samanta
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domenica 10 novembre 2024
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il potere della tecnologia
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Il film uscito nel 2013 (tratto dal romanzo Paranoia) e recentemente trasmesso in TV ha la regia di Robert Luketic direttore poliedrico (La rivincita delle bionde, Killers) con un curriculum cinematografico di 20 anni non molto folto. Malgrado il cast il film non ha ricevuto buona accoglienza sia della critica che del pubblico (budget 35 milioni di $, box office circa 18 milioni).
Nicholas Waytt (Gary Oldman) è un arcigno e cinico imprenditore del settore tecnologico/digitale, invita ad un collequio il giovane dipendente Adam Cassidy (Liam Hemsworth) e la sua squadra di giovani colleghi per la presentazione di un nuovo progetto, ma l'incontro finisce male Waytt lo tratta altezzosamente e alla reazione del giovane lo licenzia con i suoi amici.
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Il film uscito nel 2013 (tratto dal romanzo Paranoia) e recentemente trasmesso in TV ha la regia di Robert Luketic direttore poliedrico (La rivincita delle bionde, Killers) con un curriculum cinematografico di 20 anni non molto folto. Malgrado il cast il film non ha ricevuto buona accoglienza sia della critica che del pubblico (budget 35 milioni di $, box office circa 18 milioni).
Nicholas Waytt (Gary Oldman) è un arcigno e cinico imprenditore del settore tecnologico/digitale, invita ad un collequio il giovane dipendente Adam Cassidy (Liam Hemsworth) e la sua squadra di giovani colleghi per la presentazione di un nuovo progetto, ma l'incontro finisce male Waytt lo tratta altezzosamente e alla reazione del giovane lo licenzia con i suoi amici. Adam scioccamente per consolarsi, utilizza con i suoi ex colleghi ancora la carta aziendale per fare bisboccia e spende molti soldi, in discoteca incontra una ragazza (Amber Heard) con la quale passa la notte, ma al mattino lei fugge senza rivelare la sua identità. [Spoiler] Adam viene ricattato da Wyatt per i soldi spesi: se non vuole una denuncia penale dovrà infiltrarsi nella grande società di un ex socio Jock Goddard (Harrison Ford) che ha creato un nuovo cellulare con una tecnologia ultra avanzata e rubare il prototipo, ovviamente sarà ricompensato. Nell'azienda di Goddard dove Adam è stato assunto lui scopre che la ragazza della discoteca di nome Emma è dirigente del marketing e il nostro inizia una relazione con lei. Nello stesso tempo approfitta di lei per infiltrarsi nel caveau segreto e impadronirsi del prototipo ma viene sorpreso da Goddard che gli aveva teso una trappola, l'imprenditore così ha in pugno Wyatt, avviene presente Adam, un incontro tra i 2 imprenditori che rivelano i crimini e le truffe da loro commessi, ma sul più bello con Waytt sconfitto. vengono arrestati tutti e 2 dal FBI che era stato informato da Adam e che aveva registrato tutto mediante un meccanismo inventato da un suo ex collega. Adam che non viene arrestato per la sua collaborazione, crea con i suoi ex colleghi una piccola società del settore e ricucisce la relazione con Emma.
E' un film che lascia perplessi, il soggetto della trama è abbastanza originale, anche se troppo spesso vengono esposti dettagli tecnici poco comprensibili ai non addetti ai lavori, ma la vicenda nel complesso non riesce ad essere avvincente e nello stesso tempo convincente e credibile; sembra assurdo che in un film in cui si susseguono continui colpi di scena, il regista non riesca a creare un clima di suspense il che per un thriller appare un difetto da non poco, manca anche di azione che è una mancanza rilevante, la trama appare pasticciata, un critico l'ha definita confusa forse è disordinata mentre per un thriller ("Hitch" quanto eri grande!) è fondamentale fare capire il senso di quanto sta vedendo. La recitazione dei protagonisti presenta delle criticità, fatto salvo Gary Oldman perfetto nella parte del disonesto imprenditore Wyatt; Adam non è reso bene da Liam Hemsworth (Hunger Games, Indipendence day) che recita sembrando quasi indifferente alla vicenda, probabilmente è più portato ai film di azione in cui contano i muscoli e non l'espressività; Harrison Ford recita perplesso è evidente che si trova a mal partto in una parte troppo aggrovigliata , infine la nota dolente: Amber Heard è una delle attrici più belle della storia cinematografica americana ma ha un piccolo difetto: non sa recitare, per lei recitare è muovere i capelli e guardare di traverso, questo e la sua vita disordinata l'hanno fatta emarginare da Hollywood. Mediocre la colonna sonora e la fotografia, il film meriterebbe una stella, una in più per Gary Oldman.
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f.vassia 81
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mercoledì 25 maggio 2022
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poco convincente
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Il lato oscuro delle grandi multinazionali, il pivellino ambizioso che si fa incastrare, la deriva del sogno americano: tutte cose viste e straviste, in questo spionistico dalla sceneggiatura ben poco convincente, che si dà tante arie ma finisce per essere sempliciona e tutta raccolta su colpi di scena fiacchissimi. Ford e Oldman salvano la baracca, ma il resto, regia compresa, è deludente.
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stefano bruzzone
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lunedì 13 ottobre 2014
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pessimo
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Un film povero sotto tutti i punti di vista e nemmeno un paio di grandi attori nel cast riescono a dar lustro ad una pellicola scontata e noiosa. Solita storiella del solito giovane belloccio americano che riesce in men che non si dica a passare dalla disoccupazione alla ricchezza e viceversa. Troppo superficiali questi sceneggiatori che riempono le pellicole di fantasie americane,auto di lusso e strafighe superdisponibili, ma la realtà è ben diversa. Film leggero privo di interesse verso una storia già vista e mal narrata.
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Un film povero sotto tutti i punti di vista e nemmeno un paio di grandi attori nel cast riescono a dar lustro ad una pellicola scontata e noiosa. Solita storiella del solito giovane belloccio americano che riesce in men che non si dica a passare dalla disoccupazione alla ricchezza e viceversa. Troppo superficiali questi sceneggiatori che riempono le pellicole di fantasie americane,auto di lusso e strafighe superdisponibili, ma la realtà è ben diversa. Film leggero privo di interesse verso una storia già vista e mal narrata.
Voto: 5
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danirlr
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domenica 21 settembre 2014
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not bad
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Niente di che, come già detto da altri è molto banale come storia ma nel complesso è buono.
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daniele berardi
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venerdì 19 settembre 2014
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aspettative deluse!!!
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Chissà se Harrison Ford e Richard Dreyfus durante le riprese si sono lasciati andare alcune battute del film American Graffiti una pietra miliare del 1973 che li vedeva portatori , in una notte scanzonata scandita da Lupo Solitario, di una progettualità basata sulla AMICIZIA su sani sentimenti condizionati dalle alte aspettative che ogni giovane sognava un film che ti rimane dentro in cui ti rispecchi in qualche frammento. Invece nel Potere dei soldi distrugge quelle aspettative così sognate , far carriera a qualsiasi costo,una vita basata sull'inganno sullo sfruttamento e furto delle idee . Una vita opulenta ed effimera dove ci sono manovratori e manovrati che con l'accusa di insadig trading possono rovinare intere esistenze.
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Chissà se Harrison Ford e Richard Dreyfus durante le riprese si sono lasciati andare alcune battute del film American Graffiti una pietra miliare del 1973 che li vedeva portatori , in una notte scanzonata scandita da Lupo Solitario, di una progettualità basata sulla AMICIZIA su sani sentimenti condizionati dalle alte aspettative che ogni giovane sognava un film che ti rimane dentro in cui ti rispecchi in qualche frammento. Invece nel Potere dei soldi distrugge quelle aspettative così sognate , far carriera a qualsiasi costo,una vita basata sull'inganno sullo sfruttamento e furto delle idee . Una vita opulenta ed effimera dove ci sono manovratori e manovrati che con l'accusa di insadig trading possono rovinare intere esistenze. fortunatamente unica via d'uscita sembra sia di ricominciare ,facendo tesoro degli errori commessi, da quella semplicità con la quale terminava American Graffiti andare incontro alla vita portandoti nel cuore un forte sentimento di condivisione e una bella canzone
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maggie69
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domenica 13 luglio 2014
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non fa una piega...
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Sceneggiatura che fila via per bene. Un finance thriller fatto bene. Liam é talmente fico che distrae un po', ma é credibile e tiene bene. Dreyfuss invecchia ma é sempre un mito...
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alessand7
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lunedì 23 giugno 2014
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film avvincente ben interpretato
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Il Film ha una bella trama ed ha un cast di rilievo Gary Oldman emerge sopra tutti, un Harison Ford quasi irriconoscibile capelli rasati e bianchi un sorprendente Liam Hemsworth da surfista australiano al cinema complimenti... l'elemento della trama che colpisce è l'inizio del film vale 5 stellette che dichiara che ci hanno scippato la speranza di un futuro migliore e che mentre prima nel sogno americano bastava laurearsi bene e lavorare duro con impegno per 15 anni e ti mettevano il nome sulla porta del tuo ufficio oggi i CEO sono persone che rubano e sono disposte a tutto per mantenere e crescere il loro potere... cosa ci si porta a casa dal film che anche se sei una brava persona quando accetti di prendere una strada veloce per il successo piena di inganni e contraddicendo la propria etica e i propri valori tradendo i suoi più cari amici e il padre per rendersi conto che stava sbagliando ma era troppo tardi .
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Il Film ha una bella trama ed ha un cast di rilievo Gary Oldman emerge sopra tutti, un Harison Ford quasi irriconoscibile capelli rasati e bianchi un sorprendente Liam Hemsworth da surfista australiano al cinema complimenti... l'elemento della trama che colpisce è l'inizio del film vale 5 stellette che dichiara che ci hanno scippato la speranza di un futuro migliore e che mentre prima nel sogno americano bastava laurearsi bene e lavorare duro con impegno per 15 anni e ti mettevano il nome sulla porta del tuo ufficio oggi i CEO sono persone che rubano e sono disposte a tutto per mantenere e crescere il loro potere... cosa ci si porta a casa dal film che anche se sei una brava persona quando accetti di prendere una strada veloce per il successo piena di inganni e contraddicendo la propria etica e i propri valori tradendo i suoi più cari amici e il padre per rendersi conto che stava sbagliando ma era troppo tardi ...
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kyotrix
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lunedì 28 aprile 2014
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guardabile
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guardabile, ma nulla di piu'
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ignazio vendola
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domenica 6 aprile 2014
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thriller godibile
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Dopo aver letto le recensioni del forum di mymovies, mi sono avvicinato con diffidenza a questo film, ma ne sono rimasto piacevolmente sorpreso. Intrigante la trama, perfetti nei loro ruoli i due mostri sacri Harrison Ford e Gary Oldman, vivace la regia. Un prodotto che diverte, per una serata piacevole con un buon pacco di pop-corn tra le mani. Da vedere=SI
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gianleo67
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venerdì 28 febbraio 2014
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la sporca guerra...dello smartphone
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Giovane ed ambizioso informatico di modeste origini che deve provvedere alle costose cure del padre malato, accetta di prestarsi come infiltrato per lo spionaggio industriale che il capo dell'azienda per cui lavora vuole perpetrare ai danni di un suo vecchio e odiato socio in affari. Tra doppiogiochi e contromosse, rivalità e ricatti, lealtà e tradimenti si gioca una pericolosa partita che rischia di mettere a repentaglio il suo futuro professionale e la sua stessa vita.
Da un dozzinale romanzo di Joseph Finder che da il titolo al film, l'australiano di origini croato-siciliane Robert Luketic imbastisce un rutilante thriller tecnologico dove le motivazioni umane e la fame sociale (quelle di un 'american dream' fuori tempo massimo fatto di scoraggiamento professionale e welfare-less) sono solo il debole pretesto per un congegno ad orologeria in cui ricattati e ricattatori, sfruttati e sfruttatori, manovrati e manovratori finiscono per invertire le parti in commedia secondo un prevedibile copione in cui il potere tecnologico (come riflesso di quello economico) si rivolta contro chi crede di averne più del diretto avversario.
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Giovane ed ambizioso informatico di modeste origini che deve provvedere alle costose cure del padre malato, accetta di prestarsi come infiltrato per lo spionaggio industriale che il capo dell'azienda per cui lavora vuole perpetrare ai danni di un suo vecchio e odiato socio in affari. Tra doppiogiochi e contromosse, rivalità e ricatti, lealtà e tradimenti si gioca una pericolosa partita che rischia di mettere a repentaglio il suo futuro professionale e la sua stessa vita.
Da un dozzinale romanzo di Joseph Finder che da il titolo al film, l'australiano di origini croato-siciliane Robert Luketic imbastisce un rutilante thriller tecnologico dove le motivazioni umane e la fame sociale (quelle di un 'american dream' fuori tempo massimo fatto di scoraggiamento professionale e welfare-less) sono solo il debole pretesto per un congegno ad orologeria in cui ricattati e ricattatori, sfruttati e sfruttatori, manovrati e manovratori finiscono per invertire le parti in commedia secondo un prevedibile copione in cui il potere tecnologico (come riflesso di quello economico) si rivolta contro chi crede di averne più del diretto avversario. Assecondando l'estetica da videoclip fatta di piani veloci ed un montaggio serrato, Luketic cerca di alimentare una improbabile suspence tra risibili colpi di scena e caratterizzazioni dozzinali laddove la ordinaria amministrazione dello script suggerisce una risaputa dialettica padre-figlio/mentore-allievo o la solita storiella sentimentale tra lo hipster di borgata e la hippie snob e di buona famiglia, entrambi fotogenici ed affamati di successo sullo sfondo di una guerra 'dello smatphone' che riecheggia quella reale tra Samsung ed Apple (ed a ben vedere dai gadget usati nel film la produzione predilige quest'ultima).
Nonostante il cast di tutto rispetto (Ford, Oldman e Dreyfuss devono pur pensare alla pensione ed a pagare le bollette!) ed a giovani promesse della Hollywood prossima ventura (Hemsworth&Heard sembrano già un marchio di successo) il film naviga a vista sulla bonaccia di una desolante mancanza di idee e prospettive, arenandosi sui clichè del già visto o dell'inguardabile tra livorosi industriali socialmente pericolosi che si sfidano in un finale all'Ok Corral (Ford-Goddard dice a Oldman-Wyatt: "Fuori i cellulari,sedetevi,mettete le batterie sul tavolo!") e gli stereotipi contraddittori di un rampantismo giovanile tanto brillante quanto ricattabile. Finale consolatorio dove trionfano i buoni sentimenti (il papà che dice al figlio:"te l'avevo detto!"), la legalità (l'FBI c'è ma non si vede per quasi tutto il film) e l'amore interclassista (non si dica che non siamo liberal). Bastava pensarci prima e fare una startup!
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