evildead
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giovedì 13 agosto 2015
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uno,nessuno,centomila...
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Citando Pirandello sintetizzo in poche parole le mie impressioni su questo film ,ma mi spiego meglio: c'e' chi lo definisce una pietra miliare del cinema horror ,chi non lo considera proprio e chi ,come me ,lo definisce un discreto film nella pletora di film
del genere. Esso presenta alcuni lati positivi ed altri molto discutibili ,in un contesto di buona messa in scena; un paio di cose che si ricorderanno saranno il nascondino con battimani (la scena dell'armadio e' molto buona) ,il carillon con specchio (che mi pare non nuovissimo ,vabbe') e ,se vogliamo ,l'immagine della posseduta coperta dal lenzuolo e legata alla sedia.L'idea della bambola Annabelle e' una sottotrama non sviluppata ,ma pensata forse per il film poi fatto ,comunque inutile nell'economia di questa storia; a tale proposito voglio fare notare che i coniugi Warren hanno una stanza piena di oggetti infestati ,indemoniati o maledetti nello stesso ambito della piccola figlia! Aggiungo che si tratta di oggetti non "esorcizzati" , come viene detto ,pertanto ,non "ricordini" ma oggetti ATTIVI con un potenziale malefico incredibile,come un arsenale di bombe inesplose!I Warren hanno, in effetti,nella realta', un museo di oggetti malefici ,ricavando quindi un utile su cio' che "espropriano" (e chissa' se basta il divieto di "toccare".
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Citando Pirandello sintetizzo in poche parole le mie impressioni su questo film ,ma mi spiego meglio: c'e' chi lo definisce una pietra miliare del cinema horror ,chi non lo considera proprio e chi ,come me ,lo definisce un discreto film nella pletora di film
del genere. Esso presenta alcuni lati positivi ed altri molto discutibili ,in un contesto di buona messa in scena; un paio di cose che si ricorderanno saranno il nascondino con battimani (la scena dell'armadio e' molto buona) ,il carillon con specchio (che mi pare non nuovissimo ,vabbe') e ,se vogliamo ,l'immagine della posseduta coperta dal lenzuolo e legata alla sedia.L'idea della bambola Annabelle e' una sottotrama non sviluppata ,ma pensata forse per il film poi fatto ,comunque inutile nell'economia di questa storia; a tale proposito voglio fare notare che i coniugi Warren hanno una stanza piena di oggetti infestati ,indemoniati o maledetti nello stesso ambito della piccola figlia! Aggiungo che si tratta di oggetti non "esorcizzati" , come viene detto ,pertanto ,non "ricordini" ma oggetti ATTIVI con un potenziale malefico incredibile,come un arsenale di bombe inesplose!I Warren hanno, in effetti,nella realta', un museo di oggetti malefici ,ricavando quindi un utile su cio' che "espropriano" (e chissa' se basta il divieto di "toccare"...).L'idea poi degli esperti che si posizionano nella casa infestata l'abbiamo stravista(Gli invasati,Dopo la vita, Entity,Poltergeist...) ma se i fatti sono veri ,ok... La casa con vista sul lago ,pontile ecc ,ricorda tanto quella di Amityville (con relativo ,stravisto ,arrivo della famiglia...). IL fatto che la coppia abbia ben 5 figlie femmine di eta' simile crea confusione(e' anche,viene detto ,un motivo per non riuscire ad andarsene ,poiche' "chi accoglierebbe 7 persone?") ,e ,oltretutto ,anche i Warren hanno una figlia piccola...Una sotto-sotto trama riguarda lo shock che avrebbe avuto la signora Warren in un precedente esorcismo; cosa avra' visto? Ci faranno un film?
Tutto procede ,insomma,in un'atmosfera di deja'-vu in salsa orientale (Wan,di origine malese,tira fuori spesso lo Japan-style,pure questo ormai stravisto...),gustosa ,per chi ha visto pochi film del genere ,ma poco saporita per i "veterani",smaliziati a tutto...Inoltre nello stesso ambiente abbiamo: lo spettro della strega(pure appesa a quell'albero ...ma gia' solo vedendolo non si va ad abitare li'...) ,quello del ragazzino Rory,quello della cameriera coi polsi tagliati,piu' un altro paio ,forse...non ci sara' troppa "carne" dentro questa "salsa"?Infine ,l'esorcismo: poco si puo' aggiungere ,ormai ,su questo tema (dal 1973 in poi di "esorcicci" ne abbiamo visti...) ma i cineasti ci provano ancora. In questo caso non e' malaccio ,non eccessivo ,la cantina,la sedia,il lenzuolo...come ho detto ,qualcosa che puo' rimanere ,originale. Per finire,l'immancabile "finale aperto" ,col carillon che si apre,suona,gira,si ferma e... "L'evocazione 2"?
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noia1
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lunedì 2 novembre 2015
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senza sbavature
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Una famiglia nella “classica” casa infestata.
Si torna alle origini, la famigliola e la casa infestata, ci si mette comodi ed ecco il film evento degli ultimi anni, incredibile. Piuttosto di una nuova frontiera dell’orrore, direi più che altro, il cinema di genere all’ennesima potenza, tutto ciò che un film può dare in ogni sua forma, con ogni suo mezzo, in tutte le salse, tutto dosato come dev’essere fatto, senza sbavature, senza un minimo difetto, perfetto.
Tutto è estremamente credibile, fin dall’inizio, senza perdere tempo nelle classiche mezz’ore iniziali in semicommedie familiari. Si comincia con la tensione, può essere la porta, le visioni, grida, scoperte, angoli bui, il clima è perfetto, ed è questo in sostanza a rappresentare tutta la prima parte (al di là della paura vera): un’atmosfera perfetta, come un eterno entrare nel tunnel degli orrori.
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Una famiglia nella “classica” casa infestata.
Si torna alle origini, la famigliola e la casa infestata, ci si mette comodi ed ecco il film evento degli ultimi anni, incredibile. Piuttosto di una nuova frontiera dell’orrore, direi più che altro, il cinema di genere all’ennesima potenza, tutto ciò che un film può dare in ogni sua forma, con ogni suo mezzo, in tutte le salse, tutto dosato come dev’essere fatto, senza sbavature, senza un minimo difetto, perfetto.
Tutto è estremamente credibile, fin dall’inizio, senza perdere tempo nelle classiche mezz’ore iniziali in semicommedie familiari. Si comincia con la tensione, può essere la porta, le visioni, grida, scoperte, angoli bui, il clima è perfetto, ed è questo in sostanza a rappresentare tutta la prima parte (al di là della paura vera): un’atmosfera perfetta, come un eterno entrare nel tunnel degli orrori.
Viene da crederci realmente, una costruzione perfetta con tanto d’indagini, rivelazioni, angoscia.
La trama prosegue riuscendo a terrorizzarci ogni volta per qualcosa, quello che però prima era un sussulto, diventa un grido, e così via fino al finale, dove il ritmo non si mangia niente, non solo perché il proseguo è forsennato significa che la tensione cala e si sfoga, no anzi, fa sempre più paura. Il progredire verso la paura vera funziona dall’inizio alla fine.
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kondor17
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venerdì 4 dicembre 2015
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magistrale
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Ed e Lorraine sono una coppia di paragnostici con mandato divino. Lui esorcista laico e lei preveggente telepatica, aiutano le persone a risolvere i problemi di possessione legati al maligno. Ma c'è un caso, un unico caso che non è mai stato mostrato per la forza e la minaccia di quella mostruosa presenza. E il film narra di questo. La premessa quasi giornalistica del fatto - il film inizia come una sorta di reportage/intervista - induce lo spettatore a credere che quanto sta per vedere non sia frutto di fantasia. E per tutto il percorso tale idea non ti molla mai. Merito del regista, James Wan, un maestro in questo, e di attori tutti perfettamente in parte. Gli effetti speciali e la storia non fanno una piega, non c'è una sbavatura che sia una.
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Ed e Lorraine sono una coppia di paragnostici con mandato divino. Lui esorcista laico e lei preveggente telepatica, aiutano le persone a risolvere i problemi di possessione legati al maligno. Ma c'è un caso, un unico caso che non è mai stato mostrato per la forza e la minaccia di quella mostruosa presenza. E il film narra di questo. La premessa quasi giornalistica del fatto - il film inizia come una sorta di reportage/intervista - induce lo spettatore a credere che quanto sta per vedere non sia frutto di fantasia. E per tutto il percorso tale idea non ti molla mai. Merito del regista, James Wan, un maestro in questo, e di attori tutti perfettamente in parte. Gli effetti speciali e la storia non fanno una piega, non c'è una sbavatura che sia una. E i brividi scorrono forti dall'inizio alla fine. Lo spavento è assicurato e il crescendo è indimenticabile. Per gli amanti del genere - io sono uno di quelli - un must. Forse il miglior film di demoni ed esorcismo assieme all'impareggiabile capolavoro di William Friedkin. Bravissimi tutti, anche i bambini, per un film assolutamente da non perdere.
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raysugark
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giovedì 11 agosto 2016
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the conjuring
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Il genere cinematografico horror sulle possessioni demoniache ha sempre terrorizzato il pubblico, per quanto la maggior parte delle storie siano ispirate ai fatti realmente accaduti. Negli anni 70 e 80, gli investigatori del paranormale Ed e Lorraine Warren hanno affrontato molti casi sulle possessioni demoniache al punto di rischiare la propria vita. Tutti gli oggetti posseduti vengono conservati ancora oggi nel museo dell'occulto dei Warren. Quando i casi sono stati pubblicati nei libri scritti dai Warren stessi, hanno e continuano ancora oggi a terrorizzare la gente. In queste pellicole vengono girati per la maggior parte con ancora vecchi modi e poco CGI, dove il budget è talmente basso da fare straordinari incassi mondiali.
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Il genere cinematografico horror sulle possessioni demoniache ha sempre terrorizzato il pubblico, per quanto la maggior parte delle storie siano ispirate ai fatti realmente accaduti. Negli anni 70 e 80, gli investigatori del paranormale Ed e Lorraine Warren hanno affrontato molti casi sulle possessioni demoniache al punto di rischiare la propria vita. Tutti gli oggetti posseduti vengono conservati ancora oggi nel museo dell'occulto dei Warren. Quando i casi sono stati pubblicati nei libri scritti dai Warren stessi, hanno e continuano ancora oggi a terrorizzare la gente. In queste pellicole vengono girati per la maggior parte con ancora vecchi modi e poco CGI, dove il budget è talmente basso da fare straordinari incassi mondiali. James Wan man mano che sta proseguendo la carriera, oltre essere considerato maestro dell'horror si sta addentrando nel genere dell'action come con Fast & Furious 7 oppure quello dei supereroi con Aquaman. Wan dirige uno dei terrificanti casi dei Warren con la sua pellicola The Conjuring, con Patrick Wilson e Vera Farminga nei panni di Ed e Lorraine Warren. La pellicola narra che negli 70 la famiglia Perron si sono appena trasferiti in una fattoria a Rhode Island, dove giorno dopo giorno che spenderanno il loro tempo in questa casa accadranno degli strani e spaventosi avvenimenti, che faranno coinvolgere i Warren. L'atmosfera de The Conjuring è così misteriosa e inquietante, da spaventare immediatamente il pubblico dall'inizio fino alla fine della pellicola. Gli attori per la maggior parte riescono a regalare un'ottima performance, senza utilizzare eccessive forzature nelle scene inquietanti. Le performance di Farminga e Wilson sono state le migliori, per quanto hanno saputo maneggiare la caratterizzazione dei personaggi realmente esisti. Ma la performance di Vera Farminga da Lorraine Warren cattura subito l'attenzione del pubblico, per quanto lei riesce a vedere delle cose così inquietanti che né Ed Warren nessuno può vedere. La colonna sonora di Joseph Bishara è così atmosferica e inquietante da essere compatibile alle scene terrificanti facendo venire la pelle d'oca al pubblico. La straordinaria regia di James Wan riesce ad accompagnare perfettamente la narrazione della pellicola, sia nelle scene di tenerezza che nelle scene inquietanti.
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howlingfantod
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venerdì 17 luglio 2015
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bella esperienza
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Un horror come si deve, dicono una storia vera, meglio dire basato su una storia vera ecco forse è più corretto in questi casi e la persona con cui ho visto il film nella sua finezza mi ha corretto giustamente, un genere che anche se non mi appartiene nelle corde ha però appunto per me il valore aggiunto di averlo visto con una persona molto, molto speciale, forse per questo sono condizionato nel mio giudizio. La paura si tocca e non si vede come deve essere sempre lasciata un pò fuori dello schermo e nella mente di chi vi assiste, nel non visto o non visto ancora così che non se ne vada più. Così gli scricchiolii, le inquietudini che mostra una famiglia alla quale “un entità oscura si è legata” e nello svolgersi del climax drammatico- orrori fico arriverà ad uno svolgimento più palese e visibile in stile “L’esorcista” con la madre posseduta, una splendida Lili Taylor (ex Mystic Pizza ed Haunting-Presenze fra gli altri) a far da chiave della storia che nella sceneggiatura suggerisce un sequel alle streghe di Salem.
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Un horror come si deve, dicono una storia vera, meglio dire basato su una storia vera ecco forse è più corretto in questi casi e la persona con cui ho visto il film nella sua finezza mi ha corretto giustamente, un genere che anche se non mi appartiene nelle corde ha però appunto per me il valore aggiunto di averlo visto con una persona molto, molto speciale, forse per questo sono condizionato nel mio giudizio. La paura si tocca e non si vede come deve essere sempre lasciata un pò fuori dello schermo e nella mente di chi vi assiste, nel non visto o non visto ancora così che non se ne vada più. Così gli scricchiolii, le inquietudini che mostra una famiglia alla quale “un entità oscura si è legata” e nello svolgersi del climax drammatico- orrori fico arriverà ad uno svolgimento più palese e visibile in stile “L’esorcista” con la madre posseduta, una splendida Lili Taylor (ex Mystic Pizza ed Haunting-Presenze fra gli altri) a far da chiave della storia che nella sceneggiatura suggerisce un sequel alle streghe di Salem. Il ruolo degli esorcisti “laici” svolto dalla coppia di coniugi investigatori porta alla risoluzione finale dove, la nonostante tipicità del ruolo della moglie sensitiva soprattutto, la brava Vera Farmiga, (“ha visto qualcosa di orribile”) si riesce ad assaporare un gusto torbidamente oscuro e misterico che fa bene ad ogni horror che non sia sempre e solo patinato delle stesse scene viste e straviste.
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fabio1957
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venerdì 5 giugno 2015
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discreto horror
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Se non ci fosse stato l'esorcista, capostipite del genere non avremmo visto a seguire le centinaia di film da esso ispirate e forse non sarebbe stato un male. Certe ridicole imitazioni ce le potevano risparmiare, tuttavia il film in questione pur non apportando grandi elementi di novità al filone demoniaco, è comunque ben fatto, i meccanismi che suscitano paura ci sono e funzionano a dovere,in alcuni momenti la tensione sale opportunamente, le atmosfere claustrofobiche e tenebrose sono di grande effetto,
dunque un discreto horror
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nicola1
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lunedì 27 gennaio 2014
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vedi regan e poi ...
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Credo che sia difficile trovare qualche cosa di veramente nuovo quando qualcuno alla prima botta riesce a far terra bruciata davanti a se. Mi riferisco a Robert Wise per Gli invasati del 1963 e, naturalmente, a William Friedkin per L'esorcista. Due film ai quali questo ne e' una specie di summa. Per quanto riguarda le case infestate qualcosa dopo forse e' stato fatto (Shining di Kubrick tanto per dirne uno ma io non lo considero un horror tout court) Ma per quanto riguarda possessioni demoniache il film di Friedkin ha gia detto tutto e qualunque cosa possa venire dopo non apporta niente di nuovo. Per quanto riguarda questo film posso dire che la prima parte e' ben costruita sia come struttura narrativa che come tensione drammatica anche se la mente viene letteralmente "infestata" da roba simile già vista (Amityville Horror per dirne uno) La seconda parte quella piu' demoniaca cade proprio in maniera rovinosa, ad un certo punto credevo che la testa di Lili Taylor avrebbe compiuto un giro di 360 gradi da un momento all'altro.
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Credo che sia difficile trovare qualche cosa di veramente nuovo quando qualcuno alla prima botta riesce a far terra bruciata davanti a se. Mi riferisco a Robert Wise per Gli invasati del 1963 e, naturalmente, a William Friedkin per L'esorcista. Due film ai quali questo ne e' una specie di summa. Per quanto riguarda le case infestate qualcosa dopo forse e' stato fatto (Shining di Kubrick tanto per dirne uno ma io non lo considero un horror tout court) Ma per quanto riguarda possessioni demoniache il film di Friedkin ha gia detto tutto e qualunque cosa possa venire dopo non apporta niente di nuovo. Per quanto riguarda questo film posso dire che la prima parte e' ben costruita sia come struttura narrativa che come tensione drammatica anche se la mente viene letteralmente "infestata" da roba simile già vista (Amityville Horror per dirne uno) La seconda parte quella piu' demoniaca cade proprio in maniera rovinosa, ad un certo punto credevo che la testa di Lili Taylor avrebbe compiuto un giro di 360 gradi da un momento all'altro. L'omaggio volatile a Hitchcock era completamente fuori luogo (se di omaggio si trattava) Bravi gli attori, tutti nella norma. Curiosita': ho rivisto da poco Suspense (The Innocents di Jack Clayton del 1961) e pur essendo per me gia' visto e pure vecchio i brividi sono stati superiori che a quelli di questo film.
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germano f.
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domenica 25 agosto 2013
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come una volta...
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La visione de "L'evocazione" ti lascia, alla fine, una sensazione di serenità e di appagamento. Tutto sommato si esce dal cinema leggeri, rilassati, quasi contenti. Sarà per il lieto fine (spiccatamente hollywoodiano), o, forse, sarà perchè non si ravvisano fastidiose e inopportune scene splatter, oppure perchè il film appena visionato è comunque un ottimo prodotto commerciale e si è soddisfatti dei soldi spesi un paio di ore prima. Non lo so. Capisco comunque che il film è liberatorio, catartico. Le nostre paure inconsce trovano, bene o male, uno sfogo. Gridolini, occhi semi-chiusi, cuore accelerato, adrelina che sale e scende,qualche piccola ironia fatta da vicini di poltrona altrettanto eccitati.
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La visione de "L'evocazione" ti lascia, alla fine, una sensazione di serenità e di appagamento. Tutto sommato si esce dal cinema leggeri, rilassati, quasi contenti. Sarà per il lieto fine (spiccatamente hollywoodiano), o, forse, sarà perchè non si ravvisano fastidiose e inopportune scene splatter, oppure perchè il film appena visionato è comunque un ottimo prodotto commerciale e si è soddisfatti dei soldi spesi un paio di ore prima. Non lo so. Capisco comunque che il film è liberatorio, catartico. Le nostre paure inconsce trovano, bene o male, uno sfogo. Gridolini, occhi semi-chiusi, cuore accelerato, adrelina che sale e scende,qualche piccola ironia fatta da vicini di poltrona altrettanto eccitati. La storia in sè, per quanto già trita e ritrita (casa infestata, bambini alle prese con fantasmi, esorcismi, ecc...), è ben strutturata e sceneggiata con cura e attenzione. Molto interessante da questo punto di vista è la bipartizione dei punti di vista che seguono l'intrecciarsi della trama da parte delle due famiglie ( i "posseduti" Perron da una parte e i "liberatori" Warren dall'altra). Questo assicura un ritmo narrativo ricco di alternanze e non lascia allo spettatore punti di riferimento certi (cosa di certo negativa per un film horror). Il film è ricco di rimandi cinematografici e narrativi (divertente gioco quasi tarantiniano). La scenografia e i costumi sono molto ben curati e densi di significato : riescono a delinearci stati d'animo e suggestioni emotive con pochi tratti studiati a fondo e con metodo (penso alle pareti della casa scrostate, al loro colore pallido e smorto; all'albero-mano che incombe sulla casa; agli armadi scuri e minacciosi; agli oggetti evidenziati da colori accesi, ma insieme antichi; ai vestiti della Taylor solari prima e ombrosi, quasi confusi, dopo; alla foto di famiglia viva e ricca di speranza, ultimo e unico appiglio di salvezza). Molto bravi gli attori, misurati e discreti nei loro ruoli : la forza della storia caratterizza da solo i loro personaggi, accentuarne le caratteristiche li avrebbe soltanto resi più fumettistici, stupidi quasi. Vera Farmiga sempre più brava e magnetica. Il tutto messo insieme da un regista di notevole bravura e intelligenza. Wan dimostra con questo film di sapersi muovere con piani-sequenza e abili commistioni di sonoro-montaggio a livelli horror che pochissimi della sua generazione sanno maneggiare. La scena della figlia dei Perron che guarda sotto il letto e la telecamera che con lei vortica sopra e sotto di esso alla ricerca dello spirito demoniaco è da manuale e con niente crea una tensione a cui anche i più scettici non possono sfuggire. Forse questo ragazzo dovrebbe dedicare il suo sguardo e la sua abilità verso mete più impegnative : il talento c'è, ma forse manca un po' di coscienza intelletuale. Infastidisce solo un goccio di classismo prettamente americano : la povera famiglia operaia soccorsa e salvata da una più borghese ed emancipata, una pietas cattolica che permea il film soprattutto nel finale : scelta più fantasiosa di tutto il resto della narrazione. Ma è una sensazione passeggera che come arriva va via. Rimane dentro di te la sensazione di aver visto un film bello, intenso, divertente e fatto più di sensazioni che di effetti speciali, più di scrittura che di malsana improvvisazione, più di sano lavoro di gente esperta che di raccomandati figli di papà che non sanno come si tiene in mano una cinepresa. Film fatti con voglia e sacrificio. Proprio come una volta.
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calopsite
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sabato 24 agosto 2013
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-the conjuring- solita casa infestata dalla "noia"
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Solita casa infestata, niente di originale, tenuto anche conto che si voleva raccontare una storia vera mi aspettavo maggiore sostanza nella trama, troppo facile da capire anche nel risvolto totale e nel finale del film o almeno è così per chi è un habitué di questo genere di cinema che con "The conjuring" resta deluso.
Un film a tratti quasi scontato, la paura, la tensione non accennano a decollare.
Gli attori recitano in modo asciutto, non trasudano nessuna emozione e nemmeno riescono a trasmetterla a chi guarda il film con la speranza di un'attimo di brivido.
Forse il 3d avrebbe dato una chance in più, sopratutto per quanto concerne l'infestazione della casa.
Alcune scene ricordano alcuni film della stessa categoria.
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Solita casa infestata, niente di originale, tenuto anche conto che si voleva raccontare una storia vera mi aspettavo maggiore sostanza nella trama, troppo facile da capire anche nel risvolto totale e nel finale del film o almeno è così per chi è un habitué di questo genere di cinema che con "The conjuring" resta deluso.
Un film a tratti quasi scontato, la paura, la tensione non accennano a decollare.
Gli attori recitano in modo asciutto, non trasudano nessuna emozione e nemmeno riescono a trasmetterla a chi guarda il film con la speranza di un'attimo di brivido.
Forse il 3d avrebbe dato una chance in più, sopratutto per quanto concerne l'infestazione della casa.
Alcune scene ricordano alcuni film della stessa categoria.
Io per non prendere sonno durante il film mi sono fatto forte della curiosità nata dall'attesa di vedere se questo film poteva un pò superare la suspance della serie di Saw che decantato insieme a Insidious doveva dare durante la visione.
E' un film che si può vedere ma che credo sia anche facile da dimenticare perchè in pentola non bolle nulla di nuovo, è un peccato perchè un'altra occasione di girare un film di alta qualità è andata persa.
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ullus00
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sabato 24 agosto 2013
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c'è un fantasma in cantina!!!!!
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Visto proprio ieri sera per mancanza di alternative valide,o presunte tali, nel mio cinema di fiducia. Devo dire che mi sarei aspettato comunque di più dal regista malese, che a mio avvisto ancora deve raggiungere una vera e propria maturazione, perchè in fondo questo "The Conjuring" non aggiunge niente a un genere che già da tempo ha detto tutto quello che doveva dire. Wan punta ancora su una casa infestata da fantasmi che tormentano un'innocente e numerosa famiglia, i Perron, da poco trasferitasi, alternando episodi "orrorifici" di grande effetto e ingegno mirabile, come il gioco del battimani o il fantasma nel lenzuolo, a clichè davvero triti e ritriti che fanno storcere il naso anche a spettatori meno avvezzi al genere, leggasi orologi fermi alla stessa ora, porte che sbattono da sole, quadri che cadono a terra e via discorrendo.
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Visto proprio ieri sera per mancanza di alternative valide,o presunte tali, nel mio cinema di fiducia. Devo dire che mi sarei aspettato comunque di più dal regista malese, che a mio avvisto ancora deve raggiungere una vera e propria maturazione, perchè in fondo questo "The Conjuring" non aggiunge niente a un genere che già da tempo ha detto tutto quello che doveva dire. Wan punta ancora su una casa infestata da fantasmi che tormentano un'innocente e numerosa famiglia, i Perron, da poco trasferitasi, alternando episodi "orrorifici" di grande effetto e ingegno mirabile, come il gioco del battimani o il fantasma nel lenzuolo, a clichè davvero triti e ritriti che fanno storcere il naso anche a spettatori meno avvezzi al genere, leggasi orologi fermi alla stessa ora, porte che sbattono da sole, quadri che cadono a terra e via discorrendo. Inoltre il regista decide di puntare solo in parte su quello che sarebbe potuto essere l'elemento di forza(e di novità) del film, la famiglia Warren e la figura dei coniugi demonologi che collaborano col vaticano, pur cercando di essere una famiglia normale. Invece, dopo un introduzione interessante della coppia, il film si dilunga per 40/50 minuti sugli eventi interni alla casa stregata che divertono(spaventano) ma non emozionano mai, per poi richiamare in causa i Warren solo nel finale, appunto per debellare i suddetti fantasmi(streghe o demoni che siano). La pellicola presenta anche qualche buco di sceneggiatura come ad esempio la vicenda della bambola o il coinvolgimento della piccola Warren, episodi fini a se stessi e che non sembrano avere un ruolo nello sviluppo effettivo della trama. Aggiungo che secondo me, nel 2013, dopo aver tirato in ballo bambole assassine, demoni possessori, streghe, Satana, infermiere suicide e maledizioni secolari, è davvero assurdo che l’unico a tirare le cuoia sia un cane. Concludo dicendo che il film non ha ripagato il prezzo del biglietto e ne sconsiglio la visione.
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