Un uomo deve recuperare il cuore rubatogli da un potente gangster.
PREMETTO CHE NON HO VISTO IL PRIMO FILM PER CUI PROBABILMENTE CIÓ CHE DICO È TUTTA ROBA GIÁ PRESENTE IN QUEL FILM, IN OGNI CASO:
Una genialata unica nell’universo, in genere l’azione divora tutto del film, manca enfasi, l’umorismo è piatto, i drammi suppliscono semplicemente ad esigenze di sceneggiatura; la soluzione? mandare letteralmente tutto a quel paese.
Affrontare un film d’azione come il genere richiede: ponendo tutto sul piano del superficiale, e quando qualcosa è superficiale tutto diventa meno serio, quando qualcosa non ha esigenze di coerenza allora puoi permetterti tutto.
In questo caso specifico l’esagerazione si tiene stretta a tutto il resto, infinite dosi d’emozione dall’inizio alla fine con la semplice scusa del fatto che niente ha bisogno di essere giustificato o spiegato, d'altronde è un film d’azione, la profondità manca per definizione.
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Un uomo deve recuperare il cuore rubatogli da un potente gangster.
PREMETTO CHE NON HO VISTO IL PRIMO FILM PER CUI PROBABILMENTE CIÓ CHE DICO È TUTTA ROBA GIÁ PRESENTE IN QUEL FILM, IN OGNI CASO:
Una genialata unica nell’universo, in genere l’azione divora tutto del film, manca enfasi, l’umorismo è piatto, i drammi suppliscono semplicemente ad esigenze di sceneggiatura; la soluzione? mandare letteralmente tutto a quel paese.
Affrontare un film d’azione come il genere richiede: ponendo tutto sul piano del superficiale, e quando qualcosa è superficiale tutto diventa meno serio, quando qualcosa non ha esigenze di coerenza allora puoi permetterti tutto.
In questo caso specifico l’esagerazione si tiene stretta a tutto il resto, infinite dosi d’emozione dall’inizio alla fine con la semplice scusa del fatto che niente ha bisogno di essere giustificato o spiegato, d'altronde è un film d’azione, la profondità manca per definizione.
Il vero segreto di Crank però sta nel protagonista, troppo serio e drammatico per essere messo in ridicolo, ed effettivamente è questo che succede: il povero Chev Chelios ne passa di cotte e di crude dall’inizio alla fine e sopporta tutto con un’ inesorabile aria da duro incorruttibile, irrefrenabile, indistruttibile.
C’è di tutto senza uno straccio di freno, dall’azione più serrata all’umorismo più nero e scompisciante, dallo spatter più disgustoso alla crudeltà più nera, da una realtà grottesca fino all’umorismo ad una serie di cattivi veramente senza scrupoli, un viaggio nel cinema di serie B progressivamente adrenalinico, imperdibile.
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E' veramente troppo simile al primo capitolo e pecca assolutamente in originalità.
Cosa che invece mi era piaciuta tanto nel primo Crank.
Con la scusa che Chelios non muore, infatti si da seguito alle avventure del killer più cattivo di sempre.
Scene di sesso e violenza gratuita ,per sopravvivere, mi hanno sorpreso ,positivamente, nel primo capitolo,adesso mi sono sembrate scontate.
Qualche trovata in più,tipo gli sfregamenti ,una grafica leggermente più accattivante e qualche personaggio di contorno in più non bastano.
Adrenalina e azione non mancano e il tutto si fa seguire comunque volentieri.
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E' veramente troppo simile al primo capitolo e pecca assolutamente in originalità.
Cosa che invece mi era piaciuta tanto nel primo Crank.
Con la scusa che Chelios non muore, infatti si da seguito alle avventure del killer più cattivo di sempre.
Scene di sesso e violenza gratuita ,per sopravvivere, mi hanno sorpreso ,positivamente, nel primo capitolo,adesso mi sono sembrate scontate.
Qualche trovata in più,tipo gli sfregamenti ,una grafica leggermente più accattivante e qualche personaggio di contorno in più non bastano.
Adrenalina e azione non mancano e il tutto si fa seguire comunque volentieri.
Piacerà di più a chi non ha visto la prima parte,infatti non è neanche un sequel è Crank Parte Seconda.
Mitico Statham.
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Film sintomatico per il linguaggio filmico"messo in campo": completamente contaminato con il linguaggio del cartoon e del hard rock, ma in parte anche del rap, "Crank"è interessante per la rapidità delle sequenze, che si alternano"dromologicamente"(Paul Virilio), che si susseguono senza tregua, dando adito alle letture le più varie, ma senz'altro afferenti al ns.mondo"postmodern"(sempre che l'espressione abbia tuttora un senso, che designi ancora qualcosa di autonomo rispetto ad altro), ad una mentalità diffusa, almeno da qualche decennio in qua. Da vedere come tale, extra il senso(eventuale, ma, direi, neppure"in più")dell'eroe/supereroe, qui anche sonoramente bastonato, non certo solo in senso metaforico.
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Film sintomatico per il linguaggio filmico"messo in campo": completamente contaminato con il linguaggio del cartoon e del hard rock, ma in parte anche del rap, "Crank"è interessante per la rapidità delle sequenze, che si alternano"dromologicamente"(Paul Virilio), che si susseguono senza tregua, dando adito alle letture le più varie, ma senz'altro afferenti al ns.mondo"postmodern"(sempre che l'espressione abbia tuttora un senso, che designi ancora qualcosa di autonomo rispetto ad altro), ad una mentalità diffusa, almeno da qualche decennio in qua. Da vedere come tale, extra il senso(eventuale, ma, direi, neppure"in più")dell'eroe/supereroe, qui anche sonoramente bastonato, non certo solo in senso metaforico. Insomma, il film come pura"image-mouvement"(Gilles Deleuze) Interessante la presenza dell'anziano David Carradine. El Gato
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Lo sfortunato killer a pagamento Chev Chelios sopravvive miracolosamente a una caduta da un elicottero grazie al suo potente cuore, ma non appena tocca il suolo viene rapito da una triade giapponese, che sostituisce il suo cuore con uno artificiale funzionabile solo con regolari scosse elettriche. Chev si metterà quindi alla ricerca del proprio cuore, ormai in funzione nel petto di un vecchio boss cinese centenario, ed alla ricerca della sua fidanzata Eve. Quando uscì nel 2007 il primo "Crank", critica e pubblico furono sorpresi dal suo stile da videoclip e dalla sua natura estrosa e frenetica, grazie alla perfomance adrenalinica di Jason Statham e ad una sceneggiatura con pochi attimi di respiro e scelte narrative divertenti; questo sequel non è da meno, anzi se possibile è ancora più pazzo e scatenato del primo.
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Lo sfortunato killer a pagamento Chev Chelios sopravvive miracolosamente a una caduta da un elicottero grazie al suo potente cuore, ma non appena tocca il suolo viene rapito da una triade giapponese, che sostituisce il suo cuore con uno artificiale funzionabile solo con regolari scosse elettriche. Chev si metterà quindi alla ricerca del proprio cuore, ormai in funzione nel petto di un vecchio boss cinese centenario, ed alla ricerca della sua fidanzata Eve. Quando uscì nel 2007 il primo "Crank", critica e pubblico furono sorpresi dal suo stile da videoclip e dalla sua natura estrosa e frenetica, grazie alla perfomance adrenalinica di Jason Statham e ad una sceneggiatura con pochi attimi di respiro e scelte narrative divertenti; questo sequel non è da meno, anzi se possibile è ancora più pazzo e scatenato del primo.
C'è da dire che questo "Crank 2" si diverte anche a prendere in giro lo spettatore con scelte riconducibili a qualche soap opera anni '80: personaggi che tornano in vita, attori che interpretano il fratello gemello del personaggio defunto nella puntata precedente, teste di nemici tenute in vita in una tanica. Ma nonostante ciò questo sequel conosce bene la sua natura imbrogliona, non la nasconde affatto, e sa come distogliere l'attenzione dello spettatore da queste scelte narrative, evitando di cadere nello stesso errore commesso da un'altra serie di film folli, "Feast" II e III, in cui simili trucchetti fanno calare il livello qualitativo della pellicola. In questo Crank, l'attenzione dello spettatore è attirata dai soliti, grotteschi metodi di ricarica del protagonista e dalla follia generale dei personaggi; i trucchi sopracitati cascano in secondo piano, tali sono le interessanti sotto-trame e comparsate dei personaggi del film precedente, e la pellicola acquista una forte carica auto-ironica. Come scritto in precedenza, gli autori sanno benissimo di aver ricreato un setup simile al film precedente per assicurarsi di avere idee più facili da cogliere. Ma ciò non toglie che il tutto sia divertente. Come contorno alla trama, gli autori Neveldine/Taylor hanno infarcito il tutto di sequenze nonsense di buon gusto, come ad esempio la lotta finale tra Chev e il capo della triade, in cui i due personaggi diventano protagonisti di una scena che ironizza sui monster movie giapponesi: i due diventano enormi caricature grottesche di se stessi e combattano all'interno di una centrale elettrica in miniatura. Ma questo è solo un esempio, perchè tante saranno le sorprese per gli amanti dell'assurdo demenziale.
Un assurdo che ben si sposa con la parola trash: come nel precedente capitolo, aspettatevi una prorompente dose di corpi femminili e violenza, sesso semi-integrale e rapporti lesbo, senza contare una scena che coinvolge proiettili e impianti al seno; non mancano poi prostitute di ogni etnia e dialoghi di una volgarità impetuosa, scene di mutilazione e splatterate belle e buone dal gusto Tarantiniano. Il tipico film da vedere con la nonna. [-]
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Continua da dove è terminato il primo crank, ma guarda caso la storia si ripete. Vengono riproposte situazioni già viste, non c'è nulla di nuovo. La copia è veramente vuota e grossolana.
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Nonostante il finale inequivocabile del primo,i registi forti del successone riscosso decidono di ricominciare proprio da lì resuscitando il protagonista.E spingendo al massimo il pedale sull'esagerazione grottesca,lo stile frenetico e videoclipparo,l'umorismo becero e la violenza parossistica.Senza prendersi mai sul serio:qui Chev si ricarica con la corrente utilizzando batterie,cavi dell'alta tensione,ecc.... Vengono anche riprese alcune situazioni del primo episodio,come l'incredibile scena di sesso tra Chev ed Eve(qui sulla pista di un ippodromo,molto più lunga,con tanto di dettagli hard censurati),e la sparatotria finale.E proprio come il primo episodio,se si sta al gioco allora ci si diverte di gusto.
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Nonostante il finale inequivocabile del primo,i registi forti del successone riscosso decidono di ricominciare proprio da lì resuscitando il protagonista.E spingendo al massimo il pedale sull'esagerazione grottesca,lo stile frenetico e videoclipparo,l'umorismo becero e la violenza parossistica.Senza prendersi mai sul serio:qui Chev si ricarica con la corrente utilizzando batterie,cavi dell'alta tensione,ecc.... Vengono anche riprese alcune situazioni del primo episodio,come l'incredibile scena di sesso tra Chev ed Eve(qui sulla pista di un ippodromo,molto più lunga,con tanto di dettagli hard censurati),e la sparatotria finale.E proprio come il primo episodio,se si sta al gioco allora ci si diverte di gusto.Spassoso il duello tra Crank e Vang alla centrale elettrica,girato come un B-movie giapponese anni 50.Nella scena dello sciopero dei pornoattori compaiono numerose star dell'hard americano.Geri Halliwell,è la madre di Chev bambino nel sogno del protagonista.Ultimo film per David Carradine,irriconoscibile nei panni del boss Poon Dong.Già annunciato un terzo seguito.Vedremo...
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Se il primo l'avevo consigliato a più persone possibili, questo sequel lo SCONSIGLIO a chiunque sia in tempo. Premetto che a me piacciono anche i film demenziali, ma questo risulta esser davvero esagerato e volgare: zero trama, zero dialoghi e zero contenuti. Il cult resta sempre PALLE IN CANNA!
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