Quando vidi il trailer di questo film non sapevo se mi sarei trovata davanti un buon film artisticamente curato e divertente oppure una carnevalata infantile.
Temevo soprattutto il tipo di umorismo del film, che rischiava di cadere nella categoria "nido per l'infanzia" fatto di battute che uccidono il sorriso e gag sulle escrezioni corporee.
Gli orari di programmazione del cinema sembravano confermare i miei timori: tutti pomeridiani, una sola proiezione al giorno tranne al week end (in cui si sono sprecati: addirittura due!).
I primi due minuti di proiezione in effetti mi hanno fatto stappare la mia tequila d'emergenza, e prevedevo già un doposbornia mostruoso il giorno seguente, quando inaspettatamente il film ha ingranato.
Gioia e gaudio: la storia è intricata, molto più di quanto non sembri. La Muerte, una divinità femminile fatta di zucchero filato, e il marito Xi Balba, fatto di catrame, fanno una scommessa sulla diatriba "più vecchia del mondo": due ragazzi migliori amici entrambi innamorati della stessa ragazza. La Muerte scommette su Manolo, Xi Balba su Joaquin. Ciascun dio mette alla prova il suo campione, trasformandosi in un anziano e chiedendo in carità un pò del pane che i ragazzi hanno posto sulla tomba dei loro genitori defunti (la madre di Manolo, il padre di Joaquin). Manolo acconsente perché sua madre avrebbe voluto così, mentre Joaquin accetta solo uno scambio: una pagnotta in cambio di una spilla magica, la Medaglia della Vita Eterna. Joaquin diventa così un guerriero imbattibile e immortale, mentre Manolo riceve il dono di avere per sempre un cuore sincero e coraggioso. In tutto questo, Maria viene mandata in Europa dal padre a studiare in un convento, in quanto la ritiene "troppo indipendente e orgogliosa". Manolo cresce e diventa un abilissimo torero come tradizione di famiglia, ma detesta il suo mestiere con tutte le forze (sarebbe costretto a uccidere tori)e vorrebbe invece cantare, e Joaquin diventa l'eroe della città. Al ritorno di Maria, Xi Balba gioca sporco, e causa la morte di uno dei tre amici... Inizia così un complesso viaggio nell'aldilà attraverso il Mondo dei Ricordati, festoso e carnevalesco, il Mondo dei Dimenticati, un limbo freddo e triste, e la Caverna delle Candele, in cui l'essere chiamato Candelaio custodisce l'equilibrio tra i mondi grazie al Libro della Vita.
Ogni personaggio ha un retroscena e un perché, il ruolo della donna ("Io non appartengo a nessuno dei due", "Vado a parlare con il mio maiale, ho bisogno di stare con qualcuno di civilizzato", "Sapevate che ho studiato anche scherma?") è adeguato ai tempi moderni. L'umorismo per una volta è dedicato a tutte le età, dal più demenziale al più arguto. Il comparto artistico è di una bellezza terrificante, vale la pena di comprare il biglietto solo per le fantastiche animazioni e i colori sgargianti. L'ottimo adattamento italiano ed una colonna sonora ad arte coronano un capolavoro come non ne vedevo dal 2012, anno di uscita de Le 5 Leggende.
4 stelle e non 5, perché molte idee grafiche non appartengono a questo film (Xi Balba ha il bastone di Jafar, e con questo personaggio, Ade e Pitch Black condivide tutta la sua persona)
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