etabeta
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lunedì 29 luglio 2013
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ma quale fantascienza?
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Di fantascienza qui non c'è nulla, è solo un kombat film, e la classica e perenne figura del mito USA: "attori" con addominali scolpiti ma con facce fa provoloni.
Tanto valeva giocare a un videogame, almeno non si spendono 8 euro e 50!
[+] kombat film!?
(di carlotrevisan)
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linchan
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lunedì 29 luglio 2013
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3d decisamente utile
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Sono d'accordo con te al 100% da fan degli anime giapponesi è come desiderio da Otaku realizzato. Ho solo un piccolo appunto. Lavorando in un cinema ho la possibilità di rivedere più volte lo stesso film e questo mi da la possibilità di notare eventuali differenze col 3D. A mio avviso il 3D in questo caso da la profondità utile a notare moltissimi particolari che nella confusione della battaglia, tra botte e esplosioni andrebbero persi.
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medicimaurizio
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domenica 28 luglio 2013
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quasi già visto
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Il film in se non è male, si lascia guardare più che volentieri ma quello che non mi è piaciuto e da qui il titolo "quasi già visto" si riferisce a tutti i luoghi comuni di cui è infarcito il film. Dal comandante che fa la paternale prima di lanciarsi nell'azione che già sa che sarà la sua ultima prova fino ad arrivare al finale quasi scontato in cui i due protagonisti tanto per cambiare sopravvivono e si innamorano. Insomma il regista ha fatto un bel film ma se rinunciava a tanti luoghi comuni presenti in tanti film americani degli ultimi 50 anni sicuramente l'avrei apprezzato di più.
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babis
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domenica 28 luglio 2013
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i dinosauri ritornano
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Il film ci propone l'avventura del Jaeger, giganteschi robot azionati da due menti umane, che devono essere prefettamente interconnesse tra loro, contro i Kaiju, "eredi" dei dinosauri, che ritornano sulla Terra, seminando morte e distruzione; sicuramente gli effetti speciali sono avvincenti e spettacolari, ed anche le lo spunto è interessante (robot guidati da due menti umane), ma il film mi è sembrato un po' banale e scontato. Inoltre l'interpretazione degli attori lascia molto a desiderare. Mi aspettavo di più.
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ilmengoli
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venerdì 26 luglio 2013
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pacific rim (2013)
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Sono passati ormai cinque anni dal suo ultimo film ("Hellboy: The Golden Army") e nel frattempo chi poteva immaginarsi che Guillermo Del Toro stesse realizzando uno dei migliori film di fantascienza dell'anno? Ha rinunciato a dirigere "Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato" per questo film. Ha impiegato tre anni per realizzarlo e lo considera il suo sogno nel cassetto. Il titolo? "Pacific Rim".
"Pacific Rim" è tutto quello che si può desiderare per una titanica lotta tra maxi robot, chiamati Jaeger (cacciatore in tedesco) e mostruosi alieni/dinosauri, i Kaiju (in giapponese bestia strana) devastatori di intere città.
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Sono passati ormai cinque anni dal suo ultimo film ("Hellboy: The Golden Army") e nel frattempo chi poteva immaginarsi che Guillermo Del Toro stesse realizzando uno dei migliori film di fantascienza dell'anno? Ha rinunciato a dirigere "Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato" per questo film. Ha impiegato tre anni per realizzarlo e lo considera il suo sogno nel cassetto. Il titolo? "Pacific Rim".
"Pacific Rim" è tutto quello che si può desiderare per una titanica lotta tra maxi robot, chiamati Jaeger (cacciatore in tedesco) e mostruosi alieni/dinosauri, i Kaiju (in giapponese bestia strana) devastatori di intere città. Come dichiarato dallo stesso Del Toro, egli si è ispirato ai manga giapponesi, imitando mostri famosi come "Godzilla" e robot come quello dei "Power Rangers". Il suo è quindi un omaggio a questo mondo nipponico che lui ama e dal quale ha sempre tratto spunto per la realizzazione dei suoi film.
Se pensate di non andare a vedere questo splendido film poiché lo ritenete una tamarrata, beh, vi sbagliate di grosso. Infatti i robot e i mostri sono realizzati talmente bene da sembrare vere creature lottatrici. Il film non è un'esplosione dopo l'altra come avviene in "Transformers" di Michael Bay, anzi, esso è travolgente e coinvolgente, oltre che per nulla fastidioso o stancante. Inoltre gioca a suo favore anche la distribuzione delle scene d’azione durante tutta la durata del film. Essa è ben amalgamata e non stanca affatto. Il montaggio è talmente ottimo da far strepitare lo spettatore, risucchiato nell'azione prima e ansioso di vederne altra e altra ancora poi.
Ma "Pacific Rim" trova il suo più grande punto di forza negli effetti speciali e nella loro CGI. Le scene di combattimento sono magistrali ed emozionanti, così come tutti i monitor scientifici in cui viene sfruttato al meglio il 3D. Tutte le scene seppur del tutto fantasiose e paradossali sono però realistiche e, soprattutto, vive, trasmettendo eccitazione e intrattenendo in ogni loro singolo secondo.
Anche la CG (computer grafica) è sensazionale, con la costruzione virtuale di intere città e la loro successiva distruzione. Per non parlare poi dei mostri e dei robot, bellissimi e colossali. Dei dinoalieni mi è piaciuto molto il loro liquido blu elettrico proveniente dalle enormi fauci e anche i loro enormi corpi geneticamente modificati dalle radiazioni del bombardamento atomico di Hiroshima e Nagasaki (infatti sono presenti in fumetti fantascientifici giapponesi).
Naturalmente la componente più banale e scontata del film è la storia, come d'altronde in tutti gli altri film del genere. Questa però a differenza di altri presenta sprazzi brillanti e geniali e ciò che più mi ha intrigato e affascinato é stata l'idea del "drift", ossia del collegamento neurale dei due piloti a guida dello Jaeger. É stata un'ottima idea quella di Del Toro di mostrarci le motivazioni di alcuni personaggi proprio attraverso il drift, avvalorandone ancor di più l'importanza nella storia.
Per quanto riguarda i personaggi sono rimasto anche lì molto piacevolmente sorpreso. Mi aspettavo infatti per un film del genere dei protagonisti sciocchi e marginali alle vicende. Invece proprio grazie all'idea del drift divengono figure interessanti da analizzare e approfondire. Come é noto, Del Toro cerca in ogni suo film di caratterizzare ogni personaggio, dal più insignificante a quello più importante. Facendo così si è caratterizzato lui stesso, divenendo ormai l'unico in questa raffinata operazione. Ed é così che abbiamo un Charlie Hunnam (“Sons of Anarchy”) un po' orgoglioso, spaccone ma anche comprensivo e profondo, molto legato sentimentalmente alla morte del fratello durante una lotta marina contro un Kaiju. La sua interpretazione non è favolosa ma neanche scarsa. Per il ruolo che ha è più che sufficiente, forse svantaggiato dal tipo di personaggio, stereotipato e caricaturale.
I migliori in assoluto del film sono però lo straordinario Idris Elba ("Luthor","Prometheus") e l'attore feticcio di Del Toro Ron Perlman ("Hellboy", "Hellboy: The Golden Army"). Il primo interpreta un personaggio rigido e apparentemente freddo (infatti la sua uniforme è grigia) ma anche premuroso e sentimentale (forse solo un po' troppo eroe nella parte finale), mentre il secondo, seppure faccia una breve comparsa (per essere poi mangiato stupidamente da un Kaiju appena nato), interpreta un meschino, egoista e spudorato venditore d'organi Kaiju ad Hong Kong. Ron Perlman è fantastico in quanto diverte e inquieta al tempo stesso con discorsi e movimenti agghiaccianti. Ciò che più mi è piaciuto di Hannibal Chau (il personaggio che interpreta) è l'abbigliamento, rosso porpora con occhialini neri e scarpe eleganti ma molto kitsch (lamine d'oro sul collo). Il suo look è conforme alle insegne della città, per lo più rosse e gialle, sgargianti, eccentriche e abbaglianti in un'atmosfera così cupa e piovosa.
Il personaggio che invece mi ha meno emozionato e affascinato é stato quello di Mako Mori, interpretato dalla giapponese Rinko Kikuchi ("Babel", "The Brothers Bloom"). Già in Babel di Inarritu (amico sin dall'infanzia di Del Toro) non mi aveva stupito più di tanto, così come lo stesso film. Del Toro per me ha sbagliato a sceglierla per il ruolo di Mako Mori. Infatti questo personaggio soffre, sta male, ha perso i genitori ed è ancora troppo giovane per essere passata oltre la loro morte. I suoi ricordi si focalizzano solo su quell'evento (come mostratoci dal drift con Raleigh Becket/Charlie Hunnam), molto significativo per lei e per la sua esistenza. Invece il volto della Kikuchi è del tutto inespressivo e non traspare un minimo di sofferenza e dolore. È un personaggio passivo e blando. Non dico che lei sia un'attrice scarsa (se no non sarebbe stata candidata agli Oscar come migliore attrice non protagonista in "Babel"), ma penso che questo ruolo non sia quello adatto alle sue abilità recitative.
Invece due simpaticissime cartole sono i due scienziati Newton e Gottlieb, interpretati rispettivamente da Charlie Day ("Come ammazzare il capo ... E vivere felici", "Monsters Univeristy") e Burn Gorman ("Il cavaliere oscuro - Il ritorno", "The Pusher"). Seppure questi due siano anch'essi abbastanza stereotipati, essi sono simpatici e divertenti. E anche qui Del Toro dimostra di essere uno dei più grandi registi contemporanei. Egli infatti utilizza due personaggi buffi e ridicoli per sdrammatizzare, alterando a scene d'azione emozionanti e catastrofiche altre più leggere e piacevoli.
Mi è piaciuto moltissimo anche il fatto che Del Toro abbia ricreato l'atmosfera scura e piovosa di Hong Kong prendendo spunto da un altro capolavoro fantascientifico, "Blade Runner" di Ridley Scott. Le luci colorate e calde che squarciano l'oscurità del cielo ricordano molto quelle del film di Scott, con cartelloni pubblicitari e insegne luccicanti (vi ricorderete la ragazza cinese della Coca Cola in "Blade Runner").
L' ultimo appunto che posso fare riguarda la colonna sonora. Anch'essa si amalgama benissimo con il contesto e le vicende cui dona il suo ritmo incalzante e quasi epico. Se notate, ogni volta che ci viene mostrato uno Jaeger si sente una musica gloriosa e imponente, dando la carica non solo ai personaggi ma persino agli spettatori seduti sulla loro comoda poltrona.
Insomma, "Pacific Rim" di Guillermo Del Toro è un grandioso film fantascientifico, magistralmente realizzato, con effetti speciali stravolgenti e CG splendida. Il regista dimostra ancora una volta di avere una grande sensibilità e altrettanto talento. Egli riesce a coniugare bellezza e spettacolarità estetica a profonda caratterizzazione etica dei suoi personaggi, talvolta stereotipati ma mai scontati o superficiali. Quindi concludo dicendo che per chi ama il genere fantascientifico, "Pacific Rim" è luce per gli occhi, mentre chi invece no, forse è meglio che incominci ad apprezzarlo proprio a partire da questo film. Wow!
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tiki
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venerdì 26 luglio 2013
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ragazzi questi si che sono effetti speciali!!!
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Da buon fan di Trasformer devo dire che questo film mi ha stupefatto con gli effetti speciali!!! Grandissimo Guillermo del Toro che ci regala degli ottimi combattimenti di proporzioni Titaniche!! Consiglio assolutamente hai fan di Transformer dove potrebbero trovare soddisfazione nel vedere questi robot esageratamente grandi.
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darkenry
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martedì 23 luglio 2013
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guillermo colpisce ancora!
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*la recensione potrebbe contenere spoilers*
Pacific Rim è un film fantascientifico del 2013 diretto da Guillermo del Toro con Charlie Hunnam, Rinko Kikuchi e Rob Perlman.
In un mondo futuro la terra è stata attaccata da dei giganteschi mostri alieni, chiamati Kaiju, emersi sul fondo dell'oceano Pacifico attraverso un portale interdimensionale. Poichè, per distruggere uno solo di quei mostri molte vite umane vengono sacrificate, si decide di costruire dei robot giganti chiamati Jaegers controllati da due piloti. Inizialmente i robot riescono ad avere la meglio sui mostri ma quest'ultimi sembrano adattarsi alle nuove armi e cioè spinge l'umanità sull'orlo del disastro.
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*la recensione potrebbe contenere spoilers*
Pacific Rim è un film fantascientifico del 2013 diretto da Guillermo del Toro con Charlie Hunnam, Rinko Kikuchi e Rob Perlman.
In un mondo futuro la terra è stata attaccata da dei giganteschi mostri alieni, chiamati Kaiju, emersi sul fondo dell'oceano Pacifico attraverso un portale interdimensionale. Poichè, per distruggere uno solo di quei mostri molte vite umane vengono sacrificate, si decide di costruire dei robot giganti chiamati Jaegers controllati da due piloti. Inizialmente i robot riescono ad avere la meglio sui mostri ma quest'ultimi sembrano adattarsi alle nuove armi e cioè spinge l'umanità sull'orlo del disastro. Gli ultimi Jaegers rimasti vengono portati ad Hong Kong e l'ex pilota di Jaeger, Raleigh Becket (Charlie Hunnam) viene convinto a tornare nella squadra che aveva lasciato dopo aver perso il fratello, anche lui pilota, scontrandosi contro un Kaiju. Qui inizia l'ultimo attacco per salvare l'umanità.
Nonostante sembri non seguire i canoni del regista, Pacific Rim è un prodotto di Del Toro e lo possiamo vedere nel prologo, che serve immeggerci nel mondo in cui vengono narrate le vicende e anche nei ricordi di Mako (Rinko Kikuchi) molto ben fatti.
Il film si ispira molto agli anime degli anni '70 e anche a quelli di oggi (soprattutto Neo Genesis Evangelion).
La trama non spicca per originalità ma non è per niente banale o scontata. La fotografia del film è ben fatta così come gli effetti speciali (bellissimi come vengono caratterizzati i Kaiju e gli Jaegers).
Le scene di combattimento tra i colossi sono ben reallizzate e si vede chiaramente che sono state fatte in stile anime (come ad esempio le mosse speciali degli Jaegers).
Il film riesce anche a divertire con un umorismo per niente forzato e mai volgare o esagerato.
Non sarà un capolavoro ma Guillermo è riuscito a creare un ottimo film.
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sands
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martedì 23 luglio 2013
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bella l'idea della connessione neurale!
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Ne avevo sentito parlare benissimo, che mi sarei trovato di fronte a un titolo che mi avrebbe regalato 2 ore di divertimento. E in effetti di divertimento me ne ha regalato parecchio. Combattimenti mostruosamente belli da vedere, con pugni ed esplosioni che incollano gli occhi allo schermo. A mio parere però, si sarebbe dovuto puntare molto di più sul fattore combattimento. La preferenza di approfondire la trama, di inserire elementi maturi che raccontino della logica umana in più situazioni, come una storia d'amore piuttosto che il traffico nero di organi alieni può risultare interessante o rendere il minestrone solo più noioso. Dal mio punto di vista vince la seconda opzione.
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Ne avevo sentito parlare benissimo, che mi sarei trovato di fronte a un titolo che mi avrebbe regalato 2 ore di divertimento. E in effetti di divertimento me ne ha regalato parecchio. Combattimenti mostruosamente belli da vedere, con pugni ed esplosioni che incollano gli occhi allo schermo. A mio parere però, si sarebbe dovuto puntare molto di più sul fattore combattimento. La preferenza di approfondire la trama, di inserire elementi maturi che raccontino della logica umana in più situazioni, come una storia d'amore piuttosto che il traffico nero di organi alieni può risultare interessante o rendere il minestrone solo più noioso. Dal mio punto di vista vince la seconda opzione. Non tanto perchè sia sbagliato tentare di dare spessore ad una trama di per se semplice, essenziale, ma proprio perchè una trama di questo tipo (sempre a mio parere) deve esserlo! In un film che narra di robot giganti che combattono contro alieni enormi in ambienti distrutti completamente come le più famose metropoli , è il fattore divertimento che gioca il ruolo di protagonista. Avrei preferito decisamente vedere un'ora e mezza di lotta all'ultimo sangue colorata da effetti speciali stupendi, piuttosto che "perdere" tempo di fronte a dettagli storici dei quali una trama di questa categoria non se ne fa nulla. Questo ha forse assottigliato il divertimento generale, a favore comunque di una maggiore profondità. In sintesi resta comunque un film molto godibile e che consiglierei a tutti i fan di fantascienza.
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keycode13
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domenica 21 luglio 2013
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piacevolmente soddisfatto!
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Il film è completo sotto tutti i punti di vista, anche se la trama è piuttosto semplice ma è del tipo che funziona.
Non è un capolavoro di altri tempi, ma è un ottimo film. L'ho visto senza pretese e sono rimasto soddisfatto davvero.
Questo è il tipo di film che piace a chi apprezza il tema "fine del mondo".
Ricco di dialoghi profondi e anche di dialoghi divertenti, i 131 minuti passano veloci.
L'ho visto al cinema, di martedì, questi 4 euro li ho spesi con vero piacere.
Consigliato a tutti gli appassionati del genere.
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drakula63
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sabato 20 luglio 2013
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guillermo del toro sempre più bravo
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Premetto che quando vado al cinema ho sempre ben chiaro cosa dovrei vedere ed in questo caso non sono rimasto deluso, anzi...
I richiami ai film di Godzilla sono evidenti: la scena iniziale del peschereccio e la schiena del Kajiu illuminata da lampi prima di colpire sono i più evidenti ma potrei anche dire che il primo Kajiu somiglia molto a Guiron il mostro con cui combatte Gamera in "King Kong contro Godzilla". Del Toro sa sempre cosa lo spettatore vuole vedere ed il film lo dimostra ampiamente, ogni personaggio dà al film la propria impronta psicologica, gli attori sono molto bravi e le scene di azione sono ben girate senza esagerazioni fuori luogo. Per concludere posso dire che a volte bisognerebbe andare al cinema con la stessa visione che si aveva
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Premetto che quando vado al cinema ho sempre ben chiaro cosa dovrei vedere ed in questo caso non sono rimasto deluso, anzi...
I richiami ai film di Godzilla sono evidenti: la scena iniziale del peschereccio e la schiena del Kajiu illuminata da lampi prima di colpire sono i più evidenti ma potrei anche dire che il primo Kajiu somiglia molto a Guiron il mostro con cui combatte Gamera in "King Kong contro Godzilla". Del Toro sa sempre cosa lo spettatore vuole vedere ed il film lo dimostra ampiamente, ogni personaggio dà al film la propria impronta psicologica, gli attori sono molto bravi e le scene di azione sono ben girate senza esagerazioni fuori luogo. Per concludere posso dire che a volte bisognerebbe andare al cinema con la stessa visione che si aveva in gioventù, libera da qualsiasi vanità intellettuale, con la sola voglia di vedere qualcosa di spettacolare
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