eleonora panzeri
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lunedì 14 settembre 2015
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l’eterno amore di una madre
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Ho voluto fortemente vedere questo film incuriosita dal binomio Gemma Arterton/Saoirse Ronan. Le mie aspettative non sono state disattese. Neil Jordan ha fatto un ottimo lavoro, ho apprezzato che la storia si concentri solo sui vampiri e non aggiunga lupi mannari e bestie simili. In principio scorre lenta, ma a mio avviso questo serve a mettere l’accento sul fatto che il tempo per le protagoniste ha un’importanza relativa.
Mi sembra superfluo sottolineare come la bellezza, la sensualità ed il talento di Gemma spicchino in questa pellicola dolce/amara. Il film si focalizza molto sugli aspetti psicologici ed introspettivi pertanto a parte qualche raro momento d’azione non risulta mai splatter o adrenalinico.
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Ho voluto fortemente vedere questo film incuriosita dal binomio Gemma Arterton/Saoirse Ronan. Le mie aspettative non sono state disattese. Neil Jordan ha fatto un ottimo lavoro, ho apprezzato che la storia si concentri solo sui vampiri e non aggiunga lupi mannari e bestie simili. In principio scorre lenta, ma a mio avviso questo serve a mettere l’accento sul fatto che il tempo per le protagoniste ha un’importanza relativa.
Mi sembra superfluo sottolineare come la bellezza, la sensualità ed il talento di Gemma spicchino in questa pellicola dolce/amara. Il film si focalizza molto sugli aspetti psicologici ed introspettivi pertanto a parte qualche raro momento d’azione non risulta mai splatter o adrenalinico. Ho molte riserve sull’espediente usato nella storia per la mutazione, che tuttavia è molto scenografico. Mi sento di affermare che sia uno dei film di vampiri più bello e delicato che abbia mai visto, secondo solo ad “Intervista col Vampiro”.
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dandy
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lunedì 8 giugno 2020
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"non farlo" "non lo farò".
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Dopo una serie di passi falsi,Jordan torna a raccontare una storia di vampiri,adattando il dramma teatrale "A Vampire Story" di Moira Buffini.Se in "Intervista col vampiro" il punto di vista era prettamente maschile,qui le protagoniste sono due donne che devono comunque fare i conti con la sopraffazione dell'altro sesso,incarnata da una confraternità di vampiri che non tollerano donne e ne puniscono la procreazione con la morte,nonchè con gli squallidi elementi della società odierna.Un'analisi interessante,così come quella degli effetti nefasti dell'iperprotettività di Clara nei confronti di Eleanor,e della sua sfacciata perseveranza nel prosituirsi come faceva nel passato al fine di mantenere entrambe.
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Dopo una serie di passi falsi,Jordan torna a raccontare una storia di vampiri,adattando il dramma teatrale "A Vampire Story" di Moira Buffini.Se in "Intervista col vampiro" il punto di vista era prettamente maschile,qui le protagoniste sono due donne che devono comunque fare i conti con la sopraffazione dell'altro sesso,incarnata da una confraternità di vampiri che non tollerano donne e ne puniscono la procreazione con la morte,nonchè con gli squallidi elementi della società odierna.Un'analisi interessante,così come quella degli effetti nefasti dell'iperprotettività di Clara nei confronti di Eleanor,e della sua sfacciata perseveranza nel prosituirsi come faceva nel passato al fine di mantenere entrambe.La regia è elegante nel bilanciare momenti malinconici e parentesi sanguinose,lo squallore contemporaneo ben descritto(con echi da "La moglie del soldato"),e molte trovate sono affascinanti(i vampiri che non temono il sole e non hanno canini,l'isola dove i protagonisti vengono vampirizzati con cascate che si tramutano in sangue,la confessione di Eleanor attraverso un tema per la scuola,la sua abitudine di nutrirsi solo di gente prossima alla morte).Convincente anche la storia d'amore tra Eleanor e Frank.Più deboli invece i flashback nel passato,col personaggio di Miller solo abbozzato,e il finale sbrigativo a sorpresa.
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