giuseppina putzulu
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martedì 28 dicembre 2021
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quando il gioco si fa scuro...
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Troppo ispirato a Tim Burton senza averne la genialità, troppo cupo e macchinoso per essere un film per bambini, a questo "cuginetto di Harry Potter" manca forse un po' di magia. Nonostante l'eccellente for tografia e il grande dispiego di immaginazione, alla fine resta solo un gran senso di smarrimento e malinconia.
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elgatoloco
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lunedì 22 febbraio 2021
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nuovo e interessante
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"The Games Maker"(Juan Pablo Buscarini, anche sceneggitatore, da un libro di Pablo De Santis, 2014), film argentino-canadese-italiano quanto ai produzione, mostra come un ragazzino abbia una predisposizione per i games come sciarade, labirinti etc., dove la tendenza risale al nonno. Improvvisamente, durante un breve viaggio in mongolfiera, nonoistante le buone condizioni climatiche, i genirori si perdono, entra come "orfano"(condizione non vera)in una sorta di scuola-lager, poi ne scappa, va dal nonno, infine affronta il suo storico(anche se dapprima sconosciuto)"nemico"Morodjan e.. Senza essere un "film per bambini".(non esiste un cienma per bambini, come non c'è teatro"per bambini"o TV a loro riservata, almeno stricto sensu.
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"The Games Maker"(Juan Pablo Buscarini, anche sceneggitatore, da un libro di Pablo De Santis, 2014), film argentino-canadese-italiano quanto ai produzione, mostra come un ragazzino abbia una predisposizione per i games come sciarade, labirinti etc., dove la tendenza risale al nonno. Improvvisamente, durante un breve viaggio in mongolfiera, nonoistante le buone condizioni climatiche, i genirori si perdono, entra come "orfano"(condizione non vera)in una sorta di scuola-lager, poi ne scappa, va dal nonno, infine affronta il suo storico(anche se dapprima sconosciuto)"nemico"Morodjan e.. Senza essere un "film per bambini".(non esiste un cienma per bambini, come non c'è teatro"per bambini"o TV a loro riservata, almeno stricto sensu...), "The Games Maker"è un film particolare, al di fuori degli schemi consueti, mille volte rodati, che propone un iter di sviluppo,, di crescita, un percorso evolutivo da"Romanzo di formazione"che ricorda altre epoche, volendo(romanticismo, ma non solo, Bildungsroman etc.), riuscendo a coinvolgere gli spettatori, con modalità espressive non particolarmente"nuove"in senso tecnico, ma tali sul piano della produzione di senso("l'aiutante- suggeritrice"che metaforicamente rimanda al"doble", al"duende", a una sorta di coscienza vigile che puù identificarsi anche con la persona amata), dove anche un viaggio in treno, come quello che il ragazzino compie recandosi nella sperduta località dove si trova il primo vero"creatore di giochi"il nonno Drago(il cognome non è casuale...vista e considerata la mentalità piena di pregiudizi che si riferisce alle creature"fantastiche")può riferisi ad altro, dove insomma filmicamente, forse pià che in letteratura, il designante(significante) rappresenta con grandee efficacia ciò che in realtò si designa(significato), dove l'immagine vale quanto essa simboleggia. Film simbolico senza esseree"simbolista", "The Games Maker"vede David Mazouz quale efficace protagonista, Megan Charpentier come"aiutante", Joeseh Finniies quale"supernemico", Edward Asner nella parte del nonno creatore, in un film dove la produzione di senso è chiara senza essere"gridata", Decisamente una novità, in un panorama filmico dove la ripetizione di schemi sembra essere diventata una dominantee assoluta. El Gato
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g_andrini
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sabato 7 gennaio 2017
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piacevole
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La perdita dei genitori, sia per loro morte o perché da loro sottratti, è un avvenimento che segna la propria esistenza. La paura di rimanere soli senza aiuti per vivere genera ansia in chiunque, ma è cosa normale, l'importante è non fossilizzarsi sugli eventi nefasti.
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