paride86
|
mercoledì 28 settembre 2011
|
sincero e interessante
|
|
|
|
Un documentario eccezionale su uno degli stilisti italiani più amati in patria e nel mondo.
Ne esce fuori un ritratto umano e credibile per quanto riguarda il personaggio Valentino e il suo compagno di sempre Giammetti; contemporaneamente vengono illustrate, senza eccedere nel glamour, la nascita di un abito di alta sartoria e la preparazione di una mostra celebrativa.
Un film da vedere anche se non si è appassionati di moda.
|
|
[+] lascia un commento a paride86 »
[ - ] lascia un commento a paride86 »
|
|
d'accordo? |
|
vincenzo carboni
|
lunedì 17 gennaio 2011
|
garavani e giammetti: lasciare la festa finchè...
|
|
|
|
Credevo di vedere un film su di un genio creativo, un monumento all’ego di un artefice, ho visto –più sommessamente, e allo stesso tempo grandiosamente- la storia di un sodalizio, di un legame, e –insieme- di una morte. Giammetti ha il ruolo più importante in questo legame -e nella morte simbolica che seguirà- senza per questo essere un’ombra, come la cronista suggerisce nella domanda, in extremis corretta –bontà sua- in un “…seppur determinante”. Direi piuttosto che Giammetti organizza e circonda di un’aura di tenera protezione il genio incerto e capriccioso di Garavani, che procede questo per fiammate, al di fuori di ogni sospetto di necessità, in un mondo ideale, dove vivono le star, e la notte si sogna tutta la bellezza del mondo: “Da piccolo mi ricordo benissimo facevo finta di dormire…”.
[+]
Credevo di vedere un film su di un genio creativo, un monumento all’ego di un artefice, ho visto –più sommessamente, e allo stesso tempo grandiosamente- la storia di un sodalizio, di un legame, e –insieme- di una morte. Giammetti ha il ruolo più importante in questo legame -e nella morte simbolica che seguirà- senza per questo essere un’ombra, come la cronista suggerisce nella domanda, in extremis corretta –bontà sua- in un “…seppur determinante”. Direi piuttosto che Giammetti organizza e circonda di un’aura di tenera protezione il genio incerto e capriccioso di Garavani, che procede questo per fiammate, al di fuori di ogni sospetto di necessità, in un mondo ideale, dove vivono le star, e la notte si sogna tutta la bellezza del mondo: “Da piccolo mi ricordo benissimo facevo finta di dormire…”.
Non vorrei scomodare un’altra genialità –quella di Freud-, e tirare fuori la vecchia storia sempre nuova di Eros e Thanatos. La pulsione di morte nell’uomo è qualcosa che non si scarica mai, e sappiamo che per una azienda che riesce ce ne sono almeno cento che muoiono, che non sono riuscite a creare legame. Di uomini così, di eroi nel senso ellenico della parola, aristocratico, non avremo mai bisogno abbastanza per lo standard che fissano e per il modello a cui spingono per mimesi. Si impara per imitazione, come per il mestiere di sarto, fin quì può esser facile. Ma come imparare ad amministrare una azienda (ecco la professione da inventare) senza saperlo già? Come dare seguito nelle cose alla terribile evidenza che tre più tre fa sei?
Giancarlo Giammetti, braccio destro del Maestro, ex compagno di vita, ex amministratore delegato (ho detto bene?) del gruppo che porta il nome "Valentino" è un genio, ma della qualità -appunto geniale- del genius loci romano. Nel 2002 vende il marchio alla Marzotto con queste parole: "Cercavo qualcuno che mi aiutasse a gestire l'azienda con me. L'azienda era diventata enorme. Pensavo di non essere abbastanza bravo, o abbastanza ricco, o abbastanza intelligente". All'opposto di quello che comunemente si pensa, il genio (quello di Giammetti) opera attraverso una sottrazione di sè, crea legami, opera mediante il pensiero dell'altro, assume su di sè l’estenuante compito di simbolizzare un Reale che non si lascia dire dalle parole, ma sempre sfugge.
“Valentino torna a raccontarci una bella storia. È come leggere un romanzo capitolo dopo capitolo. Vogliamo che finisca bene” dice Giammetti. È finita bene come ogni cosa che finisce, cioè con la morte, ma una morte simbolica, tale da imprimere sulle sue carni il marchio dell’umano, appunto del simbolico. Il ritiro dalle scene nel 2007 in occasione delle celebrazioni all’Ara Pacis è un atto estremo di vitalità, e –aggiungo- sorprendentemente fuori moda, oggi che ogni essere è un essere di scena, e non si priva della scena questa stessa intesa come forma di necrofilo godimento, proprio nel rimanere aggrappato alla cima di una vita, all’ebbrezza di una passerella. Ancora Freud: godere è rinnegare il proprio desiderio, che in estremo è desiderio di morte, di ritorno all’inorganico.
Quei vestiti sospesi all’Ara Pacis come tanti corpi senza vita, non saranno più indossati da donne, divengono pure astrazioni. A guardare i volti dei manichini dorati a guardare in alto, sembra di assistere all’ascensione in cielo del corpo senza vita di un Cristo che ha finito la sua mission nel mondo, lasciando a Cesare quel che è di Cesare, ossia il fasciame del corpo, e facendo salire a dio la propria arresa ma trionfante volontà.
L’importante -scriveva Marcello Marchesi- è che la morte ci trovi vivi, quindi ancora parlanti, in grado di parlare proprio con ciò che non è possibile essere detto. Giammetti c’è riuscito. Ecco l’opera di Giammetti, solo sua, per sè e per Garavani: far morire una parte di sè, per dire con Dylan Thomas che la morte non avrà dominio; fargli trovare pace: ecco il desiderio, impossibile come ogni desiderio. La morte se mai arriverà, quando arriverà, troverà –Flaiano dixit- questi due uomini orgogliosamente in piedi perchè sè la morte non ha dominio, anche l’uomo, la vita, non ne ha.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a vincenzo carboni »
[ - ] lascia un commento a vincenzo carboni »
|
|
d'accordo? |
|
marezia
|
sabato 2 gennaio 2010
|
"ragazzotte mie,"
|
|
|
|
sintonizzatevi sul Concerto di Capodanno 2010 e ammirate...
|
|
[+] lascia un commento a marezia »
[ - ] lascia un commento a marezia »
|
|
d'accordo? |
|
mary22
|
lunedì 30 novembre 2009
|
concordo con luana e non con marezia
|
|
|
|
Un film-documentario che mostra un Valentino nelle sue debolezze; oramai anziano e sulla soglia di cedere il marchio. Il che avverrà subito dopo le riprese, durate ben due anni, che gli hanno provocato non pochi scatti d'ira controllata a stento, e decisamente con un effetto comico. Un Valentino rinchiuso nella sua passione-ossessione, in cui tanto ha profuso e altrettanto, se non di più o di meno, non ci è dato sapere, ha ricevuto.E per il quale tanti, con sincera deferenza, hanno lavorato. Per il quale, in occasione dei 45 anni di carriera, si vedono tagliare nastri in ordine da Prodi, Rutelli e Veltroni: una "sinistra" attenta a un emblema dell'export italiano (..visto il resto!). Un grande personaggio, sicuramente, data l'umiltà delle origini e il suo self-made: questo incanta e ci fa domandare se l'intelligenza nella vita sia un handicap, piuttosto che una fortuna;se altre sono le cose che contano e che FRUTTANO davvero e cioè la passione e il talento.
[+]
Un film-documentario che mostra un Valentino nelle sue debolezze; oramai anziano e sulla soglia di cedere il marchio. Il che avverrà subito dopo le riprese, durate ben due anni, che gli hanno provocato non pochi scatti d'ira controllata a stento, e decisamente con un effetto comico. Un Valentino rinchiuso nella sua passione-ossessione, in cui tanto ha profuso e altrettanto, se non di più o di meno, non ci è dato sapere, ha ricevuto.E per il quale tanti, con sincera deferenza, hanno lavorato. Per il quale, in occasione dei 45 anni di carriera, si vedono tagliare nastri in ordine da Prodi, Rutelli e Veltroni: una "sinistra" attenta a un emblema dell'export italiano (..visto il resto!). Un grande personaggio, sicuramente, data l'umiltà delle origini e il suo self-made: questo incanta e ci fa domandare se l'intelligenza nella vita sia un handicap, piuttosto che una fortuna;se altre sono le cose che contano e che FRUTTANO davvero e cioè la passione e il talento...
[-]
[+] mal comune mezzo gaudio.
(di marezia)
[ - ] mal comune mezzo gaudio.
[+] e tu sei una prevaricatrice...
(di mary22)
[ - ] e tu sei una prevaricatrice...
|
|
[+] lascia un commento a mary22 »
[ - ] lascia un commento a mary22 »
|
|
d'accordo? |
|
marezia
|
domenica 29 novembre 2009
|
un consiglio per determinate donne.
|
|
|
|
Se i vestiti annoiano o rappresentano il consumismo in tutta la sua ignobile futilità per voi c'è "La dura verità". Una commedia americana non si nega a nessuno, specialmente sotto le feste...
[+] cado dalle nubi
(di luana)
[ - ] cado dalle nubi
[+] chi se ne frega!
(di marezia)
[ - ] chi se ne frega!
|
|
[+] lascia un commento a marezia »
[ - ] lascia un commento a marezia »
|
|
d'accordo? |
|
marezia
|
venerdì 27 novembre 2009
|
kermit vi perseguiterà ovunque...
|
|
|
|
perché io ho sempre ragione. Ahhhhhhhhhhh
[+] ah..ma allora sei tu a votarti
(di luana)
[ - ] ah..ma allora sei tu a votarti
|
|
[+] lascia un commento a marezia »
[ - ] lascia un commento a marezia »
|
|
d'accordo? |
|
marezia
|
mercoledì 25 novembre 2009
|
l'ultimo imperatore
|
|
|
|
Pellicola che mette molto bene in evidenza la personalità del GENIO indiscusso e inarrivabile del '900, non designer ma sarto e per questo profondo conoscitore della materia prima del suo mondo: il tessuto e la sua vestibilità. Sempre fedele al proprio buon gusto, mai allineato alla massa e quindi libero dalla volgarità, fosse fatta di eccessiva vistosità o trasandatezza ci viene presentato in tutto il suo fervore creativo e nella sua dimensione più privata senza annoiare mai. Che volere di più? Rammaricarsi di non aver fatto parte della sua clientela? Forse sì ma nemmeno tanto. Costi a parte, la classe non è acqua e indossare Valentino non è da tutti, INDIPENDENTEMENTE dal portafogli. Certi lussi bisogna meritarseli.
[+] ha detto meglio martalari
(di luana)
[ - ] ha detto meglio martalari
[+] precisazione (inutile ma necessaria)
(di marezia)
[ - ] precisazione (inutile ma necessaria)
[+] errore
(di marezia)
[ - ] errore
[+] infatti..
(di luana)
[ - ] infatti..
[+] il lusso debordante..
(di luana)
[ - ] il lusso debordante..
[+] infatti..
(di marezia)
[ - ] infatti..
[+] sono tutte sciocchezze
(di luana)
[ - ] sono tutte sciocchezze
|
|
[+] lascia un commento a marezia »
[ - ] lascia un commento a marezia »
|
|
d'accordo? |
|
elena flauto
|
mercoledì 25 novembre 2009
|
la bellezza fine a se stessa
|
|
|
|
E' stato per me un vero piacere assistere a questo film. Mi ha dato la consapevolezza della fortuna di chi è cresciuto negli anni '50 e '60, ed ha potuto vivere anni di creatività , quando la bellezza veniva creata fine a se stessa, non per produrre altri bussiness collaterali. E se alcuni momenti sono veramente divertenti ( i battibecchi tra Valentino e Giammetti) altri sono veramente commoventi ( la vivida sensazione di un epoca che non tornerà mai più). Ma soprattutto rimane la certezza che Valentino è stato veramente l'ultimo Imperatore di un mondo di grande sofisticatezza , ricchezza, gusto e bellezza, tutti a formare un cocktail che è una gioia per gli occhi!
Bravo Valentino!E grazie!
|
|
[+] lascia un commento a elena flauto »
[ - ] lascia un commento a elena flauto »
|
|
d'accordo? |
|
luana
|
martedì 24 novembre 2009
|
quando il lusso debordante fa sorridere..
|
|
|
|
Molto divertente perchè Valentino è un personaggio buffo nella sua "spontaneità posata" (ho quasi faticato a distinguerlo dal suo famoso e bravissimo imitatore Dario Ballantini), probabilmente non perfettamente a suo agio davanti alla telecamera.Ma un documentario anche molto interessante per certi versi.Modelle col ruolo di attaccapanni; sarte laboriose insieme a miriadi di altri veri lavoratori-creatori; attori e personaggi affaristici in questa grande "festa industriale" dell'alta moda.Un tenore di vita inimmaginabile ma neanche così invidiabile.Perchè è troppo.Mi permetto solo una osservazione. L'Italia snobbata ora nel mondo come popolo, è stata culla d'arte e di architettura sublimi ed è per questo che è ancora visitata.
[+]
Molto divertente perchè Valentino è un personaggio buffo nella sua "spontaneità posata" (ho quasi faticato a distinguerlo dal suo famoso e bravissimo imitatore Dario Ballantini), probabilmente non perfettamente a suo agio davanti alla telecamera.Ma un documentario anche molto interessante per certi versi.Modelle col ruolo di attaccapanni; sarte laboriose insieme a miriadi di altri veri lavoratori-creatori; attori e personaggi affaristici in questa grande "festa industriale" dell'alta moda.Un tenore di vita inimmaginabile ma neanche così invidiabile.Perchè è troppo.Mi permetto solo una osservazione. L'Italia snobbata ora nel mondo come popolo, è stata culla d'arte e di architettura sublimi ed è per questo che è ancora visitata. Cosa ne è rimasto? Sfilate di moda e bellissimi abiti.Ottimi artigiani diventati "imperatori".E i clienti sono ancora e solo stranieri.Questo fa davvero sorridere;le fantasmagorie diventano pacchiane e il tributo assurdo. Come spazzolare i denti ai suoi cagnolini con tanto di deodorante finale.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a luana »
[ - ] lascia un commento a luana »
|
|
d'accordo? |
|
marezia
|
venerdì 20 novembre 2009
|
come pensavo non c'è.
|
|
|
|
Forse perché da noi ci sono solo i marchi Armani e Fendi?
|
|
[+] lascia un commento a marezia »
[ - ] lascia un commento a marezia »
|
|
d'accordo? |
|
|