Faust

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Un film di Aleksandr Sokurov. Con Johannes Zeiler, Anton Adasinsky, Isolda Dychauk, Georg Friedrich, Hanna Schygulla.
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Titolo originale Faust. Drammatico, durata 134 min. - Russia 2010. - Archibald Enterprise Film uscita mercoledì 26 ottobre 2011. MYMONETRO Faust * * * * - valutazione media: 4,03 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari. Acquista »
   
   
   
ruggero lunedì 5 marzo 2012
deprimente Valutazione 1 stelle su cinque
20%
No
80%

Un tempo al festival di Venezia il leone d'oro lo vincevano film come "La grande guerra" o "La ciociara".Oggi film (ma é un vero film?) come questo che descrive tutto fuorché la vita.E se ci aggiungiamo la mediocrità degli interpreti e l'assurdità di come viene trascritto il Faust di Goethe,beh,mi inorgoglisco pensando di non appartenere alla schiera di quegli intellettualoidi da strapazzo che premiano un film di cui non hanno capito nulla (e nulla c'era da capire).Non riesco a trovare un pregio a questo film:forse la fotografia (buia,opprimente) che ben rende la tenebra che il film trasmette all'animo di un uomo "normale" scevro da falsi e deleteri intellettualismi orgastici.

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kronos giovedì 23 febbraio 2012
una cava di mattoni Valutazione 2 stelle su cinque
58%
No
42%

Sokurov non è mai stato (almeno nel lungometraggio) regista capace di coniugare ambizioni estetiche e coinvolgimento emotivo, ma in questa sua ultima fatica è riuscito a superarsi, in tutti i sensi.
Da un lato ha raggiunto livelli di ricerca visiva assoluti, nonostante la gratuità delle troppe inquadrature sghembe e deformanti, dall'altro ha realizzato un mattone di tale pesantezza da apparire quasi un'involontaria parodia del tipico "film da festival".
La sua libera rilettura del Faust di Goethe è (volutamente?) macchinosa nell'incedere della narrazione e ultra-didascalica nei dialoghi, risultando infine pesante, pedante, estenuante, totalmente incapace di coniugare ambizione ed emozione. [+]

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osteriacinematografo giovedì 9 febbraio 2012
delirante viaggio nell'abisso dell'anima Valutazione 4 stelle su cinque
92%
No
8%

Il Faust di Sokurov è un’opera maestosa, devastante, che rimane incollata alle sinapsi di chi ne asseconda le mosse. Il film è l’ultima parte della tetralogia (Moloch-Taurus-Il sole-Faust) del regista russo, e, per quanto rappresenti probabilmente il minimo comune denominatore dell’opera nel suo complesso, ha una  vita e un respiro propri, peraltro intensissimi.

Faust è un dottore, uno scienziato ottocentesco di cui non si riconoscono i meriti; il suo studio è in realtà una lercia macelleria; vive e si muove nell’indigenza, nella sudicia lordura di tuguri freddi e cadenti, e la sua professione mal pagata non è sufficiente a sfamarlo e sopravvivere. [+]

[+] tanto spazio alla descrizione della trama (di weach )
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epidemic domenica 5 febbraio 2012
eccelsa fotografia per l'eterno divagare di faust Valutazione 4 stelle su cinque
33%
No
67%


eccelsa fotografia, teatralità dirompente e una buona scelta di scenografia e costumi. Ovviamente chi va al cinema a vedere il Faust penso che già sa cosa andrà incontro, che ovviamente non sarà una commediola (lo dico a tutti quelli che han dato una stella) allegra e sempliciotta. Si respira filosofia e teologia nell'incessante divagare del dottor Faust accompagnato dall'ambiguo Marcelius, così ogni situazione è buon terreno per rimpolparla di estremi dialoghi a volte eterei a volte boccacceschi. Il lungo percorso di Faust e i tranelli del Diavolo riempiono 2 ore in cui comunque la fotografia la fa da padrone. Piacevolmente sorpreso (sinceramente me lo aspettavo pesante) e assolutamente 4 stelle

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shishi raion venerdì 27 gennaio 2012
sokurov e il faust kafkiano Valutazione 3 stelle su cinque
100%
No
0%

 “Faust” è il film con cui Sokurov chiude la sua tetralogia sul potere, dolo “Moloch”, “Taurus” e “Il Sole”. Osannato e olimpizzato da tutte le critiche, il “capolavoro” di Sokurov sembra essere destinato a diventare un classico, un “film imprescindibile”. Geniali scelte stilistiche sembrano consacrare il regista, che è riuscito a racchiudere arte, filosofia e letteratura nella sua opera, pervasa di simbolismo.
Il dottor Faust è un uomo maledetto: condannato da una romantica tensione verso l’infinito, sbanda (fisicamente e moralmente) da tutte le parti. La sua anima è soffocata dalla claustrofobia del mondo, magnificamente resa dal regista attraverso espedienti cinematografici (inquadrature chiuse, esseri umani che si scavalcano continuamente), e infettata dalla putridità della materia che la costringe. [+]

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explorer23 venerdì 27 gennaio 2012
una pena Valutazione 1 stelle su cinque
36%
No
64%


semplicemente una pena di film. ho fatto fatica a vederlo tutto.

[+] evviva la sincerità (di ruggero)
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astromelia lunedì 23 gennaio 2012
che dire? Valutazione 1 stelle su cinque
58%
No
42%


sebbene si arguista l'opera mefistofelica,sia negli scenari che nella fotografia oltre che nel contenuto stesso, e premesso che prima della visione bisognerebbe ripassare  goethe rinfrescandosi la memoria, questo film è pesante,disturbante,per molti versi odioso,la prima parte è pallosa,si ravviva quando si inscena la giovane ragazza,ma l'atmosfera ricade nuda e cruda è il caso di dirlo sullo spettatore,bisogna considerare la premeditazione prima di avvicinarsi ad un film del genere,forse sarà riuscito per un'elite di palati sofisticati,ma non è cosa per un pubblico d'emblèe,drammaturgia che riporta ai fasti teatrali predatati o alle prime miniserie televisive in bianco e nero,ma nel 2012 questa pellicola stride fortemente . [+]

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gioinga lunedì 9 gennaio 2012
noia Valutazione 1 stelle su cinque
59%
No
41%

Un film noioso, cupo, a tratti morboso e di sicuro poco interessante. Da non vedere. Mi sono chiesto come abbiano potuto assegnargli il leone d'oro, poi controllando la giuria del festival di Venezia le idee mi si sono fatte un pò più chiare. Il presidente era Aronofsky, il cui ultimo film "il cigno nero" non è male, ma non può certo definirsi un capolavoro se paragonato all'"inquilino del terzo piano", magistrale film dello stesso genere (thriller psicologico). Mi ha stupito la presenza di Martone, un buon regista italiano. Resta il fatto che questo film, piuttosto pretenzioso, e da molti critici interpretato come un capolavoro, è uno dei peggiori che ho visto. E non dipende dal taglio che il regista gli ha voluto dare, scegliendo ritmi lenti e dando grande attenzione alla scenografia. [+]

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maria cristina nascosi sandri martedì 13 dicembre 2011
un uhr-faust cinematografico Valutazione 5 stelle su cinque
77%
No
23%

Il FAUST di Sokurov, Leone d’oro 2011 a Venezia, finalmente nelle sale di Maria Cristina NASCOSI SANDRI Arriva finalmente nelle sale l’ultimo capolavoro, in ordine di tempo, di Aleksandr Sokurov, quello che chiude una tetralogia di grande valore, tema gli effetti corruttivi del Potere, iniziata con gli studi di Adolf Hitler ("Moloch", 1999), proseguita con Vladimir Lenin ("Il Toro", 2000) e l’imperatore giapponese Hirohito ("Il Sole", 2004). L’opera è ispirata, più o meno liberamente, all’uhr-Faust di Goethe, il Faust ‘primario, originale’, benché, in ordine di tempo, il primo grande testo sull’argomento, risalga a quasi due secoli prima, di mano di Christopher Marlowe, il grande antagonista (o alter ego? ) contemporaneo di Shakespeare: entrambi erano nati, infatti, nel 1564. [+]

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zoom e controzoom domenica 4 dicembre 2011
i toni grigi per uno splendore Valutazione 4 stelle su cinque
39%
No
61%

Film pesantissimo da vedere anche con la passione del cinefilo che però scopre la meraviglia delle inquadrature, i cromatismi, la follia nei costumi, il continuo errare senza soluzione di continuità come specchio dell'anima e, stupenda scelta, la messa a fuoco di un'inezia di particolare, ma quel tanto che basta per rendere il soggetto soggetto e tutto il resto secondario.
Difficile film da reggere fino alla fine eppure è un gran film e già dalla prima inquadratura ti avverte sbattendo in faccia allo spettatore l'organo genitale maschile che, non essendo corpo vitale, è simbolo dell'espropriazione di tutto ciò che è vitale. [+]

[+] bravo (di kimkiduk)
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