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opidum
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martedì 16 luglio 2013
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se
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Se da bambini non vi perdevate una puntata di Gundam e se vi siete gustati Jurassick Park e Transformers questo film è assolutamente imperdibile.
Ovviamente in sto film a farla da padroni sono i prodigiosi effetti speciali ma tutti gli attori ( ho visto due giorni fa alex l'ariete e vi garantisco che saper recitare è fondamentale anche in un film come pacific rim!!!!) meritano la sufficienza piena.
Cameo gustosissimo del titano Ron Perlman.
La giapponesina è sexy da paura anche in tuta spaziale e con lo scafandro.
Speriamo in un seguito.
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drago99
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lunedì 15 luglio 2013
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fantastico
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un film davvero fantastico ricco di effetti speciali e capace di intrattenerti fino all'ultimo minuto.
veramente un film ben fatto!
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paradosso universale
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lunedì 15 luglio 2013
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dal giappone solo la confezione
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Ogni volta che Hollywood guarda all'isola nipponica in cerca di ispirazione, come sembra aver fatto con Pacific Rim, scarta il contenuto e tiene l'incarto. Credo che di tutte le culture del mondo, quella americana sia la meno adatta a comprendere il potenziale degli autori giapponesi.
Il fulcro di questo film è tra i più banali ed abusati nella storia della fantascienza, l'ennesima invasione aliena a La Guerra dei Mondi(1953/2005) e Indipendence Day(1996) (da cui ne viene addirittura scopiazzata una scena). Unica variante è che l'attacco viene dal fondo del mare e non dallo spazio come se questo potesse bastare a dare un tocco di originalità alla trama.
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Ogni volta che Hollywood guarda all'isola nipponica in cerca di ispirazione, come sembra aver fatto con Pacific Rim, scarta il contenuto e tiene l'incarto. Credo che di tutte le culture del mondo, quella americana sia la meno adatta a comprendere il potenziale degli autori giapponesi.
Il fulcro di questo film è tra i più banali ed abusati nella storia della fantascienza, l'ennesima invasione aliena a La Guerra dei Mondi(1953/2005) e Indipendence Day(1996) (da cui ne viene addirittura scopiazzata una scena). Unica variante è che l'attacco viene dal fondo del mare e non dallo spazio come se questo potesse bastare a dare un tocco di originalità alla trama. Ma purtroppo non è così.
Il film apre raccontando i fatti avvenuti in passato, sacrificando nei primi 3 minuti, materiale che sarebbe stato sufficiente ad arricchire di contenuti mezza pellicola, così da poter proiettare lo spettatore direttamente nell'azione. Una scelta che farà felici i fan dei combattimenti di robottoni, quelli che inizierebbero a guardare Transformers dal secondo tempo, ma che annoierà a morte chiunque altro.
Le poche digressioni, rappresentate delle tragedie famigliari dei protagonisti, appaiono forzate e non offrono la minima emozione né credibilità. Come se fosse stato d'obbligo, non potevano mancare le figure comiche, qui rappresentate dai due scienziati amici in competizione, che però appaiono ridondanti e mal interpretati, suscitando ilarità solo a chi è da poco al mondo. Questi elementi insieme alla totale assenza di coinvolgimenti sentimentali tra i protagonisti, rendono evidente che il target di questo film è estremamente basso, decisamente al di sotto dell'adolescenza.
Come nostalgico dei cartoni animati di robot (e se si parla di robot giganti si parla di prodotti nipponici) non ho potuto fare a meno di vederlo, ma fa venire i brividi sentirlo nominare nella stessa frase con Neon Genesis Evangelion, una serie in cui i combattimenti facevano da contorno ad una ben più complessa caratterizzazione dei personaggi, a profonde introspezioni psicologiche e ad una mitologia ebraica piegata e confezionata ad arte. In Pacific Rim non vedrete nulla di tutto questo, neanche lontanamente. Semmai è molto più facile che troviate punti in comune con i Power Rangers, versione americana ovviamente.
Unica nota positiva sono gli effetti speciali che fanno un salto avanti rispetto a Transformers, ma la storia è talmente inconsistente e mal raccontata da far sembrare Robot Jox (1990) un capolavoro.
Forse chiedo troppo da un film che probabilmente rientra nella definizione di "action movie", un genere che necessita di una storia tanto quanto ne ha bisogno un film porno, però se le grandi produzioni americane cominciassero ad arricchire le storie con gli effetti speciali invece di spendere milioni di dollari per tenere insieme gli effetti speciali con qualche pretesto, forse il genere fantascientifico riprenderebbe vita con qualche prodotto decente.
Ma a Hollywood manca il coraggio e ad oggi i fratelli Wachowski restano gli unici che abbiano saputo prendere spunto dal meglio della creatività nipponica (almeno con il primo Matrix).
Confido ancora nel Battle Angel Alita di Cameron e nel Ghost in The Shell di Spielberg ma... non sono sereno.
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(di aldamar)
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lucarossi
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lunedì 15 luglio 2013
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i buoni 'buoni' e i cattivi 'cattivi'
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Eccoci al caro vecchio scontro tra buoni buoni e cattivi cattivi! I primi naturalmente sono gli umani, che difendono il pianeta dal pericolo proveniente dai Kaijū, mostri giganteschi alieni che sbucano da un'apertura sul fondale degli oceani. Per gli epici scontri, gli umani si avvalgono degli Jaeger, giganteschi robot frutto dell'ingegno condiviso di più nazioni.
Le domande che il film pone sono molteplici: perché il coordinamento di una lotta da cui dipende il destino dell'umanità viene affidato dalle Nazioni Unite ad un unico uomo e a due scienziati che lavorano in un laboratorietto poco più grande di un'autorimessa? Come fa una dozzina di elicotteri a tirare in aria un robot alto un centinaio di metri? Perché solo alla fine del film ai buoni viene in mente come concludere la guerra, quella stessa soluzione che verrebbe in mente a chiunque veda un buco nel muro dal quale escano insetti minacciosi? Perché i robot nei loro epici scontri non si avvalgono del supporto di aviazione e marina?
La trama è esattamente quello che si aspetterebbe.
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Eccoci al caro vecchio scontro tra buoni buoni e cattivi cattivi! I primi naturalmente sono gli umani, che difendono il pianeta dal pericolo proveniente dai Kaijū, mostri giganteschi alieni che sbucano da un'apertura sul fondale degli oceani. Per gli epici scontri, gli umani si avvalgono degli Jaeger, giganteschi robot frutto dell'ingegno condiviso di più nazioni.
Le domande che il film pone sono molteplici: perché il coordinamento di una lotta da cui dipende il destino dell'umanità viene affidato dalle Nazioni Unite ad un unico uomo e a due scienziati che lavorano in un laboratorietto poco più grande di un'autorimessa? Come fa una dozzina di elicotteri a tirare in aria un robot alto un centinaio di metri? Perché solo alla fine del film ai buoni viene in mente come concludere la guerra, quella stessa soluzione che verrebbe in mente a chiunque veda un buco nel muro dal quale escano insetti minacciosi? Perché i robot nei loro epici scontri non si avvalgono del supporto di aviazione e marina?
La trama è esattamente quello che si aspetterebbe. L'eroe caduto risorge e si innamora dell'unica donna della quale potrebbe innamorarsi. Chi deve sacrificarsi si sacrifica. Chi deve vincere vince e chi deve perdere perde.
Un film da scartare quindi? No! Perché nonostante una trama scontata, personaggi piatti e incongruenze a raffica, le scene epiche sono davvero belle. È l'apoteosi del digitale, con città orribilmente mutilate dagli alieni, mostri e robot che torreggiando sugli abissi oceanici, scene grandiose che rapiscono per la propria maestosità.
E la lotta tra il bene e il male torna, ancora una volta, ad affascinarci.
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j43g3r97
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lunedì 15 luglio 2013
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it's good
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E' un ottimo film, il 3D fa un po pena perchè di bello c'è solo il besciolino che nuota all'inizio del film e la macchina che ti viene addosso poi basta. La coppia fa pena, un bianco con un giallo, avendo un fascino lui avrei messo una ragazza con altrettanto fascino(non so una bella biondona o una bella mora), però nel resto non rimprovero nulla. Spettacolari i combattimenti e una storia molto convincente.
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jhonny78
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lunedì 15 luglio 2013
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pacific rim!
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nickritz
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lunedì 15 luglio 2013
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quel vecchio giocattolo in soffitta
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Ora posso dirlo con certezza: avevo un bisogno fisioogico di un film come Pacific Rim. Sebbene fossi entrato in sala con non pochi dubbi sull'utilità di spendere una decina d'euro per dei robottoni che prendono a cazzotti dei mostri, alla comparsa del primo Kaiju ogni dubbio si è dissolto nel nulla: sì, ne vale assolutamente la pena. Con una trama ridotta all'osso, delle scene topiche del genere e degli effetti speciali da far sembrare Transformers il filmetto amatoriale di un ragazzino, Guillermo Del Toro sforna un giocattolone coi fiocchi, un puro spettacolo di intrattenimento che non può non far scendere una lacrimuccia a coloro che, come il sottoscritto, sono cresciuti a cartoni giapponesi, innumerevoli film di Godzilla e Jurassik Park.
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Ora posso dirlo con certezza: avevo un bisogno fisioogico di un film come Pacific Rim. Sebbene fossi entrato in sala con non pochi dubbi sull'utilità di spendere una decina d'euro per dei robottoni che prendono a cazzotti dei mostri, alla comparsa del primo Kaiju ogni dubbio si è dissolto nel nulla: sì, ne vale assolutamente la pena. Con una trama ridotta all'osso, delle scene topiche del genere e degli effetti speciali da far sembrare Transformers il filmetto amatoriale di un ragazzino, Guillermo Del Toro sforna un giocattolone coi fiocchi, un puro spettacolo di intrattenimento che non può non far scendere una lacrimuccia a coloro che, come il sottoscritto, sono cresciuti a cartoni giapponesi, innumerevoli film di Godzilla e Jurassik Park. Rido quando leggo recensioni chee sostengono che Guillermo Del Toro abbia dato avvio a un "nuovo genere", perché trascurano il vastissimo (se non inifnito) bagaglio "culturale" (si fa per dire) che c'è dietro a un lavoro di questo tipo. Chi come me ha tutte le versioni possibili di giocattoli di Godzilla chiusi in un vecchio scatolone in soffitta, chi come me ha trovato bellissimo persino Jurassik Park III e chi, com me, guardava comunque i Power Rangers al mattino, seppur consapevole che fossero orribili, insomma, chi è come me, avrà sicuramente scorto gli innumerevoli riferimenti a tutti i possibili monster movies mai comparsi nella storia della cinematografia mondiale (nipponica in primis): Il Kaiju che scompare nel nulla per poi riapparire all'improvviso attraverso un palazzo è un saccheggio benevolo dal Godzilla del '98, così come il pugno razzo dello Jaeger è preso direttamente da Mazinga e così via. Insomma, Guillermo Del Toro crea un film d'azione nel senso più puro del termine, che non manca di essere nostalgico per coloro che, come me, ogni tanto vanno a riaprire quel vecchio scatolone in soffitta e, con un sorrisetto malinconico, riprendono in mano quel vecchio giocattolo di Godzilla senza pile, ripensando che, in un tempo non troppo remoto, quella era la cosa più bella che si potesse desiderare. Un consiglio per le nuove generazioni: andate a vedere Pacific Rim. E' un ordine.
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paolo salvaro
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domenica 14 luglio 2013
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un film ben diretto ma che non entusiasma
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Dopo aver sapientemente realizzato la sceneggiatura de Lo Hobbit, Del Toro ritorna al lavoro dietro la macchina da presa e dimostra di essere un regista con delle buone capacità, ma il risultato finale è a tratti deludente ed insapore. Gli effetti speciali rendono di fatto il film più gradevole di quanto esso non sarebbe altrimenti stato, anche a causa dell'assenza dal cast di un nome davvero importante che avrebbe contribuito ad alzare il livello generale. Tre stelle penso sia obiettivamente la valutazione massima che si possa dare a questa pellicola. La sceneggiatura non è certo impeccabile ed in certe situazioni, come l'inseguimento del Kaijù tra i grattacieli della città, mi ha ricordato vagamente Godzilla, con l'inseguimento che anche in quel film finisce nello stesso identico modo.
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Dopo aver sapientemente realizzato la sceneggiatura de Lo Hobbit, Del Toro ritorna al lavoro dietro la macchina da presa e dimostra di essere un regista con delle buone capacità, ma il risultato finale è a tratti deludente ed insapore. Gli effetti speciali rendono di fatto il film più gradevole di quanto esso non sarebbe altrimenti stato, anche a causa dell'assenza dal cast di un nome davvero importante che avrebbe contribuito ad alzare il livello generale. Tre stelle penso sia obiettivamente la valutazione massima che si possa dare a questa pellicola. La sceneggiatura non è certo impeccabile ed in certe situazioni, come l'inseguimento del Kaijù tra i grattacieli della città, mi ha ricordato vagamente Godzilla, con l'inseguimento che anche in quel film finisce nello stesso identico modo. Solo che quel film è decisamente più bello e meglio recitato.
A mio avviso a questo film è mancato qualcosa. Non so se si tratta proprio di un attore davvero carismatico o di un cast completamente diverso (uno come quello di Armageddon, per intenderci) o se una trama più ramificata o meglio costruita (ma di fatto, non è che i film catastrofici ne abbiano mai avuta una davvero stupenda), sta di fatto che non lascia niente addosso. Non si percepisce l'epicità del momento e la grandezza di quanto si sta compiendo, non vi è una sufficiente immedesimazione o introspezione dei personaggi. Tutto sommato, comunque, un buon intrattenimento.
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shudragon
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domenica 14 luglio 2013
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combattimenti impeccabili, poco spessore, ma...
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Combattimenti impeccabili, poco spessore, ma...grandissimo intrattenimento.
Ci si sarebbe potuto aspettare qualcosa di più dall'approfondimento dei personaggi, ma il tempo è tiranno.
Non perfetto, ma decisamente coinvolgente.
Ben fatto DelToro.
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storyteller
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domenica 14 luglio 2013
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del toro scatenato
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Visto ieri in 3d e ne sono rimasto pienamente soddisfatto. Ci sono film che vanno valutati per la qualità dei loro dialoghi e film che si possono apprezzare solo dopo aver riflettuto a lungo sulle tematiche che affrontano... Pacific Rim no. Il nuovo film del regista messicano si riallaccia al "sense of wonder" stilistico ed emotivo dei suoi precedenti lavori, ma con un pizzico abbondante di filosofia otaku in più.
Macroscopico ed esorbitante, con un ritmo eccellente e tanti personaggi memorabili (protagonista a parte), il film da il meglio negli scontri con le meravigliose creature - o forse dovremmo dire Angeli - che sbucano di volta in volta dalla crepa dimensionale in fondo al Pacifico: in acqua, in aria e in terra.
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Visto ieri in 3d e ne sono rimasto pienamente soddisfatto. Ci sono film che vanno valutati per la qualità dei loro dialoghi e film che si possono apprezzare solo dopo aver riflettuto a lungo sulle tematiche che affrontano... Pacific Rim no. Il nuovo film del regista messicano si riallaccia al "sense of wonder" stilistico ed emotivo dei suoi precedenti lavori, ma con un pizzico abbondante di filosofia otaku in più.
Macroscopico ed esorbitante, con un ritmo eccellente e tanti personaggi memorabili (protagonista a parte), il film da il meglio negli scontri con le meravigliose creature - o forse dovremmo dire Angeli - che sbucano di volta in volta dalla crepa dimensionale in fondo al Pacifico: in acqua, in aria e in terra.
Non sarà un capolavoro "sulla carta", ma finisce per esserlo suo malgrado - se non altro agli occhi di chi ha un debole per il genere.
Ron Perlman è più in forma che mai!
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