritta e rappresentata riportando lo spettatore nostalgicamente indietro nel tempo.
Bravi tutti i tre attori: Javier Camara, nel ruolo del professore, già conosciuto in molte pellicole di Pedro Almodovar, i due ragazzi, ancora poco noti (almeno da noi in Italia) perfettamente rispondenti ai propri personaggi.
Commovente, delicato, da scoprire.
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