felicity
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venerdì 10 gennaio 2025
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gemma del cinema d?animazione statunitense
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A Christmas Carol (2009) di Robert Zemeckis è forse uno degli adattamenti che più rispetta la visione dickensiana e che meglio ricrea l’atmosfera e lo spirito del racconto originario.
Zemeckis fa rivivere e saggiare al meglio il racconto grazie ad un film immersivo, coinvolgente e dinamico per spettacolarità e fattura.
La macchina da presa si trasfigura in due entità distinte: da un lato, nel personale occhio del regista che presenta ed espone al pubblico la sua versione e sintesi dell’opera dickensiana; dall’altro, nello spettatore stesso, che, proprio grazie a quel lavoro registico, assiste all’avventura redentiva di Scrooge sempre dal punto di vista migliore, più funzionale ed efficace.
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A Christmas Carol (2009) di Robert Zemeckis è forse uno degli adattamenti che più rispetta la visione dickensiana e che meglio ricrea l’atmosfera e lo spirito del racconto originario.
Zemeckis fa rivivere e saggiare al meglio il racconto grazie ad un film immersivo, coinvolgente e dinamico per spettacolarità e fattura.
La macchina da presa si trasfigura in due entità distinte: da un lato, nel personale occhio del regista che presenta ed espone al pubblico la sua versione e sintesi dell’opera dickensiana; dall’altro, nello spettatore stesso, che, proprio grazie a quel lavoro registico, assiste all’avventura redentiva di Scrooge sempre dal punto di vista migliore, più funzionale ed efficace.
Piani sequenza artificiali e congegnati al fine di rendere il tutto quanto più fluido e scorrevole, primi e primissimi piani che suggeriscono la presenza di un attore in carne ed ossa dietro la digitalizzazione post-produttiva, inquadrature vertiginose, scenografiche e visivamente intense ed un montaggio tanto meticoloso da essere praticamente invisibile sono gli elementi costitutivi un’impalcatura tecnica solida e strabiliante.
Esilarante, caloroso e sentito nonostante la magniloquenza e artificiosità tecnica, visivamente strabiliante, attorialmente superbo, narrativamente tanto conciso e semplice quanto denso e loquace.
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fabrizio friuli
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martedì 24 dicembre 2024
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l'' avaro di charles dickens
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Un ricco e avaro signore, noto come Ebenizer Scrooge non ama il Natale e non dimostra affetto per nessuno, egli ama solamente i suoi soldi. Tuttavia, uno spettro appare davanti al suo sguardo e quello spettro, gli rivela che non soltanto era il suo ex socio Jacob Marley, egli rivela ad Ebenizer Scrooge di essere un' anima dannata rivestita da pesanti catene, come castigo per il suo peccato ( l' avarizia ) ed anche che il suo destino potrebbe essere peggiore del suo, se non rinuncia alla sua natura e poi, gli viene riferito che i tre spiriti dei natali sono pronti per fargli visita per aiutarlo a cambiare.
Il film di animazione di Robert Zemeckis è basato sul romanzo di Charles Dickes, ed ha come protagonista l' avaro e il misantropo Ebenizer Scrooge, privo di amore e di spirito natalizio, bramoso soltanto di accumulare ricchezza che sfrutta il suo dipendente ed è molto ostile con il suo gentile e simpatico nipote che vorrebbe ospitare suo zio alla festa di Natale, ma Ebenizer Scrooge non ha la minima voglia di essere presente, dato che lui ama soltanto i soldi, almeno fin quando non viene visitato dai tre spiriti dei natali : Lo Spirito del Natale Passato, che ha le fattezze di una candela umanoide che lo porta indietro nel tempo facendogli vedere com' era un tempo e dopo di lui, arriva Lo Spirito Del Natale Presente davanti al quale Scrooge inizia a dare prova di avere l' umanità, ma quel gigante apparentemente gioviale gli rinfaccia le parole ignobili da lui stesso dette con chi ha cercato delle offerte per le persone povere ( e in quel periodo storico, le persone povere non erano poche ) per poi morire lentamente, mentre Scrooge incontra le rappresentazioni fisiche dell' ignoranza ( un bambino aggressivo che si trasforma in un pericoloso fuorilegge ) e della miseria ( una bambina che si trasforma in una prostituta squinternata ).
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Un ricco e avaro signore, noto come Ebenizer Scrooge non ama il Natale e non dimostra affetto per nessuno, egli ama solamente i suoi soldi. Tuttavia, uno spettro appare davanti al suo sguardo e quello spettro, gli rivela che non soltanto era il suo ex socio Jacob Marley, egli rivela ad Ebenizer Scrooge di essere un' anima dannata rivestita da pesanti catene, come castigo per il suo peccato ( l' avarizia ) ed anche che il suo destino potrebbe essere peggiore del suo, se non rinuncia alla sua natura e poi, gli viene riferito che i tre spiriti dei natali sono pronti per fargli visita per aiutarlo a cambiare.
Il film di animazione di Robert Zemeckis è basato sul romanzo di Charles Dickes, ed ha come protagonista l' avaro e il misantropo Ebenizer Scrooge, privo di amore e di spirito natalizio, bramoso soltanto di accumulare ricchezza che sfrutta il suo dipendente ed è molto ostile con il suo gentile e simpatico nipote che vorrebbe ospitare suo zio alla festa di Natale, ma Ebenizer Scrooge non ha la minima voglia di essere presente, dato che lui ama soltanto i soldi, almeno fin quando non viene visitato dai tre spiriti dei natali : Lo Spirito del Natale Passato, che ha le fattezze di una candela umanoide che lo porta indietro nel tempo facendogli vedere com' era un tempo e dopo di lui, arriva Lo Spirito Del Natale Presente davanti al quale Scrooge inizia a dare prova di avere l' umanità, ma quel gigante apparentemente gioviale gli rinfaccia le parole ignobili da lui stesso dette con chi ha cercato delle offerte per le persone povere ( e in quel periodo storico, le persone povere non erano poche ) per poi morire lentamente, mentre Scrooge incontra le rappresentazioni fisiche dell' ignoranza ( un bambino aggressivo che si trasforma in un pericoloso fuorilegge ) e della miseria ( una bambina che si trasforma in una prostituta squinternata ). In seguito, Ebenizer Scrooge incontra una figura incappucciata nera come il petrolio che non dice mai una parola però fa vedere al protagonista che Bob Crachit soffrirà per il decesso di suo figlio, il piccolo Tim ( un bambino malato che non ha potuto ricevere le cure giuste perché il padre non ha mai ricevuto uno stipendio adeguato ) e poi quello stesso spirito porta Scrooge davanti ad una tomba vuota con una lapide sulla quale è scritto il suo nome e lo Spirito del Natale Futuro è La Morte ( La Vera Morte Dura e Pura ). I Tre Spiriti sono stati descritti dettagliatamente perché il film ha saputo caratterizzare i personaggi fantastici in maniera eccezionalmente precisa, ed anche l' animazione del film è davvero precisa, tanto che le persone sono eccezionalmente realistiche, compreso Ebenizer Scrooge, basato sull' attore Jim Carrey, che ha interpretato un altro celebre personaggio natalizio ( Il Grinch ) ed ovviamente, questo film di natale è un capolavoro da ricordare. Per giunta, l' incontro tra il protagonista e il fantasma del suo ex socio Jacob Marley è simile all' incontro del principe Amleto con il fantasma di suo padre. Ovviamente, il film si conclude con il cambiamento di Ebenizer Scrooge che, finalmente, comprende il valore del Natale e comprende quanto sia importante la generosità e l' affetto delle persone care, scoprendo che il valore del denaro non dona la concreta felicità.
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giuseppetoro
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domenica 16 dicembre 2018
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toccante
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Film cartone fatto molto bene. Un avido anziano , che grazie a tre spiriti scoprirà la bontà della vita e del volere bene..
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vepra81
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venerdì 17 febbraio 2017
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una favola? no un insegnamento di vita
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Sembra la classica favola di Natale ma poi si rivela essere un insegnamento di vita. Ottima la gestione della MP con dei movimenti rapidi e fluidi che ti fanno entrare a pieno nella scena. Gran lavoro di grafica e degli attori.
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beatrice
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sabato 26 dicembre 2015
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la magia del natale dipende da noi!
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L'ho visto per la prima volta oggi, devo dire che non mi ha mai ispirato come film per questo non lo avevo mai visto prima. Avevo degli ospiti a casa e giravo i canali per cercare in TV qualcosa, ricordando che dovevano esserci dei cartoni Disney allora ho trovato questo e mi sono messa a vederlo, ma naturalmente con gente in casa non riuscivo a seguirlo molto, però mi piaceva dalle immagini e dalla storia che già conoscevo. Così appena sono andati via gli ospiti mi sono messa a riguardarlo da capo e mi é piaciuto tantissimo. Commovente, una bellissima storia con una morale che dovremmo mettere in pratica tutti: essere più buoni, donare amore.
Dovrebbero vederlo tutti!
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floyd80
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giovedì 26 marzo 2015
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un grande jim carrey
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Jim Carrey meriterebbe l'oscar!
Una pellicola magnifica!
La forografia cupa che ci aiuta ad entrare nella Londra di fine '800 e le musiche Disney che ci fanno assaporare la gioia del Natale. ci trasportano in un film dai ritmi giusti, ma anomali rispetto alle altre produzioni americane. Carrey è bravissimo ad interpetrare tutti i fantasmi e il povero vecchio Scrooge.
Un racconto stupendo per un film altrettanto meraviglioso.
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Jim Carrey meriterebbe l'oscar!
Una pellicola magnifica!
La forografia cupa che ci aiuta ad entrare nella Londra di fine '800 e le musiche Disney che ci fanno assaporare la gioia del Natale. ci trasportano in un film dai ritmi giusti, ma anomali rispetto alle altre produzioni americane. Carrey è bravissimo ad interpetrare tutti i fantasmi e il povero vecchio Scrooge.
Un racconto stupendo per un film altrettanto meraviglioso.
Unico neo il 3D è davvero inutile...
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themutinetor
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sabato 20 dicembre 2014
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e se poteste cambiare la vostra vita?
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A Christmas Carol non è il classico film di Natale.
Tale dicitura è deducibile fin dal primo istante,difatti allo spettatore viene presentato un protagonista alquanto insolito.
Si tratta di Ebenezer Scrooge,un vecchio ricco,spilorcio e bisbetico che trascorre le giornate a contare parsimoniosamente le monetine da lui racimolate.
Esiste una sostanziale differenza tra questo personaggio e quelli protagonisti nella stragrande maggioranza dei film natalizi:lui odia il Natale.
Proprio la festività che,per antonomasia,è simbolo di felicità e di unione fraterna suscita in lui un senso di repulsione,che lo spinge ad isolarsi ed estraniarsi dal resto del mondo(rifiutando,ad esempio,una gustosa cena,gentilmente offertogli dal nipote).
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A Christmas Carol non è il classico film di Natale.
Tale dicitura è deducibile fin dal primo istante,difatti allo spettatore viene presentato un protagonista alquanto insolito.
Si tratta di Ebenezer Scrooge,un vecchio ricco,spilorcio e bisbetico che trascorre le giornate a contare parsimoniosamente le monetine da lui racimolate.
Esiste una sostanziale differenza tra questo personaggio e quelli protagonisti nella stragrande maggioranza dei film natalizi:lui odia il Natale.
Proprio la festività che,per antonomasia,è simbolo di felicità e di unione fraterna suscita in lui un senso di repulsione,che lo spinge ad isolarsi ed estraniarsi dal resto del mondo(rifiutando,ad esempio,una gustosa cena,gentilmente offertogli dal nipote).
Ma il destino è magnanimo con il "povero" Scrooge e gli riserva una possibilità di redenzione che si manifesta mediante la visita di tre spiriti rappresentanti il Natale passato,presente e futuro.
Se i primi due svolgono una funzione itinerante, accompagnandolo nel suo viaggio purificatore,lo stesso non si può dire del terzo.
L'approccio scelto da quest'ultimo è assai pragmatico ed è volto a terrorizzare il protagonista.
Il futuro mostratogli non è roseo e giocondo,come auspicato da Ebenezer,ma è fatto di solitudine e culmina con la sua morte.
La morte,proprio come la sua vita,passa tra l'indifferenza generale (nemmeno la sua governante o il suo contabile lo piangono) e ciò angoscia e non poco il protagonista.
Ne segue una maturazione psicologica,che porta ad un affioramento di quei sentimenti oramai sotterrati nel suo cuore:l'amore e la carità.
Diretto e prodotto da Robert Zemeckis in uno spettacolare 3d,il film è ben caratterizzato.
Accompagnata da splendide colonne sonore(tra cui spicca God Bless Us Everyone di Andrea Bocelli)la storia coniuga momenti di allegria con altri di umorismo e malinconia.
Che siate grandi o piccini questo film vi catturerà e durante la sua visione entrerete in piena sintonia con lo spirito del natale:uno spirito magico che ha il potere di cambiare l'animo delle persone.
Proprio come Ebenezer Scrooge anche voi subirete una catarsi e riscoprirete quell'armonia caratteristica del Natale,un'armonia capace di scalfire anche l'animo dei più abietti.
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toty bottalla
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lunedì 1 dicembre 2014
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il racconto di dickens in tecnica capture!
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Affezionato sin troppo al film tv "an american christmas carol" del 79 con henry winkler (film per altro introvabile doppiato in italiano, ma c'è) ho faticato un pò ad apprezzare il bel lavoro disneydiano con tecnica capture, la regia di zemeckis è veloce e inafferrabile però per fortuna fedele al racconto dello scrittore britannico charles dickens, la splendida fotografia alimenta l'immaginazione poetica alla visione di una storia di nostalgica bellezza senza tempo! Ah! e se gli spiriti andassero a trovare politici e potenti? ma no! questo succede solo nei film! Saluti.
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dandy
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martedì 7 ottobre 2014
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buon natale digitale.
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Dopo le innumerevoli versioni-rivisitazioni del "Canto di Natale" di Charles Dickens,la Disney(che già si era occupata della versione con Zio Paperone e co)riprende il progetto in mano occupandosi della produzione.Zemeckis dal canto suo,dopo i modesti "Polar Express" e "La leggenda di Beowulf",si serve nuovamente della tecnica "motion capture"(che trasforma la recitazione degli interpreti in animazione digitale).E fa centro:i risultati visivi sono magnifici(una volta tanto il 3D non è fine a se stesso),certe riprese(come il piano sequenza iniziale sulla città o i voli di Scrooge)davvero impressionanti.In tutto ciò non si viene mai meno al modello d'ispirazione.La cupezza dickensiana,rispettata,va a braccetto con quella ultimamente adottata dal regista,e non vengono tralasciati il racconto gotico né la critica sociale.
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Dopo le innumerevoli versioni-rivisitazioni del "Canto di Natale" di Charles Dickens,la Disney(che già si era occupata della versione con Zio Paperone e co)riprende il progetto in mano occupandosi della produzione.Zemeckis dal canto suo,dopo i modesti "Polar Express" e "La leggenda di Beowulf",si serve nuovamente della tecnica "motion capture"(che trasforma la recitazione degli interpreti in animazione digitale).E fa centro:i risultati visivi sono magnifici(una volta tanto il 3D non è fine a se stesso),certe riprese(come il piano sequenza iniziale sulla città o i voli di Scrooge)davvero impressionanti.In tutto ciò non si viene mai meno al modello d'ispirazione.La cupezza dickensiana,rispettata,va a braccetto con quella ultimamente adottata dal regista,e non vengono tralasciati il racconto gotico né la critica sociale.I più piccoli potrebbero stringersi più volte ai genitori durante l'incontro tra Scrooge e il fantasma del natale futuro.Gran tour de force di tutti gli interpreti,ogniuno alle prese con diversi personaggi(con l'eccezione di Colin Firth nel ruolo del nipote Fred).Il grandioso Carrey ne interpreta 8(Scrooge in varie età e i tre spiriti);Oldman 3(Jacob Marley,Cratchit e il piccolo Tim);Hoskins e la Whright Penn 2(Fezziwig e Joe/Fan e Belle);e Cary Elwes ben 5(Portly,Dick Wilkins,Mad Fiddler,un ospite alla festa e l'uomo d'affari).Un successone a sorpresa,sia in patria che da noi.Ben meritato.Andrea Bocelli canta la canzone dei titoli di coda.
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