silver90
|
lunedì 28 aprile 2025
|
richiesta di perdono
|
|
|
|
Sorella io mi ricordo cosa è accaduto quel giorno alle cascate delle Marmore, io non ho fatto nulla per ferirti volontariamente e tu lo sapevi che lui avrebbe provato a farlo lì, in mezzo a voi. Ti sei spaventata più di me e hai deciso tu quale fosse la strada per la libertà. Ti chiedo di farlo ancora una volta, di salvarmi di nuovo, ma questa volta sul serio. Non condanniamoci all'odio eterno, ti prego. Ho sempre protetto il tuo nome e se non sono riuscita a proteggere il tuo corpo mi dispiacerebbe sapere che nutri dell:astio nei miei confronti. Dunque ,ti chiedo perdono sin d'ora per come sono fatta, e perdono te per aver tentato una strada pericolosa proprio sullo scadere del tempo.
[+]
Sorella io mi ricordo cosa è accaduto quel giorno alle cascate delle Marmore, io non ho fatto nulla per ferirti volontariamente e tu lo sapevi che lui avrebbe provato a farlo lì, in mezzo a voi. Ti sei spaventata più di me e hai deciso tu quale fosse la strada per la libertà. Ti chiedo di farlo ancora una volta, di salvarmi di nuovo, ma questa volta sul serio. Non condanniamoci all'odio eterno, ti prego. Ho sempre protetto il tuo nome e se non sono riuscita a proteggere il tuo corpo mi dispiacerebbe sapere che nutri dell:astio nei miei confronti. Dunque ,ti chiedo perdono sin d'ora per come sono fatta, e perdono te per aver tentato una strada pericolosa proprio sullo scadere del tempo. Sono qui rispondimi.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a silver90 »
[ - ] lascia un commento a silver90 »
|
|
d'accordo? |
|
selena04
|
martedì 31 maggio 2022
|
"ogni famiglia infelice è infelice a modo suo"
|
|
|
|
Rachel sta per sposarsi e la sorella borderline Kym (Anne Hathaway) ritorna in famiglia per il lieto evento. Questo avvenimento apre una finestra su una storia famigliare complessa e sofferta, in cui si intrecciano rapporti densi di rancori repressi e mai risolti che hanno creato dei muri invisibili tra i protagonisti. Quella che all’apparenza può sembrare una tranquilla e unita famiglia borghese americana nella realtà che ci viene rappresentata è un nucleo sfaldato che ha perso le sue coordinate. E la figliola prodiga dalla clinica di disintossicazione arriva imprudentemente a ricordarlo agli altri, a quelli che, dietro l’apparenza di una vita normale e sana, nascondono ciò che lei non può.
[+]
Rachel sta per sposarsi e la sorella borderline Kym (Anne Hathaway) ritorna in famiglia per il lieto evento. Questo avvenimento apre una finestra su una storia famigliare complessa e sofferta, in cui si intrecciano rapporti densi di rancori repressi e mai risolti che hanno creato dei muri invisibili tra i protagonisti. Quella che all’apparenza può sembrare una tranquilla e unita famiglia borghese americana nella realtà che ci viene rappresentata è un nucleo sfaldato che ha perso le sue coordinate. E la figliola prodiga dalla clinica di disintossicazione arriva imprudentemente a ricordarlo agli altri, a quelli che, dietro l’apparenza di una vita normale e sana, nascondono ciò che lei non può. E’ lei, l’intensa Anne Hathaway, a rappresentare una sorta di emblema al negativo di quel punto di non ritorno che ha segnato per sempre le loro vite e che “gli altri” cercano di rimuovere dai loro ricordi. Non può perdonare se stessa per ciò che ha fatto e comincia a chiedersi che responsabilità abbiano avuto gli altri di quanto è successo. A cominciare dalla madre, interpretata dalla rediviva Debra Winger, che mantiene un cauto distacco dall’ex marito e dalle figlie ormai grandi e che sembra essersi voluta eclissare dalle loro vite e, soprattutto, dai loro problemi esistenziali. Alla sua freddezza fa da contraltare il morboso attaccamento del buon padre, che cerca di placare la sua ansia genitoriale coprendo di attenzioni e cibo le amate figlie. Tutto questo e molto altro emerge nel quadro ben animato dei preparativi del matrimonio di Rachel, la sorella “buona”, nel bel mezzo di amici e parenti acquisiti che aleggiano nelle stanze della casa di famiglia in cui verrà celebrata la cerimonia, una casa che a sua volta è il simbolo del vissuto di questa famiglia. Alla fine di tutto, resta ciò che è già anticipato nelle note di apertura, ovvero una gioiosa cerimonia nuziale, seguita da balli e animazioni di vario tipo che sembrano sospendere per un lungo intervallo la tensione emotiva dei giorni precedenti. Si tratta solo di una sospensione, appunto, non di certo di una risoluzione. Alla fine, tutto resta com’era e Kym rientra in clinica per ricominciare la terapia, forse rincuorata, forse meno colpevole. Sicuramente più consapevole di sé e del suo cammino solitario. E’ una storia densa di emozioni e commozione che sembra voler affermare che ci sono delle cose che, anche nelle famiglie più unite, non si possono superare insieme, con conseguenze imprevedibili per chi è più debole e incapace di elevarsi in paradisi catartici e assolutistici o trovare le proprie risposte nei manuali di psicologia. Tutti gli attori protagonisti sono bravi a caratterizzare il loro ruolo, in particolare risalta la tensione drammatica di una “nuova” Anne Hathaway, ben lontana dall’aurea glitterata e fashion dei ruoli precedenti che l'avevano portata al successo ("Pretty Princess" e "Il diavolo veste Prada"). Fa piacere il ritorno della sempre brava Debra Winger, persa di vista dopo i ruoli di primo piano degli anni ’80 e dei primi anni ’90.
[-]
[+] due sorelle e una lite da nulla
(di silver90)
[ - ] due sorelle e una lite da nulla
|
|
[+] lascia un commento a selena04 »
[ - ] lascia un commento a selena04 »
|
|
d'accordo? |
|
silver90
|
lunedì 25 novembre 2019
|
kim sta per sposarsi?!
|
|
|
|
Una sceneggiatura acida, pregna. E un’interpretazione coinvolgente, emotiva, al massimo delle possibilità espressive. Jonathan Demme diciassette anni dopo è lo stesso che scandagliò l’animo di Hannibal Lecter ne “Il silenzio degli innocenti”, riuscendo al contempo vincitore nel portarne alla luce le venature emotive più sottili e vinto nel subire la forza autonoma del personaggio stesso. Ritorna a confrontarsi con una protagonista sofferta, una Anne Hathaway ispirata dal fuoco sacro della recitazione, ma delega le responsabilità di un racconto senza remore alla scelta di utilizzare la macchina in presa diretta. La tecnica, sottratta ai documentari, offre al cineasta Demme l’occasione di studiare dall’interno la vita di una qualunque famiglia medio borghese americana, per intuirne il dolore e la colpa taciuta degli errori di ciascuno al di là di ogni prevedibile considerazione.
[+]
Una sceneggiatura acida, pregna. E un’interpretazione coinvolgente, emotiva, al massimo delle possibilità espressive. Jonathan Demme diciassette anni dopo è lo stesso che scandagliò l’animo di Hannibal Lecter ne “Il silenzio degli innocenti”, riuscendo al contempo vincitore nel portarne alla luce le venature emotive più sottili e vinto nel subire la forza autonoma del personaggio stesso. Ritorna a confrontarsi con una protagonista sofferta, una Anne Hathaway ispirata dal fuoco sacro della recitazione, ma delega le responsabilità di un racconto senza remore alla scelta di utilizzare la macchina in presa diretta. La tecnica, sottratta ai documentari, offre al cineasta Demme l’occasione di studiare dall’interno la vita di una qualunque famiglia medio borghese americana, per intuirne il dolore e la colpa taciuta degli errori di ciascuno al di là di ogni prevedibile considerazione. La vicenda ruota in gran parte attorno al personaggio della Hathaway, Kym. Ragazza controversa, ex-tossica, dopo un periodo di riabilitazione presso una clinica sembra aver trovato la serenità necessaria per tornare a casa in occasione del matrimonio della sorella Rachel. La sua presenza, però, fa riemergere le contraddizioni interne sopite in anni di reciproche interrelazioni famigliari e ora alimentate dalla tendenza di Kym a frapporsi polemicamente sulla scena degli affetti, tra una madre assente e un padre troppo presente. D’altro canto, proprio mentre appare indifferente alle istanze che le provengono dall’esterno, preponderante nei rapporti umani e instabile, se ne scopre il profondo doloroso. Il suo egoismo latente e a volte patente riesce così a non irritare l’emotività degli spettatori, suscitando un coacervo di sentimenti nel quale il rammarico sfuma nella pietà, la comprensione nella partecipazione. A farle da contraltare, all’interno di un dramma interiore collettivo e armoniosamente composto, l’atmosfera di festa, e soprattutto la figura di Rosemarie de Witt, splendida sorella; con il suo sforzo di affrancarsi dal dolore altrui per affermare il protagonismo che le sarebbe dovuto almeno alla vigilia delle nozze, Rachel finisce per muoversi in base ad ogni palpitazione di Kym, in una sorta di catena di azioni e reazioni che una volta innescata stenta a spegnersi. La conclusione giunge quasi inaspettata, lasciandosi cullare dalla frenesia dei balli di festeggiamento e dalla sinfonia multietnica dei suoni e colori a concerto nel giorno più bello, quello del matrimonio, a significare in extrema sententia che, se si ammette di tornare sulle orme dei propri passi, è possibile sbagliare, indignare, ferire, infine, commuovere.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a silver90 »
[ - ] lascia un commento a silver90 »
|
|
d'accordo? |
|
sceriffo5
|
sabato 19 novembre 2016
|
un film amatoriale
|
|
|
|
Da un regista come jonathan demme mi sarei aspettato un film girato in maniera professionale . La trovata di fare le riprese con telecamere mini dv, perde 80% della qualità del film .
Se non ci fosse stata anne hathaway nel cast, il film sarebbe stato catalogato come un lavoro da dilettanti.
Non era un film da girare in un modo del genere .
Un film cosi sarebbe in grado di farlo chiunque .
|
|
[+] lascia un commento a sceriffo5 »
[ - ] lascia un commento a sceriffo5 »
|
|
d'accordo? |
|
hedivi90
|
giovedì 8 gennaio 2015
|
davvero difficile trovare un film così brutto
|
|
|
|
Davvero un film pessimo noioso senza un nesso , ho fatto davvero fatica a finire di vederlo ,cosa per me insolita(fine che conferma la scadenza di questo film con un finale anonimo e insensato) due ore di discorsi insulsi di persone insulse e senza un ruolo specifico nel film , non ho ancora capito perché riunire tutti quei problemi famigliari esistenziali ecc o l inserimento di personaggi assurdi di nazionalità diverse e la stessa sfida della lavastoviglie giuro non c'è neanche una scena che abbia un senso se non un senso di mediocrità ! Non iniziate a vederlo nella speranza che di colpo ci stupisca perché finisce così come inizia in maniera del tutto anonima
|
|
[+] lascia un commento a hedivi90 »
[ - ] lascia un commento a hedivi90 »
|
|
d'accordo? |
|
cianoz
|
domenica 3 agosto 2014
|
anne hathaway è davvero carina
|
|
|
|
Anne Hathaway è davvero carina. A parte questo questo il film è ottimo per conciliare il sonno.
|
|
[+] lascia un commento a cianoz »
[ - ] lascia un commento a cianoz »
|
|
d'accordo? |
|
filippo catani
|
domenica 2 febbraio 2014
|
una ragazza problematica
|
|
|
|
Una ex modella con problemi di droga sta ormai da un po' di tempo in una comunità di recupero. La giovane esce però in occasione del matrimonio della sorella e il suo arrivo riporterà a galla vecchie ruggini familiari.
Davvero bello il film di Demme che si concentra sulla turbolenta storia di una giovane ragazza che ha sempre cercato di tenere i riflettori puntati su di se sia nel bene che purtroppo anche nel male. Questo ha avuto e avrà ancora delle conseguenze sulla sua famiglia in festa per l'imminente sposalizio della sorella. La camera del regista è tremolante come la splendida protagonista Hattaway (in un ruolo quasi da Oscar) che non riesce a vincere le sue fragilità e attorno a se ha un padre che l'adora ma allo stesso tempo la controlla continuamente, una sorella con cui vive un rapporto conflittuale e una madre che non le perdona la morte del fratellino.
[+]
Una ex modella con problemi di droga sta ormai da un po' di tempo in una comunità di recupero. La giovane esce però in occasione del matrimonio della sorella e il suo arrivo riporterà a galla vecchie ruggini familiari.
Davvero bello il film di Demme che si concentra sulla turbolenta storia di una giovane ragazza che ha sempre cercato di tenere i riflettori puntati su di se sia nel bene che purtroppo anche nel male. Questo ha avuto e avrà ancora delle conseguenze sulla sua famiglia in festa per l'imminente sposalizio della sorella. La camera del regista è tremolante come la splendida protagonista Hattaway (in un ruolo quasi da Oscar) che non riesce a vincere le sue fragilità e attorno a se ha un padre che l'adora ma allo stesso tempo la controlla continuamente, una sorella con cui vive un rapporto conflittuale e una madre che non le perdona la morte del fratellino. Ecco allora che il matrimonio sarà l'occasione per cercare di fare il punto su se stessa e, aun passo dal baratro, cercare di riprendere la retta via. Bene anche il resto del cast in un film che come tanti indaga l'universo familiare con i suoi fragili rapporti ed equilibri e lo fa dalla prospettiva di una giovane che dopo i tragici errori del passato cerca di rimettersi in sesto e in questo avrà l'appoggio dei suoi familiari. Toccante.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a filippo catani »
[ - ] lascia un commento a filippo catani »
|
|
d'accordo? |
|
fabio1957
|
mercoledì 29 gennaio 2014
|
riuscito
|
|
|
|
Il film è decisamente riuscito, con una grande prova di attori, un'intensa sceneggiatura, dialoghi credibili, situazioni più che mai verosimili, solo un tantino prolisso in alcuni momenti. Un'osservazione sorge spontanea: Ma in America i matrimoni si fanno veramente così? Con la preparazione, le prove, i discorsi, la damigella d'onore ect ect. Noi in Italia siamo molto più sbrigativi, forse attribuiamo all'evento una valenza diversa, d'altronde paese che vai usanze che trovi.
|
|
[+] lascia un commento a fabio1957 »
[ - ] lascia un commento a fabio1957 »
|
|
d'accordo? |
|
moviesaddicted
|
giovedì 5 settembre 2013
|
quando i fantasmi sono troppi
|
|
|
|
Trovo questo film molto bello, intenso, anche commovente. La Hathaway è molto brava anche considerando che, con la faccetta da educanda che si ritrova, ha dovuto essere ancor più credibile nei panni di una tossicodipendente. La regia convince anche se a tratti osservavi qualche inutile esercizio di stile.
|
|
[+] lascia un commento a moviesaddicted »
[ - ] lascia un commento a moviesaddicted »
|
|
d'accordo? |
|
ashtray_bliss
|
mercoledì 27 febbraio 2013
|
gelosie e rimorsi in una famiglia problematica.
|
|
|
|
Rachel getting married e' un film apparentemente banale sia come trama che contenuti. Ma pian piano che il film prosegue e si assiste allo svolgersi della trama ci si accorge che si tratta di un grande film, profondo e toccante che ti proietta direttamente accanto alla visuale della sua protagonista indiscussa, la problematica e asociale Kym (Hathaway).
Kym e' una ragazza apparentemente egocentrica ed egoista, con un passato travagliato di tossicodipendenza che passo' dentro e fuori diversi centri di rehab. Ma Kym ha il permesso di uscire per poter partecipare ai giorni antecedenti le nozze della sorella maggiore Rachel. Dovra' tornare a confrontarsi con la sua famiglia, ormai divisa e spezzata, con i suoi ex amici e specialmente col suo passato che la attende ogni volta che varca la porta di casa.
[+]
Rachel getting married e' un film apparentemente banale sia come trama che contenuti. Ma pian piano che il film prosegue e si assiste allo svolgersi della trama ci si accorge che si tratta di un grande film, profondo e toccante che ti proietta direttamente accanto alla visuale della sua protagonista indiscussa, la problematica e asociale Kym (Hathaway).
Kym e' una ragazza apparentemente egocentrica ed egoista, con un passato travagliato di tossicodipendenza che passo' dentro e fuori diversi centri di rehab. Ma Kym ha il permesso di uscire per poter partecipare ai giorni antecedenti le nozze della sorella maggiore Rachel. Dovra' tornare a confrontarsi con la sua famiglia, ormai divisa e spezzata, con i suoi ex amici e specialmente col suo passato che la attende ogni volta che varca la porta di casa.
E questa volta a casa regna la festa e l'allegria dei preparamenti della nozze di Rachel e Sydney. Nozze decisamente fuori ogni schema e anti-convenzionali, che ricordano molto piacevolmente un bazaar multietnico e folkloristico dove si mescolano colori, aromi, stoffe, musica e danze provenienti da ogni parte del mondo. Perche' Sydney e' un simpatico musicista jazz di colore e il matrimonio con Rachel rappresenta anche un matrimonio di usi e costumi, di etnie differenti che si uniscono. Ma in tutto questo spirito che travolge i preparativi alle nozze arriva Kym, col suo carattere stravagante e tempestoso e riesce a far crollare i fragili legami di apparente calma e armonia che tiene uniti i famigliari. Immediatamente dopo il suo arrivo in casa Kym provoca tensione col suo atteggiamento e le sue battute al vetriolo rivolte a tutti, Rachel compresa.
Perche' Kym si sente costantemente giudicata, per azioni che ha commesso in passato e che lei stessa e' la prima a non voler perdonarsi: lei, suo malgrado, si era resa l'artefice della morte accidentale del suo fratellino Ethan. Morte provocata dai problemi di dipendenza di Kym i quali succesivamente si aggravarno nel tentativo di trovare una scappatoia dai rimorsi e sensi di colpa che continuano a perseguitarla, sempre e ovunque. Il suo atteggiamento infatti riflette quella fragilita' che Kym cerca di soffocare e nascondere dietro la facciata di arroganza e menefreghismo che si traduce in una disperata ricerca di attenzioni da parte di tutti. La stessa infatti cerchera' di attirare l'attenzione di tutti e stare sotto i riflettori, rubando anche la ''scena'' alla sorella prossima al matrimonio.
Esplode quindi una serie di liti, incomprensioni e malintesi tutti legati al tragico evento che segno' e divise definitivamente la famiglia: da un lato c'e' un padre premuroso ma quasi ossessivo nei confronti della sua Kym nel tentativo di proteggerla e giustificarla. Dall'altra parte abbiamo una sorella quasi gelosa e apertamente infastidita dalla presenza della sorella problematica, la pecora nera della famiglia, che l'allontana anziche' sostenerla e starle accanto. Infine c'e' una madre fredda e distaccata che preferisce starsene da parte anziche' partecipare al matrimonio della figlia maggiore e ai problemi di quella minore.
In questo contesto di festa e amore emergono i conflitti e i drammi famigliari mai superati, dove la prima (la festa) tenta di mascherare l'incompletezza e i disrdini provocati dai secondi (conflitti e drammi).
Nulla si completa e nulla si riconcilia, nemmeno alla fine. Ma piuttosto ognuno, finita la festa del matrimonio, sprofonda nuovamente nella propria solitudine e routine.
Siamo davanti ad un ottimo film, che riesce perfettamente a bilanciare il senso di euforia e allegria legato alla festa ma anche a trasmettere contemporaneamente la melancolia e i problemi di depressione vissuta dalla protagonista, i suoi rimorsi e sensi di colpa che continuano a segnare la propria esistenza senza mai potersene liberare.
Strepitosa la Hathaway nel ruolo di una ragazza interrotta e problematica, ruolo non facile da interpretare.
Squisita la fotografia e la musica, Neil Young compreso.
Un gioiello di film, imperdibile.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a ashtray_bliss »
[ - ] lascia un commento a ashtray_bliss »
|
|
d'accordo? |
|
|