mauro lanari
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venerdì 17 aprile 2015
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esordio diseducativo.
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"Innocua commediola di formazione a sfondo ecologista", scrive MTV che su questo target di pubblico dovrebbe avere la competenza suprema. Mi trova d'accordo: meno delicato, tenero e leggero che impalpabile, diafano ed evanescente per eccesso d'understatement minimalista e di forzato esibizionismo nerd. Del dramma non resta quasi più nulla, i problemi legati all'elaborazione del lutto non vengono affrontati sul serio bensì a malapena sfiorati, come un inceppamento alle prime fasi descritte dalla Kübler-Ross o peggio: l'approdo all'accettazione com'incondizionata resa al male di vivere. Si sfocia nel diseducativo, un film che d'indie ha solo la cifra stilistica mentr'il contenuto è da mediocre format consolatorio televisivo: morto un amore lo si rimpiazza con un altro.
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"Innocua commediola di formazione a sfondo ecologista", scrive MTV che su questo target di pubblico dovrebbe avere la competenza suprema. Mi trova d'accordo: meno delicato, tenero e leggero che impalpabile, diafano ed evanescente per eccesso d'understatement minimalista e di forzato esibizionismo nerd. Del dramma non resta quasi più nulla, i problemi legati all'elaborazione del lutto non vengono affrontati sul serio bensì a malapena sfiorati, come un inceppamento alle prime fasi descritte dalla Kübler-Ross o peggio: l'approdo all'accettazione com'incondizionata resa al male di vivere. Si sfocia nel diseducativo, un film che d'indie ha solo la cifra stilistica mentr'il contenuto è da mediocre format consolatorio televisivo: morto un amore lo si rimpiazza con un altro. "Camp'e spera", "chiodo schiaccia chiodo", wow che lezioni di moralità e d'etica esistenziale. Esordio imbarazzante, almeno sembra pure più breve del corto di cui è lo sviluppo.
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mario nitti
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martedì 2 giugno 2015
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buone idee, ma il film non spicca il volo
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Il regista ha a disposizione una buona idea, un’ambientazione originale, diversi spunti su cui lavorare e una buona squadra di attori. La storia dei tre nerd dediti al birdwatching alla ricerca di un’anatra estinta, il lutto da rielaborare di uno di loro, l’inserimento di una ragazza nella squadra maschile… Tutto bene. Poteva venirne fuori uno “Stand by me”, ma la storia non spicca il volo, non si alza dal livello di prodotto onesto e gradevole e alla fine si resta inevitabilmente un po’ delusi.
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xcacel
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sabato 20 giugno 2015
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leggero e inconsistente
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David è un ragazzo cupo, uno po' sfigato (ma meno dei suoi amici) ed ancora sotto choc per la mancanza della mamma, scomparsa da poco, che riappare durante alcune scene del film (ma non si vede, essendo in soggettiva), in dei flashback brevissimi ed intensi, forse la cosa più bella del film.
Girando in bici il protagonista si imbatte in un anatra che potrebbe essere un esemplare rarissimo, addirittura estinto, e decide di coinvolgere i suoi amici e una ragazza carina, zaini e sacchi a pelo in spalla, nel tentativo di fotografarla. Anche a me il film ha ricordato "Stand by me, ricordo di un estate", ma rispetto al racconto di S.King si mantiene troppo superficiale, inconcludente, non appassionando mai è coinvolgendo poco.
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David è un ragazzo cupo, uno po' sfigato (ma meno dei suoi amici) ed ancora sotto choc per la mancanza della mamma, scomparsa da poco, che riappare durante alcune scene del film (ma non si vede, essendo in soggettiva), in dei flashback brevissimi ed intensi, forse la cosa più bella del film.
Girando in bici il protagonista si imbatte in un anatra che potrebbe essere un esemplare rarissimo, addirittura estinto, e decide di coinvolgere i suoi amici e una ragazza carina, zaini e sacchi a pelo in spalla, nel tentativo di fotografarla. Anche a me il film ha ricordato "Stand by me, ricordo di un estate", ma rispetto al racconto di S.King si mantiene troppo superficiale, inconcludente, non appassionando mai è coinvolgendo poco. Le storie delle amicizie di quando eravamo ragazzi, le prime avventure, l'avvicinarsi per la prima volta al mondo degli adulti, sono aspetti sfiorati e mai approfonditi, così come il dramma personale del ragazzo. Il film vola via veloce, e non lascia nulla. Deludente anche Ben Kingsley.
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