lorenzo76bg
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sabato 22 febbraio 2014
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umanamente intenso
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Una misteriosa epidemia si diffonde su tutta la Terra. La trasmissione, che provoca morte istantanea, avviene attraverso gli spazi aperti e, nella paura più irrazionale, l'umanità è costretta a rimanere intrappolata all'interno degli edifici. Quando anche la città di Barcellona sprofonda nel caos, Marc deve riuscire a ritrovare la fidanzata Julia, scomparsa nel nulla... Un file originale, umanamente intenso e claustrofobico. Concepito con un presupposto apocalittico alquanto semplice, questo film spagnolo dipinge un'umanità che, ormai assuefatta al progresso, perde la sua capacità di vivere in luoghi aperti ed è condannata a rimanere prigioniera degli edifici stessi. Consigliato!!!
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domenicoarena
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domenica 27 settembre 2015
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la metafora del nostro malessere
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L'epidemia di agorafobia che colpisce il pianeta contiene in se' la forza della fine e del nuovo inizio. Il gioco di rovesciamento delle priorità, che in troppi film apocalittici finisce per costituire un mero espediente, qui innesca una riflessione profonda e definitiva sulla futilità del nostro vivere. Il feroce contrappasso che rinchiude l'umanità contemporanea negli spazi claustrofobici diventa l'epitaffio della nostra contemporaneità, salvata - forse - dalla semplicità dell'amore. Un gran film, senza un solo effetto speciale, ma con una gran forza narrativa e riprese di rara bellezza.
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giulio andreetta
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lunedì 19 aprile 2021
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molto bene
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Film girato e condotto con estrema intelligenza e professionalità, a partire dall'ottima sceneggiatura (dialoghi mai banali), ma anche per quel che riguarda la meravigliosa fotografia, realmente evocativa di tutta una dimensione sotterranea della metropolitana di una grande città. Attori realmente 'in parte' offrono interpretazioni estremamente realistiche e convincenti. Il tema è proprio quello di una non ben precisata epidemia - una sorta di agorafobia - la quale sembra impossessarsi di tutti coloro intenti a camminare su spazi aperti. Questo contesto dà avvio ad una vicenda che narra del tentativo di un giovane uomo di rintracciare la sua fidanzata, e della quale egli ignora persino se sia viva o meno.
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Film girato e condotto con estrema intelligenza e professionalità, a partire dall'ottima sceneggiatura (dialoghi mai banali), ma anche per quel che riguarda la meravigliosa fotografia, realmente evocativa di tutta una dimensione sotterranea della metropolitana di una grande città. Attori realmente 'in parte' offrono interpretazioni estremamente realistiche e convincenti. Il tema è proprio quello di una non ben precisata epidemia - una sorta di agorafobia - la quale sembra impossessarsi di tutti coloro intenti a camminare su spazi aperti. Questo contesto dà avvio ad una vicenda che narra del tentativo di un giovane uomo di rintracciare la sua fidanzata, e della quale egli ignora persino se sia viva o meno. Un autentico viaggio nel senso più autentico del termine, che diviene dunque anche viaggio di formazione. Interessante l'idea fondativa della pellicola, convincente l'aspetto realizzativo e recitativo. Senza dubbio alcuno un ottimo film (4 stelline)
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