enzo70
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giovedì 3 dicembre 2015
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un viaggio alla ricerca di se stessi, ma...
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Due anziani cercano in un viaggio in Islanda la giovinezza perduta. Mitch, è un ex chirurgo e Colin l’ex cognato, buona l’interpretazione di Paul Eenhoorn e Earl Lynn Nelson, ma il film risulta oggettivamente troppo di maniera, la regia di Aaron Katz è lenta, gli indugi sono eccessivi e la stessa Islanda sembra limitata nella capacità di espressione delle bellezze dell’isola. Il tema della vecchiaia, dei ricordi e della voglia di vivere fino all’ultimo diventa, quindi, una sorta di triste quadretto, ma è troppo recente, ad esempio, il ricordo dello straordinario Youth di Sorrentino per evitare confronti dai quali questo viaggio al nord non può che uscire sconfitto.
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Due anziani cercano in un viaggio in Islanda la giovinezza perduta. Mitch, è un ex chirurgo e Colin l’ex cognato, buona l’interpretazione di Paul Eenhoorn e Earl Lynn Nelson, ma il film risulta oggettivamente troppo di maniera, la regia di Aaron Katz è lenta, gli indugi sono eccessivi e la stessa Islanda sembra limitata nella capacità di espressione delle bellezze dell’isola. Il tema della vecchiaia, dei ricordi e della voglia di vivere fino all’ultimo diventa, quindi, una sorta di triste quadretto, ma è troppo recente, ad esempio, il ricordo dello straordinario Youth di Sorrentino per evitare confronti dai quali questo viaggio al nord non può che uscire sconfitto.
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