veritasxxx
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lunedì 8 settembre 2014
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mcconaughey contro tutti
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Jeff Nichols dirige Matthew McConaughey in un film precedente all'apprezzato Dallas Buyers Club dello scorso anno. Due ragazzini dell'Arkansas residenti in un barcone sulle rive del fiume Mississippi, trascinati dallo spirito di avventura tipico dei quattordici anni, incontrano un fuggiasco su un'isola e lo aiutano a riparare una barca permettendogli così di fuggire e di salvarsi le penne. Quella di Mud è un'America rurale dove i sentimenti e gli ideali più puri hanno il sopravvento: amore, gelosia, rispetto, amicizia. E i due ragazzi, affascinati dai racconti e dall'aria di uomo vissuto di McConaughey e ritrovando in lui la figura paterna che la vita ha negato loro, impareranno il prezzo della coerenza con certi ideali e nel frattempo diventeranno uomini.
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Jeff Nichols dirige Matthew McConaughey in un film precedente all'apprezzato Dallas Buyers Club dello scorso anno. Due ragazzini dell'Arkansas residenti in un barcone sulle rive del fiume Mississippi, trascinati dallo spirito di avventura tipico dei quattordici anni, incontrano un fuggiasco su un'isola e lo aiutano a riparare una barca permettendogli così di fuggire e di salvarsi le penne. Quella di Mud è un'America rurale dove i sentimenti e gli ideali più puri hanno il sopravvento: amore, gelosia, rispetto, amicizia. E i due ragazzi, affascinati dai racconti e dall'aria di uomo vissuto di McConaughey e ritrovando in lui la figura paterna che la vita ha negato loro, impareranno il prezzo della coerenza con certi ideali e nel frattempo diventeranno uomini. Reese Witherspoon nella parte della bella bionda a cui il protagonista ha dedicato la vita, incasinandosela non poco, è un po sbiadita ma risulta sufficientemente credibile nell'economia della storia.
Quello che brilla, oltre a un Sam Shepard in un'interpretazione di mestiere del vecchio patrigno saggio che salverà il culo a tutti nell'epilogo della storia, è piuttosto la rivelazione dei due precocissimi protagonisti (Tye Sheridan e Jacob Lofland nel ruolo di Ellis e Neckbone), che bucano lo schermo con l'innocenza della loro età e la professionalità di attori già navigati. Specialmente Sheridan mi ha ricordato vagamente il River Phoenix di Stand by me, con la sua aria da giovane leader in un mondo dominato dagli adulti. Il racconto pur nei suoi toni pacati scorre gradevole e ci si appassiona al destino di Mud e la sua banda, anche se i pericoli sono tanti e tali da far presagire un ending tutt'altro che happy. Finirà bene però, e l'avventura fluviale dei piccoli eroi si concluderà per ricominciare in città, dove le belle fanciulle non mancano e ci sarà occasione di mettere a frutto la maturità acquisita.
Un film atipico ma ben realizzato questo Mud, e l'ennesima prova convincente di McConaughey che dimostra di essere a pieno merito uno dei migliori attori di Hollywood del momento, capace di trasformarsi e di entrare in ruoli molto diversi tra loro.
Bellissima la fotografia di Nichols in alcuni scorci dei tramonti sul fiume, e riuscitissima la progressione del racconto, per quanto le scene di azione siano poche a parte lo scontro a fuoco finale: per un attimo ci si sente ancora giovani, a rubare motori da discariche per aiutare un "amico" senza un vero motivo come solo gli adolescenti con la loro incoscienza riescono a fare. Ci fosse stato solo un po' più di ritmo, specie nei vari messaggi cartacei mandati da Mud alla sua bella (cellulari niente in Arkansas?), e sarebbe stato un piccolo capolavoro. Siamo al limite delle quattro stelle, ma non mi sento di sbilanciarmi troppo perchè è un buon film, ma niente che resterà marchiato a fuoco nella storia del cinema.
"Perchè dovevo richiamarti secondo te?"..."Perchè tu sei la mia ragazza!". Cresci piccolo, cresci...
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samanta
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domenica 15 aprile 2018
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e' difficile dare un senso alla vita
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Il film del 2012 ha la regia e la sceneggiatura di Jeff Nichols quarantenne (come regista era al suo terzo film e al momento ha girato 5 film) che però dimostra maturità nella direzione. Due ragazzi di 14 anni Ellis (Tye Sheridan) con i genitori che stanno per divorziare e Neckbone (Jacob Lofland) un orfano che vive con lo zio sono due amici che abitano lungo il Mississippi, Ellis in una casa galleggiante di proprietà della madre che in caso di divorzio e lascia la casa questa viene ripresa dall'autorità fluviale. Durante una escursione trovano che un'isola sul fiume è abitata da uno sconosciuto che si prenta è Mud (Matthew McConaughey). I ragazzi lo aiutano dando del cibo e poi scoprono la verità: Mud è ricercato dalla polizia, ed ha una vita travagliata.
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Il film del 2012 ha la regia e la sceneggiatura di Jeff Nichols quarantenne (come regista era al suo terzo film e al momento ha girato 5 film) che però dimostra maturità nella direzione. Due ragazzi di 14 anni Ellis (Tye Sheridan) con i genitori che stanno per divorziare e Neckbone (Jacob Lofland) un orfano che vive con lo zio sono due amici che abitano lungo il Mississippi, Ellis in una casa galleggiante di proprietà della madre che in caso di divorzio e lascia la casa questa viene ripresa dall'autorità fluviale. Durante una escursione trovano che un'isola sul fiume è abitata da uno sconosciuto che si prenta è Mud (Matthew McConaughey). I ragazzi lo aiutano dando del cibo e poi scoprono la verità: Mud è ricercato dalla polizia, ed ha una vita travagliata. Lo lega un grande amore con Juniper (Reese Wittherspoon) una ragazza sbandata che ogni tano lo abbandona per mettersi con individui che poi la maltrattano, l'ultima volta è stata picchiata violentemente da un tale di nome Carver e ha dovuto abortire, Mud accorso ha picchiato e ucciso l'uomo. Ora è ricercato dalla polizia e dai Carver padre e fratello del morto che hanno assoldato dei cacciatori di taglie per ucciderlo. Jupiter è arrivata nella città vicina e i ragazz,i specie Ellis, fanno da tramite tra i due e aiutano Mud a riparare una barca abbandonata perché possa fuggire con la ragazza. La siuazione precipita comunque Mud ferito riesce a scappare con la barca insieme a un vecchio amico Tom ex tiratore scelto dei marines che ha eliminato il giovane Carver e alcuni dei killer assoldati. La ragazza viene abbandonata disperata anche perchè sembra che si fosse trovata un altro spasimante e Ellis deve seguire la madre in Città e la casa galleggiante viene sequestrata. Il film che in effetti è un pò lungo (20 minuti in meno gli avrebbero fatto bene) affronta con sobrietà e intelligenza alcuni rapporti esistenziali: il rapporto tra padre e figlio che però ha uno svolta positiva entrambi lasciandosi dichiarano di volersi bene, il rapporto tra un uomo e una donna che non è amore ma semplice passione che ti sconvolge la vita e procura solo frutti amari, la scena in cui la barca con Tom e Mud arriva al mare simboleggia che finalmente Mud si apre alla vita e non si rinchiude in un rapporto sentimentale senza sbocchi infine il rapporto di amicizia tra dueragazzi veramente uniti che affrontano insieme le avversità. Quanto a Ellis quando arriva in Città deluso oltre tutto da una ragazzina più grande che lo aveva illuso sentimentalmente, ritrova il sorriso quando tre ragazze passandogli davanti gli sorridono: la vita continua. Un film discreto in cui i collegamenti con Mark Twain (le avventure di Tom Sawyer e di Huckblerry Fin) mi sembrano essere solo limitati all'ambientazione del film lungo il Mississippi all'altezza del Missouri. Ottima l'interpretazione di McConaughey.
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themaster
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mercoledì 26 agosto 2015
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un'esperienza cinematografica niente male
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Jeff Nichols scrive e dirige questa pellicola davvero ben riuscita che mescola sapientemente atmosfere noir/crime,dramma e film di formazione.
Il lato tecnico di Nichols è di mestiere,ma ben fatto,la regia si concentra sui personaggi che sono quasi tutti interessanti e memorabili,anche quelli che compaiono per pochi minuti.
è la storia di Ellis e Neckbone,due ragazzini di quattordici anni che incontrano per caso questo Mud,interpretato magistralmente Mathhew McConaughuey,un tipo losco,ma carismatico e con un bel pò di storie da raccontare.
Nonostante il focus sia puntato sui due bambini Ellis e Neckbone il film si basa inoltre anche sulle performance di Reese Witherspoon splendida come al solito e del già citato McConaughuey che nonostante non interagiscano mai lo spettatore non ha dubbio alcuno del rapporto d'amore eterno che c'è tra i due e sempre ci sarà.
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Jeff Nichols scrive e dirige questa pellicola davvero ben riuscita che mescola sapientemente atmosfere noir/crime,dramma e film di formazione.
Il lato tecnico di Nichols è di mestiere,ma ben fatto,la regia si concentra sui personaggi che sono quasi tutti interessanti e memorabili,anche quelli che compaiono per pochi minuti.
è la storia di Ellis e Neckbone,due ragazzini di quattordici anni che incontrano per caso questo Mud,interpretato magistralmente Mathhew McConaughuey,un tipo losco,ma carismatico e con un bel pò di storie da raccontare.
Nonostante il focus sia puntato sui due bambini Ellis e Neckbone il film si basa inoltre anche sulle performance di Reese Witherspoon splendida come al solito e del già citato McConaughuey che nonostante non interagiscano mai lo spettatore non ha dubbio alcuno del rapporto d'amore eterno che c'è tra i due e sempre ci sarà.
Certo Mud è tutt'altro che originale,tuttavia ci terrei a ricordare che la semplicità molto spesso da vita alle cose migliori e questa pellicola ne è la riprova,un film molto introspettivo che preferisce dare spazio alla poetica delle immagini piuttosto che al dialogo eccessivo come sempre più accade nel cinema ordinario,Nichols riesce a scavare i personaggi tramite poche inquadrature e giochi di sguardi e,nonostante tutti i caratteri che compongano questo film siano tutti abbastanza stereotipati non lo sono mai troppo e hanno tutti qualche sfaccettatura che li rende mai del tutto ordinari,almeno per il genere in cui si inserisce questa pellicola.
Come stile ricorda molto Io Non Ho Paura di Gabriele Salvatores,una pellicola che dimostra quanto sia difficile per un bambino entrare in contatto con il mondo reale che,inutile dirlo è sempre molto crudo e spietato nei confronti di tutti,non a caso alla fine nessuno la avrà vinta completamente,i personaggi ne escono tutti sconfitti per metà,nonostante sia un film tutt'altro che pessimista.
è molto bello il gioco di parole del titolo ovvero Mud,che è sia il nome del protagonista ma anche in inglese un'eufemismo che allude al fango,allo sporcarsi di terra alla palude e via dicendo,non a caso vediamo il protagonista quasi sempre sporco,imbruttito anche dallo splendido trucco che hanno dato a McConaughuey che risulta anche sgradevole alla vista,inoltre l'interprete è riuscito a caratterizzare il personaggio molto bene,dal modo in cui cammina,dal modo in cui fuma a come parla,è un personaggio che parla molto per metafore e frasi fatte ma volutamente in quanto vuole passare davanti agli altri come un uomo saggio e cazzuto quando in realtà è tutt'altro che il classico duro da film action,è un uomo impaurito,che ha fatto si cose brutte di cui nemmeno egli stesso va fiero ma che comunque non è da considerarsi una persona cattiva,anche se alla fine i buoni sentimenti prevalgono e verso il finale si lascia spazio a un pò di melassa di troppo fino alla pregevole sparatoria finale che è propedeutica per arrivare nel bellissimo finale che giudicherei quasi pittoresco per come è messo in scena,con Mud e suo padre che,sfuggiti ai sicari entrano dal fiume Mississippi in mare aperto diretti verso una nuova vita,senza avere tuttavia ottenuto ciò che volevano.
Mud parla di rapporti umani,è un film sulla fiducia e sulla vendetta che porta a conseguenze tragiche per chiunque,è una pellicola che parla di sconfitte personali e di come il cambiamento sia impossibile da fermare,qui rappresentato dal divorzio dei genitori di Ellis e dalla nuova legge sulla proprietà.
Il personaggio di Ellis è incredibile e insieme alla fotografia e a Mud la cosa in assoluto più figa di tutto il film,un bambino fin troppo maturo per la sua età che inizia i primi passi alla scoperta del sesso femminile venendone anch'egli come il padre e Mud stesso deluso,cosa che lo porterà ad un crollo che culminerà nella ripresa e nella speranza per un futuro migliore,simboleggiato dalla nuova casa e dalle nuove ragazze che Ellis incontrerà dopo la rottura con May Pearl,la sua "fidanzata".la prima che Ellis abbia mai avuto. Tye Sheridan è stato fantastico e spero di rivedere il suo faccione in futuro in quanto ha fatto un lavoro egregio.
Mud è davvero un bel film,non un capolavoro,non un grandissimo film ma una storia ben scritta,ben interpretata e ben diretta che fa il suo lavoro,intrattiene senza mai annoiare e regala dei bei momenti a livello di emozioni. La fotografia è stratosferica e una cosa veramente molto bella è l'estemporaneità del tutto,non si sa infatti che anno sia e non si riesce assolutamente a capire in quanto sulle rive del Mississippi il tempo sembra fermarsi,un luogo non luogo insomma,reso reale proprio dalla sua parte peggiore ovvero un certo tipo di persone e un certo tipo di amministrazione,un film quindi che critica anche se lievemente la provincia americana con tutte le sue brutture,una pellicola che consiglio di avere nella propria collezione perchè pellicole così non fanno mai male. Voto 7.5/10(che verte sull'otto)
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andrea alesci
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domenica 3 luglio 2016
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navigando oltre il confine dell'innocenza
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Bastano il profilo buio di un 14enne, la voce gracchiante di un walkie-talkie, un fiume che scorre silenzioso per capire che cosa sta racchiuso dentro Mud: l’adolescente meraviglia dell’avventura. E quando Ellis (Tye Sheridan) e Neckbone (Jacob Lofland) corrono su una barca a motore lungo il delta del Mississippi è il richiamo di Stand By Me di Rob Reiner a farsi strada nella nostra testa.
Nel film di Jeff Nichols però l’avventura ha il ligneo profilo biancazzurro di una barca che la piena del Grande fiume ha depositato tra i rami di un albero. Sarà la loro barca, il segreto con cui colorare la piattezza di una vita trascorsa su un’illegale casa galleggiante insieme ai genitori sul punto di divorziare (Ellis) e in una baracca polverosa con lo zio pescatore di perle (Neckbone).
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Bastano il profilo buio di un 14enne, la voce gracchiante di un walkie-talkie, un fiume che scorre silenzioso per capire che cosa sta racchiuso dentro Mud: l’adolescente meraviglia dell’avventura. E quando Ellis (Tye Sheridan) e Neckbone (Jacob Lofland) corrono su una barca a motore lungo il delta del Mississippi è il richiamo di Stand By Me di Rob Reiner a farsi strada nella nostra testa.
Nel film di Jeff Nichols però l’avventura ha il ligneo profilo biancazzurro di una barca che la piena del Grande fiume ha depositato tra i rami di un albero. Sarà la loro barca, il segreto con cui colorare la piattezza di una vita trascorsa su un’illegale casa galleggiante insieme ai genitori sul punto di divorziare (Ellis) e in una baracca polverosa con lo zio pescatore di perle (Neckbone).
Quella barca è la promessa di un cambiamento. Almeno finché sull’isolotto non compare la scompigliata figura di Mud (Matthew McCounaghey), mutando rotta ai loro progetti. È l’inizio tentennante di una nuova storia nella storia, di una genuina amicizia tra chi si fida delle parole e chi le dispensa per riuscire a mettere in acqua quella barca.
Se la diffidenza di Neckbone viene comprata con il patto d’avere in cambio la pistola di Mud, la fiducia che Ellis ripone nella missione dell’uomo è fatta della sostanza dei sogni. Quei sogni di un amore perduto da riconquistare e causa del forzoso confinamento di Mud: l’amore per la bella Juniper (Reese Whiterspoon), per la quale uccise un uomo, per la quale ora i parenti di quell’uomo gli danno la caccia.
Il 14enne Ellis è l’eponimo dell’adolescenza che vuole credere nelle proprie speranze, che s’innamora di una May Pearl (Bonnie Sturdivant) più grande di lui ma lo giudica soltanto un ragazzino. Così assistiamo allo sgretolarsi dell’innocenza di fronte all’esperienza, al crollo delle verità giovanili dinanzi alle bugie che piombano dal mondo degli adulti, sussunte nel violento scontro tra Ellis e Mud: il giovane in lacrime a sputargli in faccia tutte le menzogne che gli ha raccontato.
Eppure è proprio Mud a redimersi e rischiare la propria vita per salvare quella di Ellis, morso da un serpente velenoso. È lui a portarlo all’ospedale senza pensare di poter essere scovato dagli scagnozzi di King (Joe Don Baker). Ed è lui che passa a trovarlo di notte a casa sua per vedere come sta. Lì dove Carver & Co. lo attendono, dando vita a una sparatoria alla quale scampa solo grazie all’aiuto del vecchio Tom (Sam Shepard).
Ferito, Mud scompare come fanghiglia sotto la superficie del fiume; nomen omen di un’esistenza impantanata nei guai di un amore troppo grande eppure capace di immaginare sempre una nuova ripartenza, con quello spirito tutto americano di chi sa cavarsela sempre. Ellis piange Mud. Ma Ellis sa osservare e ora vede meglio: accetta che i manovali smantellino la sua casa galleggiante, accetta la separazione dei genitori, accetta di andare a vivere in città con la madre, accetta la sfida di una nuova vita pronta a srotolarsi in un cenno di capo al saluto d’una ragazza, in un sorriso che si aggancia alla musica di David Wingo, capace di sospenderci leggeri ad ogni momento di svolta del film.
Un sorriso che, come un’increspatura sull’acqua, si ripercuote sui volti di Tom (al timone di quella barca biancazzurra) e di Mud. Sorridono i loro sguardi fissando lo sconfinato Mississippi che si apre sul fondo dell’Arkansas. Lì, sul fiume di Mark Twain, nel letto di una creatura che da sempre innerva l’America con orizzonti d’avventura.
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francesco2
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mercoledì 23 dicembre 2015
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le gradazioni dell'amore
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Forse, più che una vera e propria recensione, si tratta di alcune considerazioni sul film.
"Mud" sancisce un momento di passaggio , ed abbastanza bene, ma lo fa -secondo chi scrive- per la sua capacità di analizzare le gradazioni dell'amore. Chiunque di noi dovrebbe sapere che esso non si prova solo e necessariamente per il partner, ma anche in seno ad altri rapporti, come quelli familiari. Le piste proposte possono o essere relativamente banali -delusioni per i giovanissimi protagonisti, legate all'adolescenza, o occasionate da vicissitudini familiari-,ma regista e sceneggiatori lavorano abbastanza bene sullo stesso, ambiguo Mud, senza buonismi di sorta sugli (auto?)emarginati , ma funzionale all'ingresso -magari sin troppo anticipato- dei due ragazzini nell'età adulta, poiché fautore della dissoluzione riguardo la distinzione manichea "bianco" o "nero", forse tipica dell'età in cui, spesso, abbiamo avuto voglia di spaccare il mondo.
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Forse, più che una vera e propria recensione, si tratta di alcune considerazioni sul film.
"Mud" sancisce un momento di passaggio , ed abbastanza bene, ma lo fa -secondo chi scrive- per la sua capacità di analizzare le gradazioni dell'amore. Chiunque di noi dovrebbe sapere che esso non si prova solo e necessariamente per il partner, ma anche in seno ad altri rapporti, come quelli familiari. Le piste proposte possono o essere relativamente banali -delusioni per i giovanissimi protagonisti, legate all'adolescenza, o occasionate da vicissitudini familiari-,ma regista e sceneggiatori lavorano abbastanza bene sullo stesso, ambiguo Mud, senza buonismi di sorta sugli (auto?)emarginati , ma funzionale all'ingresso -magari sin troppo anticipato- dei due ragazzini nell'età adulta, poiché fautore della dissoluzione riguardo la distinzione manichea "bianco" o "nero", forse tipica dell'età in cui, spesso, abbiamo avuto voglia di spaccare il mondo. Lo sfarinarsi delle certezze, per Ellis e Mackdone, passa al contempo per un venir meno dei tradizionali ruoli genitoriali e per l'esaurirsi della dialettica elementare Buono-Cattivo. Volendosi arrampicare, ma forse non troppo, sugli specchi, persino rirovare la barca è funzionale sotto questo aspetto: è un (non) luogo misterioso, una sorta di introduzione ad una trascendenza terrena, visto che i due ragazzini -ma, quasi sicuramente, anche noi- non arrivano a capire che uso ne venga fatto da chi abita li, o ancora prima SE qualcuno abita là dentro.
Dunque, l'amore è quello tra Mud e la "fidanzata", ma anche quello che uno dei ragazzini prova per una compagna di classe: non troppo banalmente e:o implicitamente, riassume anche un desiderio di (ri)formare una famiglia, nelle due implicazioni che ha questo termine. Ma "amore" è anche quello paterno e/o fraterno che i ragazzini provano per tale figura enigmatica.
Nel finale, che ovviamente non svelo, da un lato gli anti-eroi appaiono quasi immuni alle traversie della vita, ancora più degli altri protagonisti che hanno ritrovato la loro collocazione , in un momento di crescita comune.
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mario nitti
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domenica 7 settembre 2014
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la linea d'ombra con qualche ombra
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Il film racconta quel particolare momento in cui due ragazzini quattordicenni cessano di essere bambini e diventano, in modo misterioso, ma definitivo, qualche cosa di nuovo.
L’evento che scatena il passaggio è l’incontro con un uomo misterioso, Mud (Matthew McConaughey) , che vive nascosto su un’isoletta del Mississipi. Mud è ricercato dai partenti di un uomo che ha ucciso perché maltrattava la donna da lui amata fin da ragazzo. Insieme ai ragazzi cerca di disincagliare una barca finita sull’isola durante l’ultima alluvione e con quella spera di fuggire per sempre insieme alla sua donna, che lo attende in un Motel, ma che ricambia in modo incerto l’amore dell’uomo che ha ucciso per lei
Questi gli ingredienti della storia, che si presenta interessante, supportata da buoni gli attori e un’ottima ambientazione: questi i pregi.
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Il film racconta quel particolare momento in cui due ragazzini quattordicenni cessano di essere bambini e diventano, in modo misterioso, ma definitivo, qualche cosa di nuovo.
L’evento che scatena il passaggio è l’incontro con un uomo misterioso, Mud (Matthew McConaughey) , che vive nascosto su un’isoletta del Mississipi. Mud è ricercato dai partenti di un uomo che ha ucciso perché maltrattava la donna da lui amata fin da ragazzo. Insieme ai ragazzi cerca di disincagliare una barca finita sull’isola durante l’ultima alluvione e con quella spera di fuggire per sempre insieme alla sua donna, che lo attende in un Motel, ma che ricambia in modo incerto l’amore dell’uomo che ha ucciso per lei
Questi gli ingredienti della storia, che si presenta interessante, supportata da buoni gli attori e un’ottima ambientazione: questi i pregi. Il film con grosse potenzialità che si perdono un po’ a causa della lentezza del racconto, di alcuni passaggi un po’ macchinosi e di alcuni (purtroppo più di uno) personaggi non così ben disegnati: la carenza più grave riguarda il “cattivo”, cioè il padre dell’ucciso che vuole la morte del protagonista, descritto come una figura decisiva e lasciato poi ai margini degli eventi.
Così, nonostante le buone premesse, si arriva in fondo alla pellicola un po’ delusi e più affaticati del necessario.
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[+] tempi cinematografici
(di albimolina)
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pier delmonte
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venerdì 3 ottobre 2014
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non il massimo
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Mississippi , due ragazzini che danno una impennata improvvisa alla loro crescita, un po’ troppo gas eh, e sono al centro di una questione enorme, ma la storia e’ il pretesto per raccontare allo spettatore che con l’amore non si scherza, lo sa bene Ellis, piccolo protagonista di questo film se vuoi pesante, se vuoi ripetitivo, se vuoi mediocremente recitato… Matthew McConaughey molto meglio in Dallas Buyers Club … pero’ ci sono quei due tre minuti che mi hanno commosso … e allora Mud val la pena vederlo.
[+] mediocremente recitato?
(di francesco2)
[ - ] mediocremente recitato?
[+] vale la pena, eccome!
(di robefto)
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gianleo67
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lunedì 1 settembre 2014
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racconto di formazione...fluviale
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In un villaggio fluviale dell'Arkansan, tra le scorribande lungo fiume e i sogni romantici di un'adolescenza in erba, il quattordicenne Ellis passa le sue giornate tra i lavoretti per un padre in crisi esistenziale e coniugale e la compagnia del suo amico Neckbone, orfano cresciuto da uno zio scapestrato e donnaiolo. Durante la sortita in un'isoletta vicina si imbattono in un personaggio sconosciuto e misteriso che vive come un reietto e che racconta loro una strana storia di vendetta e di passione, convolgendoli nel suo disperato progetto di fuga con una ragazza bellissima quanto pericolosa.
Già autore di un'opera d'esordio sulle tresche familiari di una provincia americana profonda e contraddittoria (Shotgun Stories -2007) e delle ossessioni metereopatiche di un padre di famiglia precipitato nell'incubo di una intangibile vulnerabilità (Take Shelter - 2011), il talentuso e giovane Jeff Nichols si sposta sul versante più sicuro e collaudato del racconto di formazione in cui l'approdo insulare all'età adulta si rispecchia nelle torbide acque di un noir per la verità un pò ingenuo e prevedibile, ridotto com'è a semplice pretesto narrativo per il facile accumulo dei più classici topoi letterari: dal conflitto generazionale alla scoperta del sentimento amoroso, dall'eroismo avventuroso al desiderio di libertà e di fuga, sempre all'interno di una dialettica delle parti dove la narrazione del protagonista adulto diventa essa stessa l'esplicito richiamo ad abbandonare le certezze dell'infanzia e proiettarsi lungo il periglioso cammino di una incipiente maturità.
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In un villaggio fluviale dell'Arkansan, tra le scorribande lungo fiume e i sogni romantici di un'adolescenza in erba, il quattordicenne Ellis passa le sue giornate tra i lavoretti per un padre in crisi esistenziale e coniugale e la compagnia del suo amico Neckbone, orfano cresciuto da uno zio scapestrato e donnaiolo. Durante la sortita in un'isoletta vicina si imbattono in un personaggio sconosciuto e misteriso che vive come un reietto e che racconta loro una strana storia di vendetta e di passione, convolgendoli nel suo disperato progetto di fuga con una ragazza bellissima quanto pericolosa.
Già autore di un'opera d'esordio sulle tresche familiari di una provincia americana profonda e contraddittoria (Shotgun Stories -2007) e delle ossessioni metereopatiche di un padre di famiglia precipitato nell'incubo di una intangibile vulnerabilità (Take Shelter - 2011), il talentuso e giovane Jeff Nichols si sposta sul versante più sicuro e collaudato del racconto di formazione in cui l'approdo insulare all'età adulta si rispecchia nelle torbide acque di un noir per la verità un pò ingenuo e prevedibile, ridotto com'è a semplice pretesto narrativo per il facile accumulo dei più classici topoi letterari: dal conflitto generazionale alla scoperta del sentimento amoroso, dall'eroismo avventuroso al desiderio di libertà e di fuga, sempre all'interno di una dialettica delle parti dove la narrazione del protagonista adulto diventa essa stessa l'esplicito richiamo ad abbandonare le certezze dell'infanzia e proiettarsi lungo il periglioso cammino di una incipiente maturità. Meno riuscito ed originale di un piccolo gioiello del cinema di formazione come 'Stand by me - Racconto di un'estate' che Rob Rainer adattò da un nostalgico racconto breve di Stephen King e non ostante la dichiarata ispirazione alle cronache picaresche di monelli in fuga che Marc Twain ambientò lungo le rive del Mississipi (da 'Le avventure di Tom Sawyer' ad 'Huckleberry Finn'), il film di Nichols sembra animato da un intento didascalico che ne riduce tanto il potenziale evocativo dei modelli di riferimento (la poetica struggente di un ingenuo ideale amoroso su tutte) quanto le suggestioni di una narrazione che sembra arenarsi dietro le incertezze di un montaggio che ne appiattisce i tempi e mortifica il ritmo, passando dalla scoperta di una casa (pardon una barca) sull'albero alla precipitosa fuga di un finale tanto (fintamente) cruento quanto (fatalmente) consolatorio. Se il limite principale della pellicola sta prorpio nella prevedibile banalità della scrittura filmica, laddove tutti i personaggi finiscono per assecondare ruoli e situazioni che mancano il bersaglio di una vocazione al realismo sociale iscritto nel contesto dell'ambientazione (la favoletta adolescenziale appare abbastanza esile e scontata), appare più credibile sul versante delle caratterizzazioni, dimostrandosi ancora una volta che il cinema americano è comunque un cinema di attori e dove, pur nella qualità di scenari e fotografia, a restare impressi sono i volti dei suoi protagonisti, dal sorriso sornione di un dinoccolato McConaughey alla tenera ingenuità del giovane Sheridan, dal carisma laconico dell'inossidabile Shepard alle grazie sinuose della bella Witherspoon. Presentato alla 65ª edizione del Festival di Cannes del 2012 e distribuito in Italia a due anni di distanza, solo dal 28 agosto 2014. A ben guardare però, non abbiamo rischiato di perderci molto.
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[+] e allora....
(di francesco2)
[ - ] e allora....
[+] stand by me..........
(di francesco2)
[ - ] stand by me..........
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flyanto
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martedì 9 settembre 2014
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un processo di maturazione adolescenziale grazie a
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Film in cui si narra di due ragazzi adolescenti di quattordici anni che nel corso delle loro traversate sul fiume con la barca si imbattono in un fuggiasco di nome Mud. Questi è infatti ricercato sia dalla polizia che dai fratelli dell'uomo che egli ha ucciso al fine di difendere la ragazza da lui amata. Usando il proprio fascino di uomo misterioso e maturo egli si fa aiutare per un'eventuale sua futura e programmata fuga dai due ragazzi che, per quanto possono, si adoperano in ogni modo di essergli utile. La situazione ovviamente precipiterà e Mud verrà raggiunto dai suoi seguaci che però riuscirà in un certo qual modo ad eludere.
Questa pellicola di Jeff Nichols, avventurosa ed indirizzata principalmente ad un pubblico di adolescenti, risulta nel complesso assai poco realistica in molti frangenti della vicenda nonchè, pure, troppo prolissa nell' esposizione della sua narrazione che avrebbe trovato maggior giovamento se sfoltita di parecchie scene.
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Film in cui si narra di due ragazzi adolescenti di quattordici anni che nel corso delle loro traversate sul fiume con la barca si imbattono in un fuggiasco di nome Mud. Questi è infatti ricercato sia dalla polizia che dai fratelli dell'uomo che egli ha ucciso al fine di difendere la ragazza da lui amata. Usando il proprio fascino di uomo misterioso e maturo egli si fa aiutare per un'eventuale sua futura e programmata fuga dai due ragazzi che, per quanto possono, si adoperano in ogni modo di essergli utile. La situazione ovviamente precipiterà e Mud verrà raggiunto dai suoi seguaci che però riuscirà in un certo qual modo ad eludere.
Questa pellicola di Jeff Nichols, avventurosa ed indirizzata principalmente ad un pubblico di adolescenti, risulta nel complesso assai poco realistica in molti frangenti della vicenda nonchè, pure, troppo prolissa nell' esposizione della sua narrazione che avrebbe trovato maggior giovamento se sfoltita di parecchie scene. Indubbiamente lo scopo del film era quello di costruire e di presentare al pubblico una storia di crescita di ragazzi, attraverso un episodio che li farà maturare, ma l'intero assetto dell'opera di Nichols non dimostra di essere affatto originale (dal momento che tale tema di crescita tra adolescenti è già stato ampiamente trattato nel cinema precedentemente) e pertanto si risolve essere un racconto banale e scontato. Forse, si riesce a salvare la rappresentazione della fascinazione in generale che il protagonista Mud esercita sui due ragazzini che quasi lo ammirano e ne giustificano il comportamento, ma nulla di più.
Un vero peccato per Matthew Mc Conaughey che è un attore assai bravo e che qui, sebbene all'altezza della sua parte, appare alquanto sprecato.
Insomma, un film che non aggiunge nulla di nuovo al panorama cinematografico. Peccato!
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