andrea
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giovedì 4 settembre 2008
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superhero movie vs. hot, epic, 3ciento movie
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Superhero Movie è forse l'unico(insieme alla saga di Scary Movie di David Zucker, qui produttore) film che riesce a malapena a distaccarsi da pellicole ancora più demenziali(ma non fallimentari al cinema) come Hot Movie, Epic Movie e 3ciento. La formula della parodia di pellicole che hanno fatto storia è un plot interessante(per uno sceneggiatore) da sviluppare, difatti qui, il regista Craig Mazin, è riuscito in parte a non distaccarsi dal filone 'Scary Movie' senza cadere negli Hot, Epic e 3ciento già citati. Quello che voglio far capire è che questo Superhero Movie(uno dei maggiori incassi stilati da Ciak) fa ridere con una giusta dose di battute e ironia(capiamoci, non ci si può aspettare una commedia alla Mel Brooks, comunque) e con un più che discreto senso dell'umorismo che fa appunto ricordare a parodie di più successo come i quattro Scary Movie.
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Superhero Movie è forse l'unico(insieme alla saga di Scary Movie di David Zucker, qui produttore) film che riesce a malapena a distaccarsi da pellicole ancora più demenziali(ma non fallimentari al cinema) come Hot Movie, Epic Movie e 3ciento. La formula della parodia di pellicole che hanno fatto storia è un plot interessante(per uno sceneggiatore) da sviluppare, difatti qui, il regista Craig Mazin, è riuscito in parte a non distaccarsi dal filone 'Scary Movie' senza cadere negli Hot, Epic e 3ciento già citati. Quello che voglio far capire è che questo Superhero Movie(uno dei maggiori incassi stilati da Ciak) fa ridere con una giusta dose di battute e ironia(capiamoci, non ci si può aspettare una commedia alla Mel Brooks, comunque) e con un più che discreto senso dell'umorismo che fa appunto ricordare a parodie di più successo come i quattro Scary Movie.
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luca capaccioli
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venerdì 19 luglio 2013
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una squallida parodia!
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Il film Superhero è una parodia sui grandi eroi che da anni sono popolari sul grande schermo. Il giovane Rick viene punto da una libellula geneticamente modificata durante una gita scolastica, diventando l'Uomo Libellula, un "eroe" che combatte il crimine. La pellicola si basa principalmente su Spider-Man, ma tra gli altri eroi parodiati sono presenti anche gli X-Men e i Fantastici Quattro, oltre che Batman, ed è in stile Scary Movie. Al di là del fatto che ci sono dei pessimi effetti speciali e altri difetti tecnici notevolmente scadenti, questo film abbonda di scene ridicole, alcune anche volgari ed offensive, che solo raramente strappano qualche risata. I toni sono quindi sul comico-demenziale, ma più che far ridere, quasi tutte le scene di Superhero lasciano decisamente con l'amaro in bocca.
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Il film Superhero è una parodia sui grandi eroi che da anni sono popolari sul grande schermo. Il giovane Rick viene punto da una libellula geneticamente modificata durante una gita scolastica, diventando l'Uomo Libellula, un "eroe" che combatte il crimine. La pellicola si basa principalmente su Spider-Man, ma tra gli altri eroi parodiati sono presenti anche gli X-Men e i Fantastici Quattro, oltre che Batman, ed è in stile Scary Movie. Al di là del fatto che ci sono dei pessimi effetti speciali e altri difetti tecnici notevolmente scadenti, questo film abbonda di scene ridicole, alcune anche volgari ed offensive, che solo raramente strappano qualche risata. I toni sono quindi sul comico-demenziale, ma più che far ridere, quasi tutte le scene di Superhero lasciano decisamente con l'amaro in bocca. L'unico che tuttavia riesce a rendersi più simpatico degli altri e a far scappare alcune risate è Leslie Nielsen (Una pallottola spuntata!), l'unico in tutto il film. Nel complesso, il film si rivela un insulto nei confronti di quelle favolose trasposizioni cinematografiche basate sui supereroi della Marvel (Spider-Man, gli X-Men e i Fantastici Quattro) e della DC (Batman). Pessima parodia.
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ultimoboyscout
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giovedì 15 novembre 2012
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l'uomo ragno in versione demente.
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Rick è un orfano che vive con gli anziani zii e durante una gita scolastica viene punto da una libellula geneticamente modificata, assumendo a seguito della puntura incredibili superpoteri...la trama ricorda qualcosa? Il film è infatti una parodia (più che un omaggio) della saga dedicata a Spider Man ma con incursioni nell'infanzia di Batman, nei poteri dei Fantastici 4, nella scuola per mutanti degli X-Men e chi più ne ha più ne metta ma palesa evidenti somiglianze con "Scary movie" e seguenti, coi quali condivide gli autori, soprattutto nelle battute scontate e nelle situazioni comico-demenziali. Nonostante le tante cadute nel volgare, il film strappa qualche risata soprattutto grazie a Leslie Nielsen, comico vero confinato in un ruolo misero e all'imitatore di Tom Cruise in uno dei passaggi meglio riusciti del film.
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Rick è un orfano che vive con gli anziani zii e durante una gita scolastica viene punto da una libellula geneticamente modificata, assumendo a seguito della puntura incredibili superpoteri...la trama ricorda qualcosa? Il film è infatti una parodia (più che un omaggio) della saga dedicata a Spider Man ma con incursioni nell'infanzia di Batman, nei poteri dei Fantastici 4, nella scuola per mutanti degli X-Men e chi più ne ha più ne metta ma palesa evidenti somiglianze con "Scary movie" e seguenti, coi quali condivide gli autori, soprattutto nelle battute scontate e nelle situazioni comico-demenziali. Nonostante le tante cadute nel volgare, il film strappa qualche risata soprattutto grazie a Leslie Nielsen, comico vero confinato in un ruolo misero e all'imitatore di Tom Cruise in uno dei passaggi meglio riusciti del film. L'Uomo Libellula cerca di metetre i suoi grandi poteri al servizio della comunità, in particolare contro il villain di turno, ovvero l'Uomo Clessidra, ma riuscirà a far più danno che utile causa la sue proverbiali goffaggine e imbranataggine. Non basta la presenza alla produzione di David Zucker, maestro del cinema demenziale di culto ("Una pallottola spuntata" e "L'aereo più pazzo del mondo" è roba sua) e dello stesso regista come sceneggiatore, la raffica di gag non lasciano fiato ma pochissime vanno a segno, si (stra)esagera con le scorregge e Pamela Anderson, che sarebbe stata un gran bel vedere, (s)compare nel ruolo della Donna Invisibile. Tanti i cammei e le piccole apparizioni di personaggi più o meno famosi e più o meno mitici, tipo Robert Joy e Robert Hays, è un film tipico alla ZAZ (J. Zucker-Abrahams-D. Zucker) col loro modo tipico di far ridere a cui Mazin attinge senza vergogna per confezionare un filmetto a metà tra il patetico e il ridicolo, buono giusto per i più giovani, che fila via senza lasciar alcuna traccia, se non quella degli escrementi e di altri liquidi fisiologici.
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giulio brillarelli
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mercoledì 21 maggio 2008
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la libellula decolla, ma vola sempre rasoterra
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Peccato che le parodie alla “Scary Movie” abbiano spesso un sapore di plastica e gomma, come i giocattoli che strombettano quando li stringi ed esce l’aria. “Superhero”, ad esempio, si affida a una fotografia assolutamente piatta, che solo in rare occasioni (la scena notturna del bacio sotto la pioggia) s’inventa qualche ombra, qualche chiaroscuro. È come se gli autori dicessero al pubblico: “Ok, sappiamo tutti che questo non è un film ‘vero’, stiamo solo parodiandone altri: non fate troppo caso ai dettagli”. La sospensione dell’incredulità, condizione imprescindibile per una qualsiasi opera di finzione, non solo viene infranta in più occasioni (il che, effettivamente, rientra nella logica stessa di una parodia, e fin qui niente di male), ma finisce per diventare secondaria, accessoria.
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Peccato che le parodie alla “Scary Movie” abbiano spesso un sapore di plastica e gomma, come i giocattoli che strombettano quando li stringi ed esce l’aria. “Superhero”, ad esempio, si affida a una fotografia assolutamente piatta, che solo in rare occasioni (la scena notturna del bacio sotto la pioggia) s’inventa qualche ombra, qualche chiaroscuro. È come se gli autori dicessero al pubblico: “Ok, sappiamo tutti che questo non è un film ‘vero’, stiamo solo parodiandone altri: non fate troppo caso ai dettagli”. La sospensione dell’incredulità, condizione imprescindibile per una qualsiasi opera di finzione, non solo viene infranta in più occasioni (il che, effettivamente, rientra nella logica stessa di una parodia, e fin qui niente di male), ma finisce per diventare secondaria, accessoria. E questo è un errore, che nasce da una scelta di comodo: la risata scaturisce dalla messa in ridicolo di un universo diegetico altro (quello dei film parodiati), senza però che ad esso se ne sostituisca uno “parallelo”, in grado di rappresentare un’alternativa. - - - La sceneggiatura di “Superhero” corre tranquilla sui binari della storia di “Spider-Man”, arricchendola qua e là con alcuni innesti (“X-Men”, “Batman”) sostanzialmente chiusi e conclusi in sé. Nei vari “Scary Movie”, ma anche in “Epic Movie”, gli sceneggiatori erano invece riusciti ad amalgamare piuttosto bene i vari film di partenza, senza rinchiuderli in “compartimenti stagni”. - - - Come scritto nel titolo di questa recensione, la libellula riesce a spiccare il volo: anche se la maggior parte delle gag sono sostanzialmente prevedibili o già viste, cionondimeno le risate arrivano. Spesso sono risate quasi irritanti, frustranti: vorresti trattenerti ma non ci riesci, come un riflesso pavloviano. La furbizia degli autori è quella di tirare l’elastico fino al punto di rottura, e oltre: il peto interminabile della zia Lucille (Marion Ross), un archetipo del genere, non fa di certo ridere in sé e per sé, ma per la serie di reazioni e contromisure cui dà luogo (soprattutto i tamponi per il naso), nonché per il “contrappunto” finale: l’irruzione dell’Uomo Clessidra (Christopher McDonald) sfonda la parete del salotto come un uragano. Leslie Nielsen nei panni dello zio Albert, invece, gioca le sue abituali carte vincenti: nonchalance e understatement, che sembrano inizialmente ammorbidire le gag, finiscono sempre per farle detonare con una maggiore carica esplosiva (esempio: la sparachiodi). - - - Ma la libellula non raggiunge, né aspira, ad alte vette: “Superhero” va benissimo per chi è rimasto digiuno dei vari “Scary Movie” e consociati, un po’ meno per gli spettatori che già conoscono questo tipo di menu; sapori nuovi, sostanzialmente, non ce ne sono. Lode e onore, però, a Miles Fisher e al suo Tom Cruise-Scientology, una superchicca (grazie anche al doppiaggio italiano e al sottofondo pseudo-“Mission: Impossibile”). E noi italiani potremmo imparare qualcosa dalla disinvoltura con cui oltreoceano ci si prende gioco (forse anche troppo) di un disabile come Stephen Hawking: per il nostro cinema così ingessato e politicamente corretto un’operazione analoga sarebbe inconcepibile, facendo gridare al sacrilegio. - - - Il compositore James L. Venable, già nella squadra di “Scary Movie 3” e “SM4” (nonché nel cult “Clerks 2” di Kevin Smith!), fa il suo buon lavoro, ricalcando ad esempio certi stilemi “elfmaniani” nei titoli di testa (la sezione ritmica, tra gli altri).
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[+] e' arrivato aldo grasso (e non è un complimento)
(di gloria)
[ - ] e' arrivato aldo grasso (e non è un complimento)
[+] bellisimo
(di jack)
[ - ] bellisimo
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(di dragone)
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