filibuster
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mercoledì 20 gennaio 2021
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squallidissimo.
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Sempre la solita storia mi dimenticavo di salvare lo scritto e voi non pubblicate. Non ho offeso nessuno quindi lasciatemi dire la mia: squallidissimo.
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filibuster
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mercoledì 20 gennaio 2021
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squallidissimo.
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Un film brutto più della morte impregnato di stupida drammaticità.
Peccato che non sia possibile assegnare a questa bufala 0, perché è ciò che si merita. Solo un cervello come quello della sceneggiatrice Moira Buffini, poteva realizzare una storia piena zeppa di incongruenze e buchi narrativi così ovvi e cretini da farmi credere, con una sola visione, che (forse) il film poteva essere mediocre. Purtroppo è stata con una seconda attentissima visione a far crollare tutto; constatando ahimè che si tratta di uno dei film più brutti che abbia mai visto.
La storia che ci viene confusamente e malamente raccontata narra le vicende di due vampire, madre e figlia che vivono un' esistenza errante e di stenti, perché perseguitate da una setta massonica vampiresca che vuole eliminarle.
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Un film brutto più della morte impregnato di stupida drammaticità.
Peccato che non sia possibile assegnare a questa bufala 0, perché è ciò che si merita. Solo un cervello come quello della sceneggiatrice Moira Buffini, poteva realizzare una storia piena zeppa di incongruenze e buchi narrativi così ovvi e cretini da farmi credere, con una sola visione, che (forse) il film poteva essere mediocre. Purtroppo è stata con una seconda attentissima visione a far crollare tutto; constatando ahimè che si tratta di uno dei film più brutti che abbia mai visto.
La storia che ci viene confusamente e malamente raccontata narra le vicende di due vampire, madre e figlia che vivono un' esistenza errante e di stenti, perché perseguitate da una setta massonica vampiresca che vuole eliminarle...
Film bruttissimo, perché aggiungere altro?
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dandy
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lunedì 8 giugno 2020
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"non farlo" "non lo farò".
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Dopo una serie di passi falsi,Jordan torna a raccontare una storia di vampiri,adattando il dramma teatrale "A Vampire Story" di Moira Buffini.Se in "Intervista col vampiro" il punto di vista era prettamente maschile,qui le protagoniste sono due donne che devono comunque fare i conti con la sopraffazione dell'altro sesso,incarnata da una confraternità di vampiri che non tollerano donne e ne puniscono la procreazione con la morte,nonchè con gli squallidi elementi della società odierna.Un'analisi interessante,così come quella degli effetti nefasti dell'iperprotettività di Clara nei confronti di Eleanor,e della sua sfacciata perseveranza nel prosituirsi come faceva nel passato al fine di mantenere entrambe.
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Dopo una serie di passi falsi,Jordan torna a raccontare una storia di vampiri,adattando il dramma teatrale "A Vampire Story" di Moira Buffini.Se in "Intervista col vampiro" il punto di vista era prettamente maschile,qui le protagoniste sono due donne che devono comunque fare i conti con la sopraffazione dell'altro sesso,incarnata da una confraternità di vampiri che non tollerano donne e ne puniscono la procreazione con la morte,nonchè con gli squallidi elementi della società odierna.Un'analisi interessante,così come quella degli effetti nefasti dell'iperprotettività di Clara nei confronti di Eleanor,e della sua sfacciata perseveranza nel prosituirsi come faceva nel passato al fine di mantenere entrambe.La regia è elegante nel bilanciare momenti malinconici e parentesi sanguinose,lo squallore contemporaneo ben descritto(con echi da "La moglie del soldato"),e molte trovate sono affascinanti(i vampiri che non temono il sole e non hanno canini,l'isola dove i protagonisti vengono vampirizzati con cascate che si tramutano in sangue,la confessione di Eleanor attraverso un tema per la scuola,la sua abitudine di nutrirsi solo di gente prossima alla morte).Convincente anche la storia d'amore tra Eleanor e Frank.Più deboli invece i flashback nel passato,col personaggio di Miller solo abbozzato,e il finale sbrigativo a sorpresa.
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onufrio
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martedì 12 maggio 2020
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avvolti dalle tenebre
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Si rivivono un parte le magnifiche atmosfere de "L'intervista col Vampiro" anche se il risultato è minore, Neil Jordan mantiene accesa la fiamma della passione nel raccontare una storia di vampiri con prospettive diverse. Le protagoniste sono due donne, Madre e figlia, che da oltre 200 anni vivono oscurando il proprio segreto ed i propri tormenti interiori, ognuno a suo modo. Il duo Arterton-Ronan funziona magistralmente.
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inesperto
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giovedì 24 novembre 2016
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realismo vampirista
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E' la storia di una madre ed una figlia, entrambe vampire, che cercano di sbarcare il lunario attraverso i secoli. La genitrice è molto più adattabile ai tempi, forse per il mestiere di cortigiana che ha condotto per l'intera sua esistenza. La figlia è molto più sensibile e spirituale, anche perchè cresciuta, prima di divenire vampira, all'interno di un orfanotrofio. Ritmo un po' troppo lento, ma trama intelligente ed interessante. Gemma Arterton da infarto, Saoirse Ronan è il solito angioletto.
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g_andrini
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martedì 30 agosto 2016
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piacevole
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E' un bel film, raccontato bene. Il fatto che sia una variante "vampiresca" non manca di regalare sorprese. Le due protagoniste femminili sono ben caratterizzate, ottima soprattutto la più giovane. Ottimo il doppiaggio.
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eleonora panzeri
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lunedì 14 settembre 2015
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l’eterno amore di una madre
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Ho voluto fortemente vedere questo film incuriosita dal binomio Gemma Arterton/Saoirse Ronan. Le mie aspettative non sono state disattese. Neil Jordan ha fatto un ottimo lavoro, ho apprezzato che la storia si concentri solo sui vampiri e non aggiunga lupi mannari e bestie simili. In principio scorre lenta, ma a mio avviso questo serve a mettere l’accento sul fatto che il tempo per le protagoniste ha un’importanza relativa.
Mi sembra superfluo sottolineare come la bellezza, la sensualità ed il talento di Gemma spicchino in questa pellicola dolce/amara. Il film si focalizza molto sugli aspetti psicologici ed introspettivi pertanto a parte qualche raro momento d’azione non risulta mai splatter o adrenalinico.
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Ho voluto fortemente vedere questo film incuriosita dal binomio Gemma Arterton/Saoirse Ronan. Le mie aspettative non sono state disattese. Neil Jordan ha fatto un ottimo lavoro, ho apprezzato che la storia si concentri solo sui vampiri e non aggiunga lupi mannari e bestie simili. In principio scorre lenta, ma a mio avviso questo serve a mettere l’accento sul fatto che il tempo per le protagoniste ha un’importanza relativa.
Mi sembra superfluo sottolineare come la bellezza, la sensualità ed il talento di Gemma spicchino in questa pellicola dolce/amara. Il film si focalizza molto sugli aspetti psicologici ed introspettivi pertanto a parte qualche raro momento d’azione non risulta mai splatter o adrenalinico. Ho molte riserve sull’espediente usato nella storia per la mutazione, che tuttavia è molto scenografico. Mi sento di affermare che sia uno dei film di vampiri più bello e delicato che abbia mai visto, secondo solo ad “Intervista col Vampiro”.
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emili83
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venerdì 20 marzo 2015
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intrigante
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Decisamente una bella trama; ben fatto e molto avvincente
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ashtray_bliss
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lunedì 10 novembre 2014
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il ritorno di jordan alle cronache vampiriche.
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Ma questa volta ci si allontana definitivamente dai racconti firmati Rice, per costruire un adattamento di una piece teatrale tutta al femminile. Adirittura ci sono delle inaspettate (ma calorosamente accolte) riletture femministe celate dietro il tema vampirico. In questo caso infatti, si decide di trattare una linea ben definita che si distacca notevolmente dal precedente lavoro a tema vampiresco che è quel capolavoro de l'intervista e ci si concentra sul creare una storia densa e drammatica a sfumature gotiche. Una storia al femminile che tratta di solitudine, dolore, sofferenza, tormento. Ma anche tenacia, audacia, coraggio e sacrificio.
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Ma questa volta ci si allontana definitivamente dai racconti firmati Rice, per costruire un adattamento di una piece teatrale tutta al femminile. Adirittura ci sono delle inaspettate (ma calorosamente accolte) riletture femministe celate dietro il tema vampirico. In questo caso infatti, si decide di trattare una linea ben definita che si distacca notevolmente dal precedente lavoro a tema vampiresco che è quel capolavoro de l'intervista e ci si concentra sul creare una storia densa e drammatica a sfumature gotiche. Una storia al femminile che tratta di solitudine, dolore, sofferenza, tormento. Ma anche tenacia, audacia, coraggio e sacrificio.
Una fiaba moderna, apertamente schierata dalla parte delle donne che riprende il tema dell'incomunicabilità (già presente in diversi film firmati Jordan) di chi è costretto a vivere con un segreto che non può comunicare, raccontare e condividere con altri. E se nell'Intervista, Louis decide inaspettatamente di raccontare la sua storia ad un giornalista, Eleonor di Byzantium scrive pagine su pagine che puntualmente distrugge o semplicemente affida al vento. Fino al momento in cui incontra l'enigmatico e fragile Frank. Colui che provocherà la rottura defintiva del rapporto tra le due protagoniste.
Muovendosi abilmente su due livelli, il film ripercorre il presente e il passato di Clara e Eleonor, madre e figlia entrambe vampire che sono costantemente in fuga dal passato, e da una setta che cerca di eliminarle. Sono legate dalla loro natura immortale, dal rapporto madre-figlia ma anche dagli orrori che il passato ripresenta davanti a loro, costringendole a scappare continuamente. Arrivando a rifugiarsi in una piccola località costiera. Lì, Clara continuerà il lavoro di prostituta per poter garantire la sopravvivenza ad entrambe. Da lì a breve ci sarà una notevole svolta per entrambe; Clara conosce un timido e impacciato cliente che à afflitto per la perdita della madre, dalla quale ha ereditato solo debiti e il Byzantium, appunto. Una volta fastoso hotel ma ormai abbandonato e decadente che Clara pensa di trasformare in una casa d'appuntamenti, provvedendo cosi al risanamento dei debiti. Mentre Eleonor stringerà sempre più amicizia che presto si trasforma in attrazione, con Frank, ragazzino che ha lottato per anni contro la leucemia e fortemente attratto dalla solitaria Ella. Proprio a Frank, la ragazza decide finalmente di condividere la sua storia, la sua identità, i suoi segreti. Infrangendo cosi il patto che da secoli lega le due donne condannadole però anche alla eterna solitudine. Un peso inesistente per Clara ma un fardello insostenibile per Ella. L'evento peserà sul legame di madre e figlia che seppur unite da un'inossidabile rapporto affettivo si vedranno costrette ad affrontare una volta per tutte il passato e attraverso le loro scelte, tracceranno il futuro che le attende.
Si ritrova dunque il tema riccorente di passato e presente che si incrociano e si scontrano ma che non sono mai in grado di definire il futuro delle protagoniste: perche' quella è una scelta individuale che tocca a noi deliberatamente tracciare.
Un dramma sofisticato, elegante, decadente e quindi romantico nel senso più essenziale del termine. Dove l'immagine vampirica si offre solo come pretesto per raccontare con stile una storia colma di sofferenza e violenza ma anche di legami forti, indissolubili grazie ai quali le protagoniste sono riuscite a sopravvivere nei secoli arrivando ai giorni nostri. Percorrendo in continuazione un percorso che guarda avanti ma risente del passato, e delle scelte presenti che minano i rapporti e il futuro di tutti. Poesia fatta immagine, dove proprio l'immagine, nonchè quella tonalità melancolica e soffusa creano un ideale contorno alla sudetta pellicola. Molto gotica e supportata da una potente carica di drammaticità ma lontana dal fasto visivo e scenografico de L'intervista, Byzantium resta comunque un'opera incisiva, poetica, romantica e decadente che chi ama il cinema, quello vero, non dovrebbe perdersi.
Originale il taglio che la pellicola dona all'immagine del vampiro, lontana da quella ereditata da Stoker. Imponenti e suggestive le immagini dell'isola dove avviene la trasformazione. Molto azzeccata la fotografia, fredda, grigia e fredda in perfetta sintonia con le atmosfere decadenti che pervalgono in tutta la pellicola.
Regia sapiente e solida, valida scenografia e interpretazioni ottimali. Ronan e Artenton si calano nei rispettivi ruoi risultando convincenti e credibili, nonchè si riconfermano ottime attrici.
In definitiva: Una piccola perla.
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vypermax
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martedì 3 giugno 2014
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ottimo
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che dire?ottimo film ,diverso dai soliti sui vampiri con trama molto originale.le attrici mi piacevano già quindi posso dire pure io:FINALMENTE LO VISTO
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