diego carnazzi
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martedì 2 agosto 2022
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niente recensione
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perchè non c'è recensione per BEGINNERS, un film premiato all'Oscar e invece trovo recensione di MALATI DI SESSO (boiata con 2 STELLE) ?
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federico fringuelli
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lunedì 18 luglio 2016
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la forza della delicatezza
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Il cinema non è solo spettacolarità; il cinema è prima di qualsiasi altra cosa storia, comunicazione, e, a differenza della prosa e del teatro, può parlare attraverso immagini, suoni, e silenzi in modo diretto. Questo è Beginners, un film che ha voglia di parlare agli spettatori anzichè stupirli. Un film semplice ed elegante nella forma, ma potentissimo perché potente è il testo da cui parte. Non è strano pensare che Mills abbia scritto questa perla ispirandosi a un fatto vissuto in prima persona; il conivolgimento è totale, quello che ci racconta è la vita vera, con tutte le sue problematiche e contraddizioni.
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Il cinema non è solo spettacolarità; il cinema è prima di qualsiasi altra cosa storia, comunicazione, e, a differenza della prosa e del teatro, può parlare attraverso immagini, suoni, e silenzi in modo diretto. Questo è Beginners, un film che ha voglia di parlare agli spettatori anzichè stupirli. Un film semplice ed elegante nella forma, ma potentissimo perché potente è il testo da cui parte. Non è strano pensare che Mills abbia scritto questa perla ispirandosi a un fatto vissuto in prima persona; il conivolgimento è totale, quello che ci racconta è la vita vera, con tutte le sue problematiche e contraddizioni. Per questo siamo di fronte a una pellicola insolita, quasi rivoluzionaria oserei dire.
Nel film ascoltiamo monologhi accompagnati da sole fotografie, possiamo "leggere" in forma di sottotitoli i pensieri di Arthur (il cane del protagonista), e siamo invasi da personaggi soli e sconfitti. Nessuno esce vincitore alla fine della storia, ma tutti escono un po' più umani. Come? Grazie alla forza della delicatezza (nessuno alza mai la voce in quasi due ore di film!) e della riflessione. A tal proposito azzeccatissimo il titolo: i beginners sono Anna e Oliver, perchè alla fine cominceranno a vivere (non a caso il film si chiude con un'inquadratura dei due seguita dall'apparizione del titolo bianco su sfondo nero). Meravigliosa anche la scelta della colonna sonora.
Vergognosamente passato inosservato nelle sale, nemmeno l'oscar è bastato a incuriosire il pubblico. Non c'è da stupirsi: ci sono film per molti, e film per pochi. Questo rientra nella seconda categoria.
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mattiaps
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martedì 18 settembre 2012
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un film dritto al cuore
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Non do mai 10 e lode a un film anche perchè ne ho visti talmente tanti che l'effetto "sorpresa devastante" è diventato quasi impossibile ma "Beginners" lo merita tutto. La bellezza di quest'opera è immensa, la delicatezza e l'intelligenza dei dialoghi incredibile. Una recitazione altissima. Un film che colpisce il cuore perchè rappresenta in modo originale e senza mai cadere nel banale, la difficoltà dei sentimenti: quelli nascosti, pazzi, incontrollati, imperfetti ma soprattutto ritrovati. Un cane che è protagonista della storia quanto gli esseri umani perchè il suo ruolo vale più di mille parole, anche questo è sinonimo di saper scrivere una storia e dirigerla nel modo giusto. I temi trattati sono tanti, è un film carico di messaggi che ti incollano allo schermo, impossibile annoiarsi, in caso contrario vuol dire che (ahimè) non si ha la sensibilità minima per capire il Cinema.
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Non do mai 10 e lode a un film anche perchè ne ho visti talmente tanti che l'effetto "sorpresa devastante" è diventato quasi impossibile ma "Beginners" lo merita tutto. La bellezza di quest'opera è immensa, la delicatezza e l'intelligenza dei dialoghi incredibile. Una recitazione altissima. Un film che colpisce il cuore perchè rappresenta in modo originale e senza mai cadere nel banale, la difficoltà dei sentimenti: quelli nascosti, pazzi, incontrollati, imperfetti ma soprattutto ritrovati. Un cane che è protagonista della storia quanto gli esseri umani perchè il suo ruolo vale più di mille parole, anche questo è sinonimo di saper scrivere una storia e dirigerla nel modo giusto. I temi trattati sono tanti, è un film carico di messaggi che ti incollano allo schermo, impossibile annoiarsi, in caso contrario vuol dire che (ahimè) non si ha la sensibilità minima per capire il Cinema. Straconsigliato.
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donni romani
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domenica 8 luglio 2012
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plummer e mc ewan, padre e figlio da oscar
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Oscar come migliore attore non protagonista a Christopher Plummer agli Oscar 2012, un impianto narrativo lieve pur muovendosi nei dintorni della morte e la originale scelta di accompagnare i monologhi del protagonista con disegni e fumetti fanno di Beginners un film atipico ed originale, sentimentale senza scadere nel sentimentalismo e capace di affrontare tematiche profonde come il confronto padre figlio senza appesantire mai la trama. Gli ultimi mesi di vita di Plummer sono un inno alla gioia, alla vita, a quel senso di spensierata avventura che lo ha portato a confessare al figlio la propria omosessualità solo dopo la scomparsa della moglie.
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Oscar come migliore attore non protagonista a Christopher Plummer agli Oscar 2012, un impianto narrativo lieve pur muovendosi nei dintorni della morte e la originale scelta di accompagnare i monologhi del protagonista con disegni e fumetti fanno di Beginners un film atipico ed originale, sentimentale senza scadere nel sentimentalismo e capace di affrontare tematiche profonde come il confronto padre figlio senza appesantire mai la trama. Gli ultimi mesi di vita di Plummer sono un inno alla gioia, alla vita, a quel senso di spensierata avventura che lo ha portato a confessare al figlio la propria omosessualità solo dopo la scomparsa della moglie. E a questo figlio pauroso della vita, di innamorarsi e di soffrire regalerà dei ricordi bellissimi, una sana incoscienza e la certezza che solo vivendo si può imparare a vivere. Si riesce anche a ridere apertamente, senza sensi di colpa, alle battute di Plummer riguardo il suo stato terminale, merito di un grandissimo attore che fa dell'eleganza, non solo formale, la sua immensa forza.
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shanks
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giovedì 8 marzo 2012
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da riscoprire
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Passato vergognosamente inosservato nelle sale italiane, la pellicola di Mike Mills mette sul piatto una storia autobiografica rivivendo la vita del padre, il quale dopo un matrimonio lungo 40 anni, alla morte della moglie, decide di rivelare la propria omosessualità e di vivere, nonostante una malattia terminale, fino in fondo i propri giorni.
E' quantomeno singolare, come solo grazie agli Academy Awards, si sia potuto scoprire questa bella prova corale di attori, dove il meritato premio oscar Christopher Plummer interpreta il padre Hal, finalmente libero da ogni peso interno. Il regista californiano, partendo dal tema dell'omosessualità raccontato gioiosamente, sposta in punta di piedi il centro della narrazione, raccontando la difficoltà di instaurare rapporti umani, sulle paure che affliggono gli uomini, che abbiano o meno alle spalle complessità familiari.
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Passato vergognosamente inosservato nelle sale italiane, la pellicola di Mike Mills mette sul piatto una storia autobiografica rivivendo la vita del padre, il quale dopo un matrimonio lungo 40 anni, alla morte della moglie, decide di rivelare la propria omosessualità e di vivere, nonostante una malattia terminale, fino in fondo i propri giorni.
E' quantomeno singolare, come solo grazie agli Academy Awards, si sia potuto scoprire questa bella prova corale di attori, dove il meritato premio oscar Christopher Plummer interpreta il padre Hal, finalmente libero da ogni peso interno. Il regista californiano, partendo dal tema dell'omosessualità raccontato gioiosamente, sposta in punta di piedi il centro della narrazione, raccontando la difficoltà di instaurare rapporti umani, sulle paure che affliggono gli uomini, che abbiano o meno alle spalle complessità familiari. Oliver combatte con un infanzia fatta di freddezza, derubato di quel calore umano di cui un bambino ha bisogno; Anna combatte allo stesso modo i propri demoni. Ne viene fuori un ritratto sociale schietto e sincero, un mondo pervaso dall'imbarazzo nel parlare di certe tematiche, che crea tabù e scarsa abitudine nel dialogo, un mondo molto più esteso e sconosciuto di quello che le persone vogliono credere, nascondendosi dietro la tanto abusata frase "sto bene".
D'altronde, se tutti fossimo disincantati e deliziosamente ingenui come il piccolo Arthur, il mondo sarebbe dannatamente simpatico.
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djpaga
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martedì 24 gennaio 2012
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così bello che sembra un film francese!
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l'amore senza fare domande, fatto di piccoli gesti e di sguardi, delicato. finalmente un film emozionante senza strafare, tantè che sembra un film francese e non americano. tutto perfetto: regista, cast, sceneggiatura, location. C. Plummer spero vinca l'Oscar '12 come miglior attore non protagonista. Azzeccata la scelta del regista di mostrarci foto vintage in stile 'mondo di Amelie' per mostrarci i periodi storici. Brava anche la 'madre' di McGregor Mary Page Keller che anche se appare in poche scene ci strappa un sorriso. Un regista che avrà un futuro. 4 Stelle..
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molenga
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venerdì 18 novembre 2011
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malinconica commedia della solitudine
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protagonista del film è un uomo solo, cresciuto con una madre depressa e senza un padre omosessuale, sposatosi solo per guarire il suo "problema" e rivelatosi per la sua natura solo dopo la morte della moglie. quando anche il padre viene a mancare, il nostro solitario rimane con un cane e un vuoto di ricordi, fino all'incontro casuale con un'attrice, anch'essa disadattata...
Delizioso film-che definire drammatico è un po' troppo- ottimamente interpretato e diretto, definitiva conferma della laurent
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astromelia
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venerdì 4 novembre 2011
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molto bello
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decisamente uno dei migliori film della stagione....visto in lingua originale, molto bella la fotografia e molto ben scritto,recepibile senza affanno,la malattia e l'omosessualità vista attraverso gli occhi dell'accettazione.
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