Del regista francese Lioret si era già visto "Welcome!" Film magari sopravvalutato, ma efficace nel mettere in evidenza le contraddizioni della burocrazia francese (Francese?)
Qui, invece, se abbiamo ben capito, si mettono in (relativa) evidenza due aspetti della lotta e dell'ingiustizia. Quella sul piano sociale, dove ci si continua a battere contro la burocrazia stessa, la grettitudine morale e l'insensibilità; e quella sul piano personale, dove ci si pone ( Ma in maniera approfondita?) interrogativi sulla malattia, la condivisione -O meno- di certe scelte, il valore della vita. Del resto Lindon, già nell'interpretare "Welcome", affrontava una battaglia che "abbracciava" la sfera personale, dato il legame che si costruiva col ragazzo.
[+]
Del regista francese Lioret si era già visto "Welcome!" Film magari sopravvalutato, ma efficace nel mettere in evidenza le contraddizioni della burocrazia francese (Francese?)
Qui, invece, se abbiamo ben capito, si mettono in (relativa) evidenza due aspetti della lotta e dell'ingiustizia. Quella sul piano sociale, dove ci si continua a battere contro la burocrazia stessa, la grettitudine morale e l'insensibilità; e quella sul piano personale, dove ci si pone ( Ma in maniera approfondita?) interrogativi sulla malattia, la condivisione -O meno- di certe scelte, il valore della vita. Del resto Lindon, già nell'interpretare "Welcome", affrontava una battaglia che "abbracciava" la sfera personale, dato il legame che si costruiva col ragazzo.
aAche il titolo -Italiano?- è, pare, tutt'altro che casuale: "Tutti i nostri desideri" è strettamente connesso a quanto si dice da oltre venticinque anni. Il mercato per assicurare (Ed assicurarsi!) prosperità ha bisogno di acquirenti, e questo, agli occhi di un uomo che gestisce gli istituti di credito, arriva a giustificare cmportamenti sleali ove un cittadino chieda denaro. A questi desideri si contrappongono quello, sì, della salute (Se non si rimpiange in questi momenti...), ma anche di una giustizia ed etica più alte ma che al contempo possano, nella quotidianità, essere applicate tenendo conto -Parzialmente- delle esigenze concrete delle persone. O persino la voglia di non mollare, da parte di chi è stato giocatore di rugby ma oggi continua a d insegnarlo, approfittandone anche per parlare di valori quali tenacia e gioco di squadra.
Sia potenzialmente vero che su tutto questo bisognerebbe riflettere meglio, il film, nel suo abbinare il dramma sociale e quello personale, ha qualcosa, o più di qualcosa, che non convince. Il finale forse può essere letto a piacere, come un esercizio di didascalicismo, o come quel misto di rassegnazione e speranza che (contrad)distinguono la recitazione del bravo Lindon.
[-]
[+] concordo
(di luana)
[ - ] concordo
[+] bah...
(di crikat)
[ - ] bah...
[+] non mi è piaciuto
(di fabbri1)
[ - ] non mi è piaciuto
|
|