Biutiful

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toro sgualcito mercoledì 9 febbraio 2011
la passione di uxbal Valutazione 4 stelle su cinque
86%
No
14%

Difficile esprimersi su questo film le forze in gioco sono soverchianti. Il cinema di Inàrritu è stato sempre molto drammatico e il tema della morte ha attraversato o meglio trafitto tutti i suoi film, Biutiful incluso. Questa volta la durezza e l’angoscia forse sovrastano il soggetto della sceneggiatura e la storia si scoglie in uno sfondo costante sul quale si staglia la granitica interpretazione del grande Bardem. Probabilmente questo film deve molto anche alla bella fotografia spesso fatta di forti saturazioni cromatiche ben accompagnata dalle musiche del solito e bravo Gustavo Santaolalla. Qui Bardem è Uxbal, un uomo che vive a Barcellona e si guadagna da vivere trafficando mano d’opera cinese illegale e saltuariamente usando le sue capacità di sensitivo per comunicare ai vivi i pensieri del loro cari appena defunti. [+]

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gianluca bazzon mercoledì 15 giugno 2011
l'eroe tragico di inarritu Valutazione 5 stelle su cinque
100%
No
0%

Nella Barcellona del 2000 vive emarginato Uxbal (un Javier Bardem da brividi), intermediario tra la polizia e gruppi clandestini cinesi e africani. Gli viene diagnosticato un cancro con metastasi e gli rimangono due mesi di vita per pensare al futuro dei suoi due bambini. La situazione drammatica è complicata dalle condizioni dell'ex moglie con cui intrattiene un rapporto conflittuale e che soffre di un grave disturbo bipolare.
 
L’ultimo di Inarritu, che questa volta firma anche la sceneggiatura, esce dallo schema narrativo che lo aveva reso noto nelle precedenti collaborazioni con Arriaga (Babel, 21 grammi) e dimostra, con una storia lineare e priva di grossi giochi di montaggio, di saper mantenere ugualmente alti il ritmo e l’intensità, nonostante i 138 minuti di pellicola. [+]

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elisil giovedì 10 febbraio 2011
oserei dire una tragedia dei nostri tempi Valutazione 4 stelle su cinque
100%
No
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Non c'e niente di biutiful in questo film.. E' un fim drammatico che mette in luce una realtà che si vuole nascondere nelle periferie.. Anche Barcellona sembra un' altra citta' cupa e grigia, molto lontana dai colori di gaudi' e dalle ramble pulsanti di vita!! Un film che fa riflettere e fa soffrire... L' unica cosa biutiful e' il rapporto tra il padre e i due figli..un padre che vorrebbe essere padre anche oltre la morte! Magistrale l'interpretazione di javier bardem e la regia di Inarritu che ci offre ancora una volta un film di spessore.. Non ha bisogno questa volta di trame intrecciate per appassionarci al film..il dramma di Uxbal ci tiene incollati al personaggio per 2 ore.. E poi quanta voglia dii piangere. [+]

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club dei cuori solitari domenica 6 febbraio 2011
bellissimo Valutazione 0 stelle su cinque
80%
No
20%

Biutiful è grezzo, sporco e viscerale. Inizia dalla fine, da qualcosa che non riusciamo a capire, poi la cinepresa si attacca ad Uxbal e non lo lascia più. La camera a mano, mossa e irrequieta, lo segue nelle sue visite mediche (è molto malato), nel suo "lavoro" (è invischiato in loschi affari con i venditori abusivi africani e i lavoratori sottopagati cinesi), nelle sue dinamiche famigliari (dopo aver divorziato da sua moglie, affetta da bipolarismo, deve crescere i suoi due bambini da solo) e last but non least nell'esercizio del suo dono (è in grado di interagire con le anime dei defunti). [+]

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iattadrug domenica 13 febbraio 2011
il ritratto di una società ingiusta Valutazione 4 stelle su cinque
100%
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Quando esci dal cinema dopo aver visto questo film sei stranito, straziato e, soprattutto, ti senti in colpa con te stesso. Inarritu ci offre un ritratto lucido ma crudele della periferia di una delle città più grandi, allegre e festose città d'Europa. E' mai possibile che la faccia della medaglia nascosta ed oscurata sia così terribile ? E' mai possibile che la società accetti un tale dislivello ? Queste sono le domande che accomunano gli spettatori dopo aver ammirato questo quarto film di uno dei registi più in forma del terzo millennio. Bardem sarebbe nuovamente da Oscar, ma battere un Colin Firth in stato di grazia sarà dura anche per lui. [+]

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reservoir dogs sabato 12 febbraio 2011
l'onere genitoriale Valutazione 4 stelle su cinque
100%
No
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In una plumbea Barcellona, un uomo vaga per la strada; é Uxbal (Bardem) che vive grazie allo sfruttamento/aiuto dei clandestini perché "l'Universo non paga l'affitto" e tutti, immigrati e non, hanno necessità di denaro in una situazione di generale precariato esistenziale. Uxbal è malato di cancro alla prostata e la conoscenza approssimativa della sua dipartita gli impone di "riordinare le carte" prima di andarsene. E' necessario quindi dare una maggior tranquillità ai due figli Ana (Bouchaib) e Mateo (Estrella) che nel "nucleo" familiare vedono nel padre Uxbal l'unica figura presente: una madre disturbata ed adultera (Álvarez) che bussa saltuariamente alla porta in cerca di quella famiglia che ormai ha perso ed uno zio debosciato ed opportunista (Fernández) certo non aiutano nel progetto di Uxbal. [+]

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davide belloni giovedì 24 febbraio 2011
l'artista inarritu e l'evoluzione del suo stile Valutazione 4 stelle su cinque
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0%

I grandi artisti, nell'accezione di 'cretaori di opere che provocano una reazione emotiva nel fruitore', raramente si sono cristallizzati su di un unico filone stilistico, ma hanno intrapeso vari percorsi, mutazioni e trasformazioni che hanno forgiato la loro ricerca all'insegna dell'evoluzione continua, e di conseguenza, della sorpresa. Io considero Inarritu un' artista della macchina da presa, che in Biutiful ha varcato la soglia della sua prima trasformazione (ricordiamo che questo è solo il suo quarto film). In ogni suo film precedente la storia era stata smembrata e riproposta allo spettatore in sequenze cronologiche totalmente non consequenziali, provocando effetti di sorpresa continua, dimostrando grande abilità tecnica ed una mano sartoriale nel cucire finali rivelatori e pregnanti di emozioni. [+]

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basketkk giovedì 17 febbraio 2011
ottimo film Valutazione 4 stelle su cinque
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Film dramatico, comovente e toccante, un lancio di messaggi degli affari sporchi che rovinano l'anima della gente. Film forte che si propone questo obiettivo, lanciando un forte appelo al Umanità sempre messa in disparte!! Ottima interpretazione di un attore a 5 stelle.

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giorgio47 venerdì 11 febbraio 2011
angosciante e stupendo Valutazione 0 stelle su cinque
83%
No
17%

Un film angosciante ma stupendo nello stesso tempo. Uno di quei film di cui la nostra cinematografia una volta era maestra ed ora è mancante. I temi che affronta sono molteplici ma il tema portante della pellicola è la disgregazione di una società all’apparenza opulenta ma che nel suo profondo nasconde situazioni da bolgia infernale. Barcellona una città dalle mille bellezze è vista nei suoi quartieri più degradati dove i monumenti, meta dei turisti, si intravedono solo sullo sfondo. Il sottoproletario, la mano d’opera in nero, gli immigrati clandestini e le loro vite da sfruttati sono alla base del film. Nessuno sembra colpevole, tutti hanno le loro giustificazioni, persino il poliziotto corrotto, tutti sembrano avere una “coscienza” , eppure è proprio questa parvenza di giustificazione che rende ancora più spietata la condanna. [+]

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protus74 mercoledì 23 febbraio 2011
l'europa dei clandestini (messicani compresi) Valutazione 4 stelle su cinque
100%
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Esco da un cinema nord americano, nel freddo della sera, impressioni a caldo del film di Inarritu. Il cinema d'evasione di qualità non esiste più, il film di denuncia sottende una responsabilità sociale che oggi appare sempre più delegata ad un social system lontano dalla vita di tutti i giorni. Inarritu evidentemene non la pensa così e confeziona un film dai toni disperati e visionari dove morte, emarginazione, patologia e muffa si mescolano violentemente con un tentativo di spiritualità e misticismo propri della metropoli multiculturale. Inarritu ha la facoltà di non narrare, ma mostrare i cupi scenari in cui ambienta le sue vicende. In una Barcellona che rimane sullo sfondo, viscerale e scrostata da come appare nelle sequenze lucide e registicamente abili del suo film. [+]

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