eugen
|
venerdì 21 aprile 2023
|
ma forse....
|
|
|
|
"Basilicata coast to coast"(Rocco Papaleo, scritto con Walter Lupo, 2010)parte dal sogno di tre amici complessivamente svolgiati e insoddisfatti , di proporre la loro music ain un festival e per farlo attraversano tutta un regione, pur se piccola, da una costa(quella tirennica)all'altra(La jonica)e avranno la soddisfaziione di suonare e cantare qualcosa, pur se davanti a un pubblico inesistente e sotto la pioggia, ritrovando pero'certe volonta'di agire, che sembravaano assopite se non perse... Decismanete un'idea fragile, forse, ma non banale, che pero'Papaleo ora ripropone a teatro. Devo premettere due elementi base; A)COnosco abbastanza bene solo certe localita'della regione, avendo seguito, anni fa, alcuni progetti di disegno onirico(ne sono formatore), a cui partecipavano degli attori e quindi ritengo di aver colto qualche elmento della realta'locale, che pero'non pretendo assolutamente di conoscere; B) Devo precisare che ho visto il film non solo in TV, ma in condizon particoalri(dovevo tenere molto basso l volume, per cui buona parte della"comunicazione audio"e'andata persa o e' arrivata in modo decisamente frammentario e "carente", il che puo'condizionare un giudizio su un film, che andrebbe visto, invece, in condizioni ottimali.
[+]
"Basilicata coast to coast"(Rocco Papaleo, scritto con Walter Lupo, 2010)parte dal sogno di tre amici complessivamente svolgiati e insoddisfatti , di proporre la loro music ain un festival e per farlo attraversano tutta un regione, pur se piccola, da una costa(quella tirennica)all'altra(La jonica)e avranno la soddisfaziione di suonare e cantare qualcosa, pur se davanti a un pubblico inesistente e sotto la pioggia, ritrovando pero'certe volonta'di agire, che sembravaano assopite se non perse... Decismanete un'idea fragile, forse, ma non banale, che pero'Papaleo ora ripropone a teatro. Devo premettere due elementi base; A)COnosco abbastanza bene solo certe localita'della regione, avendo seguito, anni fa, alcuni progetti di disegno onirico(ne sono formatore), a cui partecipavano degli attori e quindi ritengo di aver colto qualche elmento della realta'locale, che pero'non pretendo assolutamente di conoscere; B) Devo precisare che ho visto il film non solo in TV, ma in condizon particoalri(dovevo tenere molto basso l volume, per cui buona parte della"comunicazione audio"e'andata persa o e' arrivata in modo decisamente frammentario e "carente", il che puo'condizionare un giudizio su un film, che andrebbe visto, invece, in condizioni ottimali. Detto cio':l'idea del viaggio a piedi, che non e'in alcun modo un pellegrinaggio sfugge a certa retroica in tal senso, e non e'poco; viaggio a píedi per riscoprire se', le proprie potenzialita', in rapporto ai luoghi, alla volonta'di rapportarsi con gli stessi, portando comunque la propria voglia di fare, creativamente, Nek castm Papaleo domina, Alessandro Gassman sembra essere un po'disinteressato alla cosa, gli/le altri/e interpreti riescono ad esprimersi in qualche modo, anche efficacemente Ho detto "nulla", fingendo di dire qualcosa, forse, ma in complesso bei paesaggi inseriti comunque in un'idea portante, che ricordano sensazioni provate, non sono"nulla"... Eugen
[-]
|
|
[+] lascia un commento a eugen »
[ - ] lascia un commento a eugen »
|
|
d'accordo? |
|
eugen
|
venerdì 21 aprile 2023
|
ma forse....
|
|
|
|
"Basilicata coast to coast"(Rocco Papaleo, scritto con Walter Lupo, 2010)parte dal sogno di tre amici complessivamente svolgiati e insoddisfatti , di proporre la loro music ain un festival e per farlo attraversano tutta un regione, pur se piccola, da una costa(quella tirennica)all'altra(La jonica)e avranno la soddisfaziione di suonare e cantare qualcosa, pur se davanti a un pubblico inesistente e sotto la pioggia, ritrovando pero'certe volonta'di agire, che sembravaano assopite se non perse... Decismanete un'idea fragile, forse, ma non banale, che pero'Papaleo ora ripropone a teatro. Devo premettere due elementi base; A)COnosco abbastanza bene solo certe localita'della regione, avendo seguito, anni fa, alcuni progetti di disegno onirico(ne sono formatore), a cui partecipavano degli attori e quindi ritengo di aver colto qualche elmento della realta'locale, che pero'non pretendo assolutamente di conoscere; B) Devo precisare che ho visto il film non solo in TV, ma in condizon particoalri(dovevo tenere molto basso l volume, per cui buona parte della"comunicazione audio"e'andata persa o e' arrivata in modo decisamente frammentario e "carente", il che puo'condizionare un giudizio su un film, che andrebbe visto, invece, in condizioni ottimali.
[+]
"Basilicata coast to coast"(Rocco Papaleo, scritto con Walter Lupo, 2010)parte dal sogno di tre amici complessivamente svolgiati e insoddisfatti , di proporre la loro music ain un festival e per farlo attraversano tutta un regione, pur se piccola, da una costa(quella tirennica)all'altra(La jonica)e avranno la soddisfaziione di suonare e cantare qualcosa, pur se davanti a un pubblico inesistente e sotto la pioggia, ritrovando pero'certe volonta'di agire, che sembravaano assopite se non perse... Decismanete un'idea fragile, forse, ma non banale, che pero'Papaleo ora ripropone a teatro. Devo premettere due elementi base; A)COnosco abbastanza bene solo certe localita'della regione, avendo seguito, anni fa, alcuni progetti di disegno onirico(ne sono formatore), a cui partecipavano degli attori e quindi ritengo di aver colto qualche elmento della realta'locale, che pero'non pretendo assolutamente di conoscere; B) Devo precisare che ho visto il film non solo in TV, ma in condizon particoalri(dovevo tenere molto basso l volume, per cui buona parte della"comunicazione audio"e'andata persa o e' arrivata in modo decisamente frammentario e "carente", il che puo'condizionare un giudizio su un film, che andrebbe visto, invece, in condizioni ottimali. Detto cio':l'idea del viaggio a piedi, che non e'in alcun modo un pellegrinaggio sfugge a certa retroica in tal senso, e non e'poco; viaggio a píedi per riscoprire se', le proprie potenzialita', in rapporto ai luoghi, alla volonta'di rapportarsi con gli stessi, portando comunque la propria voglia di fare, creativamente, Nek castm Papaleo domina, Alessandro Gassman sembra essere un po'disinteressato alla cosa, gli/le altri/e interpreti riescono ad esprimersi in qualche modo, anche efficacemente Ho detto "nulla", fingendo di dire qualcosa, forse, ma in complesso bei paesaggi inseriti comunque in un'idea portante, che ricordano sensazioni provate, non sono"nulla"... Eugen
[-]
|
|
[+] lascia un commento a eugen »
[ - ] lascia un commento a eugen »
|
|
d'accordo? |
|
celluloide
|
giovedì 25 febbraio 2021
|
stesso gusto che bere acqua tiepida
|
|
|
|
INCREDIBILE, IL FILM PIU INSIGNIFICANTE E FASTIDIOSO MAI VISTO, E DIRE CHE HO VISTO 10000 FILM
|
|
[+] lascia un commento a celluloide »
[ - ] lascia un commento a celluloide »
|
|
d'accordo? |
|
fabio
|
venerdì 5 febbraio 2021
|
commedia on the road un po'' sgangherata
|
|
|
|
Commedia "on the road" dai toni delicati. Un viaggio dal sapore antico, attraverso gli splendidi paesaggi della Basilicata: un po' alla ricerca di se stessi, un po' alla ricerca degli altri.
Preziosa la presenza di tanti momenti musicali: la musica è veicolo di aggregazione, momento di intensa sintesi ed espressività.
Consigliato un po' a tutti.
|
|
[+] lascia un commento a fabio »
[ - ] lascia un commento a fabio »
|
|
d'accordo? |
|
felicity
|
lunedì 20 agosto 2018
|
lento ma poetico
|
|
|
|
Road movie all'italiana, ci fa (ri)scoprire la Basilicata e la poesia del nostro Sud.
Divertente, ma ancor più malinconico.
Consigliato.
|
|
[+] lascia un commento a felicity »
[ - ] lascia un commento a felicity »
|
|
d'accordo? |
|
aristoteles
|
martedì 15 dicembre 2015
|
papaleo è rock
|
|
|
|
Papaleo è uno dei miei attori preferiti,in questa occasione dimostra anche di essere un bravo regista.
Il viaggio attraverso paesini della Basilicata riscuote consensi grazie alla simpatia e alla grande semplicità dei personaggi messi in scena.
Bravi tutti gli attori, solo la Mezzogiorno non mi ha convinto del tutto, a tratti l'ho trovata eccessiva.
Si sorride molto grazie a una musicalità da band fatta in casa e divertenti descrizioni di vita vissuta.
Due ore che passano veloci e rilassano lo spettatore.
Assente ogni tipo di volgarità, fortunatamente,visto il regista,non è una sorpresa ma vale la pena sottolinearlo.
Bravo Rocco,ti premio con tre stelle,sei uno dei pochi che alza il livello delle commedie italiane.
[+]
Papaleo è uno dei miei attori preferiti,in questa occasione dimostra anche di essere un bravo regista.
Il viaggio attraverso paesini della Basilicata riscuote consensi grazie alla simpatia e alla grande semplicità dei personaggi messi in scena.
Bravi tutti gli attori, solo la Mezzogiorno non mi ha convinto del tutto, a tratti l'ho trovata eccessiva.
Si sorride molto grazie a una musicalità da band fatta in casa e divertenti descrizioni di vita vissuta.
Due ore che passano veloci e rilassano lo spettatore.
Assente ogni tipo di volgarità, fortunatamente,visto il regista,non è una sorpresa ma vale la pena sottolinearlo.
Bravo Rocco,ti premio con tre stelle,sei uno dei pochi che alza il livello delle commedie italiane.
Davvero un film per tutti.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a aristoteles »
[ - ] lascia un commento a aristoteles »
|
|
d'accordo? |
|
fabio57
|
giovedì 12 novembre 2015
|
film simpatico ma senza pretese
|
|
|
|
Papaleo è simpatico e bravo e il cast del film è di tutto rispetto,premesso questo e detto che comunque la prima esperienza del neoregista è sostanzialmente positiva,resta un pizzico di delusione per una diciamo occasione mancata.Ottima l'idea di partenza,belli e suggestivi i luoghi dove hanno girato,però lo sviluppo e i dialoghi sono scontati e un pò banali.La stoffa in ogni caso c'è, Il nostro beniamino lucano è ottimo interprete soprattutto in chiave comica,come regista deve ancora crescere.
|
|
[+] lascia un commento a fabio57 »
[ - ] lascia un commento a fabio57 »
|
|
d'accordo? |
|
floyd80
|
mercoledì 7 ottobre 2015
|
la mezzogiorno non urla
|
|
|
|
Una pellicola carina che strizza l'occhio allo spettatore. Una bella storia con belle musiche.
Perchè vederlo? Perché per la prima volta la Mezzogiorno non urla e non sospira.
|
|
[+] lascia un commento a floyd80 »
[ - ] lascia un commento a floyd80 »
|
|
d'accordo? |
|
great steven
|
martedì 26 agosto 2014
|
papaleo esordisce alla regia con un film azzeccato
|
|
|
|
BASILICATA COAST TO COAST (IT, 2010) diretto da ROCCO PAPALEO. Interpretato da ROCCO PAPALEO – ALESSANDRO GASSMAN – MAX GAZZE’ – PAOLO BRIGUGLIA – GIOVANNA MEZZOGIORNO – CLAUDIA POTENZA – MICHELA ANDREOZZI – GAETANO AMATO – ANTONIO GERARDI – AUGUSTO FORNARI § Dopo venticinque film come attore, una ventina di prove teatrali, una mezza dozzina di titoli televisivi e un corto come regista, il lucano 52enne Papaleo passa alla regia di un lungometraggio, covato da anni e scritto con Walter Lupo. È una commedia corale con canzoni (e musiche della jazzista Rita Marcotulli); divertente e un po’ malinconica, simpatica e un po’ lunare, ma soprattutto diversa, per struttura e toni, da quel cinema sentimentale italiano dei primi anni 2000 (e non soltanto nel filone del moccia-muccinismo) che ha il suo corrispettivo nei “telefoni bianchi” dell’epoca fascista.
[+]
BASILICATA COAST TO COAST (IT, 2010) diretto da ROCCO PAPALEO. Interpretato da ROCCO PAPALEO – ALESSANDRO GASSMAN – MAX GAZZE’ – PAOLO BRIGUGLIA – GIOVANNA MEZZOGIORNO – CLAUDIA POTENZA – MICHELA ANDREOZZI – GAETANO AMATO – ANTONIO GERARDI – AUGUSTO FORNARI § Dopo venticinque film come attore, una ventina di prove teatrali, una mezza dozzina di titoli televisivi e un corto come regista, il lucano 52enne Papaleo passa alla regia di un lungometraggio, covato da anni e scritto con Walter Lupo. È una commedia corale con canzoni (e musiche della jazzista Rita Marcotulli); divertente e un po’ malinconica, simpatica e un po’ lunare, ma soprattutto diversa, per struttura e toni, da quel cinema sentimentale italiano dei primi anni 2000 (e non soltanto nel filone del moccia-muccinismo) che ha il suo corrispettivo nei “telefoni bianchi” dell’epoca fascista. Componenti di un gruppo musicale dal nome improbabile (Le pale eoliche), quattro amici decidono di attraversare a piedi l’antica Lucania dal Tirreno (Maratea) allo Ionio (Scanzano Jonico), seguendo un carro trainato da un cavallo, ripresi da una televisione parrocchiale e in compagnia di una fotoreporter prima svogliata e annoiata ma poi affettivamente impegnata. Vediamo nel dettaglio i quattro viaggiatori: Nicola Palmieri, alla voce e alle tastiere, insegna storia dell’arte e coltiva il sogno della musica, e da frontman entusiasta di una band di amici col vizio degli strumenti, compone canzoni e vorrebbe esibirsi sul palcoscenico scanzonato di Scanzano; Salvatore, alla chitarra, è uno studente di medicina che ha dimenticato di laurearsi e di innamorarsi; Franco, al contrabbasso, è pescatore di pesca libera a cui l’amore ha tolto parole e intenzioni; Rocco, alle percussioni, è un villano attore televisivo di grande fascino ossessionato dalla celebrità. Tra un panino con frittata sotto un albero e un bicchiere di vino al chiaro di luna, i quattro musicisti intraprenderanno un viaggio picaresco e suoneranno il loro brano migliore ad un surreale ed emozionante concerto con un solo spettatore: l’appassionata e vivace moglie di Nicola. Le interpretazioni costituiscono il punto di forza di quest’opera prima che ha raccolto numerosi premi fra il 2010 e il 2011 – fra cui il Nastro d’Argento al miglior regista esordiente (Papaleo) e alla colonna sonora (Marcotulli), il David di Donatello per entrambe le categorie summenzionate e per la canzone originale che compare insieme ai titoli di coda (Mentre dormi, interpretata da Gazzè, qui al suo esordio come attore) – e ha riscosso perlopiù pareri positivi fra i critici più rispettabili e distinti dei giornali italiani: ad esempio, Il Messaggero e Il Corriere della Sera l’hanno giudicato con affermazioni favorevoli e inclinanti all’elogio, mentre Il Giornale ha espresso pareri sostanzialmente contrari. Ma torniamo agli attori: Papaleo eccelle sia nell’interpretazione che nella regia (che segue con sapiente mestiere e accenti laconici che lasciano spazio sia a silenzi produttivi che a moralità sentimentali), e ci regala un personaggio ammirevole per la sua giocosità, il suo candore e la sua voglia di vivere e soprattutto di suonare; Gassman offre al pubblico un personaggio contradditorio e mutevole, che a un certo punto abbandona il gruppo per poi ricongiungersi ad esso dopo che la crisi annebbiata e nebulosa da lui vissuta è passata, insieme alla sua smania del successo (indimenticabile mentre parla al cellulare con la schiuma da barba sul mento); Gazzè è ironicamente nei panni del contrabassista muto, che parla solo alla fine (tra l’altro pentendosene) e riceve una poesia dedicata alla sua inespressività verbale, che colma e compensa con l’amore per la pesca d’altura; Briguglia è un simpatico chitarrista che riscopre il valore dell’amore e dell’importanza di avere in mano un saggio titolo di studio, riuscendo a riportare al fulgore antico le sue passioni e la sua estrosa versatilità; infine, la Mezzogiorno è una giornalista che affronta un complesso e umoristico percorso di crescita interiore, quasi fosse in un romanzo di formazione, che la fa passare dalla noia improduttiva alla salute interiore e all’impiego cosciente e fruttifero delle passioni. Due valenze indiscutibili in questo piccolo film intelligente: i paesaggi con la fotografia di Fabio Olmi e una galleria di sette personaggi tutti azzeccati. Un road movie made in Italy che rimarrà nella memoria dell’immaginario collettivo per la sua schietta semplicità e il suo amore genuino e autentico per una regione, nel senso di terra madre e casa base, oppure come punto di partenza per tutte le ambizioni artistiche e non che l’animo umano sa e può coltivare. Prodotto da Paco Cinem., Eagle e Ipotesi Cinema.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a great steven »
[ - ] lascia un commento a great steven »
|
|
d'accordo? |
|
mariecto
|
giovedì 7 agosto 2014
|
mha..... senza parole
|
|
|
|
Ok che magari questo film è stato realizzato per promuovere la regione Basilicata ma dopo la scena dei "briganti" a cavallo con un casco integrale credo di aver espresso tutto ciò che c'era da esprimere.... per non citare molte altre scene che davvero mi hanno fatto provare imbarazzo verso tutto il cast. Gassman mi ha deluso, spero solo che ha accettato di recitare in questo film solo perchè lo pagavano profumatamente... ma non credo proprio. un particolare commento va a Rocco Papaleo: " fare il regista non è cosa tua". Ps. mi son iscritto a questo sito solo per commentare questa schifezza di film che mi ha fatto perdere un'ora e mezza della mia vita.
[+]
Ok che magari questo film è stato realizzato per promuovere la regione Basilicata ma dopo la scena dei "briganti" a cavallo con un casco integrale credo di aver espresso tutto ciò che c'era da esprimere.... per non citare molte altre scene che davvero mi hanno fatto provare imbarazzo verso tutto il cast. Gassman mi ha deluso, spero solo che ha accettato di recitare in questo film solo perchè lo pagavano profumatamente... ma non credo proprio. un particolare commento va a Rocco Papaleo: " fare il regista non è cosa tua". Ps. mi son iscritto a questo sito solo per commentare questa schifezza di film che mi ha fatto perdere un'ora e mezza della mia vita.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a mariecto »
[ - ] lascia un commento a mariecto »
|
|
d'accordo? |
|
|