neddy11
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mercoledì 27 luglio 2011
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bellissimo
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una sola parola serve ad esprimere questo film: SERIE "A"
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owlofminerva
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venerdì 9 marzo 2012
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la storia è la stessa e l'argomento si ripete
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La storia è la stessa e l’argomento si ripete: ciò che è in atto è ciò che deve essere. L’unica modalità lecita è il “necessario”. Quello che è accaduto e che accadrà è preordinato e quindi il “possibile” deve coincidere con il necessario. Questa volta a dirlo non è Diodoro Crono ma Nolfi che nel trasporre un racconto di Dick mostra una realtà nascosta agli uomini, un gioco di forze superiori incontrollabili, il bisogno di sfuggirvi e un uomo che, per amore, tenta di rubare il fuoco divino, riuscire a sfondare il sistema della predestinazione e consegnare agli uomini la libertà di scelta.
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La storia è la stessa e l’argomento si ripete: ciò che è in atto è ciò che deve essere. L’unica modalità lecita è il “necessario”. Quello che è accaduto e che accadrà è preordinato e quindi il “possibile” deve coincidere con il necessario. Questa volta a dirlo non è Diodoro Crono ma Nolfi che nel trasporre un racconto di Dick mostra una realtà nascosta agli uomini, un gioco di forze superiori incontrollabili, il bisogno di sfuggirvi e un uomo che, per amore, tenta di rubare il fuoco divino, riuscire a sfondare il sistema della predestinazione e consegnare agli uomini la libertà di scelta. Il tentativo di accelerazione prometeica sfocia nella prevedibilità degli episodi, nella schematicità e nella povertà di contenuti che tradisce le attese. Le gesta sono di un comune mortale con il “vizio” della politica che si ribella al piano del burattinaio, rivendicando il libero arbitrio, per un amore incontenibile esploso dopo quattro minuti di conversazione con una sconosciuta nella toilette degli uomini. La pellicola è pervasa di un romanticismo poco raffinato e inefficace a emozionare i meno avvezzi alle commedie: gli sguardi magnetici degli innamorati, travolti dal destino, rallentano le scene e stroncano l’azione adrenalinica. La squadra di men in black, che rimanda agli agenti di matrix, è pronta a sviare le deviazioni dal disegno, vigilando sui tracciati delle marionette a cui la libertà ha procurato i periodi più barbari della storia: medioevo, guerre mondiali, olocausto. La cinica squadretta anni 50 che esegue gli ordini del Presidente si diverte a relegare gli uomini alla condizione di stupidità salvo l’azione fuori programma di qualche temerario. Ma la ribellione non è solo una prerogativa umana e a quanto pare è ben tollerata. L’uso dello spazio in cui i guardiani si muovono attraverso il classico delle porte e che si oppone allo spazio fisico di New York riesce nella prima parte a stuzzicare lo spettatore ma poi lo lascia in balia della banalità. Il burattinaio si arrenderà al burattino o lo riporterà nel seminato perché una eccezione al destino legittima la regola generale del libero arbitrio? Accettare il fato o rischiare tutto per stare con lei? Una commedia fantascientifica sicuramente semplice, serena e scorrevole ma destinata a scorrere velocemente dalla memoria e ad essere resettata senza scampo. In fondo alla pellicola non guasterebbe l’intervento della squadra degli aggiustamenti.
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ultimoboyscout
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domenica 6 dicembre 2015
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siamo davvero padroni del nostro destino?
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Il film affronta uno dei temo classici di Dick, forse uno dei suoi più cari e sempre di grande attualità: siamo sicuri di essere padroni del nostro destino oppure qualcuno, a nostra insaputa, ci guida influenzando in maniera decisiva le nostre scelte? Tratto dal romanzo "Adjustment Team" (in Italia "Squadra Riparazioni") è il meno riuscito tra i tanti (dovrebbero essere 11) lungometraggi nati dalla penna di Dick. Matt Damon è un giovane politico in rampa di lancio e scopre che ogni sua azione e ogni sua scelta viene prevista e quindi pilotata da figure misteriose col compito di gestire la grande moltitudine delle attività umane, alla faccia del libero arbitrio. Ma la battaglia per unirsi alla donna dei suoi sogni genererà un conflitto potenzialmente esplosivo.
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Il film affronta uno dei temo classici di Dick, forse uno dei suoi più cari e sempre di grande attualità: siamo sicuri di essere padroni del nostro destino oppure qualcuno, a nostra insaputa, ci guida influenzando in maniera decisiva le nostre scelte? Tratto dal romanzo "Adjustment Team" (in Italia "Squadra Riparazioni") è il meno riuscito tra i tanti (dovrebbero essere 11) lungometraggi nati dalla penna di Dick. Matt Damon è un giovane politico in rampa di lancio e scopre che ogni sua azione e ogni sua scelta viene prevista e quindi pilotata da figure misteriose col compito di gestire la grande moltitudine delle attività umane, alla faccia del libero arbitrio. Ma la battaglia per unirsi alla donna dei suoi sogni genererà un conflitto potenzialmente esplosivo. Un'ipotesi tanto suggestiva quanto ingestibile in tutti i suoi sviluppi viene ulteriormente mortificata dall'esordiente regista George Nolfi, non in grado di gestire la storia, compreso un lieto fine imbarazzante nella sua semplificazione. In più Nolfi, non prende una posizione netta sui temi affrontati e la struttura da action-thriller non sembra la migliore e più adatta per la pellicola. Il merito del film, pur dilatando e stravolgendo le pagine di Dick, è comunque quello di riversare sul grande schermo inquietanti interrogativi sulla condizione umana. Il film procede su due binari paralleli che, inevitabilmente, finiscono per collidere: c'è il tentativo di Norris, il protagonista, di contrastare i cosiddetti "angeli" in nome del libero arbitrio, c'è Elise e la storia d'amore sbocciata per caso e cresciuta clandestinamente, per un ibrido coraggioso che ad un certo punto vira sul meditativo. Ma la visione del maestro Philip K. Dick era ampia e totale, divisa tra critica sociale, filosofia, azione e amore con Nolfi che invece di sguazzarci ci gira decisamente lontano. Film non bello e nemmeno riuscito ma gradevole per la bravura di un cast all'altezza e per una fotografia che sfiora la perfezione.
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pelle82
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mercoledì 22 giugno 2011
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finalmente un bel film!!
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le tre stelle le merita tutte.anzi anche qualcosa in +.
un film che fa riflettere sulla vita, sulle scelte che compiamo ogni giorno, su quello che avrebbe potuto determinare una scelta piuttosto che un'altra.
la vita è fatta di bivii, di scelte che compiamo quotidianamente più o meno importanti e il film ci fa riflettere sull' effettiva esistenza del destino e del libero arbitrio.
il nostro destino è già scritto o siamo noi gli artefici della nostra vita, delle nostre scelte?
una tematica importante che attanaglia le menti umane da sempre e che viene ben affrontata in un bel film: la chiara dimostrazione del fatto che senza essere ermetici (vedasi the tree of life) si possano affrontare tematiche importanti attraverso un bel movie.
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le tre stelle le merita tutte.anzi anche qualcosa in +.
un film che fa riflettere sulla vita, sulle scelte che compiamo ogni giorno, su quello che avrebbe potuto determinare una scelta piuttosto che un'altra.
la vita è fatta di bivii, di scelte che compiamo quotidianamente più o meno importanti e il film ci fa riflettere sull' effettiva esistenza del destino e del libero arbitrio.
il nostro destino è già scritto o siamo noi gli artefici della nostra vita, delle nostre scelte?
una tematica importante che attanaglia le menti umane da sempre e che viene ben affrontata in un bel film: la chiara dimostrazione del fatto che senza essere ermetici (vedasi the tree of life) si possano affrontare tematiche importanti attraverso un bel movie.
voto 7
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[+] bravo !!!!!condivido
(di weach)
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fiffa89
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giovedì 28 luglio 2011
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voi avete l'impressione del libero arbitrio!
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David ed Elise si incontrano per caso nella toilette di una sala conferenze e tra loro è subito attrazione, ma il loro desiderio di potersi amare è ostacolato da un intervento sopranaturale. I cosiddetti "Guardiani del Destino" non condividono il loro amore perchè "apparentemente" intralcia il progetto di vita a cui entrambi sono destinati...un progetto a cui entrambi sono disposti a rinunciare soprattutto in merito alla frase del protagonista "Noi siamo le scelte che facciamo ed io scelgo lei"...
Un film che nonostante la frase "Voi non avete il libero arbitrio...avete l'impressione del libero arbitrio!", mette in risalto come l'uomo sia ARTEFICE DEL PROPRIO DESTINO decidendo se lasciarsi vivere o meno da determinate persone.
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David ed Elise si incontrano per caso nella toilette di una sala conferenze e tra loro è subito attrazione, ma il loro desiderio di potersi amare è ostacolato da un intervento sopranaturale. I cosiddetti "Guardiani del Destino" non condividono il loro amore perchè "apparentemente" intralcia il progetto di vita a cui entrambi sono destinati...un progetto a cui entrambi sono disposti a rinunciare soprattutto in merito alla frase del protagonista "Noi siamo le scelte che facciamo ed io scelgo lei"...
Un film che nonostante la frase "Voi non avete il libero arbitrio...avete l'impressione del libero arbitrio!", mette in risalto come l'uomo sia ARTEFICE DEL PROPRIO DESTINO decidendo se lasciarsi vivere o meno da determinate persone...
Il finale un pò scontato, ma apparte questo la pellicola è consigliabile agli amanti del genere fantascientifico, sentimentale e che adorano le filosofie sul destino.
Voto: 7,5
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filippo catani
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domenica 25 dicembre 2011
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un'idea ben sviluppata
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Un giovane candidato al Senato degli Stati Uniti conosce per caso una ragazza di cui finisce per innamorarsi. Questo però esula da quanto previsto dai guardiani del destino che si occupano di seguire se i piani da loro predisposti vengano seguiti oppure no. Il giovane deciderà di opporsi al piano pur di poter stare con la ragazza amata.
Davvero interessante questo film di George Nolfi che, volutamente senza pretese di risolvere alcunche, ci sottopone una sua personale visione di come procedono i piani di ogni essere umano. Il tutto farcito con interessanti riflessioni su quello che i guardiani chiamano il Presidente, sul libero arbitrio e sul destino. Damon e la Blunt risultano una coppia ben assortita il ritmo dato alla pellicola risulta incalzante e coinvolgente.
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Un giovane candidato al Senato degli Stati Uniti conosce per caso una ragazza di cui finisce per innamorarsi. Questo però esula da quanto previsto dai guardiani del destino che si occupano di seguire se i piani da loro predisposti vengano seguiti oppure no. Il giovane deciderà di opporsi al piano pur di poter stare con la ragazza amata.
Davvero interessante questo film di George Nolfi che, volutamente senza pretese di risolvere alcunche, ci sottopone una sua personale visione di come procedono i piani di ogni essere umano. Il tutto farcito con interessanti riflessioni su quello che i guardiani chiamano il Presidente, sul libero arbitrio e sul destino. Damon e la Blunt risultano una coppia ben assortita il ritmo dato alla pellicola risulta incalzante e coinvolgente. Niente male per quello che poteva essere un terreno minato e invece risulta essere un sentiero vincente per il regista.
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zozner
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domenica 26 giugno 2011
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il destino è tuo.
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Giovane brillante e promettente politico inciampa su una sua goliardata e rischia di rovinare per sempre la sua carriera. Lui è testardo, decide il giorno stesso della sconfitta che avrebbe ricominciato. Si capisce che alla fine vincerà. E’ lui il fautore del suo destino ma, non è così. Nel bagno degli uomini trova una bella ragazza e se ne innamora immediatamente, poi, apre una porta di un ufficio e vede quello che non dovrebbe vedere: collaboratori, conoscenti, amici, futuri soci, tutti dormono mentre strani individui vestiti di nero e con il cappello in testa stanno maneggiando attorno a loro. Scappa, viene bloccato e gli dicono che tutti gli uomini da secoli, non sono liberi ma fanno quello che un “deus ex machina”, presidente, ha deciso.
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Giovane brillante e promettente politico inciampa su una sua goliardata e rischia di rovinare per sempre la sua carriera. Lui è testardo, decide il giorno stesso della sconfitta che avrebbe ricominciato. Si capisce che alla fine vincerà. E’ lui il fautore del suo destino ma, non è così. Nel bagno degli uomini trova una bella ragazza e se ne innamora immediatamente, poi, apre una porta di un ufficio e vede quello che non dovrebbe vedere: collaboratori, conoscenti, amici, futuri soci, tutti dormono mentre strani individui vestiti di nero e con il cappello in testa stanno maneggiando attorno a loro. Scappa, viene bloccato e gli dicono che tutti gli uomini da secoli, non sono liberi ma fanno quello che un “deus ex machina”, presidente, ha deciso. Tutti da secoli seguono a loro insaputa il disegno, del presidente. Tutti, hanno solo la libertà di seguire la strada già da altri decisa. Lui dovrà fare altrettanto e per cominciare, non pensare alla ragazza che ha incontrato per sbaglio in bagno. Neanche per sogno. Il giovane non ci pensa proprio a seguire le indicazioni che vengono dall'alto e segue il suo cuore. Tutto il film è un susseguirsi incalzante fra il bisogno irrinunciabile del protagonista di seguire il suo istinto e il tentativo di boicottaggio del deus che agisce tramite i suoi pretoriani con il cappello. La trama è esile, il tema del libero arbitrio già ampiamente sviscerato. Ciò nonostante il film regge. Il protagonista, Matt Damon, quello di Hereafter è bravo, riesce a trasmette questa la forza dell'istinto, dell'amore, della pancia. Alla fine, ci importa poco di capire, svelare le incongruenze del film, come quelle mappe indecifrabili che i pretoriani con il cappello si portavano dietro. Il messaggio è che noi abbiamo un unico modo per scoprire, fare il nostro destino: ascoltare il cuore. Ci riesce.
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epiere
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lunedì 27 giugno 2011
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matt damon è diventato bravo
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Forse con un protagonista meno dotato di carisma,fascino,bravura il film non avrebbe avuto lo stesso impatto:Dopo la prova convincente in "hereafter",un'altra bella prova di un attore in continuo miglioramento,in un thriller di classe che si segue volentieri e con soddisfazione visto che ,una volta tanto,il singolo individuo la spunta su l'apparato che cerca di manovrarlo.Anche una bella storia d'amore,argomento che ultimamente è appena sfiorato dal grande cinema,come non andasse più di moda.
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eleonora panzeri
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sabato 23 novembre 2013
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gli angeli controllano e non proteggono
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L’idea su cui viene costituito il film è interessante e molto originale; la libertà di scegliere chi essere e cosa fare sembra a volte non dipendere solo da noi. I guardiani del destino oppure se si vuole gli angeli, vigilano sulle vite di tutti per fare rispettare il piano divino già previsto, lasciando al caso poco o niente. I protagonisti, il giovane e ambizioso aspirante politico David Norris e l’affascinante e promettente ballerina Elise, si incontrano e subito si innamorano. La loro storia non era però contemplata, sembra infatti che il prezzo della fama sia la rinuncia all’amore. Il giovane Norris apprendendo della presenza di questi “vigilanti” presuntuosi decide di ribellarsi e di non essere disposto a rinunciare alla sua anima gemella, lottando con tutte le sue forze contro una vita priva di libero arbitrio.
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L’idea su cui viene costituito il film è interessante e molto originale; la libertà di scegliere chi essere e cosa fare sembra a volte non dipendere solo da noi. I guardiani del destino oppure se si vuole gli angeli, vigilano sulle vite di tutti per fare rispettare il piano divino già previsto, lasciando al caso poco o niente. I protagonisti, il giovane e ambizioso aspirante politico David Norris e l’affascinante e promettente ballerina Elise, si incontrano e subito si innamorano. La loro storia non era però contemplata, sembra infatti che il prezzo della fama sia la rinuncia all’amore. Il giovane Norris apprendendo della presenza di questi “vigilanti” presuntuosi decide di ribellarsi e di non essere disposto a rinunciare alla sua anima gemella, lottando con tutte le sue forze contro una vita priva di libero arbitrio. Il film tuttavia presenta delle parti abbastanza surreali e ridicole,come la presenza di "guardiani/agenti” più simili all'agente Smith di Matrix che ad angeli, che lasciano giustamente perplesso lo stesso Norris come lo spettatore, mentre come un corpo Cia parlano di autorizzazioni, si passano misteriose buste e discutono di procedure di reset. Il finale inoltre brucia la poesia della storia, viene liquidato in poche scene caotiche, dove la fiducia di Elise in David Norris risulta eccessiva trattandosi in fin dei conti di un uomo visto poche volte, che in tre secondi le spiega una realtà complessa fatta di controllori e libri del destino. Un film che si lascia guadare ma non convince fino in fondo.
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gustibus
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lunedì 25 dicembre 2017
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splendido!
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David ed Elise devono e vogliono amarsi ma nel destino iniziale non era contemplato e alla fine vince chi se lo crea il destino(libero arbitrio!)e quindi quello che sara'lo sua/nostra vita.Philiph k.Dick col suo libro "aggiustamenti del tempo"a dato vita a questo splendido film.Tutti gli anni dal 2011 me lo vedo..niente sparatorie,niente balli,niente sorrisi...solo il valore della vita che uno si crea o che gia'sceneggiatore.Nascendo e'tutto scritto nel DNA scientificamente detto molte volte dagli scienziati,ma poco amplificato dai media,perche'sento uno da quando muore,la vita che senso ha???..Matt Damon e Emily Blunt recitano con semplicità,lui poi e'stato diretto dal maestro C.
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David ed Elise devono e vogliono amarsi ma nel destino iniziale non era contemplato e alla fine vince chi se lo crea il destino(libero arbitrio!)e quindi quello che sara'lo sua/nostra vita.Philiph k.Dick col suo libro "aggiustamenti del tempo"a dato vita a questo splendido film.Tutti gli anni dal 2011 me lo vedo..niente sparatorie,niente balli,niente sorrisi...solo il valore della vita che uno si crea o che gia'sceneggiatore.Nascendo e'tutto scritto nel DNA scientificamente detto molte volte dagli scienziati,ma poco amplificato dai media,perche'sento uno da quando muore,la vita che senso ha???..Matt Damon e Emily Blunt recitano con semplicità,lui poi e'stato diretto dal maestro C.Eastwood per Heraftear,lei diventata star con Sicario.Film da vedere proprio sotto le feste.Dopo aver visto "BRIGHT"con Will Smith..una cavolata pazzesca,questo E'un capolavoro!
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