happyfilm
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lunedì 24 marzo 2014
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vittima e carnefice
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In concorso al RIFF - Rome Independent Film Festival di Roma, THE STALKER è un film che mi ha entusiasmato dalla prima all'ultima inquadratura. Il personaggio di Lucio (interpretato magistralmente da Victor Alfieri) rappresenta tutte le contraddizioni dell'essere umano, nel suo essere allo stesso tempo padre amorevole e marito violento. Davvero bravissimi gli attori, tutti giusti anche nei piccoli ruoli. Non conoscevo Victor Alfieri ed è un peccato che sia emigrato a Los Angeles: bravo il regista a chiedergli di tornare giusto per questo film. Si tratta di una produzione indipendente e a bassissimo budget, ma nonostante questo il film ha una straordinaria forza narrativa che mi ha incollato alla poltrona.
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In concorso al RIFF - Rome Independent Film Festival di Roma, THE STALKER è un film che mi ha entusiasmato dalla prima all'ultima inquadratura. Il personaggio di Lucio (interpretato magistralmente da Victor Alfieri) rappresenta tutte le contraddizioni dell'essere umano, nel suo essere allo stesso tempo padre amorevole e marito violento. Davvero bravissimi gli attori, tutti giusti anche nei piccoli ruoli. Non conoscevo Victor Alfieri ed è un peccato che sia emigrato a Los Angeles: bravo il regista a chiedergli di tornare giusto per questo film. Si tratta di una produzione indipendente e a bassissimo budget, ma nonostante questo il film ha una straordinaria forza narrativa che mi ha incollato alla poltrona. Al termine della proiezione la mia compagna stava piangendo. Un film che fa riflettere sulla condizione di molti uomini che dopo il divorzio si ritrovano in una condizione di estrema difficoltà, non solo emotiva, ma anche e soprattutto economica che impedisce a queste persone di ricostruirsi una vita. Il regista è stato bravissimo a raccontare questo disagio senza essere mai retorico. Bellissima la sequenza in cui il protagonista minaccia il nuovo compagno della moglie di lasciare perdere la sua famiglia. Davvero grande cinema.
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silvio lomonaco
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domenica 23 marzo 2014
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lo stalking analizzato con una lente obiettiva
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Ho visto The Stalker (del regista Giorgio Amato) ieri al RIFF di Roma e devo dire che si è rivelato una piacevole sorpresa. Si tratta di un thriller drammatico su una tematica quanto mai attuale: lo stalking.
Il film racconta la storia di Lucio Melillo, un uomo con un indole violenta messo alle strette dalla sue ex compagna Nadia che lo ha trascinato in giudizio al fine di privarlo di ogni diritto paterno verso sua figlia Adele. La moglie di Lucio vive ancora nella casa per cui lui sta pagando il mutuo e conduce un centro estetico aperto grazie all’anticipo sulla liquidazione dell’ex compagno. Una situazione che fa scattare una scintilla degenerativa di follia all’uomo che lo porta a perseguitare Nadia in un crescendo di tensioni.
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Ho visto The Stalker (del regista Giorgio Amato) ieri al RIFF di Roma e devo dire che si è rivelato una piacevole sorpresa. Si tratta di un thriller drammatico su una tematica quanto mai attuale: lo stalking.
Il film racconta la storia di Lucio Melillo, un uomo con un indole violenta messo alle strette dalla sue ex compagna Nadia che lo ha trascinato in giudizio al fine di privarlo di ogni diritto paterno verso sua figlia Adele. La moglie di Lucio vive ancora nella casa per cui lui sta pagando il mutuo e conduce un centro estetico aperto grazie all’anticipo sulla liquidazione dell’ex compagno. Una situazione che fa scattare una scintilla degenerativa di follia all’uomo che lo porta a perseguitare Nadia in un crescendo di tensioni.
The Stalker è un cult film dalle tinte cupe e noir con un incipit d’autore: i primi venti minuti sono senza dialoghi, dominati solamente dalla musica e dalle immagini che mettono in risalto la psiche sempre più instabile del protagonista.
Il regista Giorgio Amato ha avuto il coraggio ed il merito, a mio avviso, di affrontare con grande realismo en introspezione psicologica il fenomeno dello stalking. Un tema scomodo ed insolito in il mercato italiano dominato attualmente, salvo rare eccezioni, da commedie e commediucce.
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silvio lomonaco
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domenica 23 marzo 2014
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lo stalking analizzato con una lente obiettiva
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Ho visto The Stalker (del regista Giorgio Amato) ieri al RIFF di Roma e devo dire che si è rivelato una piacevole sorpresa. Si tratta di un thriller drammatico su una tematica quanto mai attuale: lo stalking.
Il film racconta la storia di Lucio Melillo, un uomo con un indole violenta messo alle strette dalla sue ex compagna Nadia che lo ha trascinato in giudizio al fine di privarlo di ogni diritto paterno verso sua figlia Adele. La moglie di Lucio vive ancora nella casa per cui lui sta pagando il mutuo e conduce un centro estetico aperto grazie all’anticipo sulla liquidazione dell’ex compagno. Una situazione che fa scattare una scintilla degenerativa di follia all’uomo che lo porta a perseguitare Nadia in un crescendo di tensioni.
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Ho visto The Stalker (del regista Giorgio Amato) ieri al RIFF di Roma e devo dire che si è rivelato una piacevole sorpresa. Si tratta di un thriller drammatico su una tematica quanto mai attuale: lo stalking.
Il film racconta la storia di Lucio Melillo, un uomo con un indole violenta messo alle strette dalla sue ex compagna Nadia che lo ha trascinato in giudizio al fine di privarlo di ogni diritto paterno verso sua figlia Adele. La moglie di Lucio vive ancora nella casa per cui lui sta pagando il mutuo e conduce un centro estetico aperto grazie all’anticipo sulla liquidazione dell’ex compagno. Una situazione che fa scattare una scintilla degenerativa di follia all’uomo che lo porta a perseguitare Nadia in un crescendo di tensioni.
The Stalker è un cult film dalle tinte cupe e noir con un incipit d’autore: i primi venti minuti sono senza dialoghi, dominati solamente dalla musica e dalle immagini che mettono in risalto la psiche sempre più instabile del protagonista.
Il regista Giorgio Amato ha avuto il coraggio ed il merito, a mio avviso, di affrontare con grande realismo en introspezione psicologica il fenomeno dello stalking. Un tema scomodo ed insolito in il mercato italiano dominato attualmente, salvo rare eccezioni, da commedie e commediucce.
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