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gianluchino987
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giovedì 4 ottobre 2012
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ottimo sequel! bellissimo come sempre!!!
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Ho trovato il film molto all'avanguardia, 3 D fantastico, e come al solito studiato nei dettagli. Per quanto riguarda la trama non si discosta molto dagli altri e questo è importante, riescono sempre a far quadrare il continuo in maniera ottimale, tanto da non lasciare perplessi gli spettatori che non hanno visto i precedenti. Rispetto agli altri lo trovo abbastanza valido, non sono daccordo con chi dice che è diventato monotono, e soprattutto non sono daccordo con chi dice che è molto diverso rispetto al gioco, insomma questo è il film e non il gioco, fosse stato uguale vi avrebbero dato insieme agli occhiali 3D anche il joy-pad!! Ogni volta coloro che leggono i libri, o che giocano ai giochi che ispirano il film vorrebbero tutto uguale.
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Ho trovato il film molto all'avanguardia, 3 D fantastico, e come al solito studiato nei dettagli. Per quanto riguarda la trama non si discosta molto dagli altri e questo è importante, riescono sempre a far quadrare il continuo in maniera ottimale, tanto da non lasciare perplessi gli spettatori che non hanno visto i precedenti. Rispetto agli altri lo trovo abbastanza valido, non sono daccordo con chi dice che è diventato monotono, e soprattutto non sono daccordo con chi dice che è molto diverso rispetto al gioco, insomma questo è il film e non il gioco, fosse stato uguale vi avrebbero dato insieme agli occhiali 3D anche il joy-pad!! Ogni volta coloro che leggono i libri, o che giocano ai giochi che ispirano il film vorrebbero tutto uguale. Insomma il film prende ispirazione dal gioco ma non può essere uguale, non avrebbe tanto senso, e sarebbe ancora più scontato soprattutto per chi ci gioca. Consiglio assolutamente di vederlo a chi ancora non l'ha già visto, pensate che io andrò di nuovo a vederlo, un film che merita, adrenalina e azione fin da subito, finale aperto che ti lascia con l'amaro in bocca, l'amaro in bocca perchè ti gasi tanto e poi pensi, dovrò aspettare altri 2 anni?? Millaaaaa sbrigati a girare l'altrooooo!!! CI HAI INCANTATI CON QUESTA SAGA CHE NON CI STUFA MAI!!! Già penso al sesto, nel frattempo mi consumo tutti gli altri! :D
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maurimo59
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mercoledì 3 ottobre 2012
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solito brutto film. meglio il videogame
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Non c'era la necessità di altro capitolo di una saga fatta di film decisamente medriochi e noiosi.
Copione piatto, battute scontate, soliti zombie e mostri, storia già vista e rivista.
Consiglio solo per gli appassionati di Milla Jovdvich e del genere spara-ai-mostri.
Molto meglio il Videogame.
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gabriele.vertullo
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martedì 2 ottobre 2012
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5 film di una saga ai confini della saturazione
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Già dalla pedante sequenza iniziale in slow-motion e rewind, si dilegua ogni dubbio su cosa e come sarà il 5 capitolo cinematografico della famosa saga di videogames: un pittoresco giocattolo in cui il regista Paul W. S. Anderson indossa le vesti dell’ architetto, divertendosi a giocare con le location, con i suoi personaggi, ma soprattutto con gli spettatori.
Ritroviamo l’ ammazza-zombie Alice nello stesso punto e nella stessa situazione in cui l’avevamo lasciata: sulla nave Arcadia che subisce l’attacco aereo dell’ esercito dell’ Umbrella capitanato da Jill Valentine. Fatta prigioniera viene trasportata in un laboratorio Umbrella di massima sicurezza sotto i ghiacciai siberiani, dove avvenivano (e avvengono) esercitazioni belliche e sperimantazioni di diffusione virale dell’ ormai noto T-virus, Alice viene liberata inaspettatamente per volere di Albert Wesker.
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Già dalla pedante sequenza iniziale in slow-motion e rewind, si dilegua ogni dubbio su cosa e come sarà il 5 capitolo cinematografico della famosa saga di videogames: un pittoresco giocattolo in cui il regista Paul W. S. Anderson indossa le vesti dell’ architetto, divertendosi a giocare con le location, con i suoi personaggi, ma soprattutto con gli spettatori.
Ritroviamo l’ ammazza-zombie Alice nello stesso punto e nella stessa situazione in cui l’avevamo lasciata: sulla nave Arcadia che subisce l’attacco aereo dell’ esercito dell’ Umbrella capitanato da Jill Valentine. Fatta prigioniera viene trasportata in un laboratorio Umbrella di massima sicurezza sotto i ghiacciai siberiani, dove avvenivano (e avvengono) esercitazioni belliche e sperimantazioni di diffusione virale dell’ ormai noto T-virus, Alice viene liberata inaspettatamente per volere di Albert Wesker. Incomincia così una battaglia all’ interno di ricostruzioni digitali delle principali piazze mondiali, tra coalizioni inaspettate, personaggi conosciuti, e i soliti zombie.
Sicuramente il capitolo più esplicativo e illustrativo della saga, molti nodi storici e tematici accumulati nel corso dei precedenti film vengono qui dipanati, ma sostanzialmente si rileva privo di spunti innovativi o di qualche freschezza. Probabilmente il più ripetitivo dei 5: un enorme minestrone di (quasi) tutti i personaggi (e cloni) conosciuti, spesso identiche ambientazioni ( il ponte della nave Arcadia ,e l’identica ricostruzione delle scena iniziale in Tokyo),il solito risveglio seminudo di Milla Jovovich, ma soprattutto le stesse singole razze di zombie.
C’è un tentativo da parte del registaAnderson di innestare personaggi collaterali di potenziale interesse, ma se questi si rivelano un’ ostacolante figlia fantoccio appartenente ad un altro sistema virtuale, un manipolo di spietati zombies comunisti (strizzando l’occhio ai fantasma-nazisti di Snyder in Sucker Punch), una Michelle Rodriguez d’acciaio(nel senso materiale del termine) che offre al regista Anderson la possibilità di radiografare le ossa rotte dei suoi personaggi: l’esperimento si scopre piuttosto ambizioso e stiracchiato.
Non ci resta che apprezzare il sofisticato taglio visivo impresso al film, sul modello di Resident Evil Afterlife, che riprende costrutti e stilemi tipici del linguaggio visivo andersoniano, qui spinti nella direzione di realtà virtuali e ricostruzioni olografiche. I più contenti saranno sicuramente gli appassionati del regista e della saga, mentre non sarà difficile riscontrare riprovazioni da parte dei più integralisti e nostalgici del genere, per la presenza di zombie sempre più veloci e potenti.
Ciò che indiscutibilmente lascia a tutti è la sensazione che questa guerra sia sostanzialmente senza progressi, e che durerà molto e molto ancora ( nella speranza che non sia sempre uguale).
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potamina1988
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martedì 2 ottobre 2012
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ridicolo ed inutile
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Ancora una volta ho contribuito ai buoni incassi che i film di questa saga ottengono anno dopo anno e me ne pento terribilmente, è chiaro che finchè ci sarà risposta di pubblico questo "fenomenale" regista continuerà a sfornare capitoli su capitoli di queste "cose" che non possono chiamarsi film in quanto ciò insulterebbe tutto il mondo del cinema ed anche l intelligenza di chi si rende conto dell assoluta mediocrità di questi prodotti. Ciò che è inquietante è che anzichè migliorare cercando di supplire alla totale mancanza di storia che da sempre caratterizza la saga con effetti speciali sempre più all avanguardia questi ultimi fanno rimpiangere i più scarsi effetti anni '80'90. E il confronto con grandi film ormai datati ma con effetti tuttavia stupefacenti non solo per il tempo ma anche per il 2012 sorge spontaneo.
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Ancora una volta ho contribuito ai buoni incassi che i film di questa saga ottengono anno dopo anno e me ne pento terribilmente, è chiaro che finchè ci sarà risposta di pubblico questo "fenomenale" regista continuerà a sfornare capitoli su capitoli di queste "cose" che non possono chiamarsi film in quanto ciò insulterebbe tutto il mondo del cinema ed anche l intelligenza di chi si rende conto dell assoluta mediocrità di questi prodotti. Ciò che è inquietante è che anzichè migliorare cercando di supplire alla totale mancanza di storia che da sempre caratterizza la saga con effetti speciali sempre più all avanguardia questi ultimi fanno rimpiangere i più scarsi effetti anni '80'90. E il confronto con grandi film ormai datati ma con effetti tuttavia stupefacenti non solo per il tempo ma anche per il 2012 sorge spontaneo. Come è possibile aver creato un capolavoro come Matrix nel 1999 (premiato con ben 4 premi Oscar tra cui miglior montaggio, sonoro ed effetti speciali) e mostrare film di questa bassezza con così alte pretese? Inoltre questi film sono anche un insulto rispetto ai videogiochi da cui sono assolutamente lontanamente ispirati. Ben lontani da questi film in quanto a trama, ambientazione e suspence. E il personaggio interpretato da Milla Jovovich scade sempre di più nella ripetizione e cliché ma chiaramente essendo la moglie del regista e sua musa ispiratrice è chiaro che Anderson tratti personaggio ed attrice in maniera completamente soggettiva (fortunatamente per la Jovovich che può così continuare a recitare essendo questi film l unica sua fonte di guadagno). Tirando le somme un film ridicolo su tutti i fronti, vedere per credere, anzi meglio non vedere ma credere così si risparmia il salato biglietto 3D.
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drogba11
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lunedì 1 ottobre 2012
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x i fan!
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visto k sono un amante della saga ... lo consiglio è molto bello , è tt azione !
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lorry
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lunedì 1 ottobre 2012
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inguardabile
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Neanche i sempre magnifici occhioni blu di una Jovovich in tenuta sado-maso, né il recupero del sexy abito rosso fuoco del primo Resident Evil, riescono a salvare questo ultimo capitolo dalla noia e dal ridicolo.
Nè basta a giustificarlo il fatto che sia un film ricavato da un videogame action-horror basta a giustificarlo.
Anche i capitoli precedenti lo erano, ma qualche situazione, qualche immagine riuscita, qualche tocco di autoironia c'erano.
Qui Paul Anderson sembra avere smarrito del tutto la sua vena creativa, essersi ridotto anche lui a zombie adrenalinico e decerebrato.
Sapere fin dall'inizio del film che tutto quello che si vedrà è una simulazione, un videogioco dentro al film, azzera qualsiasi tensione: "tanto la protagonista non rischia niente, e lo sa".
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Neanche i sempre magnifici occhioni blu di una Jovovich in tenuta sado-maso, né il recupero del sexy abito rosso fuoco del primo Resident Evil, riescono a salvare questo ultimo capitolo dalla noia e dal ridicolo.
Nè basta a giustificarlo il fatto che sia un film ricavato da un videogame action-horror basta a giustificarlo.
Anche i capitoli precedenti lo erano, ma qualche situazione, qualche immagine riuscita, qualche tocco di autoironia c'erano.
Qui Paul Anderson sembra avere smarrito del tutto la sua vena creativa, essersi ridotto anche lui a zombie adrenalinico e decerebrato.
Sapere fin dall'inizio del film che tutto quello che si vedrà è una simulazione, un videogioco dentro al film, azzera qualsiasi tensione: "tanto la protagonista non rischia niente, e lo sa".
Caso mai ce ne dimenticassimo, la voluta (?) mancanza di una sia pur flebile costruzione narrativa torna sempre a ricordarcelo.
Attendiamo con ansia che la Jovovich, come Abatantuono in Nirvana, si stufi e mandi tutti a quel paese.
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corradobonicelli
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lunedì 1 ottobre 2012
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evil goes global
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bello! veramente bello, un valido mix di azione, adrenalina e immersione nella storia ... per non fare spoiler non dico altro ma... guardatelo!
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mr.duff
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lunedì 1 ottobre 2012
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per marianna cappi
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Ma colei che ha recensito il film, Marianna Cappi, ha scritto come mangia?? Mai letta una recensione così "informale" e grammaticamente scorretta! CI vuole coraggio a dare una stalla e mezza al film e non al suo modo di esprimersi.
[+] marianna è una garanzia
(di birbosi)
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renato volpone
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domenica 30 settembre 2012
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livelli di gioco scontati
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Trasposizione cinematografica di un "playgame": Alice si trova priogioniera al centro di un mondo artificiale costruito per creare armi di distruzioni di massa e deve attraversare i vari settori per portarsi in salvo al di fuori, sui ghiacci polari. In questa avventura verrà aiutata da un'altra "agente speciale" e da una squadra di soccorso. Le armi di distruzione di fatto sono un esercito di mostri che, praticamente indistruttibili, lei riesce ad uccidere. Di fatto la morte divernta un emento irrilevante e non impietosisce nemmeno quando muoiono i buoni eroi, sembra tutto così artificiale che poi si non riesce più a distinguere tra umani e cloni.
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Trasposizione cinematografica di un "playgame": Alice si trova priogioniera al centro di un mondo artificiale costruito per creare armi di distruzioni di massa e deve attraversare i vari settori per portarsi in salvo al di fuori, sui ghiacci polari. In questa avventura verrà aiutata da un'altra "agente speciale" e da una squadra di soccorso. Le armi di distruzione di fatto sono un esercito di mostri che, praticamente indistruttibili, lei riesce ad uccidere. Di fatto la morte divernta un emento irrilevante e non impietosisce nemmeno quando muoiono i buoni eroi, sembra tutto così artificiale che poi si non riesce più a distinguere tra umani e cloni. Il film non riesce quindi ad emozionare, ma nemmeno a sorprendere e, sebbene non annoia, è prevedibile e scontato. Gli effetti speciali sono efficaci, ma abbiamo già visto un po' tutto, quindi nessuna novità. L'effetto musica per spaventare è un po' sorpassato, sopratutto quando poi non riesce a tenere alta l'attenzione dello spettatore, ad esempio quando la benzina scorre sul terreno e ci vogliono cinque minuti di scena per farla incendiare. La recitazione è un fattore totalmente superfluo, basta la bellezza degli attori a riempire la scena. Il film poi è tutto proteso ad un finale che avverrà solo nel sequel, e la saga continua.
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movies-master
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domenica 30 settembre 2012
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in cerca di emozioni...
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È sempre difficile recensire film tratti da videogiochi, forse perché di solito si pretende l'assoluta fedeltà alla serie videoludica, o forse perché spesso non si riesce a vedere in esso quello che si vede nel videogioco. Beh, per Resident Evil la situazione è estremizzata, ed è ormai noto a tutti quanto il titolo si distacchi dalla saga videoludica. Ma allora come sarà l'universo creato da Anderson, vagamente ispirato da quello che conosciamo come Resident Evil? La saga cinematografica ha avuto sempre una forte spinta action, ma con Retribution si è toccato il colmo, non è tanto il problema dell'azione, che ormai diamo per scontata in questa saga, ma è la sola e unica presenza di essa e quindi l'inevitabile isolamento di tutte le altre qualità che un film può offrire.
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È sempre difficile recensire film tratti da videogiochi, forse perché di solito si pretende l'assoluta fedeltà alla serie videoludica, o forse perché spesso non si riesce a vedere in esso quello che si vede nel videogioco. Beh, per Resident Evil la situazione è estremizzata, ed è ormai noto a tutti quanto il titolo si distacchi dalla saga videoludica. Ma allora come sarà l'universo creato da Anderson, vagamente ispirato da quello che conosciamo come Resident Evil? La saga cinematografica ha avuto sempre una forte spinta action, ma con Retribution si è toccato il colmo, non è tanto il problema dell'azione, che ormai diamo per scontata in questa saga, ma è la sola e unica presenza di essa e quindi l'inevitabile isolamento di tutte le altre qualità che un film può offrire.
Se esaminiamo il suo (unico) pregio, ovvero la qualità delle scene d'azione, capiamo subito che Retribution è un film estremamente curato su questo, anche se talvolta esagerato, con l'ausilio di slow motion e acrobazie, senza contare la qualità impeccabile delle creature (non solo gli zombie) si può dire che è un film estremamente adrenalinico. Ma molto spesso, si sente la mancanza piuttosto forte di un appassionamento ad esso, magari perché non ci sono scene drammatiche, colpi di scena, o l'assoluta anti-carismaticità dei personaggi che non trasmettono assolutamente nulla, cose che vanno assolutamente in controtendenza con la saga videoludica dove, soprattutto nel sesto capitolo, si è curata estremamente la narrazione e la trama.
Resident Evil Retribution manca di emozione, di passione, di carismaticità, e per una lunga saga durata più di 10 anni che è quasi in dirittura d'arrivo, questo è il colmo, e anche alla fine del film ci si rende conto che si è visto soltanto "90 minuti di sparatorie" senza un minimo di appassionamento ad una trama e a dei personaggi che passano totalmente in secondo piano.
Sia chiaro, si parla comunque di un film molto curato, ma che pensa sempre e solo a scene d'azione trascurando tutto il resto, e quindi non rimarrà nel cuore di nessuno. Sarà meglio che Anderson si prepari a fare un gran finale che conterrà anche altro, perché così non è abbastanza...
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