Prodotto autoprodotto. Cosa dire di più? Non ci si puo' certo attendere la recitazione di un Brad Pitt o di un Dustin Hoffman. E neppure di un Maurizio Merli de noiatri. Eppure, in questa piccola pellicola girata alla belll'e meglio tra amici, c'é una forza ed un'ironia di cui tanti autori ufficiali italiani sono completamente sprovvisti. Il maldestro rapimento di un cinquantenne colpevole solamente di appartenere ad una generazione che ha cancellato tutto quel che di buono l'Italia del dopoguerra aveva d'offrire è lo sfondo per inagurare la storia di un gruppo di trentenni senza meta nè direzione.
Se si cercano in quest'opera le caratteristiche del bel film non li si troverà di per certo.
[+]
Prodotto autoprodotto. Cosa dire di più? Non ci si puo' certo attendere la recitazione di un Brad Pitt o di un Dustin Hoffman. E neppure di un Maurizio Merli de noiatri. Eppure, in questa piccola pellicola girata alla belll'e meglio tra amici, c'é una forza ed un'ironia di cui tanti autori ufficiali italiani sono completamente sprovvisti. Il maldestro rapimento di un cinquantenne colpevole solamente di appartenere ad una generazione che ha cancellato tutto quel che di buono l'Italia del dopoguerra aveva d'offrire è lo sfondo per inagurare la storia di un gruppo di trentenni senza meta nè direzione.
Se si cercano in quest'opera le caratteristiche del bel film non li si troverà di per certo. Qui si troverà invece la naturale spontaneità di una generazione arrabbiata e intelligente, che sa prendersi in giro e che sa trovarsi nell'Italia di serie B degli anni settanta, nei suoi poliziotteschi ruvidi, dei valori morali che per lo meno sapevano indicare il bene e il male. Dove abitavano i buoni e dove stavano di casa i cattivi.
In un cinema che sforna a decine, titoli di drammi sociali e di commedie dal basso valore artistico e morale, questa piccola e urfida pellicola autoprodotta spicca come una pianta d'ortiche in una spianata di cemento.
"Ci avete dato i soldi per andare al cinema e ci avete tolto i film; ci avete dato i mezzi e ci avete tolto gli scopi", è questo che tra una battuta e l'altra, sfuocata, con l'audio malandato, dicono questi artisti outsider del cinema italiano odierno.
La colonna sonora è poi addirittura bella.
Che aggiungere? La speranza è che se ne producano sempre di più, di piccole pellicole indipendenti del genere, che poiccoli autori crescano, e che sottraggano finalmente le sale a quelle poltrone dai cognomi altisonanti e dai nomi sconosciuti, che viovono nel nostro cinema solo grazie ai meriti di quei portentosi genitori scomparsi da tempo.
Forse è venuto il momento di guardare al di là della tecnica, di stare ad ascoltare, e vedere che cosa certa gente ha da dire. A volte un balbuziente ha un pensiero più arguto di un abile oratore.
Bu-bu-bu-buona vi-vi-vi-sione!
PS Bisogna superare i primi venti minuti senza mollare il colpo.
Francesco Scarrone
[-]
[+] la toscanità del trailer mi aveva scoraggiato...
(di no_data)
[ - ] la toscanità del trailer mi aveva scoraggiato...
[+] buono per addormentarsi, sì!
(di vapor)
[ - ] buono per addormentarsi, sì!
|
|