benmovie
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venerdì 21 gennaio 2011
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natale e i suoi babbi
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Una commedia molto ritmica che non lascia spazio a distrazioni, dietro le gag una risata, e anche qualche respiro di sollievo vista l'ultima scarsa uscita cinematografica del trio (il cosmo sul comò= programma tv più che film), firmata da Marcello Cesena.
Il film riesce a centralizzare l'attenzione più che sulle risate, sull'evoluzione della trama che è ben strutturata e scorrevole!
Aldo un disoccupato DOC, giovanni un Donnaiolo Vintage e Giacomo un medico vedovo, ma prima di tutto amici e giocatori di bocce passeranno il natale in un commissariato e scopriranno che tutto sommato non sarà poi così male!
Resta poco da dire e molto più da apprezzare questa dignitosa prestazione di un regista alla sua prima, Paolo Genovese ( aveva co-diretto i precedenti con Miniero).
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Una commedia molto ritmica che non lascia spazio a distrazioni, dietro le gag una risata, e anche qualche respiro di sollievo vista l'ultima scarsa uscita cinematografica del trio (il cosmo sul comò= programma tv più che film), firmata da Marcello Cesena.
Il film riesce a centralizzare l'attenzione più che sulle risate, sull'evoluzione della trama che è ben strutturata e scorrevole!
Aldo un disoccupato DOC, giovanni un Donnaiolo Vintage e Giacomo un medico vedovo, ma prima di tutto amici e giocatori di bocce passeranno il natale in un commissariato e scopriranno che tutto sommato non sarà poi così male!
Resta poco da dire e molto più da apprezzare questa dignitosa prestazione di un regista alla sua prima, Paolo Genovese ( aveva co-diretto i precedenti con Miniero).
Dopo i grandi risultati con Massimo Venier è un piacere vedere un buon risultato senza la presenza dello storico regista del trio.
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sawclaudio
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martedì 25 gennaio 2011
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esilerante
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Divertente e di quella comicità pura che solo Aldo, Giovanni e Giacomo sanno usare. Un film caratterizzato da scene ironiche e buffe, ma in cui appaiono anche gesti strani, frasi folli e azioni insensate. Probabilmente uno dei più bei film del trio, chiude il decennio in modo brillante.
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fragola
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domenica 26 dicembre 2010
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sì, sono ancora loro, ma non pienamente ispirati
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Fin dalle prime battute si capisce che il trio è tornato: la loro interpretazione è gradevole, così come sono ben assortiti i personaggi di contorno con una Mara Maionchi ben utilizzata e Cochi Ponzoni che ugualmente si ritaglia una parte ben adatta alla sua comicità che davvero merita questo omaggio.
Il film non è mai volgare, nè mai stupido e le varie citazioni accontentano anche l'ego dei cinefili. L'amore dei tre per Milano e il pezzo di Mina completano la cornice del film che tuttavia soffre di una sceneggiatura un po' banale, senza particolari lampi di genio comico, di cui i tre sappiamo essere capaci (anche se con il torneo di bocce ci si sono avvicinati). Si fa un uso eccessivo dei flash-back, che se da un lato mantengono il ritmo del film dall'altro rendono frammentario il racconto, e forse è servito a nasconderne l'esilità.
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Fin dalle prime battute si capisce che il trio è tornato: la loro interpretazione è gradevole, così come sono ben assortiti i personaggi di contorno con una Mara Maionchi ben utilizzata e Cochi Ponzoni che ugualmente si ritaglia una parte ben adatta alla sua comicità che davvero merita questo omaggio.
Il film non è mai volgare, nè mai stupido e le varie citazioni accontentano anche l'ego dei cinefili. L'amore dei tre per Milano e il pezzo di Mina completano la cornice del film che tuttavia soffre di una sceneggiatura un po' banale, senza particolari lampi di genio comico, di cui i tre sappiamo essere capaci (anche se con il torneo di bocce ci si sono avvicinati). Si fa un uso eccessivo dei flash-back, che se da un lato mantengono il ritmo del film dall'altro rendono frammentario il racconto, e forse è servito a nasconderne l'esilità. Diciamo che il trio ha giocato in difesa perchè non poteva permettersi un altro errore: come l'Inter in 10 contro il Barcellona, alla fine secondo me si è guadagnato con ampio margine il titolo di miglior film italiano di questo periodo, anche se in questo caso non conserveremo la coppa, cioè il DVD, in bacheca come abbiamo fatto per altri loro film.
In conclusione, il film fa ridere e sorridere e, oltre a me, anche il pubblico in sala ho visto che ha gradito.
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manu60
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venerdì 24 dicembre 2010
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il ritorno del trio
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dopo alcune deludenti performance ,aldo giovanni e giacomo riescono a sfornare un film,che pur non raggiugendo le vette comiche degli esordi cinematografici,fa ridere e sorridere con la consueta garbatezza.finocchiaro strepitosa ,bell'atmosfera e musiche stupende.un film da vedere.
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brunus10480
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lunedì 10 gennaio 2011
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un trio diverso
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La vigilia di Natale, tre Babbi Natale vengono sorpresi in un appartamento di Milano ed arrestati per furto: da settimane circola in città una banda di ladri che si camuffano da Babbo Natale. Il trio si ritrova in centrale con il funzionario di turno ( la Finocchiaro) irritato per dover sbrogliare l'ennesimo problema quando è ormai alle prese con gli ultimi preparativi della cena della Vigilia. Iniziano quindi una serie di FlashBack (le cosiddette "premesse") raccontati dal trio per cercare di scagionarsi dalle accuse in cui per l'ennesima volta la città di Milano (spesso snobbata dai grandi film) è protagonista. Trama elaborata il giusto, equilibrata con numerosi spunti divertenti.
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La vigilia di Natale, tre Babbi Natale vengono sorpresi in un appartamento di Milano ed arrestati per furto: da settimane circola in città una banda di ladri che si camuffano da Babbo Natale. Il trio si ritrova in centrale con il funzionario di turno ( la Finocchiaro) irritato per dover sbrogliare l'ennesimo problema quando è ormai alle prese con gli ultimi preparativi della cena della Vigilia. Iniziano quindi una serie di FlashBack (le cosiddette "premesse") raccontati dal trio per cercare di scagionarsi dalle accuse in cui per l'ennesima volta la città di Milano (spesso snobbata dai grandi film) è protagonista. Trama elaborata il giusto, equilibrata con numerosi spunti divertenti. Le interpretazioni sono tutte di alto livello: la Finocchiaro è divertentissima come agente di polizia, lo stesso vale per la Maionchi, a sua agio come suocera; un po' meno l'appuntato meridionale che supporta la Finocchiaro: a tratti è monotono e fastidioso. Nota positiva: il Trio ha abbandonato quasi definitivamente la ripresa di Sketch ben collaudati a teatro e quasi fuori trama, per creare una comicità di situazione molto meno banale. Assente la banale componente "erotica" che caratterizza i Cinepanettoni di pessima fattura; Aldo Giovanni e Giacomo sostengono con le proprie forze l'esame della comicità e vengono promossi: a pieni voti. Bentornati ragazzi, ci siete mancati.
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il cinefilo
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lunedì 27 dicembre 2010
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finalmente sono tornati...e si spera che restino!
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Dopo il disastro de il cosmo sul comò il mitico trio è tornato(almeno parzialmente)sulla cresta dell'onda con una commedia natalizia di pregevolissima fattura in cui Aldo Baglio,Giovanni Storti e Giacomo Poretti tentano di offrire il meglio di sè stessi attraverso l'umorismo basato(non sempre)sulle solite bagagne romanticheggianti che sono state poste come epicentro narrativo comico di gran parte del loro cinema(se si escludono TRE UOMINI E UNA GAMBA e LA LEGGENDA DI AL,JOHN e JACK).
Pultroppo il trio non recupera completamente lo smalto del loro esilerante film d'esordio(e le gag non sono tutte sullo stesso livello qualitativo)ma,nonostante ciò,la loro capacità di strappare innumerevoli risate non appare,fortunatamente,andata completamente a farsi benedire come sembrava invece suggerire la precedente cagata.
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Dopo il disastro de il cosmo sul comò il mitico trio è tornato(almeno parzialmente)sulla cresta dell'onda con una commedia natalizia di pregevolissima fattura in cui Aldo Baglio,Giovanni Storti e Giacomo Poretti tentano di offrire il meglio di sè stessi attraverso l'umorismo basato(non sempre)sulle solite bagagne romanticheggianti che sono state poste come epicentro narrativo comico di gran parte del loro cinema(se si escludono TRE UOMINI E UNA GAMBA e LA LEGGENDA DI AL,JOHN e JACK).
Pultroppo il trio non recupera completamente lo smalto del loro esilerante film d'esordio(e le gag non sono tutte sullo stesso livello qualitativo)ma,nonostante ciò,la loro capacità di strappare innumerevoli risate non appare,fortunatamente,andata completamente a farsi benedire come sembrava invece suggerire la precedente cagata.
Le sequenze migliori(quindi le più comiche)sono proprio quelle dei tre sfigati messi sotto torchio dall'inflessibile poliziotta e in cui l'attrice Angela Finocchiaro si è rivelata,a pieni voti,un autentico asso vincente.
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lordrubbo
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sabato 8 gennaio 2011
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un riscatto dal precedente film. smalto ritrovato!
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Lo storico trio, dopo la gaff dello scorso "Il cosmo sul comò", si scrolla di dosso le critiche con una produzione natalizia piacevole e divertente. Un film comico e non desolante come altre prove precedenti. La trama è a blocco unico, in quanto viene abbandonato il filone di film ad episodi. Essa risulta essere azzeccata e ben costruita con gag e risate. Non manca però qualche caduta di stile. A mio avviso infatti, il personaggio di Giovanni, un veterinario che maltratta gli animali poteva avere discreti risvolti comici. Esso viene però sviluppato in modo pessimo che più si addice a un film con De Sica che ad uno con Aldo Giovanni e Giacomo.
Questa però è solo una mia opinione in quanto, in sala, nel momento in cui scorrevano le immagini, le risate affollavano e coprivano l'audio del film.
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Lo storico trio, dopo la gaff dello scorso "Il cosmo sul comò", si scrolla di dosso le critiche con una produzione natalizia piacevole e divertente. Un film comico e non desolante come altre prove precedenti. La trama è a blocco unico, in quanto viene abbandonato il filone di film ad episodi. Essa risulta essere azzeccata e ben costruita con gag e risate. Non manca però qualche caduta di stile. A mio avviso infatti, il personaggio di Giovanni, un veterinario che maltratta gli animali poteva avere discreti risvolti comici. Esso viene però sviluppato in modo pessimo che più si addice a un film con De Sica che ad uno con Aldo Giovanni e Giacomo.
Questa però è solo una mia opinione in quanto, in sala, nel momento in cui scorrevano le immagini, le risate affollavano e coprivano l'audio del film. Da sottolineare l'eccellente prova di Angela Finocchiaro nei panni di una mamma/comandante di polizia che, impegnata nei preparativi del pranzo natalizio a malincuore trascorre la notte in centrale intenta sbrogliare la matassa di vicende ordita dai tre comici. Un piccolo ruolo anche a Mara Maionchi (suocera di Giovanni), un po' legnosa nella recitazione ma sicuramente simpatica agli occhi del pubblico. Insomma gli ingredienti ci sono tutti: ottima trama, battute finalmente divertenti e non squallide, atmosfera natalizia e una piccola lezioncina di moralità. Se non vi spaventa un po' di crudeltà sugli animali non vi resta che avventurarvi in questo film che mette la basi per il grande ritorno alla risata di Aldo Giovanni e Giacomo. NOn un capolavoro ma un film onesto che merita assolutamente di essere visionato. Buona visione!
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dandy
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lunedì 4 gennaio 2016
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miracolo natalizio per il trio.
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Diciamoci la verità:è dai tempi di"La leggenda di Al,John e Jack",che il terzetto di attori-registi tra i più simpatici e divertenti che abbiamo mai avuto(un piccolo miracolo considerando cosa c'è in giro dalla fine degli anni '90...)aveva perso quella scintilletta magica che caratterizzava i loro primi tre film.La fama è la peggiore nemica del talento.Ma chissà,vuoi che il Natale è veramente un periodo magico,con questo film si ritorna di filato ai tempi di "Tre uomini e una gamba".Finalmente la comicità(tanto fisica che verbale) trova il giusto connubio tra sketch e realtà.Il divertimento è sempre costante,i tre interpreti sono in gran forma,in particolare Giovanni(la scena dove cerca di spiegare alla moglie la sua situazione e viene costantemente interrotto fino a sbroccare fa piegare in due dalle risate)e la trama coinvolge con una storia apparentemente già risolta poi giunge a una rivelazione inaspettata.
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Diciamoci la verità:è dai tempi di"La leggenda di Al,John e Jack",che il terzetto di attori-registi tra i più simpatici e divertenti che abbiamo mai avuto(un piccolo miracolo considerando cosa c'è in giro dalla fine degli anni '90...)aveva perso quella scintilletta magica che caratterizzava i loro primi tre film.La fama è la peggiore nemica del talento.Ma chissà,vuoi che il Natale è veramente un periodo magico,con questo film si ritorna di filato ai tempi di "Tre uomini e una gamba".Finalmente la comicità(tanto fisica che verbale) trova il giusto connubio tra sketch e realtà.Il divertimento è sempre costante,i tre interpreti sono in gran forma,in particolare Giovanni(la scena dove cerca di spiegare alla moglie la sua situazione e viene costantemente interrotto fino a sbroccare fa piegare in due dalle risate)e la trama coinvolge con una storia apparentemente già risolta poi giunge a una rivelazione inaspettata.Anche le citazioni qui sono meno presuntuose che in altri film del trio(le imitazioni di Giovanni di John Turturro ne "Il Grande Lebowsky" o Anthony Hopkins ne "Il silenzio degli innocenti";la camminata che rifà il verso dell'inizio de "Le iene")e i siparietti surreali sono piacevoli(i sogni ricorrenti di Giacomo con Aldo che fa la pardia di Keanu Reeves in "Matrix").Un'altra nota di merito è il confronto definitivo di Giovanni col suo "problema",goliardica rovina di quello che sembrava il solito e stravisto finale accomodante.Forse il personaggio dell'assistente interpretato da Giovanni Esposito poteva essere meno caricaturale.Un film degno dei veri Aldo,Giovanni e Giacomo del periodo d'oro.Speriamo non si tratti di un caso isolato.Enorme successo al botteghino,meritato.Comparse per Cochi Ponzoni(il paziente cardiopatico che Aldo salva con un'idea degna dei Looney Tones)e Remo Remotti(un barbone).Il trio è anche co-autore della sceneggiatura.
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the_end
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sabato 18 dicembre 2010
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il trio torna a raccontare una storia
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Aldo Baglio, Giovanni Storti e Giacomo Poretti vengono fermati dalla polizia durante la notte della Vigilia, mentre compivano un’effrazione vestiti da Babbo Natale. Cosa ci facevano lì? In stile I soliti sospetti, comincia un interrogatorio che, tramite dei flashback, ci fa conoscere – insieme al commissario Irene Sestetti/Angela Finocchiaro, impaziente di tornare a casa – le storie dei tre amici che insieme formano la squadra di bocce dei Ciarlatans; il loro sogno è trionfare in un torneo prestigioso, dopo aver perso la finale per quattro anni di fila. Le loro storie, oltre che dalla passione sportiva, sono accomunate da problemi affettivi: Aldo e la sua stramba donna hanno problemi di denaro che lui aggrava col vizio delle scommesse e con la poca voglia di lavorare; Giovanni fa il veterinario ed è poligamo: è sposato con una donna e ne sta per sposare un’altra; Giacomo fa il chirurgo e non ha superato un trauma affettivo del passato: il suo Super-Io lo opprime, limitando le sue pulsioni anche nel mondo onirico.
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Aldo Baglio, Giovanni Storti e Giacomo Poretti vengono fermati dalla polizia durante la notte della Vigilia, mentre compivano un’effrazione vestiti da Babbo Natale. Cosa ci facevano lì? In stile I soliti sospetti, comincia un interrogatorio che, tramite dei flashback, ci fa conoscere – insieme al commissario Irene Sestetti/Angela Finocchiaro, impaziente di tornare a casa – le storie dei tre amici che insieme formano la squadra di bocce dei Ciarlatans; il loro sogno è trionfare in un torneo prestigioso, dopo aver perso la finale per quattro anni di fila. Le loro storie, oltre che dalla passione sportiva, sono accomunate da problemi affettivi: Aldo e la sua stramba donna hanno problemi di denaro che lui aggrava col vizio delle scommesse e con la poca voglia di lavorare; Giovanni fa il veterinario ed è poligamo: è sposato con una donna e ne sta per sposare un’altra; Giacomo fa il chirurgo e non ha superato un trauma affettivo del passato: il suo Super-Io lo opprime, limitando le sue pulsioni anche nel mondo onirico.
La regia è semplice e gli effetti speciali davvero modesti (imbarazzanti nelle scene con la neve). La sceneggiatura non ha assolutamente pretese, lasciando che siano i tre comici ad essere al centro dell’attenzione; simpatiche le citazioni, tra cui Matrix e Le iene. La prima metà del film serve a creare le attese nello spettatore e ad incuriosirlo; in questa fase le battute sono scontate e poco divertenti. Nella seconda metà del film Aldo, Giovanni e Giacomo sembrano tornati in forma ed il tragitto verso l’epilogo è condito da una giusta dose di comicità. Il mio giudizio è due stelline e mezza, ma MyMovies non permette di assegnare i mezzi voti: vale la pena approssimare a tre perché Aldo, Giovanni e Giacomo sembrano aver ritrovato il piacere di raccontare una storia. Ne risulta una commedia leggera e tenera, più che valida alternativa per quelli che – e sarebbe anche l’ora – non ne possono più del cine-panettone, ma cercano comunque un film leggero da vedere in comitiva.
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renato volpone
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martedì 28 dicembre 2010
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babbi natale buoni e cattivi
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La storia è legata all'equivoco che porta all'arresto dei tre protagonisti perchè scambiati per dei veri ladri travestiti da babbo natale. Il racconto si svolge in caseram dove tentano di spiegare alla Finocchiaro, che rapopresenta le forse dell'ordine, che loro sono innocenti. Il racconto è garbato, assolutamente improbabile, una sorta di favoletta di natale un po' stiracchiata. Il timido Giacomo, lo scommettitore aldo e il biogamo Giovanni. Non ci insegna nulla e fa ridere poco, comunque migliore di molte recenti commedie italiane
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