L'Immortale

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Un film di Richard Berry. Con Jean Reno, Kad Merad, Jean-Pierre Darroussin, Marina Foïs, Richard Berry.
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Titolo originale L'immortel. Poliziesco, durata 115 min. - Francia 2010. - Eagle Pictures uscita venerdì 5 novembre 2010. MYMONETRO L'Immortale * * - - - valutazione media: 2,26 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
enzo70 mercoledì 9 settembre 2020
un ottimo reno, ma un film deludente Valutazione 2 stelle su cinque
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I film sulla criminalità ambientati a Marsiglia negli anni Settanta sono stati una pagina importante del cinema francese. Con questo film Richard Berry racconta una storia vera tratta dal romanzo di Olivier Gisbert avvalendosi di un cast di primissimo ordine, il protagonista è Jean Reno. Ma il film onestamente stenta a decollare, è noioso, le riprese non funzionano, bravi attori non bastano per fare un buon film. Troppi stereotipi, mutuati male, richiami a film classici come citazioni lanciate a casaccio, insomma, un film decisamente deludente.

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elgatoloco venerdì 24 aprile 2020
jean reno grande interprete Valutazione 0 stelle su cinque
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No
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Questo"L'Immortel"di Richard Berry, 2010(il regista è anche cosceneggiatore), tratto da un romanzo di François.Olivier Gisbert, a sua volta ispirato da una fatto reale(il boss marsigliese Jacky Imbert, "miracolosamente"sopravvissuto a un attentato in un parcheggio di Marseille, a.D.1977), è esempio notevolissimo di un"polar"che diviene anzi è , già di per sé, un film drammatico, un esempio di dramma filmico. Che sia Jean Reno a intepretare il ruolo principale non è solo una"fortunata"coincidenza, ma al contrario è proprio l'essenzializzazione di una vicenda notevolssima, per cui un grande interprete diviene egli stesso il"demiurgo"di una vicenda che è al tempo stesso di"conversione"al bene(la rinuncia agli atti criminali), di non-rinuncia alla violenza quando si tratta di proteggere le propria famiglia e di difendersi da un ex-amico fraterno che è diventato traditore, di decisa rivendicazione della propria nuova"collocazione nel mondo e nella vita", contro chi vorrebbbe metterla in discussione, viene ad essere un dramma(nel senso anche letterale, ossia quanto teatralmente si dice"dramma"come nettamente distinto sia dalla"commedia"sia dalla"tragedia")che è tale rispetto al protagonista, al suo essere "altro"dal resto della "pòlis"marsigliese pur essendo parte(fatalmente, viene da aggiungere)di una comunità da sempre caratterizzata da tale fenomeno(la mafia locale, tanto che, a parte i film pregressi prodotti sull'argomento, c'è una vasta pubblicistica anche storica sulle"connections"che per es. [+]

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luigi chierico sabato 11 gennaio 2014
vendetta Valutazione 3 stelle su cinque
50%
No
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La trama del film è nel titolo e nella frase di lancio, non c’è altro da raccontare. Non ho capito perché mai il film inizi con le note della Tosca “e lucevan le stelle” quando, a mio avviso, sarebbe stato molto più adeguato far ascoltare l’urlo di Rigoletto, pieno di rabbia :“sì vendetta tremenda vendetta”, anche perché pure nella vicenda del film vi sono dei cortigiani “vil razza dannata”. Nulla da eccepire sulla tecnica spettacolare delle corse, inseguimenti e fughe in auto e moto tra le popolate strade di una favolosa Marsiglia, sull’ottima interpretazione del sempre bravo J. Reno, sulla colonna sonora che fa ricorso a tanti brani musicali e di lirica; peccato che nessuno di quelli che devono morire possa gridare come Mario Cavaradossi: “muoio disperato” come lo si sente nel finale con la voce di Pavarotti. [+]

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paolo_89 martedì 19 febbraio 2013
grande impatto visivo, trama esile Valutazione 2 stelle su cinque
83%
No
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L’introduzione de L’immortale, muta e breve, traccia con chiarezza sufficiente la situazione narrativa di partenza del film e semina una buona dose di curiosità nello spettatore: un padre di famiglia di nome Charly Matteï viene crivellato di colpi in un parcheggio sotterraneo mentre il suo bambino aspetta che esca, sul marciapiede. La tecnica di ripresa, che accantona i movimenti fluidi nella scena della sparatoria per mostrare lo scontro con la macchina in spalla, stacchi veloci e alternanza tra ralenti e velocità normale, è anch’essa un’attrazione tecnica molto efficace; il trucco, poi, è cosi realistico da provocare repulsione, se si osserva lo stato in cui lo sventurato Charly è ridotto. [+]

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andrea giostra sabato 1 settembre 2012
la vendetta. Valutazione 3 stelle su cinque
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Per chi ama il genere di cui è stato grandissimo maestro Sergio Leone, e oggi Quentin Tarantino, vedendo il film non avrà perso il suo tempo. Tradimento, vendetta, violenza, cinismo, potere, corruzione, sangue, morte e anche, perché no!, buoni sentimenti, vengono ben trattati, anche se alla francese. La trama del film riesce a ben catturare lo spettatore con un Jean Reno che ricorda parecchio il Leon di Luc Besson. Da vedere.

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pjmix martedì 17 gennaio 2012
un poliziesco abbastanza prevedibile Valutazione 2 stelle su cinque
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Non un gran film, probabilmente meglio il romanzo: il film risulta prevedibile nella sua linearità; Jean Reno viene colpito da circa una ventina di pallottole ( e sopravvive?? Impossibile!), non muore e cerca vendetta, andando a scovare uno per uno i suoi assassini. La prima cosa che viene in mente? Naturalmente Kill Bill; orchestrato nella stessa maniera ( dato che i suoi assassini erano anche i suoi vecchi compagni e amici), non rende allo stesso modo. Decisamente. Trama scontata fino agli ultimi 10 minuti, dove vengono un po' cambiate le regole del gioco. Ciò che probabilmente rimane di questo film, per chi ha ben ascoltato, è il discorso finale di Jean e lo scambio di battute tra lui e il suo grande "amico per la morte". [+]

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patrizia palmas venerdì 12 agosto 2011
grande jean reno!!!! Valutazione 3 stelle su cinque
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Un personaggio che "romanticamente" lascia il segno. Un malandrino di quelli che piacciono alle donne! Un suo codice morale, che idealmente è (o sembra) giusto. Jean Reno sempre magistrale!!! Che bello essere uomo brutto e non più giovane così affascinante.... quando mai vedremo un film con una donna con tali caratteristiche fisiche???

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kyotrix giovedì 31 marzo 2011
non male, carino Valutazione 3 stelle su cinque
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Gangster movie d'azione. Buon aritmo, prende abbastanza. Nulla di innovativo o speciale, ma si lascia guardare volentieri.

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ipno74 domenica 27 marzo 2011
il ritorno di un mafioso in pensione Valutazione 3 stelle su cinque
100%
No
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Quello che più colpisce di questo film è la fotografia e una regia veramente bella da vedere.
La trama è banale ma piacevole da seguire.
Reno, dopo una vita passata ad ammazzare gente, mette su famiglia e dice basta, ma i suoi vecchi amici - collaboratori, questa scelta non va bene e lo vogliono uccidere.
Lui sopravvive, ma gli rapiscono il figlio, ed inizia a vendicarsi.
Il tema della vendetta piace molto nei film, perchè, in fondo, tutti noi, se ci toccano qualcosa che amiamo vorremmo vendicarci.
Ecco perchè, i film che hanno una trama che urla vendetta piace sempre

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ultimoboyscout martedì 8 marzo 2011
e materazzi? Valutazione 3 stelle su cinque
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Gangster movie tipicamente francese, dal ritmo e dalle atmosfere chiaramente d'oltralpe, ed è un genere ed un modo di far film che adoro. Marsiglia si presta ad accogliere la storia e non è la prima volta che film di questo tipo vengono girati li. Premetto che la storia piace ma avrebbe potuto essere migliore, con personaggi migliori e meno stereotipati. Non è una sorpresa Jean Reno, è magnifico, col suo volto duro scolpito nella roccia. Chi stupisce è Kad Merad, più noto per film brillanti o commedie. La seconda parte del film è migliore, dinamica e più cruenta, alcune cose vengono chiarite a fronte di una prima più ragionata, più statica e più francese, che sa tanto di introduzione. [+]

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