tonysamperi
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lunedì 22 ottobre 2012
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nonostante la prevedibilità
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SULLA SCENEGGIATURA
Torna al cinema la famiglia di Brian Mills.
Questa volta la pellicola non mostra la denuncia sociale che abbiamo trovato nel prequel "Io vi troverò", infatti il tema è la vendetta.
La formula non è rinnovata di molto, poichè la storia scaturisce nuovamente da una vacanza. Questa volta papà Brian, prima di risolvere la situazione, avrà bisogno di un aiutino, che gli sarà fornito dalla figlia (la bellissima Maggie Grace). Ci vengono mostrati l'affetto incondizionato di Brian per la figlia, che infatti esorta a scappare e la reazione della figlia stessa, che avendo già vissuto in prima persona il rapimento sa che la vita dei genitori è in gioco.
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SULLA SCENEGGIATURA
Torna al cinema la famiglia di Brian Mills.
Questa volta la pellicola non mostra la denuncia sociale che abbiamo trovato nel prequel "Io vi troverò", infatti il tema è la vendetta.
La formula non è rinnovata di molto, poichè la storia scaturisce nuovamente da una vacanza. Questa volta papà Brian, prima di risolvere la situazione, avrà bisogno di un aiutino, che gli sarà fornito dalla figlia (la bellissima Maggie Grace). Ci vengono mostrati l'affetto incondizionato di Brian per la figlia, che infatti esorta a scappare e la reazione della figlia stessa, che avendo già vissuto in prima persona il rapimento sa che la vita dei genitori è in gioco.
Nonostante la prevedibilità per cui all'inizio lo spettatore pensa "sì, sarà come il primo quindi si risolve tutto", il plot è stato studiato anche bene, infatti per due volte il buon Besson ci ha fatto credere che la moglie Lenore (Framkie Janson - "X-Men", "Le spie", "Io vi troverò") sia destinata a non farcela.
Come nel primo epidodio Brian dimostra di essere l'uomo prudente, sempre in guardia, deciso e freddo. Sempre all'erta, perchè è lui ad accorgersi che sono seguiti. In questo frangente è possibile mettere a confronto le personalità di Brian e Lenore; quest'ultima ha un atteggiamento agli antipodi: è sbigottita, impaurita, insicura. Freddo e deciso, perchè non ha esitazione, lascia la moglie in custodia ai criminali per salvare la figlia.
Ancora una volta, uno dopo l'altro, il protagonista elimina tutti gli uomini di Tropoja, finchè non rimane la testa del gruppo. Qui ci viene mostrato sul finale un Brian compassionevole (e quasi Besson ci fa credere anche ingenuo), sì alla seconda chance, ma nessuna pietà per chi la spreca.
Sicuramente le palpitazioni non mancano anche nel sequel. Forse non proprio all'altezza del primo capitolo, ma sicuramente un film d'azione che non delude. Per 1 ora e mezza lo spettatore non può staccare gli occhi dallo schermo.
SUL CAST
Buona idea tenere solo il cast principale, visto che nel primo film il cast di contorno (specialmente il nuovo convivente di Lenore) non esercitano un ruolo significativo nella storia.
Rade Serbedzija ("Harry potter e i doni della morte - parte I") sicuramente il migliore della banda di vendicatori.
Segnalerei il cameo di Leland Orser ("Io vi troverò", "Pearl Harbor")
SUL DOPPIAGGIO
Ovviamente Alessandro Rossi per Liam Neeson ed un inconfondibile (l'ho trovato quasi divertente in questo ruolo) Carlo Valli al doppiaggio di Rade Serbedzija.
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luca v.
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mercoledì 17 ottobre 2012
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ottimo seguito del 1°
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Ottima pellicola, non ha deluso le aspettative. Nonostante "Taken - la vendetta" sia il seguito di "Io vi troverò" del 2008, risulta essere altrettanto coinvolgente senza scadere nello "scontato sequel del primo inimitabile film".
Liam Neeson, da ottimo e versatile attore, come sempre ha saputo interpretare il suo personaggio in maniera ineccepibile. Un film ritmato, nelle scene clou dove l'azione è ai massimali, resta difficile perfino battere le palpebre! Consigliatissimo, sia per gli amanti del genere e sia per chi ha apprezzato il primo.
FILM CAPOLAVORO....
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giorpost
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martedì 16 ottobre 2012
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un buon action - movie ma neeson non regge besson
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Nel 2008 uscì nelle sale Taken (in Italia “Io vi troverò”), diretto da Pierre Morel ma scritto e prodotto da Luc Besson. Il maestro francese ci ha abituati, ormai, ad un Cinema fatto di azione, adrenalina e pathos e tali ingredienti non vengono smentiti nemmeno con il seguito di quella pellicola, ovvero “Taken 2”, diretto stavolta da Oliver Megaton, già scelto da Besson per dirigere il flop “Colombiana”. Questo secondo episodio dedicato all’ ex agente della CIA Bryan Mills si svolge nella Costantinopoli dei vicoli e dei bazar, tra la folla e sui tetti, tra esplosioni e sparatorie a raffica che non aggiungono praticamente nulla di nuovo rispetto al precedente.
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Nel 2008 uscì nelle sale Taken (in Italia “Io vi troverò”), diretto da Pierre Morel ma scritto e prodotto da Luc Besson. Il maestro francese ci ha abituati, ormai, ad un Cinema fatto di azione, adrenalina e pathos e tali ingredienti non vengono smentiti nemmeno con il seguito di quella pellicola, ovvero “Taken 2”, diretto stavolta da Oliver Megaton, già scelto da Besson per dirigere il flop “Colombiana”. Questo secondo episodio dedicato all’ ex agente della CIA Bryan Mills si svolge nella Costantinopoli dei vicoli e dei bazar, tra la folla e sui tetti, tra esplosioni e sparatorie a raffica che non aggiungono praticamente nulla di nuovo rispetto al precedente.
La prima avventura ci consegnò un discreto action - thriller dove l’ impacciato Neeson (un pò in là con gli anni e troppo alto per certi movimenti) se la cavava comunque bene tra i palazzi di Parigi. In questo secondo scenario c’è l’ aggiunta di un veterano come Rade Serbedzija, ormai una sorta di attore simbolo per ruoli di europei dell’ est, che però non dà il meglio di se. Certo, la regia è più che buona ed il pathos non manca affatto. Anzi ci sono alcune trovate davvero ammirevoli come il metodo che Mills suggerisce alla figlia (una sensuale e scattante Maggie Grace) per individuare il nascondiglio dei genitori usando una mappa, un laccio delle scarpe, una matita e un paio di granate. Ma resta chiaro che con un piccolo sforzo si poteva aggiungere un pò di sale a questa minestra, considerando la straordinaria location quale è Istanbul. Nel complesso, dunque, un film buono per le classiche 2 ore di spensieratezza ma guai a pensare che il tentativo di affrontare argomenti seri come i ricongiungimenti familiari sia riuscito (Mills e moglie si riappacificano dopo anni di separazione), perché per fare queste operazioni ci vuole un’ altra tipologia di film.
Ci si aspetta un terzo capitolo, considerando che il capo della banda di albanesi che volevano vendicarsi del nostro eroe dichiara di avere altri 2 figli. E se questi sono teste calde la metà dei fratelli morti, allora sono aperte le scommesse sula prossima città teatro della faida: il sottoscritto punta umilmente su Los Angeles…
Voto 6.5 per le scene d’ azione, in testa quella del cappottamento del suv nero verso la fine. Neeson benino. Il regista è bravo e credo possa essere considerato il Michael Bay di Francia.
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[+] e' un piacevole action-movie!
(di antonio montefalcone)
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derriev
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martedì 16 ottobre 2012
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tranquilli sussulti
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Era davvero difficile realizzare un seguito che fosse all'altezza del primo episodio, "Taken" (uscito anche come "Io vi troverò"), essendo questo un ottimo prodotto nel suo genere.
Per quanto il team sia praticamente identico, con Besson "dietro le quinte" e cast uguale, questo film offre la prima mezz'ora di buon livello, ovvero i rimandi, obbligatori, con il primo episodio e lo scivolamento nella propria trama, ma poi si appiattisce in una sceneggiatura troppo piatta rispetto a quella sincopata, uno dei pregi del primo "Taken".
Tre "nei" del film sono: la scarsa cura nella regia (non la "coreografia") dei combattimenti "corpo a corpo", uno dei pregi del'altra pellicola; l'inseguimento automobilistico, "scontato", e fracassone come al solito; una banda di "cattivi" capeggiati da un leader sciapo e incapace come loro!
Affascinante la sequenza in cui il padre dà istruzioni alla figlia sul come localizzarlo: acuto uso di Fisica applicata (velocità di propagazione del suono nello spazio, e calcolo di quest'ultimo).
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Era davvero difficile realizzare un seguito che fosse all'altezza del primo episodio, "Taken" (uscito anche come "Io vi troverò"), essendo questo un ottimo prodotto nel suo genere.
Per quanto il team sia praticamente identico, con Besson "dietro le quinte" e cast uguale, questo film offre la prima mezz'ora di buon livello, ovvero i rimandi, obbligatori, con il primo episodio e lo scivolamento nella propria trama, ma poi si appiattisce in una sceneggiatura troppo piatta rispetto a quella sincopata, uno dei pregi del primo "Taken".
Tre "nei" del film sono: la scarsa cura nella regia (non la "coreografia") dei combattimenti "corpo a corpo", uno dei pregi del'altra pellicola; l'inseguimento automobilistico, "scontato", e fracassone come al solito; una banda di "cattivi" capeggiati da un leader sciapo e incapace come loro!
Affascinante la sequenza in cui il padre dà istruzioni alla figlia sul come localizzarlo: acuto uso di Fisica applicata (velocità di propagazione del suono nello spazio, e calcolo di quest'ultimo).
Non noia dunque, ma solo tranquilli sussulti.
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kiwina89
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lunedì 15 ottobre 2012
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decisamente meglio io vi troverò
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Film carino e buona la trama, ma da folle amante di Io vi troverò ammetto che il seguito mi ha lasciata un po' delusa.
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brian77
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domenica 14 ottobre 2012
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inferiore al primo, ma divertente
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Non vale assolutamente il primo film, che era un piccolo capolavoro B-action. Ma nell'insieme lo si vede con piacere, perché non ha le inquadrature da mezzo secondo, mantiene sempre una logica nelle scene d'azione, ha ritmo e insomma vale più della maggior parte dei prodotti analoghi.
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lo stopper
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domenica 14 ottobre 2012
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piu' banale di cosi'...
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Mi sono imbattuto in film decisamente brutti abbastanza spesso, ma questo “Taken 2 – La Vendetta” merita una citazione particolare. Mi rendo conto che in tempi difficili come questi il primo obiettivo e’ “fare cassa”, ma ho sempre creduto che per girare un film degno di questo nome fossero indispensabili una trama, un minimo di caratterizzazione dei personaggi, e uno svolgimento del racconto che non fosse gia’ scontato dopo le prime due inquadrature: evidentemente mi ero sbagliato, perche’ nel lavoro diretto da Olivier Megaton queste caratteristiche sono del tutto assenti.
Un gruppo di malavitosi albanesi rapisce la moglie di un buonissimo agente segreto americano (presumo ormai in pensione, visto l’eta’ piuttosto avanzata) per vendicarsi di una precedente strage gia’ compiuta dal “nostro eroe” (il film e’ ovviamente un sequel).
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Mi sono imbattuto in film decisamente brutti abbastanza spesso, ma questo “Taken 2 – La Vendetta” merita una citazione particolare. Mi rendo conto che in tempi difficili come questi il primo obiettivo e’ “fare cassa”, ma ho sempre creduto che per girare un film degno di questo nome fossero indispensabili una trama, un minimo di caratterizzazione dei personaggi, e uno svolgimento del racconto che non fosse gia’ scontato dopo le prime due inquadrature: evidentemente mi ero sbagliato, perche’ nel lavoro diretto da Olivier Megaton queste caratteristiche sono del tutto assenti.
Un gruppo di malavitosi albanesi rapisce la moglie di un buonissimo agente segreto americano (presumo ormai in pensione, visto l’eta’ piuttosto avanzata) per vendicarsi di una precedente strage gia’ compiuta dal “nostro eroe” (il film e’ ovviamente un sequel). Con l’aiuto della figlia , scampata al rapimento, l’agente americano, proveniente da Los Angeles ma in trasferta ad Istanbul, contribuisce in modo determinante a modificare la linea demografica della nazione albanese: nonostante gli agguati e le migliaia di pallottole che fischiano per quasi tutto il film, l’agente Bryan Mills schiva ogni trappola e compie una nuova strage di cattivi, riuscendo a liberare la moglie Lenore (una mono espressiva Famke Janssen), torturata ripetutamente, ma ritrovata viva e vegeta, sebbene un po’ sudata e con due graffietti sulla guancia sinistra.
Momenti top del film. 1) Kim, la figlia di Mills, munita di foglio rosa (o equivalente americano), riesce a seminare a bordo di un taxi per i vicoli di Istanbul (famosa per la disciplina dei suoi utenti e per la linearita’ della rete stradale) due Suv carichi di albanesi che gli scaricano addosso un paio di quintali di piombo, spaventandola solo un po’. 2) Mills si arrabbia, si leva la giacca e, nonostante la pancetta, comincia a fare a botte in modo assolutamente elegante con un cattivo albanese, di 20 anni piu’ giovane e “quadrato” come un rugbysta che gioca pilone. Finale scontato: Liam Neeson e’… troppo forte. 3) Con due cerchi tracciati su una cartina di Istanbul e guidata dal padre tramite telefono, Kim riesce ad individuare dove si trova il luogo dove e’ tenuto prigioniero l’eroico genitore: arriva sul posto in meno di 5 minuti, correndo sui tetti e lanciando granate (il dna e’ ottimo, non poteva essere altrimenti!).
Vorrei infine ricordare le memorabili riprese, in particolare durante gli inseguimenti ( ma non solo): camera in continuo movimento e primissimi piani. Se volete andare a vedere questo film, vi consiglio un pranzo leggero.
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renato volpone
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sabato 13 ottobre 2012
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adrenalina al massimo
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Torna Liam Neeson con il personaggio Bryan Mills inseguito da un gruppo di albanesi che vogliono vendetta. Nella caccia sono coinvolte anche la ex moglie e la figlia dell'ex agente della CIA. La trama è tutta qui, per cui il film non offre spunti filosofici o romanzeschi, tranne un paio di scene di tenero romanticismo. Quello che conta è l'azione: dei novanta minuti di film ottanta sono di pura azione, e, se non stiamo a guardare per il sottile il taxi che esce indenne da mille peripezie, l'adrenalina sale violentemente e resta altissima per tutta la durata del film. Interessanti alcune trovate che danno un tocco di novità. Come sempre in questo genere di film regista e sceneggiatori si fanno prendere la mano: la scena di corpo a corpo verso il finale poteva essere evitata.
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Torna Liam Neeson con il personaggio Bryan Mills inseguito da un gruppo di albanesi che vogliono vendetta. Nella caccia sono coinvolte anche la ex moglie e la figlia dell'ex agente della CIA. La trama è tutta qui, per cui il film non offre spunti filosofici o romanzeschi, tranne un paio di scene di tenero romanticismo. Quello che conta è l'azione: dei novanta minuti di film ottanta sono di pura azione, e, se non stiamo a guardare per il sottile il taxi che esce indenne da mille peripezie, l'adrenalina sale violentemente e resta altissima per tutta la durata del film. Interessanti alcune trovate che danno un tocco di novità. Come sempre in questo genere di film regista e sceneggiatori si fanno prendere la mano: la scena di corpo a corpo verso il finale poteva essere evitata. Comunque Un film vedibile e perfetto per alzare un po' la pressione.
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donni romani
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sabato 13 ottobre 2012
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onesto film d'azione un po' fotocopia del primo
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I sequel devono seguire regole ben precise: non deludere i fan del film originario, essere ancora più spettacolari e lasciare un finale aperto ad un capitolo successivo. In questo senso "Taken 2 - La vendetta" si attiene perfettamente all'assunto perchè il plot è quasi identico a quello del primo capitolo, le scene spettacolari - inseguimenti, esplosioni, combattimenti e agguati - si susseguono praticamente lungo tutti i quasi novanta minuti della pellicola e perchè nell'ultima scena verremo a conoscenza dell'esistenza di due ulteriori nemici che non tarderanno ad entrare in azione sconvolgendo ancora una volta la vita di Bryan Mills, agente segreto in pensione a cui criminali poco lungimiranti hanno sempre la infelice idea di rapire i familiari, la figlia Kim nel primo episodio, la moglie Lenny nel seguito, durante una vacanza ad Istanbul che dovrebbe segnare il recupero del rapporto fra i due.
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I sequel devono seguire regole ben precise: non deludere i fan del film originario, essere ancora più spettacolari e lasciare un finale aperto ad un capitolo successivo. In questo senso "Taken 2 - La vendetta" si attiene perfettamente all'assunto perchè il plot è quasi identico a quello del primo capitolo, le scene spettacolari - inseguimenti, esplosioni, combattimenti e agguati - si susseguono praticamente lungo tutti i quasi novanta minuti della pellicola e perchè nell'ultima scena verremo a conoscenza dell'esistenza di due ulteriori nemici che non tarderanno ad entrare in azione sconvolgendo ancora una volta la vita di Bryan Mills, agente segreto in pensione a cui criminali poco lungimiranti hanno sempre la infelice idea di rapire i familiari, la figlia Kim nel primo episodio, la moglie Lenny nel seguito, durante una vacanza ad Istanbul che dovrebbe segnare il recupero del rapporto fra i due. I rapitori sono i familiari dei tanti bad guys caduti per mano di Mills nel primo film, ma la fine sarà la stessa perchè l'ex agente, anche se ostacolato, ferito e in questo caso perfino catturato, non esiterà a far piazza pulita di chiunque si frapponga fra lui e la liberazione dei suoi cari. Se al posto di Liam Neeson ci fosse stato un attore come Bruce Willis per esempio, o Mel Gibson, avremmo avuto sguardi ironici, battute a raffica e un tono scanzonato, la presenza di Liam Neeson invece, sguardo dolente e stanco, imprime al tutto un tono più composto, pur nella baraonda di scene d'azione improbabili e numero di morti al secondo pari solo a quelli del più efficiente Terminator. Inutile aspettarsi ciò che un film di genere, e del genere, non può dare, e cioè una trama sofisticata o un'approfondimento della psicologia dei personaggi, però quello che Olivier Megaton, con la produzione di Luc Besson, si propone di fare, e cioè offrire un curato e ineccepibile film d'azione, non si può negare che ci venga offerto, con una regia adrenalinica e spettacolare, con scene d'inseguimento ad alta tensione - originale e d'effetto l'idea di affidare la guida della macchina di Mills inseguita dai criminali alla figlia Kim, bocciata per ben due volte all'esame della patente! - e un onesto infantile divertimento, disimpegnato e semplice, ma ben costruito e recitato. Certo se davvero decideranno di girare un'ulteriore seguito Besson e soci dovranno trovare qualche espediente di sceneggiatura in più per evitare un'ulteriore ripetizione di trama, anche perchè i familiari stretti di Mills sono finiti, a meno che il vecchio agente non voglia impugnare la sua scintillante armatura anche per lontani parenti e vicini di casa....
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muttley72
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sabato 13 ottobre 2012
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taken 2-la vendetta: un pò "scontato" ma vedibile
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"Sarò breve e circonciso" diceva Diego Abatantuono arringando, se non erro, un gruppo di violenti ultras (a cui si rivolgeva con un suo discorso). "Taken 2-la vendetta" è il sequel di "Taken". Questo genere di film (chiamati "di azione" o "di avventuta" o anche "thrìiller") si rivolgono a chi ama i film in cui si vedono sparatorie, inseguimenti, scazzottate tutte inserite, si spera, all'interno di una trama credibile e/o avvincente, che talvolta ha anche un "pizzico" di mistero sul finale (...ma non è detto).
"Taken" (il primo film) era, per gli amanti di questo genere, un buon film, con una trama lineare (forse anche banale), ma con scene, inquadrature e "location" piacevoli (Parigi) e con un ritmo "incalzante".
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"Sarò breve e circonciso" diceva Diego Abatantuono arringando, se non erro, un gruppo di violenti ultras (a cui si rivolgeva con un suo discorso). "Taken 2-la vendetta" è il sequel di "Taken". Questo genere di film (chiamati "di azione" o "di avventuta" o anche "thrìiller") si rivolgono a chi ama i film in cui si vedono sparatorie, inseguimenti, scazzottate tutte inserite, si spera, all'interno di una trama credibile e/o avvincente, che talvolta ha anche un "pizzico" di mistero sul finale (...ma non è detto).
"Taken" (il primo film) era, per gli amanti di questo genere, un buon film, con una trama lineare (forse anche banale), ma con scene, inquadrature e "location" piacevoli (Parigi) e con un ritmo "incalzante". Un padre (ex servizi segreti USA), cercava di recuperare la figlia adolescente rapita durante un viaggio a Parigi da una organizzazione albanese dedita alla "tratta delle bianche" (cioè giovani e possibilmente illibate, perchè quelle vecchie agli acquirenti non piacevano...). Nel film "Taken 2" gli albanesi vogliono vendicarsi dell'uccisione dei membri del loro clan (avvenute nel primo film ad oper del padre permaloso) incapaci di perdonare l'evento, pur consapevoli che chi rapisce figlie giovani per venderle o avviarle alla prostituzione corre dei rischi "del mestiere".
Come è quindi il film "Taken 2"? Come il primo film, ma forrse un pò peggio (come lo sono molti sequel), poichè la storia ed i personaggi sono un "deja-vu", rimane però un film con una nuova location (Istanbul), godibili scene di insegumenti, scontri a fuoco e momenti "adrenalinici" confezionati in modo Hollywoodiano (stile "Bourne Supremacy" o quasi) cosa che, evidentemente, piace al pubblico (visto che sfornano i sequel a go-go).
Se quindi vi piace questo genere di film o se, recandovi al cinema, questo film è quello che vi attira di più rispetto agli altri in programmazione, il film si può vedere, perchè da agli spettatori quello che si aspettano dai film "action" (confezionati in maniera discreta). Chi invece si aspetta un film intimista o che affronti problematiche sociali oppure un film "impegnato" sulle tematiche sociali dell'amicizia tra i popoli (Albanese e statunitense) rimarrà deluso....
P.S. chi amam il genere forse potrebbe esprimere un giudizio da due stelle e mezzo....
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